Viaggio in Normandia e un po’ di Bretagna
alle 9 del mattino eravamo già in viaggio verso ROUEN. Per prima cosa ci siamo diretti verso la casa che ci riservava l’alloggio per scaricare le valigie. La fattoria si trovava in aperta campagna e il posto è davvero molto carino! L’entrata della nostra camera era autonoma e avevamo la chiave per poter rientrare a qualsiasi ora. Dunque ci siamo diretti verso la città. La prima cosa che ci ha colpiti è l’imponente guglia che si innalza dal centro e che si vede anche da lontano! Trovare parcheggio non è stato difficile,e anche se sono a pagamento i prezzi sono onesti. Rouen ce l’aspettavamo diversa. Noi credevamo di andare a visitare un borgo medievale, ma ci siamo accorti che “il moderno” convive e si mescola con ciò che è storico .Devo dire che in un primo momento sono stata delusa. Forse,a mio avviso,questo mix toglie un po’ di fascino alla città ,ma abbiamo capito qualche giorno più tardi che la grande guerra con i suoi bombardamenti ha distrutto quasi tutto e la ricostruzione non ha lasciato alternative. Siamo entrati nella grande cattedrale che si innalza con le sue guglie verso il cielo. Passeggiando tra le navate e le statue dei Santi ci siamo sorpresi notando la leggerezza di questa imponente struttura verticale. L’interno è tutto in marmo e l’atmosfera è resa più calda grazie alle enormi vetrate colorate:bellissime! Peccato che sotto ognuna di queste ci fosse una esposizione di quadri astratti multicolor che secondo me non c’entrano nulla con il contesto gotico! Usciti abbiamo cominciato ad esplorare la città camminando tra le vie assolate e le piazze assaggiando le nostre prime baguettes (memorabili!). La piazza in cui è stata bruciata Giovanni D’arco ci ha deluso. La chiesa di Ste-Janne d’Arc , una struttura in stile moderno, all’esterno è piuttosto fatiscente e tenuta male, mentre l’unico elemento che ci ricordava il luogo in cui eravamo era una tavola sagomata in legno dipinto che rappresentava l’eroina nazionale. I musei non li abbiamo visitati:la giornata era così bella che abbiamo preferito girare alla ricerca di scorci da fotografare. E difatti il quartiere di St-Vivien ci ha esauditi! In questa strada ci siamo immersi in uno splendido contesto storico tra edifici decorati e le caratteristiche case a graticcio alcune bizzarre e curiose che salivano in diagonale. Lasciato il centro ci siamo diretti verso le suggestive rovine dell’abbazia benedettina di BJUMIE’GES della quale si può ancora percepirne l’antico splendore . La sera siamo tornati a Rouen per cenare e come in tutte le grandi città senza il traffico diurno ci siamo accorti che gran parte dei locali erano chiusi e le strade quasi deserte . Del resto anche i Francesi vanno in ferie ad agosto!! La nostra prima cena è stato un disastro, ma per fortuna abbiamo potuto ripiegare in un Mc donald’s salva-vita!!! mercoledì 4 agosto Ci siamo messi in viaggio diretti a ETRETAT. Il paese è davvero incantevole e abbiamo potuto ammirare il paesaggio dall’alto delle falesie che ispirarono Monet nei suoi celebri quadri. Qui le foto scattate non si contano e non ci sono parole per descrivere il panorama: il blu grigio del cielo e del mare è in forte contrato con il verde smeraldo della natura e il bianco grigio delle rocce! Nel pomeriggio ci siamo diretti ad HONFLEUR passando per il ponte della Normandia (qui il navigatore si è perso e abbiamo pagato il pedaggio 3 volte!) Il cielo si è incupito e ha cominciato piovere a dirotto. Ma questo piccolo porto vivace e pieno di colori non ha perso il suo fascino neppure sotto la pioggia! Dopo cena (e finita la pioggia) siamo andati a fotografare il tramonto sulla spiaggia di DEUVILLE. Non abbiate fretta: il sole cala molto tardi: alle 22:00 il cielo era tutto rosso!!! Giovedì 5 agosto Giornata dedicata alla costa dello sbarco in Normandia. Anche qui siamo passati a depositare le valigie all’alloggio riservato e ci siamo messi in marcia. Prima tappa: il