Viaggio in Normandia con la Mini

La meravigliosa costa della Normandia fino a Mont Saint Michel
Scritto da: chulien
viaggio in normandia con la mini
Partenza il: 16/08/2009
Ritorno il: 23/08/2009
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
In Normandia con la Mini… Giulia, Mirella, Paola

1° GIORNO – DOMENICA 16 AGOSTO 2009- PERUGIA – PRE SAINT DIDIER – MARLIEUX (882KM)

Siamo partite molto presto quella prima mattina perché il lungo viaggio lo richiedeva, allora pronti, partenza, via… alle 5.00! Ci fermiamo lungo l’autostrada verso le 08.30 per fare la colazione e una breve sosta e poi subito si riparte. Arriviamo all’Orrido di Pré saint Didier, ai piedi del “gigante” il Mont Blanc, verso le 11.45, parcheggiamo a ridosso del sentiero che costeggia il fiume e poi ci incamminiamo subito su per il sentiero.

La strada è breve circa 15 minuti, si passa sopra un grazioso ponticello nel cui centro sgorga ancora uno zampillo di acqua termale quindi calda calda.. impensabile in quel paesaggio umido e fresco!

Ci fermiamo dove il sentiero sicuro finisce e decidiamo di non inerpicarci oltre, facciamo diverse foto allo splendido spettacolo del salto del fiume che vien giù con forza sovrumana dalla montagna, dopodiché torniamo alla macchina anche perché già affamate!! C’è da dire che, nell’ottica del risparmio, avevo portato via una bella ciotola di insalata di riso ma al momento del pranzo la fame era tale che ci ha indotte a cercare un bel ristorantino scegliendo poi di mangiarla la sera per cena.

Troviamo un posticino delizioso con terrazza panoramica con davanti lo spettacolo del Monte Bianco, “Ristorante Pizzeria Bellevue”, mangiamo un ottimo cosciotto di maiale al forno con patate e il “manzo bastonato” che sarebbe composto da lardo di arnad, manzo, e verdure miste al vapore, molto buono e molto scenografico!

Si riparte alle 15.00 e subito si arriva al traforo del monte bianco, purtroppo un pò di fila bisogna farla (l’unica di tutta la vacanza) ma nel giro di 20 min riusciamo a passare.

Ci danno una bottiglina d’acqua ma il passaggio costa un botto! Tra l’andata e il ritorno 44€ e poi perché tornavamo entro una settimana altrimenti saremmo andati a pagare più di 60€!

Dopo 11 km in cui bisogna andare al massimo a 70 all’ora e distanti dalla macchina precedente, sbuchiamo in Francia! Incontriamo subito una piazzola per fotografare lo spettacolo del ghiacciaio dal versante francese che arriva quasi alla strada! Si riparte con meta Marlieux, sotto Bourge En Bresse, nella regione Rhone-Alpes nel dipartimento dell’Ain, dove è sita la nostra prima Maison “Le Lion D’Or”. La ritroviamo immediatement in quanto si trova proprio lunga la strada in paese. Paesino incantevole Marlieux piccolo piccolo ma ben curato (come del resto tutti quelli che avremo modo di incrociare). Il nostro primo incontro con la prima Maison mette subito alla prova il mio francese… devo dire con un pò d’orgoglio che sono riuscita in tutto il viaggio sempre a capire e farmi capire molto bene, anche se qualche termine inevitabilmente sfugge, ma progressivamente più lo parlavo più guadagnavo in scioltezza e arricchivo il mio vocabolario. Sylvie e Daniel, i proprietari, ci hanno accolto con tale calore e cortesia da darci subito un’ottima impressione del popolo francese. La camera è fantastic superb! Bel bagno in camera e i letti sono entrambi matrimoniali (decidiamo che miri dormirà con paola). Primo aneddoto divertente e primo incontro con l’angelo custode che ci ha accompagnate per tutto il viaggio, succede che Sylvie inizia a parlare di una perugia medioevale molto bella ed io (non conoscendo ancora quel che dopo poco avrei saputo) fraintendo e, immaginando che mi stesse parlando di una sua visita in Italia a Perugia le chiedo se aveva visitato anche Assisi e le rimane alquanto perplessa dicendo che il n’ya pas Assisì… insomma miracolo dei miracoli veniamo a sapere che a 5 km da lì c’era una Perouge francese! Ditemi se non è destino questo! Ci riposiamo un pò nella nostra bella cameretta e poi, dopo aver mangiato l’insalata di riso, prima snobbata e poi ripulita tutta, ci cambiamo e andiamo a visitare Perouge (beh era doveroso no?). Non lo sapevo (ignorantemente) ma in Francia il sole tramonta più tardi e così ci rendiamo conto con stupore che erano le 21.00 ma ancora fuori era giorno pieno! Uno sbaglio di strada ci fa incontrare un meraviglioso étange … eravamo lì proprio nel far del buio, alle nostre spalle gia notte e davanti a noi quello stagno nel quale si riflettevano le ultime luci.. con quei colori meravigliosi che vanno dal rosa a tutte le sfumature del violetto… col le folaghe che lo attraversano in un leggero volo… il concerto del gracidare delle rane e tutta la musica che solo la natura sa produrre… è stato proprio un momento magico al quale la semplice foto non potrà mai render giustizia… solo per chi l’ha vissuto, rivederla fa scattare dentro qualcosa.. il ricordo di quel momento magico… Molto bella anche la visita a Perouge tutta illuminata, ci ha colpito particolarmente il fatto che hanno saputo mantenere la città come doveva essere nel medioevo! Alla fine della visita ci sembrava di essere entrati in un altro mondo, in un’altra epoca… unica nota negativa che in Francia i vari esercizi commerciali chiudono tutti alle 7 e nei restorant bar brasserie ecc.. se vai più tardi delle 9 non ti accettano, quindi non riuscimmo a prendere neanche un dessert.

