Viaggio in Rajasthan 4

Un viaggio fra meravigliose città con palazzi e fortezze dalle tonalità rosa, blu e oro, fra deserti e affollati mercati, colorati sari delle donne e sapori e odori della quotidianità. Meravigliose le cerimonie lungo i ghat di Varanasi e il Taj Mahal
viaggio in rajasthan 4
Partenza il: 04/08/2014
Ritorno il: 23/08/2014
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
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Viaggio in Rajasthan (India) 4-23 agosto 2014

Siamo partite per New Delhi con la Lufthansa airlines il 4 agosto 2014.

Siamo 4 amiche abituate a viaggiare ma che visitano l’India per la prima volta. Dopo aver visionato siti e guide specializzate abbiamo optato per il Rajasthan; come porta d’ingresso all’universo indiano ci sembra la migliore.

Solitamente organizziamo il nostro viaggio in autonomia. Questa volta, però, decidiamo che il modo migliore per visitare il maggior numero possibile di località nel tempo della nostra vacanza (21 giorni scarsi) è contattare un’agenzia di viaggio in loco.

Contattiamo diverse agenzie via mail; chiediamo informazioni sui migliori itinerari all’interno del Rajasthan, su mezzi di trasporto e hotel di medio livello (ma puliti) e su altre accortezze necessarie a rendere il nostro viaggio memorabile e piacevole. Riceviamo risposte gentili e competenti da tutte le agenzie contattate. Alla fine optiamo per la Diana Tours and Travels di New Dehli, e la scelta si rivela un vero e proprio colpo di fortuna. La titolare dell’agenzia, Harriethe, metà indiana e metà olandese, ci accudisce in modo professionale e disponibile; insieme a lei organizziamo un itinerario all’interno del Rajasthan personalizzato ed efficiente.

Come mezzo di trasporto decidiamo di affittare una macchina con autista (impossibile pensare di guidare in India se non si è indiani… già è un’esperienza vedere da passeggeri cosa succede sulle strade, da guidatrici non saremmo riuscite ad uscire dal parcheggio!); si tratta del mezzo più conveniente per ottimizzare il tempo e anche per viaggiare con un minimo di comodità (i mezzi di trasporto pubblici sono tutti privi di aria condizionata e sovraffollati). Il nostro autista, Khan, è una persona estremamente pratica e disponibile; ci supporta nei nostri bisogni di turiste curiose dell’India, ci mostra luoghi e monumenti fuori dal percorso turistico canonico, ci spiega con pazienza e cognizione di causa ciò che ci circonda, sempre rimanendo discreto e sorridente. Se decidete di organizzare un viaggio questa agenzia, chiedete di questo autista, non sarete delusi!

Iniziamo la nostra vacanza visitando New Delhi, sotto una cappa d’umidità che ci stordisce. La metropoli (circa 22 milioni di abitanti) è praticamente indescrivibile; il traffico è perenne, il rumore dei clacson continuo ed assordante (diventerà presto il sottofondo costante di tutta la nostra permanenza in India), uomini, donne, animali, bambini si muovono all’interno della città costantemente, su tutti i mezzi di trasporto possibili ed immaginabili. Piove pioggia calda.

Inizia il nostro viaggio dentro “The Incredible India!” Moltissimi sono i luoghi da visitare a New Dehli; noi rimaniamo un solo giorno e visitiamo dei bei templi indù (fra cui il Shree Lakshmi Narayan Mandir Temple), un tempio sikh, la moschea di Jamamasjid e il Red Fort.

Il giorno successivo partiamo per il Rajasthan

Prima tappa è Mandawa, che si trovava sulla Via della Seta ed è famosa per le sue Haveli (case e palazzi costruiti dai ricchi commercianti dell’epoca); si tratta di edifici con tre cortili interni, tutti affrescati, che oggi sono disabitati oppure affittati a commercianti locali. Ne abbiamo visitati 3, poi ci siamo mescolate agli odori ed ai colori della cittadina.

Riprendiamo il viaggio per Bikaner, dove visitiamo lo splendido Junagarh Fort e altre haveli (nel caso specifico case di gioiellieri) nella città vecchia. Ci arriviamo con un tuk tuk (un’ape da lavoro riadattata per portare i passeggeri, usata come taxi. Creatività indiana!)