cimitero americano e la spiaggia di OMAHA BEACH. E’ un luogo che fa molto pensare e nel quale è impossibile non porsi delle domande. Nella seconda parte della giornata abbiamo raggiunto la spiaggia di ARROMANCHES-les-BAINS. Qui alcuni resti del porto sono depositati sulla spiaggia trascinati dalla forza delle maree .Molto istruttiva la visita al museo sulla spiaggia per capire tutte le dinamiche del più grande piano di guerra mai messo in atto. Oltre ai vari reperti di guerra e ai plastici in miniatura che riproducono le varie fasi della costruzione del porto artificiale, vengono proiettati nelle sale cinema due video-documentari tradotti in tutte le lingue. Anche qui immancabile la passeggiata panoramica! Forse in questa costa valeva la pena fermarsi 2 giorni. Non abbiamo visitato SAINTE-MERE-EGLISE .Oltre al museo a forma di paracadute, c’è una chiesa con un campanile sul quale è appesa la statua del soldato che si salvò proprio per essersi impigliato! E purtroppo non conosco il nome della città lì vicino in cui sono stati seppelliti, in una fossa comune, 15000 giovani soldati tedeschi ( purtroppo questi non vengono quasi mai ricordati …) Venerdì 6 agosto Abbiamo raggiunto MONT-SAINT-MICHEL vedendola attraverso i campi da lontano! L’effetto alta marea in agosto è praticamente inesistente! Siamo arrivati al mattino e ci siamo fatti una passeggiata sulla baia girando tutto attorno al monte. Il bollettino dichiarava che per quel giorno non c’era pericolo così ci siamo potuti stare fino al tardo pomeriggio. Che sia una meta obbligatoria da fare non c’è dubbio! Ma quanta gente! Dal mattino a metà del pomeriggio camminare tra le vie del paese ai piedi dell’abbazia è quasi impossibile, non si riusciva a fermarsi per comprare una cartolina e anche allacciarsi una scarpa è diventa un’impresa! Però l’interno dell’abbazia lascia senza parole! Io che non amo stare in mezzo alla ressa di gente comunque lo rifarei! Fare foto decenti praticamente è impossibile senza avere la testa di qualcuno davanti! Si sa, purtroppo è così quando si viaggia in pieno agosto! La sera siamo tornati per le foto “by night” e così ci siamo concessi una passeggiata rilassante per le viuzze! Sabato 7 agosto Arrivo in Bretagna e inizio della parte del viaggio senza programmazione! Dopo che ci siamo lasciati alle spalle Mont Saint Michel ci siamo diretti verso SAINT MALO. Sarà stato per colpa della pioggia o che altro, ma questa città non ci ha entusiasmati molto e così siamo andati oltre proseguendo verso DINAN ! La città è bella da visitare con molti scorci panoramici, dunque abbiamo deciso fermarci di cercare alloggio. Non è stata certo una cosa semplice, difatti tutte le camere risultavano occupate e l’ufficio informazioni una ragazza incompetente non ci ha voluto aiutare! Dopo mezza giornata di ricerca inutile e ormai scoraggiati abbiamo suonato il campanello di una signora che,si è offerta di fare un giro di telefonate trovandoci un appartamento a 30 km dalla città. Certo, la distanza è notevole ma tutto sommato il posto era davvero molto bello perciò ci siamo fermati 2 giorni. Alla fine ci è andata davvero bene: un intero appartamento al costo di una camera, ma è stata pura fortuna! .Dunque dopo aver visitato DINAN in lungo e in largo e “in alto” (siamo saliti sul campanile della chiesa per ammirare il panorama) siamo andati a visitare DINARD. Molto spesso non viene ricordato nelle guide ,ma in questa spiaggia Hitchcock girò uno dei suoi più celebri film: Uccelli. In centro c’è una statua bizzarra volutamente inclinata che lo ritrae con 2 gabbiani! Domenica 8 agosto
(Primo giorno di sole con il cielo completamente limpido!) Passeggiata sulle falesie e visita al faro di CAP FREHEL, e visita al forte di FORT LA LATTE. In questi posti il panorama è completamente diverso,sembra addirittura di essere in Irlanda. Come al solito i colori della natura sono molto intensi e i paesaggi quasi ricordano quelli delle fiabe. La nostra giornata nel pomeriggio è continuata in visita ai vari paesini sulla costa. Avrei voluto fare una pausa prendendo il sole nella spiaggia gremita di persone, ma ci siamo dovuti accontentare di stare sdraiati su di uno scoglio con la nostra bella felpa addosso a guardare gli altri che non si sa come,non sentivano la “brezza”!!! Lunedì 9 agosto