2° GIORNO – LUNEDI 17 AGOSTO 2009 MARLIEUX – CHARTRES – (489KM)

La prima colazione che abbiamo degustato dal sylvie e daniel al Lion d’Ora è stata la più ricca e buona di tutta la vacanza, sia per la qualità e varietà delle cose mangiate sia per la location che era in un bellissimo jardin sotto un bel pergolato vicino alla piscina, l’ultimo ingrediente che non è da poco la gentilezza e familiarità con la quale sylvie specialmente ci ha accolto. Da annotare l’incontro con una coppia di torino molto simpatici e disponibili a darci informazioni anche sulla strada da fare per raggiungere Chartres. Lì purtroppo però secondo me per cercar di far prima, anche seguendo il consiglio del signore di torino, abbiamo sbagliato nel cercar di tagliare per Orlèans quando invece avremmo dovuto seguire il consiglio di Sylvie e della viamichelin e fare tutta autostrada verso Paris e poi giù verso Chartres… ok abbiamo sicuramente allungato un pò ma abbiamo trovato per strada un area di servizio in cui c’era un chiosco con tavoli all’aperto dove con pochi euro abbiamo fatto un superb dejeuner. E’ una catena che si chiama SAINT PAUL e fa un autogrill di prestigio con cose buone e di prima qualità ma ai prezzi da bar.

Arriviamo, circa alle 16 (eravamo partiti quasi alle 10 da marlieux) e grazie al fantastic navigateur proprio davanti al portone di casa della nostra maison a Luisant nella regione Centre nel dipartimento Eure-et-Loire, da Michel Fleury a 2 km da Chartres, la cui cattedrale si staglia nel cielo azzurro già da lontano.

Bella villetta con un bel giardino e la cameretta è composta da tre lettini singoli un grazioso angoletto con tavolino per il thè con vista sul bel jardin.

Scarichiamo le valige e si parte subito per la visita a Chartres e la sua cattedrale anche perché temevamo che chiudesse.. la signora, molto gentile anche lei e il marito, ci danno una brochure con il percorso turistico da fare dentro la città per vedere gli angoletti più carini e anche un consiglio dove cenare senza spendere troppo.

Troviamo subito posto al parcheggio proprio a ridosso della piazza principale e l’attraversiamo in mezzo a mille getti d’acqua dove una miriade di bambini faceva il bagno! direttamente in piazza! Uscendo dal vicoletto La vista che ti appare dell’immensa cattedrale ti fa venire i brividi… veramente bella! Purtroppo proprio lì dentro troviamo (pensate, in una chiesa!) gli unici due francesi antipatici di tutto il viaggio: il signore che faceva le visite guidate che era un pò esagitato e ci ha comunque detto che era già tardi (non erano neanche le 17.30 e la chiesa chiudeva alle 19.00!) e poi dopo che avevamo fatto un giro della cattedrale vediamo che si poteva effettuare anche la visita alla torre Nord (quella nuova che è stata ricostruita), ma l’altro signore veramente cattivo non ci ha fatto entrare perché chiudevano le visite alle 17.30 ed erano proprio le 17.30! Che poi glielo abbiamo chiesto gentilmente se poteva fare un’eccezione… eravamo stranieri e non ci capitava più, ma lui niente! Vedeste che faccia! Abbiamo lasciato la cattedrale con un pò di disagio per l’episodio e per non aver potuto visitare la torre. In compenso il giro per la città è stato piacevole, accompagnato da una leggera brezza che rinfrescava la calda giornata di sole. La città vecchia è suddivisa in due zone, una superiore e una inferiore. L’Haute Ville o città alta comprende la Cattedrale che con le sue torri domina la città e il paesaggio circostante, place des Épars e vie come Rue NoeI-Ballay e Rue du Cygne. La Basse Ville o città bassa si trova a est della cattedrale, lungo il fiume Eure, dai cui ponti di pietra si può godere di una vista indimenticabile della città, trovo che la parte più interessante sia stata proprio questa. Abbiamo fatto anche diverse foto sedute su uno di questi ponti di pietra con lo sfondo del fiume degli alberi e delle case che vi si affacciavano. Aneddoto particolare: grazie ad singolare signore che si faceva la barba quasi in finestra con la finestra spalancata sulla via siamo state deliziate dalla sua graziosa vista (era proprio un bel frego! la pally gli ha fatto pure la foto!) e dalla sua musica lirica che invadeva tutto il borgo… Abbiamo cenato di fianco alla cattedrale in una tipica Creperie, “Picoterie”, e lì abbiamo assaggiato le famose gallettes francesi, onnipresenti ovunque ed ovunque fatte in modo diverso a seconda delle regioni.

