Viaggio in Sri Lanka, l’isola splendente
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Da lì alcune cose sono cambiate; i famosi pescatori appollaiati su trampoli nell’acqua in una speciale tecnica per catturare i pesci, per esempio, durante il giorno non sono altro che attori che chiedono qualche rupia di mancia in cambio di una foto (pare che quelli veri li possiate trovare solo alle prime luci del mattino). Tante altre cose sono rimaste immutate nel tempo: le adorabili e dispettose scimmiette, i bellissimi templi buddisti e induisti, il sorriso timido delle persone locali.
Se state preparando il vostro percorso nell’Isola Splendente o se non avete idea di quale perla dell’Oceano Indiano vi state perdendo, ecco il mio racconto, i miei appunti di viaggio, i miei suggerimenti.
Prima di partire
– Agenzia: io ho scelto un viaggio ben organizzato per un tour completo in Sri Lanka (nord escluso).
– Vaccinazioni: con un certo anticipo (cosa che io non ho fatto!) prenotate il vostro appuntamento presso il Centro Vaccinazioni Internazionali (a Milano è in via Statuto 5) per verificare se siete apposto con le vaccinazioni.
Se siete a ridosso della partenza, provate ad andare lì con la prenotazione dell’imminente viaggio e sperate in una giornata buona delle operatrici milanesi. La simpatia e la gentilezza in via Statuto non è di casa.
Per recarsi in Sri Lanka non ci sono vaccinazioni obbligatorie, ma sono consigliate antitetanica, epatite A e tifo.
– Guida: io ho acquistato e consiglio la mitica Lonely Planet.
– Cambio: non è necessario cambiare in Italia le rupie, già in aeroporto avrete la possibilità di cambiare sia euro che dollari.
La moneta locale è la rupia srilankese (ad oggi 1 euro=159 RS).
– Visto: potete acquistare online dal sito ufficiale http://www.eta.gov.lk/slvisa/ il visto turistico valido per un mese e per due entrate (con un risparmio di circa 5 dollari).
Altrimenti potete acquistarlo direttamente in loco per 40 $.
Da mettere in valigia
Vestiti leggeri;
Farmaci generali, Tachipirina, Imodium, antibiotico a largo spettro, termometro, antirepellente per le zanzare etc.;
Crema solare;
Un pareo o un paio di pantaloni lunghi per visitare i templi (bisogna coprirsi le spalle e le gambe almeno fino al ginocchio)
Buone maniere
No ai selfie con Budda! È atto di maleducazione farsi fotografare dando le spalle alle statute di Budda.
Da provare
Da provare l’arrack, il liquore tipico srilankese. Con uno resterete svegli tutta la notte, con due dormirete bene!
Provate anche la birra Lion e una buona noce di cocco (alcuni ve la taglieranno con un faccino di elefante!).
– Corrente elettrica: procuratevi una matita e tappate il buco superiore con quella, riuscirete così a infilare la spina facilmente negli altri due buchi.
– Viaggio: io ho volato da Milano con Turkish Airlines. Il servizio è ottimo e gli aerei sono moderni, ma il volo è lungo a causa dei due scali intermedi (Istanbul e Male).
Giorno 1
Dopo quasi una giornata di volo, arriviamo finalmente a Sri Lanka e con il pullman raggiungiamo la nostra prima destinazione: il Paradise & Resort di Dambulla, un resort bello e pulito, costruito da italiani, dove le camere sono a due piani e dotate di ogni funzionalità.
Giorno 2
Da Dambulla raggiungiamo Anuradhapura, dove visitiamo il Budda Aukana e la città di Anuradhapura. Da non perdere le tante stupa (o dagoba), monumenti buddisti dove vengono conservate le reliquie e la bellissima pietra di luna.
Giorno 3
Di buonora, per evitare l’inevitabile traffico, visitiamo la fortezza di roccia di Sigirya, patrimonio dell’UNESCO, costruita nel V secolo.
