Viaggio in Cina 2
Il giorno successivo la prima tappa è stato l’ufficio per la richiesta del visto per la Cina. Lo consiglio per chi decide di entrare in Cina da Hong Kong. Portando una fototessera e il passaporto, con 40 euro e mezza giornata di tempo, vi rilasciano il visto ( sapete vero quanto ci vuole in tempo e denaro richiedere il visto cinese in Italia?). I passaporti ci vengono riconsegnati all’una del pomeriggio. Nel frattempo ci siamo fatti un bel giro tra i quartieri di Mong Kok e Tsim Sha Tsui. La sera tappa obbligatoria al Victoria Peak con una delle più spettacolari viste sulla baia.
Il terzo giorno escursione al big black Buddah, sull’isola di Lantau, vicino all’areoporto. consiglio di arrivarci via mare con il battello che parte direttamente dalla città, mentre per il rientro consiglio di prendere la cabinovia… beh la vista da lì è veramente affascinante. il 7 Novembre siamo pronti per quello che sarà un viaggio indimenticabile fatto di vita vera, dove ci mischieremo alle culture locali, viaggiando su mezzi pubblici per ore, senza vedere l’ombra di un turista. Dalla stazione di Hong Kong prendiamo un treno per Canton (Guanghzou). Il viaggio dura circa un’ora e mezza e in stazione, dovendo comprare il biglietto del treno notturno per Guilin nella regione del Guangxi, incontriamo la più grossa difficoltà… nessuno (o quasi) parla inglese e sarà il problema principale per tutta la vacanza. In qualche modo acquistiamo il biglietto e ci dirigiamo con la metropolitana alla stazione Est, da dove partirà il nostro treno. Arriviamo all’una e mezza del pomeriggio e il treno (non senza qualche difficoltà per capire quale fosse il nostro treno e sopratutto da dove partisse) partiva alle 17.30… non male 4 ore di attesa prima di 13 ore di viaggio. La East Railway di Canton è veramente l’ultimo posto in cui starei 4 ore se non per obbligo come nel nostro caso. Non c’è nessun pericolo, anzi i cinesi sono molto gentili, cercano di aiutarti in mille modi… ma la sporcizia… non avete idea di cosa ci fosse in quei bagni! Niente paura comunque, i treni sono tutto l’opposto… cuccette pulite e lenzuola nuove. Il viaggio notturno si è rivelato una delle esperienze più emozionanti del nostro viaggio. Conosciamo Fan, un ragazzo cinese gentilissimo e che per fortuna nostra parla inglese e che ci farà da interprete per tutto il viaggio vista la forte curiosità di molti degli altri passeggeri presenti. Passiamo la notte nelle nostre brandine. In quel momento pensavo a come si viaggia sui treni in Italia: siamo capaci di fare delle ore senza rivolgere nemmeno una parola a chi ci sta di fronte pur parlando la stessa lingua. Qui invece, dall’altra parte del mondo, abbiamo parlato con gente di cultura completamente diversa che voleva comunicare a tutti i costi pur solo con dei semplici gesti, con il sorriso, che spesso a noi manca… arriviamo così a Guilin verso le 9 del mattino.
Il nostro amico Fan ci aiuta sia per l’acquisto del biglietto dell’autobus per Yangshuo, sia per l’acquisto di un ombrellino visto che eravamo in pieno acquazzone. Mentre attendiamo l’orario di partenza dell’autobus andiamo con il nostro nuovo amico a fare colazione insieme ( era il minimo) e ci scambiamo i numeri di telefono… ci ritroveremo qualche giorno dopo a cena anche con sua moglie… alle 10.30 prendiamo l’autobus che ci porterà a Yangshuo… un luogo caratterizzato da un paesaggio insolito e fiabesco talmente bello da averlo riprodotto anche sulle banconote da 20 Yuan. qui l’attrazione principale è la crociera sul fiume Ly, ma direi che anche le Golden Caves e la sua hot spring meritano, così come la collina della luna. Alloggiamo per una notte in una bella guesthouse per la stratosferica cifra di 10 euro in due. Ritorniamo il giorno successivo a Guilin, questa volta in barca, percorrendo il fiume Ly dove resteremo incantati da come la natura possa aver creato una meraviglia simile. Arriviamo a Guilin, una città di circa 700 mila abitanti e sistemiamo gli zaini nel nostro hotel (14 euro in 2 a notte). Partiamo così per il tour di questa tipica città cinese e ci dirigiamo alla visita delle pagode del sole e della luna, situate nel centro di un lago. Girando ci accorgiamo di quanti siano i cinesi… sono tantissimi! Le strade di questa città sono un fiume di gente in continuo movimento, che entra e esce da negozi, da locali e dalle banche ed è normale fare il paragone con le nostre cittadine ormai deserte… qui le città vivono 24 ore su 24! La sera ritroviamo il nostro amico Fan, questa volta accompagnato dalla moglie che parla un ottimo inglese… parliamo del piu’ e del meno mangiando ali di pollo fritte, salutiamo i nostri amici e ci dirigiamo in albergo.