Annotazione da fare en passant: il computer non lo avevo più potuto attaccare perché già dalla prima sera ci siamo accorte con gran sconcerto che le prese francesi son diverse dalle nostre, nel senso che hanno solo 2 fori per cui le nostre a 3 non potevano entrare, il marito della signora fu molto gentile nel cercare se aveva un riduttore e poi nel farmi consultare il suo computer per guardare la strada migliore da fare sul sito della viamichelin, anzi poi ce lo ha pure stampato a colori!

3° GIORNO – MARTEDI 18 AGOSTO 2009: CHARTRES – BORDEAUX SAINT CLAIRE – FECAMP – ETRETAT (239KM)

La mattina abbiamo consumato una buona prima colazione nella bella sala con vetrata davanti al giardino, poi siamo partite destinazione Bordeaux Saint Claire finalmente in Normandia! nel dipartimento della Seine Maritime, dove era sita la nostra prossima maison, l’unica non scelta sul sito Gite de france in quanto in quella zona vicino ad Etretat non dava nessuna maison.

Viaggio tranquillo e scenografico quando siamo passate sul ponte di TANCARVILLE che noi credevamo fosse quello di Normandia tanto era bello e grande.

Il ritrovamento della maison di Bordeaux Saint Claire “LE CLOS SAINT CLAIRE”, è stato l’unico che ha creato qualche problema perché nonostante avessimo la via e il numero civico non riuscimmo subito a trovarla e così ci siamo messe davanti alla chiesa del paese ed abbiamo intanto chiesto informazioni ad una simpatica vecchietta che tra l’altro parlava anche qualcosa di italiano in quanto da giovane aveva vissuto a Roma per un anno… purtroppo però le sue indicazioni non ci portarono a nulla e dopo pochi metri siamo tornate indietro ed abbiamo telefonato al signore della casa Madame Jourdain, ci risponde il figlio piccolo e con un pò di peripezie riesco comunque a farmi comprendere e così dopo un pò arriva il signore a prenderci. Con nostro stupore constatiamo che era proprio in un vicolo davanti alla chiesa! praticamente eravamo ferme a 50 mt dalla casa! Il signore ci bacchetta un pò dicendoci che se fossimo arrivati un ora più tardi non ci avrebbe più lasciato la camera perché io gli avevo detto che saremmo arrivate in mattinata verso le 11.30 ed invece gira gira erano le 13.00, poi lui ha detto che non vedendoci aveva provato a contattarmi ma la signorina pugliese che ci aveva fatto da intermediaria nella telefonata gli aveva trascritto male il mio numero e poi giustamente potevamo noi avvisare del ritardo, solo che noi non pensavamo che fosse tutto stò problema! Il fatto è che quel tratto di costa è il più bello di normandia e non si trovava più un posto neanche a pagarlo d’oro e così lui aveva tante richieste. Comunque poi è stato carino e ci ha informato che la sera ad Etretat ci sarebbero state le Falesie illuminate e ci ha anche consigliato un posto dove andare a cenare che si spendeva poco e si mangiava tanto e bene.

Lungo la strada ci eravamo fermate a Goderville in una boulangerie patisserie a prendere baguette salame pizza e dolcetti e così il pranzo lo abbiamo fatto nella nostra bellissima camera, la seconda più bella di tutto il viaggio, era formata da una grande ampia stanza con due grandi alte finestre un armadio a muro, un caminetto, un letto matrimoniale e un letto singolo davanti la finestra, e lì miri ha voluto dormire con la sua mamma e pally condiscendente (na santa!) ha dormito sul singolo, la salle de bain stavolta era proprio superbe la più grande e bella di tutte, pure con poltroncina antica di velluto rosso; Anche la casa è molto molto bella e antica del 1847 ma tenuta benissimo.

Dopo pranzo (buonissimo tra l’altro) ci siamo dirette a Fécamp, leggendo sulla nostra fida guida della normandia abbiamo scoperto che lì c’era un monastero benedettino molto bello in cui tra l’altro si produceva un liquore molto particolare il BENEDECTIN famoso in tutto il mondo, composto da 27 erbe provenienti dai diversi paesi del mondo. Abbiamo ritrovato subito con facilità il monastero e l’abbiamo visitato anche dentro comprese le distillerie. Tutto molto bello, soprattutto l’interno del monastero, le distillerie invece mi hanno un pò delusa perché avrei voluto vedere un pò di più… Con il biglietto di ingresso c’è compreso 2 gettoni (del valore di 2€ ciascuno) per la degustazione del Benedectine, che abbiamo visto si poteva trovare in 3 versioni: la tradizionale, il B&B cioè Benedectine con Brandy e il Single Cash che è una particolare riserva limitata del Benedectine più invecchiata e più forte… ovviamente io quale potevo comprare?

