Viaggio in gambia
Arriviamo nella capitale di Banjul da Milano nel pomeriggio di venerdì 15 febbraio 2008. Veniamo accolti da una gentile ragazza dell’agenzia italiana che opera sul posto per condurci, assieme ad altri italiani, nei vari hotels di destinazione. Subito ci viene detto che siamo pionieri in questo Stato in quanto La Gambia (non è errore l’articolo si chiama proprio così) è sempre stata meta degli inglesi.
Sulla spiaggia e per la strada ragazzi locali si offrono per farci da guida e cercano di diventare amici,sono un pò insistenti, ma ci hanno consigliato di far capire loro che conosciamo solo l’italiano e non parliamo inglese, così alcuni destistono e ci lasciano in pace.
Vicino a Banjul ci sono le località di Serekunda e Bakau dove si arriva bene con i taxi (non costano molto ma bisogna contrattare prima), molto caratteristiche con i lorio mercati da infiniti colori.
Avendo fatto due settimane siamo andati fino a Georgetown stando via una notte in mezzo alla foresta senza energia elettrica solo al lume di candele ma ben attrezzati, la vera Africa. E’ da provare.
In Gambia non ci si deve aspettare gli animali soliti del Kenya ma quelllo che mi ha stupito di più sono i colori dei loro mercati, delle stoffe, di come si vestono le donne.
ELSA