Viaggio in Italia

I racconti di viaggio quasi sempre parlano di viaggi in paesi remoti, lontani dalla realtà quotidiana, paesi strani, viaggi avventurosi che ci fanno sognare, viaggi che vorremmo fare, che ci ripromettiamo di fare prima o poi..chissà..oppure da fare solo nel ns immaginario. Questo viaggio invece nasce “contromano”. Si parte da un paese...
Scritto da: noretta
viaggio in italia
Partenza il: 15/01/2007
Ritorno il: 30/01/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
I racconti di viaggio quasi sempre parlano di viaggi in paesi remoti, lontani dalla realtà quotidiana, paesi strani, viaggi avventurosi che ci fanno sognare, viaggi che vorremmo fare, che ci ripromettiamo di fare prima o poi..Chissà..Oppure da fare solo nel ns immaginario. Questo viaggio invece nasce “contromano”. Si parte da un paese straniero per arrivare in Italia. Paese conosciuto o che almeno dovrebbe esserlo per nascita, per averci vissuto alcuni decenni e che non dovrebbe avere segreti da svelare. Come avviene spesso di rivedere dopo anni una persona e notare un notevole cambiamento, cambiamento non evidente a coloro che ci vivono assieme, così allo stesso modo avviene per un paese dopo anni che non lo rivedi.

Anche un paese in fondo è come una persona: cambia il modo di vivere, cambiano le abitudini, cambiano i valori attribuiti alle cose, cambia il carattere soprattutto, come avviene spesso con l’età.

Spesso non è facile vivere in un paese con tradizioni, credenze, ritmi diversi da quelli a cui siamo stati abituati, ma è ben strano non ritrovarli ad un ritorno.

Dopo 3 giorni di mare infatti si arriva in un paese che ormai si rivela sconosciuto.

Ben presto hai la netta percezione di un ritmo angoscioso, di un’ansia generalizzata e di un’aggressività mal repressa. Quest’ansia ti contagia tuo malgrado, ti rende le giornate lunghe e difficili. Ogni cosa è difficile ed ostile.

La città che hai pure amato ha cambiato volto. Sotto certi aspetti è migliorata . E’ stata valorizzata in mille aspetti esteriori ma il suo vero volto, l’essenza della sua unicità ormai non c’è piu’.Statue in bronzo sono state poste in luoghi nei quali mai avresti pensato potessero essere collocate, giardini ed aiuole fiorite fanno bella mostra di sé, lampioni ottocenteschi e panchine arredano una città senza piu’ anima. Solo un travestimento uno scenario da operetta per attori che non ci sono piu’. Una messa in scena senza protagonisti e spettatori.

Chi infatti potrebbe sedersi su quelle artistiche panchine?Quelli che corrono con le loro automobili Euro 4 a 3 anni di bollo gratis e 36 rate?Non avranno tempo di sicuro per sedersi e guardare il mare. Bambini ? non c’è ne sono. I vecchi? Sono tanti, ma la loro vita è difficile, non si puo’ stare a guardare il mare quando si ha paura ad aprire la porta di casa, quando ritirare la pensione diventa un’impresa, quando sull’autobus ti aprono la borsa…Quando intorno a te la tua gente assume un altro colore.

Un palcoscenico vuoto questa è ora quella che era un tempo la mia città.

Forse percorrendo la città vecchia è possibile ancora trovare angoli dimenticati dove i truccatori di scena non sono ancora passati oppure nelle vecchie osterie, se ancora c’è ne qualcuna, ritrovare atmosfere, personaggi e memorie che parlano veramente al cuore di una storia passata, di una gioventù sofferta ma vera . Storie lontane, dimenticate che la rendevano unica, diversa da tutte le altre.

Altri 3 giorni di mare per lasciarsi alle spalle una realtà che non c’è più. Ed il viaggio finisce così.



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