Dopodiché ci siamo dirette al santuario della Madonna del naufragio, una piccola chiesetta eretta proprio dai pescatori del villaggio nell’epoca delle traversate oceaniche verso il nuovo mondo, prima di partire era uso recarsi in pellegrinaggio a piedi dal paese alla chiesa (posta in cima alla Falesia) per pregare la Madonna di auspicare venti favorevoli e una buona traversata… come si sa a quell’epoca i naufragi erano molto frequenti, si dice che la tradizione sia ancora in uso anche se ora i tempi son più sicuri (a volte…).

C’è da dire che lì ho provato la prima grande emozione vera, quando salendo con la macchina sulla falesia verso la chiesa, a un certo punto girato un tornante mi vedo davanti, per la prima volta in vita mia, LA COSTA… mi son dovuta fermare subito e scendere per far le foto perché toglieva il fiato…. tutta la costa si stagliava all’orizzonte fin dove l’occhio arrivava a guardare come un lungo immenso crostone di roccia altissimo (circa 100 mt) a picco sul mare…..

Dopo la breve visita alla cappella abbiamo fatto la nostra prima passeggiate sul bordo della Falesia.

Riscendendo ci siam volute togliere lo sfizio di andare a toccare l’Oceano e così siamo andate sulla spiaggia, impropriamente detta in quanto è formata da grossi sassi rotondi levigati dal mare sui quali bisogna camminare per forza con le scarpe da ginnastica.

Lì abbiamo anche “toccato con mano” anzi “con piede” il fenomeno delle maree perché ci eravamo sedute quasi in riva al mare ma un pò distanti e nel giro di un quarto d’ora all’improvviso ci ritroviamo il mare addosso che rapidamanete guadagnava terreno, pensate che non feci neanche in tempo a finire di mettermi la scarpa per potermi rialzare che un piede già con la calza me l’aveva sommerso!

Dopodiché ci dirigiamo a cena a Vattetot Sur La Mer una località lì vicino dove c’era il RESTAURANT DU PUITS FLEURI consigliatoci da messieur Jourdain che è risultato veramente un’ottima scelta, in particolare mi ricordo il nostro primo incontro con le fantastiche Huîtres della normandia e un fantastic plateau de fromages francaise! vraiment vraiment superbon! Prima di tornare alla maison siamo andate a vedere ad Etretat le famose falaise lumière (che non ve dico la complicazione del messier Jourdain quando ce lo stava a spiegà che io non capivo e lui mi nominava le Falesie e poi mi indicava il lampadario…) Devo dire veramente impressionante e poi quelle di Etretat sono le più belle in assoluto.

4° GIORNO – MERCOLEDI 19 AGOSTO 2009. BORDEAUX SAINT CLAIRE – ETRETAT – COMMES – ARROMANCHE LE BAIN (190KM)

Petit dejéneur buono come sempre, dal momento che la giornata era dedicata interamente alla visita di Etretat abbiamo chiesto il favore di tenere lì i nostri bagage per non tenerli tutto il giorno in macchina. La giornata è la più bella e calda di tutta la vacanza, e decidiamo di riservarne una parte anche per stare in spiaggia e fare il bagno nell’oceano! Troviamo bene parcheggio proprio davanti alla plage di etretat, decidiamo di visitare prima la falesia d’Aumont alla quale si accede direttamente dalla spiaggia. Bellissima e spettacolarissima camminata inframmezzata da molte foto e dai rimproveri di mirella e Paola verso di me per il fatto che spesso lasciavo il camminamento principale per inoltrarmi nei sentierini che arrivano in cima ai vari punti della falesia. Ovviamente avevano più che ragione in quanto c’è scritto da tutte le parti che le falesie sono dangerouse, in continuo disfacimento e che la città non si assume responsabilità, purtroppo la mia incoscienza unita alla consapevolezza che QUANDE ME RICAPITAVA?… mi hanno fatto correre qualche rischio in più… Riscesi giù ci siamo dedicate alla visita del singolare bel paesino con varie fermate e acquisti di vari peitit cadeaux da riportare e delle cartoline che, per la prima volta in vita mia, ho spedito! Visto e considerato che la specialità del luogo sembra siano le Moules frites abbiamo scelto un restaurant in piazza nella cui insegna spiccava proprio MOULE FRITES che sembra sia quello in cui le fanno meglio e più abbondanti. Purtroppo dobbiamo fare un pò d’attesa ma ne valeva la pena! Da annotare che le Moules frites non sono, come noi pensavamo delle cozze fritte, bensì le cozze che si possono scegliere in vari modi accompagnate da un piattino di patate fritte. Lì, visto l’elevato costo del vino, abbiamo deciso di assaggiare finalmente stò famoso Cidre brut che per carità è fresco è bonino ma …. non è vino! Un pò da disgraziate dopo il pasto siamo andate in spiaggia e io mi sono fiondata subito (subito se fa per dì… che toccava camminà con difficoltà pure con le ciabatte su quelle pietre..) NELL’OCEANO PER FARE IL BAGNO!!!! Avevo sudato per tutto il cammino sulla falesia e non vedevo l’ora di rinfrescarmi ma n’colpo ta lu quant’è gelato stò Oceano!! la temperatura fuori era di 25 gradi e l’acqua 19! Alle 16.30, quando ci scadeva il ticket del parcheggio, siamo ripartite dirigendoci verso l’altra falesia ma stavolta con la voiture perché era già tardino.