Il giorno successivo prendiamo un aereo da Guilin per Kunming, nella regione dello Yunnan (volo China Southern acquistato su internet a 125 euro a testa solo andata). Dopo un’ora e mezza atterriamo a Kunming. Qui fa caldo a differenza dei 5 gradi del Guangxi e quindi ci mettiamo subito in maglietta. Kunming è una città di piu’ di 1 milione di abitanti. Qui consigliamo di vedere il Green Lake e il tempio Yuantong, coloratissimo tempio buddista dove un monaco ci ha regalato anche delle preghier e(illeggibili ovviamente, ma è stato un bel pensiero). Se siete arrivati fin qui avrete sicuramente voglia di mangiare qualcosa di buono, per cui vi consiglio il French Cafè (segnalato anche sull’inseparabile Lonley Planet) dove potrete fare delle ottime colazioni. Alloggiamo in un hotel (molto probabilmente a ore) per 14 euro a notte in 2 e dopo 2 notti e 2 giorni a Kunming prendiamo un autobus che ci porterà a Dalì city sulle rive del lago Er Hai, sempre nello Yunnan. ci vogliono circa 5 ore di viaggio. Un tempo Dalì era meta di Hippies e di occidentali, oggi invece è prettamente una meta turistica cinese e non passerete inosservati, garantito. Alloggiamo in un bellissimo ostello gestito da australiani, dove si ritrovano la maggior parte dei turisti non cinesi, dove con 35 euro a testa abbiamo alloggiato per 3 notti (si mangia benissimo) però se volte un suggerimento, andate anche al Cafè de Jack (anche questo sulla Lonley come l’ostello) e mangiate la patata dello Yunnan, favolosa!
Il secondo giorno a Dalì, ci immergiamo nella natura delle montagne che circondano questa cittadina da cui si possono scorgere paesaggi mozzafiato. Rientrati in città visitiamo le tre pagode (solo dall’esterno) simbolo di Dalì e la pagoda cristiana. il 14 novembre ritorniamo a Kunming dove prenderemo un aereo ( China Eastern pagato 90 euro a testa solo andata) per Sanya, sull’isola di Hainan. Ok, pensate al mare tropicale e alle spiagge bianche su cui rilassarvi… ecco… niente di tutto questo! Quest’isola è il caos più totale… palazzi costruiti a caso che spuntano dalla foresta, prezzi non a buon mercato, turisti russi ovunque e sputi (caratteristica principale di tutti i cinesi in tutta la Cina)… qui la maggior parte dei negozi ha le scritte sia in cinese che in cirillico, ma a parte questo, le spiagge, a nostro avviso, non meritano la pubblicità che hanno avuto, soprattutto se si calcola che a due ore di volo si arriva a Phi Phi island, in Thailandia, e chi c’è stato come noi sa di che tipo di spiagge stiamo parlando! Quindi qui sconsigliato, almeno dal nostro punto di vista.
Quattro giorni dopo prendiamo un treno da Sanya ad Haikou, capitale dell’isola, per prendere poi un volo Hong Kong express (98 euro a testa solo andata) che ci riporterà nella città da cui siamo partiti. La sera visitiamo la parte più nuova di questa città in fermento continuo e alloggiamo in un buco da 12 metri quadrati situato nel palazzo di Tsim Sha Tsui, dedicato agli alloggi economici: 30 euro a notte, mica pochissimo, però pulito!
La mattina seguente effettuiamo il chech-in nella stazione dei treni in città e riprenderemo i nostri bagagli alla Malpensa. Il viaggio è stato lungo e a volte estenuante, ma posti come quelli che abbiamo visto non capita di vederli spesso. E oltre ai posti la cordialità e la gentilezza della gente. Grazie a tutti loro e a Fan. Ti vogliamo bene.