Viaggio in Bulgaria
VIAGGIO: Noi abbiamo scelto di andare con un viaggio organizzati, dato anche il basso costo (circa 900 euro a testa, da Milano, tutto compreso),durata 8gg., dall’8 al 15 Agosto 2006. Il volo da Milano a Sofia dura più o meno 1 ora e 30min., e l’aeroporto dista dalla città meno di mezz’ora; all’arrivo viene controllato e timbrato il passaporto, ma rapidamente e senza particolare severità, e non è richiesto alcun visto.
COSE DA VISITARE: 1) SOFIA, la capitale, non ha il fascino delle più famose capitali dell’ est, ma ha comunque un centro tranquillo ed elegante, non molto trafficato. Abbiamo preso l’autobus solo due volte, e si è rivelato abbastanza efficiente. Abbiamo visitato la cattedrale, dedicata ad Alexander Nevski, la chiesa di S. Sofia, una terza chiesa, e da soli, il mercato alimentare, la moschea e la sinagoga (che mi è piaciuta molto); bello il centro commerciale in stile liberty lì vicino, dove abbiamo anche mangiato. 2) Il MONASTERO DI RILA, il più grande e il più bello della Bulgaria, vivacemente decorato sia all’interno che all’esterno; purtroppo è possibile visitare solo la chiesa, non si può salire ai piani superiori; i monaci che li abitano (pochi) si possono vedere lì in giro, ma non sono molto socievoli, anzi…Meglio non importunarli. Bellissimo anche il paesaggio circostante, alte montagne ricoperte da boschi verdissimi e ruscelli impetuosi. 3)La cittadina montana di BANSKO, una delle più importanti località sciistiche bulgare, sul massiccio del Pirin, dalla caratteristica architettura in legno; visitiamo la Veljanova Kasta, bella casa del periodo Rinascenza, appartenuta all’ artista e architetto Veljan Ognev; certo è molto lontana dalla nostra idea di casa nobiliare: è comunque una bella casa di campagna, in legno, non molto grande, con un bel balcone/veranda che si affaccia sul giardino; e fortificata, circondata da solide mura che la proteggono dall’esterno, e comunicante con le case vicine mediante delle porticine che permettevano di fuggire senza passare dalla strada; 4) PLOVDIV, la seconda città del Paese, moderna e tranquilla, con un bel centro storico ed uno scenografico anfiteatro romano; molto interessante il Museo Etnografico, piuttosto ricco, ospitato in una bella palazzina con un piccolo ma piacevole giardino. 5) Il MONASTERO DI BACKOVO, molto bello anche questo ( anche se non come quello di Rila), di nuovo in montagna e immerso in una natura rigogliosissima (bella la cascatella ai piedi del sentiero, vicino ad un ristorante), un po’ più tranquillo rispetto a quello di Rila. 6) NESEBAR, cittadina sulle rive del Mar Nero bellissima anche se assediata dal turismo, con diverse chiesette dalla particolare architettura, una delle quali (purtroppo molto danneggiata) è stata dichiarata dall’ UNESCO patrimonio dell’umanità. 7) VARNA, moderna città sulle rive del Mar Nero, senza un vero centro storico (o, almeno, noi non lo abbiamo visitato), e a mio giudizio non molto interessante. Bella la Cattedrale dell’assunzione, dove abbiamo avuto modo anche di assistere ad un matrimonio ortodosso, un po’ diverso da quelli a cui noi siamo abituati, e, soprattutto molto meno sfarzoso. Nel museo archeologico, è stata bellissima la mostra sugli ori dei Traci, che però è un’esposizione itinerante (assolutamente da visitare se né capita l’occasione); interessante la ricostruzione della sepoltura di un capo, di età pre-tracia, e la collezione delle icone. 8) Il villaggio museo di ARBANASI, caratteristico e ben conservato, famoso per i bellissimi affreschi di una chiesa, celata all’interno di un edificio non dissimile dagli altri per proteggerla durante il periodo della dominazione turca; visitiamo anche un’altra bella casa-museo. 