Molto bello lo spettacolo anche da lì, abbiamo visto la falesia d’Aumont dove eravamo stati la mattina e con nostro stupore la vediamo gia quasi asciutta sotto che il mare si era ritirato di un bel pò per la bassa marea! Peccato la chiesina era chiusa nn l’abbiamo potuta visitare e non abbiamo neanche potuto inoltrarci molto nella visita alla seconda falesia perché il tempo stringeva e noi dovevamo andare in Calvados. Quando siamo andate a ritirare i bagage alla maison abbiamo conosciuto il Messier Jourdain padre che simpaticissimo e vivacissimo (ci avrà avuto 90 anni e voleva portarci lui i bagagli in macchina che noi eravamo 3 donne!) ci ha intrattenuto un pò ma alla fine l’abbiamo dovuto salutare. Nel breve tragitto (circa un oretta) per andare alla maison del Calvados abbiamo passato lo splendido Ponte di Normandia e visto la grande Seine che sfocia sull’oceano. Arriviamo cosi senza alcuna difficoltà a Commes nel dipartimento del Calvados e ritroviamo subito la casa, molto molto bella pure questa! Conosciamo madame Lilou che ci sembra essere subito anche lei gentilissima ed efficiente, considerate che loro hanno un azienda agraria da mandare avanti e lei era in quei momenti occupatissima per la raccolta del grano.. infatti ci è sfuggita prima che riuscissimo a chiederle qualche info su dove andare a cena la sera. Un altro piccolo aneddoto: c’era Pally che da qualche giorno aveva un problemino intestinale .. nel senso che non andava…. insomma avete capito no? Oh, allora io avrei dovuto chiedere in francese alla madame Lilou se avesse avuto una tisana, una supposta di glicerina insomma, qualcosa che potesse aiutarla.. adesso voi immaginate come cavolo si fa a dire in francese stà cosa? beh provateci e poi ridiamo! Comunque con non poche difficoltà siamo riuscite fra tutte, io con le parole la pally con i gesti (pensate le risate a mimare l’immissione della supposta!), a farci capire ma purtroppo lei non aveva nulla in casa e ci consigliò di andare al vicino supermarket a Port en Bessin appena 1 km da lì che doveva ancora essere aperto ma purtroppo lo trovammo già chiuso e ci riproponemmo la mattina dopo prima di tutto di andare in farmacia lì. Tra l’altro all’improvviso pure la mini ha cominciato a dar segni di squilibrio in quanto ci si era accesa la spia delle gomme quindi ci riproponemmo di andare a farla vedere in un Garage (che sono le loro officine).

Ci riposiamo un pò, facciamo una doccia e andiamo a cena al mare ad Arromanche le Bain che è lì vicino e l’avevo vista come località segnalata per via dello sbarco. Ammiriamo un bellissimo tramonto sul mare e in centro ci sono ancora dei mezzi da guerra esposti lì come cimeli a perenne memoria.. ma purtroppo, dato che ormai erano già le 9.45 i vari locali, che pur erano pieni pieni non ci accettavano più dicendoci che la cucina era chiusa.. finalmente ne troviamo uno che ci prende ma purtroppo devo dire che lì è stata l’unico pasto non buono che abbiamo consumato in Francia e così decidiamo che la sera successiva saremmo andate in un altra località.

5° GIORNO – GIOVEDI 20 AGOSTO 2009: COMMES – CAP DE LA HAUGUE – S.VAAST LA HAUGUE – CHERBOURG – COMMES (316KM)

Devo dire a premessa che questo è stato il giorno meno bello di tutti (si fa per dire eh!), a mia discolpa (in quanto organizzatrice del tutto) devo dire che sono stata depistata (solo in questo caso ad onor del vero) dai racconti letti su turisti per caso, in cui si decantava la bellezza del faro di Cap de la Hougue ed invece abbiamo scoperto essere una landa desolata e battuta dal vento, tra l’altro il faro in mezzo al mare non visitabile! l’unica emozione poteva esser data dalla visione della costa della vicina Inghilterra e dalla vodafone che ci mandava i mesg che cambiava operatore con quello inglese… Insomma abbiamo fatto più di 100 km per rimaner lì si e no 10 min dopodiché ci siamo dirette a Saint Vaast la Hougue dove avevamo deciso di pranzare in quanto zona di coltivazione ed esportazione delle famose ostriche normanne!

Aneddoto da raccontare per ribadir la presenza del nostro angelo custode è che il ristorantino con terrazza davanti al mare che noi avevamo scelto aveva esaurito i posti fuori e lì per lì ci avevano fatto accomodare dentro con nostro rammarico… poi però come per incanto ci vengono a richiamare dicendoci che il tavolo fuori, oplà, si era liberato! Abbiamo mangiato benissimo anche lì del buon pesce.

La mattina prima di partire abbiamo chiesto a madame Lilou se ci dava un indicazione delle cose belle da visitare sulla penisola del Contentin e anche di un possibile restaurant per la cena (vista l’esperienza negativa di Aromanches..) e lei ci aveva detto di andare a visitare a Cherbourg la CITE’ DE LA MER un grande parco dove oltre l’acquario c’erano anche altre attrazioni.