Invertiamo completamente la marcia. Per avvicinarci all’aeroporto (visto che il rientro ormai è imminente) decidiamo di ripercorrere la strada già fatta e visitare ciò che avevamo tralasciato, per cui ci siamo diretti a FECAMP! Qui trovare un posto dove dormire è stato un po’ più facile, dopo aver bussato a tante porte (con responso negativo) abbiamo deciso di riprovare con l’ufficio turistico che è stato assai più efficace. Difatti nel giro di pochi minuti l’impiegata ci ha trovato una stanzetta in riva al porto della quale mi sono innamorata e che porto ancora nel cuore. Il padrone di casa è una persona gentilissima,un ex marinaio che ha arredato la piccola stanza come l’interno di una barca! AL mattino i gabbiani venivano a bussare sul vetro dell’abbaino per fare colazione con noi! (avrei tanto voluto fermarmi ancora una notte!!!) Anche qui immancabile passeggiata sulle scogliere,le più alte di tutta la Normandia.Nel tardo pomeriggio siamo stati sulla spiaggia con la gente del posto che aprofittava della bassa marea per portarsi a casa la cena: gamberi con sidro! Avrei voluto fare la sfacciata e auto invitarmi! Fecamp vanta un palazzo barocco insolito e particolare. Difatti oltre ad essere un museo è anche una distilleria che produce l’Amaro Benedectine . La ricetta originale la inventò un monaco veneziano che si trasferì in Francia. Molto tempo dopo un venditore di vini percepì l’affare e ne depositò il marchio. Ora l’amaro, grazie ad un gran lavoro di marketing cominciato nell’800 dal venditore stesso, è diventato famoso e viene esportato in tutto il mondo, ovviamente noi non ci siamo dimenticati di assaggiarlo! Martedì 10 agosto
Ultimo giorno del nostro viaggio e ultima tappa a GIVERNY. In questo paese a una settantina di km dall’aeroporto e un centinaio da Parigi,c’è la casa di Monet luogo in cui il pittore abitava, ma soprattutto studiava gli effetti della luce. Forse qualcuno ricorderà in particolare uno dei suoi quadri più famosi: un lago con un ponte ad arco tra i salici piangenti e le ninfee. Ebbene questo scorcio si trova nel giardino in stile giapponese di casa sua! Beh dire che sia incantevole è superfluo, c’è da rimanere a bocca aperta! Nell’altro giardino invece ci sono tutti i tipi di fiori, dalla margherita di campo al fiore esotico tutti divisi in file per colore dalla gradazione di viola al rosso, arancio, giallo e via così. Abbiamo visitato anche l’interno della casa dove è allestita una mostra dei suoi quadri (ovviamente solo le copie) e una raccolta di foto che lo ritraggono con personaggi importanti nel suo giardino. Tutte le stanze sono dipinte in tinta unita e ognuna è diversa dall’altra ,i mobili e la biancheria sono ancora quelli originali del tempo. Comunque anche qui è quasi impossibile scattare una foto senza essere continuamente spinti! Alla fine ormai esausti siamo ripartiti , forse questo posto è stata la tappa il più stressante a causa dell’esagerata affluenza in un posto incapace di contenere così tante persone, ma mi sento comunque di consigliarlo, specialmente chi ha l’animo dell’artista non può farne a meno! Ore 19:00 partenza E il nostro viaggio si conclude! È stata una settimana davvero intensa e anche stancante, ma ci siamo portati a casa un enorme bagaglio di emozioni e di cose da raccontare e soprattutto: quasi 1700 foto!!!! Contattatemi se avete qualche dubbio e vorrebbero fare delle domande o chiedere informazioni e indirizzi. Spero sia stata una lettura piacevole e di avervi illustrato al meglio il nostro viaggio! PS: il prossimo anno credo che lascerò il mare da parte ancora una volta per spingermi ancora più a Nord!