Prossima tappa è il villaggio tradizionale di Khuri nel deserto di Thar. Facciamo una passeggiata nel deserto, dove poi dormiamo in una tenda tutta per noi quattro. Bellissima atmosfera e serata con canti e danze popolari.

La prossima destinazione è Jaisalmer (la città d’oro), costruita proprio al margine del deserto e con uno splendido forte di arenaria dentro la Sonar Kila (fortezza d’oro) arroccata su una collina di sabbia. Anche qui visitiamo delle splendide haveli, poi partiamo per Jodhpur (la città blu), con visita al Mehrangarh Fort, maestosa fortezza costruita su una collina e circondata da mura da cui si osservano le case dipinte di blu che caratterizzano questa città.

Riprendiamo il viaggio e ci fermiano a visitare il meraviglioso tempio giainista di Chaumukha Mandir nella città di Ranakpur; da qui ci inoltriamo in una splendida strada di montagna, nei monti Aravalli, che ci permette di visitare lo spettacolare forte di Kumbhalgarth, perso in mezzo alla nebbia, e ci offre panorami mozzafiato.

Udaipur ci accoglie come una placida città intorno ad un grande lago; è pulita e più turistica rispetto a ciò che abbiamo visto fino ad ora, e il City Palace è forse il più grande ed imponente del Rajasthan.

Un’altra tappa del viaggio ci porta fino alla città sacra di Pushkar, che si sviluppa interamente intorno ad un lago sgorgato, secondo la leggenda, da una lacrima del dio Brahma; gli induisti vi praticano abluzioni rituali lungo i ghat (gradoni che scendono fino in acqua). Splendido il tramonto visto dai ghat.

La capitale del Rajasthan è la bellissima Jaipur (la città rosa); noi ci arriviamo il 15 agosto, anniversario dell’indipendenza dell’India.

Compriamo un biglietto cumulativo che ci permette di visitare i principali monumenti di Jaipur; il museo centrale, il bellissimo Hawa Mahal (palazzo del vento), residenza delle favorite del Maharaja, l’Amber Fort, il palazzo sull’acqua Jal Mahal, e finiamo con un aperitivo al tramonto al Nahargart Fort, con vista panoramica.

Le ultime due tappe del nostro viaggio sono fuori dal Rajasthan, ma rappresentano due luoghi simbolo dell’India, imperdibili pur nella loro diversità.

Visitiamo Agra dove si trova il Taj Mahal, il monumento forse più famoso dell’India. Decidiamo di andarci la mattina presto, verso le 6, e si rivela la decisione giusta, perché il posto è ancora relativamente vuoto e l’aria è sufficientemente fresca. Il monumento funebre è un capolavoro di intarsi di marmo traforati e di cesellature. L’atmosfera è magica e il viaggio vale decisamente la pena.

Notevole è anche la più piccola tomba di Itimad Ud Daulah, precedente al Taj Mahal, bella e raffinata.

Visitiamo anche la bellissima fortezza moghul Agra Fort.

Nella serata prendiamo il treno notturno che ci condurrà all’ultima tappa del viaggio, Varanasi. Un viaggio in un treno indiano è un’esperienza avventurosa, a tratti difficile, anche se sicuramente da provare per vedere la realtà della vita indiana.

La città di Varanasi vive intorno alle cerimonie rituali che si svolgono lungo il fiume Gange. Noi assistiamo alle abluzioni sacre che si fanno la mattina presto (sveglia alle 4,30) e alla cerimonia delle luci verso le 19, ma non possiamo fare il giro in barca sul Gange perché le piogge monsoniche hanno ingrossato troppo il fiume e navigarci sopra può essere pericoloso.

Infine torniamo a New Delhi, stavolta in aereo, dove abbiamo tempo di visitare il Lotus Temple e di trascorrere una piacevole serata invitate a cena a casa del nostro autista Khan e della moglie Harriethe.

La splendida vacanza è finita, si riparte per l’Italia.

Avvertenze finali:

Sarebbe meglio munirsi di scarpe chiuse, visto che nel periodo dei monsoni le strade possono diventare fangose, e comunque la presenza di molti animali liberi per strada (mucche, maiali, elefanti, cammelli, cani, ecc…) comporta escrementi un po’ ovunque.

Noi abbiamo rilevato un grande sbalzo termico fra il caldo all’esterno e il freddo dentro ristoranti o hotel, a causa dell’aria condizionata; l’accortezza di utilizzare sciarpine e il vestirsi a strati evita mal di gola.



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