Dopo pranzato ci siamo quindi dirette a Cherbourg a discapito del faro di Gatteville a Barfleur che visiterò in altra vita…

Bella la visita al parco e opportuno l’incontro (altro intervento dell’angioletto… ci siamo proprio passate davanti!) con la concessionaria della Mini dove abbiamo fatto controllare la pressione delle gomme che andavano tutto bene e non ci hanno neanche voluto nulla ..

E’ stato possibile anche visitare il più grande sommergibile nucleare del mondo LE REDOUTABLE! Poi da lì siamo andate direttamente a Port en Bessin nel ristorante consigliatoci da madame Lilou LA MAREE’ sul lungomare molto carino e abbiamo mangiato benissimo. Uscite da lì per tornare alla voiture abbiamo riso molto (complice anche la sbronza..) e ballato con la musica di un gruppo con un chitarrista eccezionale che suonavano per strada in riva al mare. In camera prima di dormire, come se non c’era bastato il vino, abbiamo fatto un altro cicchetto con il mitico Benedectine!

6° GIORNO – VENERDI 21 AGOSTO 2009: COMMES – CEAUX – LE MONT SAINT MICHAEL (190KM)

Quella mattina volevamo partire un pò prima delle nostre solite 9.30 perché non vedevamo l’ora di vedere finalmente Le Mont Saint Michel… ci siamo anche alzate prima, circa alle 7.30 e alle 8.00 io già stavo caricando i bagagli in macchina quando purtroppo arriva una bruttissima telefonata … risponde miri .. era la mamma che tra le lacrime mi stava comunicando la morte della zia Fiamma…

Non ho pensato neanche per un secondo alla possibilità di tornare subito perché tanto non avrei fatto in tempo per il funerale che si sarebbe svolto la mattina dopo, poi naturalmente dovevo pensare a mirella e paola e non mi sembrava giusto negare loro la possibilità, oltre che a me, di essere arrivati fin lì e non andare a vedere la cosa più interessante di tutto il viaggio….

Quindi tra una lacrima e l’altra partimmo in direzione Ceaux, sempre Normandia nel dipartimento della Manche…

L’umore non era alle stelle ma arrivati alla nostra nuova maison e constatato che si trattava addirittura di un piccolo grazioso Chateaux riuscii a sorridere e tornò un pò di buon umore anche se di tanto in tanto i pensieri vagavano tristi in quella direzione…

Ci accoglie Henri Delaunay il figlio della proprietaria, anzi per meglio dire sono stati i due splendidi san bernardo che ci son venuti ad accogliere per primi!

Madame Agnès si capisce subito che è una nobildonna, dal suo fare preciso ma signorile.. ci fa accomodare nelle due chambre (qui non era stata possibile la camera tripla) le camere erano davvero belle! le più belle di tutte le maison che abbiamo girato, proprio stile chateaux!

Posiamo solo le bagage facciamo pipì e ci fiondiamo a Saint Michel!!!

E’ ovviamente bellissimo veder comparire man mano che si avanza la grande sagoma del monte con la sua cattedrale… ci si fermerebbe cento volte per fotografarlo ma noi lo facciamo solo 1 e qualche foto paola dalla macchina in movimento.

Nonostante conoscessimo tutte e due Mont Saint Michel non eravamo preparate a quel che ci aspettava riguardo al fatto se era un isolotto o se era attaccato alla terraferma, e poi dove avremmo potuto lasciare la macchina? Arriviamo e vediamo che c’è una strada che collega l’isola alla terraferma… sulla strada già è pieno di macchine e ci fanno deviare al parcheggio sotto, che scopriamo essere quello “a tempo” nel senso che la macchina poteva star lì solo fino alle 18.30 perché poi arriva la marea che avrebbe avuto il suo culmine alle 21.00, tra l’altro abbiamo beccato non volendo (altro intervento dell’angioletto) il giorno di coefficente massimo di marea di tutto il 2009!

Il parcheggio è a pagamento ma costa solo 4€ per tutta la giornata.

Raccontare Saint Michel è pressoché impossibile… e non parlo solo della sua splendida cattedrale che può essere considerata solo come il culmine di tutte le bellezze che si ammirano man mano che si sale … bellezze non solo architettoniche ma soprattutto paesaggistiche per tutto ciò che circonda l’isola…

Avemmo l’opportunità, con un biglietto unico, di visitare diversi musei, le museé Historique, le museé de la mer e de l’ecologie e l’archeoscope, dove oltre a reperti e cimeli ci è stato possibile conoscere anche tramite filmati, la storia del monte e il fenomeno delle maree.

L’unica nota negativa era l’affollamento della gente, c’è da dire che è stato l’unico posto dove abbiamo trovato molti turisti ma a ragione in quanto è uno dei luoghi più visitati del pianeta e quello era un periodo di punta!

