Viaggio in Sardegna: San Teodoro, ma non solo
Dove mangiare: a San Teodoro non mancano davvero i ristoranti e le pizzerie, ma oltre questi vorrei segnalare il bellissimo agriturismo LI SCOPI, dove con circa 25.00 euro potrete assaporare dei piatti di cucina tipica sarda in un ambiente molto curato, ma allo stesso tempo familiare.
San Teodoro: piccola cittadina ben servita, con una passeggiata centrale animata la sera da locali, bancarelle e negozietti di souvenir. Essendo un località prevalentemente turistica, ho notato che i prezzi anche dei prodotti di prima necessità erano piuttosto alti. Noi, per questa ragione, per la spesa “grossa” abbiamo optato per l’Auchan sulla strada per Olbia.
Le spiagge: c’è solo l’imbarazzo della scelta, perché sono una più bella dell’altra! Spiaggia La Cinta: è facilmente raggiungibile a piedi se si alloggia a San Teodoro e forse per questo motivo è molto affollata (anche a settembre!). Ma la sua lunghezza (circa 5 km) permette di trovare comunque un posticino dove piantare l’ombrellone. L’acqua è stupenda, con un fondale bassissimo adatto ai bambini e a chi non sa nuotare.
Spiagge Cala Brandinchi e Lu Impostu: raggiungibili in auto percorrendo la SS 125 in direzione Olbia e svoltando a destra al bivio Capo Coda Cavallo. Le spiagge sono dotate di un parcheggio a pagamento (euro 5,00).
Un piccolo suggerimento: le due spiagge sono accessibili anche svoltando, sempre dalla statale 125, al bivio Puntaldia. Si giunge ad un piccolo parcheggio gratuito, ma per raggiungere Cala Brandinchi è necessario camminare un bel po’…Fate voi!.
Cala Brandinchi è definita la piccola Tahiti per i colori sempre mutevoli dei suoi fondali e devo dire che merita a pieno questo appellativo. Secondo me è la più bella spiaggia della zona. È dotata di un piccolo chiosco di gelati e attrezzata per il noleggio di ombrelloni e lettini.
Lu Impostu è decisamente più ampia e merita anch’essa una sosta.
Spiaggia di Capo Coda Cavallo: svoltare a destra al bivio Capo Coda Cavallo sempre dalla SS 125. Spiaggia ghiaiosa molto panoramica per la sua vicinanza alle isole di Molara e Tavolata. Parcheggio a pagamento (euro 5.00).
Spiaggia di Puntaldia: oltre il porticciolo di Puntaldia, una Porto Cervo in miniatura, c’è un piccolo parcheggio gratuito che consente l’accesso ad una bella spiaggia dalle acque limpide e molto tranquille.
Cala Ghjlgolu: è la famosa spiaggia della tartaruga rocciosa raffigurata su molte cartoline di San Teodoro. Peccato che la tartaruga non sia più riconoscibile (le hanno “mozzato” la testa!) e la spiaggia sia difficilissima da raggiungere, se non “intrufolandosi” attraverso proprietà private o facendo gli equilibristi attraverso gli scogli. Noi l’abbiamo raggiunta e devo dire che ne è valsa davvero la pena. È una piccola caletta molto scenografica, perché contornata da sculture naturali davvero suggestive.
Spiaggia L’Isuledda: dalla parte opposta rispetto a San Teodoro si raggiunge la bella spiaggia de L’Isuledda, dotata di parcheggio gratuito e piccolo bar, è molto ampia e mai super affollata (almeno a settembre!). Il fondale non è bassissimo, ma è comunque adatto anche a chi non sa nuotare.
Spiaggia La Caletta: dopo la località di Budoni, è una spiaggia molto ampia, dalla sabbia bianchissima e circondata da una bella pineta.
A parte le spiagge, consiglio di visitare: Posada ed il Castello della Fava: paesino medievale posto su un’altura dalla quale si gode di un panorama spettacolare verso il mare.
San Pantaleo (vicino Arzachena): tutti i martedì si svolge un mercato di prodotti artigianali.
Arzachena: oltre alle zone nuragiche, consiglio di visitare le Tombe de li Giganti di Coddu Ecchiu e Li Longhi.
Porto Cervo e Porto Rotondo: mi aspettavo qualcosa di più, ma ormai eravamo lì… Una gita un po’ più lunga: abbiamo attraversato l’isola da est ad ovest ed abbiamo deciso di concederci una notte ad Alghero. Sulla strada che unisce Olbia a Sassari ci siamo fermati a visitare il santuario di SS Trinità di Saccargia, una chiesa medievale davvero spettacolare! Un consiglio: prima di partire per il viaggio fate il pieno alla macchina, perché per tutto il percorso non incontrerete un solo benzinaio! Alghero merita davvero una visita, per i suoi vicoletti, per le sue mura a strapiombo sul mare, per la vita che la anima soprattutto la sera.
Da Alghero ci siamo spinti a sud verso Bosa. Consigliamo vivamente questo viaggio, perché la strada che collega le due cittadine è davvero spettacolare con i suoi strapiombi mozzafiato sul mare. Bosa è una località molto caratteristica, per il castello di Serravalle o dei Malaspina che domina dall’altura tutto il paesaggio circostante e l’intero percorso del fiume Temo che sfocia nel mare, per il borgo tardo-medievale di Sa Costa con le sue case a stecca vivacemente colorate, per il sette-ottocentesco corso Vittorio Emanuele.
Per tornare a San Teodoro questa volta abbiamo percorso la statale Bosa-Malcomer-Nuoro. Sulla strada ci siamo fermati a visitare il nuraghe e la chiesa di Santa Sabina.
La Sardegna per me è stata davvero una scoperta e credo che presto ritornerò a bagnarmi nelle acque cristalline del suo bellissimo mare!