Visitiamo anche Polannaruwa, il museo e le rovine del Palazzo Reale, nonché i templi circostanti e la bellissima statua del Budda dormiente.
Fatevi raccontare le versioni sulla storia di Ganesha, il dio elefante, e guardate a che punto siete nello “zainetto dei meriti” per raggiungere il Nirvana. I 5 comandamenti buddisti dicono: non uccidere animali, non rubare, non raccontare bugie, non commettere adulterio, non bere liquori.
Giorno 4
Visitiamo le stupende grotte di Dambulla e ci avviamo verso le piantagioni di spezie a Matale, dove visitiamo anche una fabbrica di batic. Raggiungiamo Kandy dove visitiamo il Tempio del Sacro Dente e vediamo Raja imbalsamato, l’elefante sacro che per anni è stato protagonista della processione. Partecipiamo alla rappresentazione di una danza folkloristica in abiti locali. Ci feriamo al Thilanka, bell’hotel di Kandy.
Da notare Badate alle pupille del Budda, che sono quasi sempre vuote. Si dice che gli artisti si incappucciano e scolpiscono le pupille da dietro, per evitare la punizione di Budda, che non ammette l’iconografia.
Giorno 5
Visitiamo un giardino botanico e una fabbrica di gemme. Arriviamo nei pressi di Nuwara Eliya, dove visitiamo un fabbrica di tè e le piantagioni di tè. Soggiorniamo in un hotel caratteristico, ma fatiscente (Royal Hills).
Giorno 6
Proviamo una nuova esperienza presso lo Yala Park: il safari. Qui avvistiamo bufali, colibrì, varani, branchi di elefanti e, con molta fortuna, qualcuno di noi anche il leopardo dormiente sugli alberi. Soggiorniamo al The Safari a Tissamaharama, una buona soluzione per chi voglia visitare il parco nazionale (le colonne sonore di rane la sera e uccellini di giorno, ahimè, sono solo registrazioni e non un tuffo nella natura!).
Giorno 7
Dopo aver girato quasi tutta l’isola e aver mangiato per giorni e giorni riso e pollo, abbiamo voglia di qualche giorno di riposo.
Passeggiamo nella caratteristica città di Galle, visitiamo la fortezza olandese e la chiesetta protestante, proseguiamo fino ad arrivare al mare. Raggiungiamo l’Heritange Ahugulla presso Ahugulla, una città che non offre, oltre al resort, molte attrattive. Meglio affittare un tuk tuk e farci portare nella bellissima spiaggia di Bentota, dove ci si può rilassare, sorseggiare cocco e godersi un mare paradisiaco.
Da farsi raccontare – Osservate le coppiette a bordo mare con l’ombrellino e fatevi raccontare come si fidanzano in tanti in Sri Lanka. Pare che l’astrologia faccia gran parte del fidanzamento e che, dopo aver analizzato gli oroscopi, un mediatore sia incaricato di fare da intermediario tra le famiglie del fidanzato e della fidanzata.
Giorno 10
Arriviamo a Colombo, che è una città coloniale in via di sviluppo e che, tra qualche anno, potrebbe diventare una piccola Hong Kong. Visitiamo il tempio buddista Gangarama, la sala presidenziale e la più antica chiesa olandese.
Con un anticipo di 5 ore (oggi le indicazioni dell’aeroporto sono queste, a causa del rifacimento delle piste) ci dirigiamo verso l’aeroporto di Colombo, dove raggiungiamo Milano solo tre giorni dopo…ma questa è un’altra storia!
Spero che questo piccolo reportage vi possa essere stato utile e vi faccia venire voglia di visitare questo bellissimo posto, dove la natura e i suoi abitanti sono ancora genuini, e dove nessuno vi negherà un sorriso per non staccare gli occhi dallo schermo di un telefono o di un tablet.
Ps. Se avete voglia di vedere anche la mia galleria fotografica, venitemi a trovare sul mio blog, www.aliceannicchiarico.it.