A pranzo abbiamo scelto un ristorantino carino con la terrasse sul mare e come per miracle (altro intervento dell’angioletto) quando siamo arrivate noi si è liberato il tavolino con la vista più suggestiva! Devo dire però che tutta stà decantata Omelette di Madame Poulard a me non è piaciuta affatto, ma a me non piace la frittata in genere quindi non faccio testo.. il pesce invece, come sempre era ottimo!

Arrivarono le 18.30 come per magia perché la giornata ci è letteralmente VOLATA!!

Decidiamo di tornare comunque a cena lì al monte per poter vedere il fenomeno della marea che ricopriva tutto e poi per vederlo illuminato che avevo letto tutti dicevano essere ancor più bello che di giorno.

Tornammo al nostro chateaux ci siamo riposate lavate cambiate e poi tornammo lì.

Essendo allagato il parcheggio della mattina la macchina questa volta l’abbiamo dovuta lasciare a circa 2 km in un parcheggio gratuito. Molto suggestiva la passeggiata fino al monte perché abbiamo potuto ammirare con stupore crescente questo mare che dilagava in fretta ricoprendo tutto… erba, terra, sassi, parcheggi… e si riprendeva di diritto ciò che era suo!

Poi saint michel al tramonto diventa tutto rosa… ok, non si può descrivere.

Aneddoto divertente: mentre avanzavamo io ridendo dico: “sai se qualcuno non ha portato via la macchina!” detto fatto dopo un pò vediamo ferma al parcheggio una punto già sommersa per metà che stava progressivamente inabissandosi!

Il camminamento dove eravamo passati la mattina era impraticabile perché già sommerso e ti fanno entrare da un altra parte.

Cenammo in altro restaurant dove assaggiammo il più buon vino di tutta la vacanza..

Nel tornare alla macchina ci girammo diverse volte per fotografare LA MERVEILLE ma alla fine feci un ultima foto e poi mi voltai facendo un fioretto decisa a non voltarmi più per poter imprimere nella memoria e nei ricordi quell’immagine unica stupenda irripetibile….

7° GIORNO – SABATO 22 AGOSTO 2009: CEAUX – SAINTE CROIX – PEROUGES (853KM)

La tappa del giorno era lunga perché bisognava ormai riavvicinarci il più possibile alla nostra Italie. La meta era Sainte Croix, la maison La Grange Magnin di Bertrand Florence, nella regione Rône Alpes nel dipartimento dell’Ain dove avevamo trovato l’ultima chambre, scelta apposta vicino a Perouges perché decidemmo che volevamo poterla visitare di giorno.

Viaggio tranquillo con sosta per pranzo in autostrada, arrivammo alla nostra maison circa verso le 18.00 e purtroppo constatammo che si trattava proprio di una casa di contadini… d’altra parte sapevamo che era 1 sola spiga quindi non ci aspettavamo certo lo chateaux e poi per una notte va bene così! In compenso la signora e sua figlia erano deliziose e molto ospitali.

Ci indicarono un ristorantino a Sainte Croix dove mangiar bene a poco che poi si rivelò veramente ottimo! Portiamo in camera le bagage ci rinfreschiamo un pò poi andiamo a Perouge.

C’era un battesimo e pure un matrimonio! E così possiamo anche godere dello spettacolo di parenti e amici tutti in ghingheri con il prete che sulla piazzetta davanti alla chiesa battezzava il piccolino. Bella Perouge, molto molto bella! Acquistiamo anche qualche petit cadeaux in un negozietto dove il proprietario ci intrattiene all’infinito decantandoci le bellezze dell’Italia che adora… io compro un piatto con Perouge raffigurata (per Paola a sua insaputa) e una simpatica tazza scelta con miri per lo jaki che ancora non gli avevo preso niente. La cosa buffa è che questo simpatico signore mi confezionò queste due cose in una maniera così grande che sembrava avessi acquistato l’intero negozio! Dopo cena, prima di tornare alla maison ci recammo in un paesino lì vicino per far imbucare a Paola le sue cartoline che non lo aveva ancora fatto.

8° GIORNO – DOMENICA 23 AGOSTO 2009: SAINTE CROIX – PERUGIA (855KM)

Purtroppo siamo arrivate alla tappa del ritorno… Beh, qui c’è poco da raccontare… se non il fatto che avevo tanta paura di trovare la fila al traforo dato che anche questo era un giorno da bollino nero ed invece tutto è filato liscio come l’olio per fortuna! Ci siamo fermate un paio di volte in autogrill, una per la sosta pipì e benzina e poi vicino Parma per il pranzo. Siamo arrivate alla nostra vera maison circa alle 19, ci siamo rinfrescate, scaricati i bagagli e poi a cena a monte tezio. Prima di andare a monte tezio sono voluta passare da Cinzia per poterle dare quell’abbraccio che ancora non avevo potuto, però sono stata brava e sono riuscita, con lei, a non piangere … poi quando sono arrivata a monte tezio, dopo aver abbracciato il papà, c’è stato un grande abbraccio tra le lacrime con mia sorella per uno sfogo che avevo dentro ….. Subito dopo un pò tra le risa un pò tra le lacrime ho dato i regali a tutti ed è stato finalmente un momento di gioia e serenità!

CONSIDERAZIONI FINALI

La prima cosa che mi viene da dire è l’orgoglio di aver realizzato un sogno… Un sogno che ormai avevo messo insieme dettaglio per dettaglio da 3 anni, nonostante tutto però nel momento dell’atto pratico della sua realizzazione ho avuto timore di non essere in grado o all’altezza per un impresa del genere. Mi ricordo ancora con emozione quel giovedì 13 agosto (appena 3 giorni prima della partenza!) quando mi sono messa al computer e al telefono per scegliere e prenotare le varie maison nei vari posti da visitare, la gioia pura quando la prima signora della prima maison mi ha detto che c’era posto (dopo tanti dinieghi… c’est complet c’est complet!). Ecco, devo dire che è stato in quel preciso momento che ho saputo che ce l’avrei fatta!

Della Francia e dei francesi in tutta onestà non posso che dire bene, per il loro senso della famiglia, della pulizia, dell’organizzazione, dell’accoglienza, della cura maniacale del particolare, della tranquillità e del ritmo di vita ancora sereno che si respira nei paesini…. insomma, ne sono rimasta affascinata al punto tale che varcato il confine, tornando in italia, mi sono stupita nell’aver paura, alla sosta in autogrill, per la macchina e i bagagli… perché appunto non eravamo più “al sicuro” in Francia. E poi che dire delle mille emozioni vissute, fotografarle è stato facile, ma descriverle quasi impossibile.

Come si fa a spiegare come ci si sente davanti ad un piccolo stagno con tutti i colori del tramonto con solo i suoni della natura a farti compagnia… come fosse il tramonto di una vita… come fosse il passaggio tra questo ed un mondo migliore…

E’ la prima volta che svoltando la curva mi si son spiegate davanti agli occhi le maestose falesie fin dove l’occhio poteva arrivare…

Oppure l’abbazia di Saint Michel, che spunta come dal nulla mentre ti avvicini sopra alle spighe di un campo di grano…

Ok… avrete capito che l’emozione non può avere una voce per cui andate!

1° chambre a MARLIEUX

Indirizzo postale: Le Lion D’Or Daniel & Sylvie Chambeaud PEYSSON 256 Grande Rue 01240 Marlieux

Telefono Fisso: 04 74 42 85 15 Cellulare: 06 20 45 80 85 (dall’estero: Sostituire il primo “0” a “33” o “00 33” a seconda del paese) E-mail: sylvie-daniel@liondor-marlieux.fr; www.liondor-marlieux.fr

Ristorante a Pré Saint Didier (pranzo)

Ristorante Pizzeria Bellevue: Avenue du Mont Blanc n.54 – 11010 Pré Saint Didier (AO) Telefono: +39 0165 87855 – fax: +39 0165 1820121 Email: info@ristorantebellevue.com; www.locandabellevue.com

2° chambre a LUISANT (vicino Chartres)

Chambre d’Hôte Michèl Fleury, Rue Pasteur, 38 28600 LUISANT; Tel e Fax 33(0)237347488; http://michele.fleury.free.fr.

Cattedrale di Chartres Orari di apertura:

Aprile/settembre: dalle 9.00 alle 18.30

Ottobre e marzo: dalle 9.30/12.00 e dalle 14.00/17.00

Novembre/febbraio: dalle 10.00/12.00 e dalle 14.00/16.30

La cattedrale rimane chiusa la domenica mattina e durante le festività nazionali.

Autogrill PAUL in Autostrada (pranzo)

Ristorante a Chartres (cena)

La Picoterie: 36 rue des Cambia 28000 Chartres Tel: 02 37 36 14 54; www.picoterie.com/fr/accueil,2.html

3° chambre a Bordeax Saint Claire (vicino Étretat)

Les Clos Saint Claire; Madame Jourdain, Le Clos Saint Clair, 12 route du Calvaire 76790 Bordeaux Saint Clair. Tel. 02.35.28.89.03 (le soir) – 06.33.54.63.63

Boulangerie Patisserie a Goderville lungo la strada per Bordeaux s.claire (pranzo)

Le Puits Fleuri Restaurant – Route d’Yport-76111 Vatteot sur Mer Tel 02 35 28 31 02 (cena) – http://www.puitsfleuri.fr/

4° e 5° chambre a Commes

Chambre d’Hôte n.5092

Michel e lilou Cairon

Port en Bessin Huppain

Rue de L’eglise

Tél : 02 31 21 71 08

Cell : 06 26 59 35 85

Brasserie Bistrots LA MAREÉ

Indirizzo: 1, Quai Letourneur 14520 Port En Bessin Huppain; Telefono: 02 31 21 71 63

6° chambre a Ceaux (vicino a Le Mont Saint Michel)

Chambre d’Hôte n.G33356

Le Meé Provost

Agnes e Henri Delaunay

Rue André Parisy – Ceaux

Tel: 02 33 60 49 03

7° e ultima chambre a Sainte Croix (vicino a Perouge)

La Grange Magnin

Florence Bertrand

Grenge Magnin – Sainte Croix, Tel 0472254003, Cell 0629673683

Per visualizzare sulla mappa autostradale francese i punti di ristoro e che cosa offrono andare sul sito

Http://www.aprr.fr/fr/services-sur-aires/se-restaurer/restauration-legere



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