9) VELIKO TARNOVO, e soprattutto i resti della sua splendida fortezza, non facile da visitare perché molto vasta, estesa sul fianco di una collina, con un percorso per arrivare in cima (dove si trova un santuario dedicato ai caduti di guerra) quasi da trekking, e per di più in una giornata caldissima, ma che regala panorami favolosi (sconsigliato a chi non è in buone condizioni di salute perché si tratta di una faticata di oltre un’ora). 10) TRIAVNA, piccolo centro di montagna, anche se non alto come Bansko, assolutamente delizioso, con un’architettura che ricorda un po’ quella dei nostri centri montani; qui abbiamo visitato la casa Daskalov, che oltre ad essere museo etnografico, ospita una bella raccolta di lavori di incisione su legno. 11) Il PARCO ETNOGRAFICO DI ETARA, forse il luogo più bello visitato: si tratta della ricostruzione, molto ben realizzata e conservata, di un paesino di montagna, in posizione tranquillissima in mezzo alla natura, attraversato da un fiume, curatissimo, pieno di fiori, che ospita diverse botteghe artigiane, una per ogni tipo di attività, dall’argento ai lavori in pelle, dai coltelli alla cioccolata di prugne. 12) La CHIESA RUSSA DI SIPKA, bella ma non trascendentale, anch’essa circondata dal verde. 13) La ricostruzione di una TOMBA TRACIA, visitabile internamente, interessante ma un po’ deludente perché si tratta solo di una stanzetta piccolissima.
IL MAR NERO. Avevamo un pomeriggio da trascorrere al mare; premesso che noi eravamo a Varna, e non so se in altre località la situazione fosse la stessa (le spiagge vicino Nesebar sembravano più belle), non mi sento proprio di consigliarlo: innanzitutto per le alghe, di un verde scurissimo, che, dove non si estendono in enormi tappeti sottomarini, te le ritrovi a galleggiare accanto in ciuffi grandi anche come cespi di insalata; in più, il fondo è sassoso e scomodo da camminarci, la sabbia è marroncina, e intorbidisce anche il colore dell’acqua, molto poco salata, che assume le sembianze di una brodaglia disgustosa…La spiaggia era piccolina e, anche se non era molto affollata, stavamo ugualmente stretti, in più sul bagnasciuga si sprofondava fin quasi alle caviglie; l’unica cosa positiva è che la sabbia, di grana grossa, si toglie facilmente; inoltre il Mar Nero è anche molto pericoloso per le fortissime correnti subacquee, che ogni anno provocano diverse vittime, perciò è assolutamente sconsigliato spingersi al largo. gli alberghi. Siamo rimasti in generale molto soddisfatti: alloggiavamo in hotel di recente costruzione, tutti 4 stelle di ottimo livello ad eccezione di Bansko, dove eravamo sistemati in un 3 stelle, più semplice ma ampiamente negli standard di categoria; l’unico deludente è stato quello di Varna, decisamente vecchiotto, con camere vecchiotte, un po’ polverose e che puzzavano di rinchiuso, per una notte, comunque, ci si adatta tranquillamente.
LA CUCINA. Una premessa: abbiamo pranzato a buffet solo 2-3 volte, a Sofia e Varna, per il resto sempre al tavolo. Il pasto comincia sempre con un’insalata a base di cetrioli e pomodori, condita con olio di girasole, se non è gradita basta segnalarlo, e verrà sostituita con una porzione di formaggio locale, simile alla “feta” greca; tra i piatti tipici assaggiati, ricordo con piacere la “moussaka” fatta con le patate invece delle melanzane, e una pietanza simile alla nostra sfoglia con gli spinaci, mentre i dolci non mi sono piaciuti molto; in generale, è una cucina semplice, basata molto sulle verdure e sulla carne; la colazione è normalmente a buffet. gli acquisti. Bellissime le icone, che però, rispetto a quelle russe, non hanno la bordatura in rame, e sono tutte di realizzazione recente; nelle città, soprattutto Plovdiv, si trovano molti ambulanti che vendo bigiotteria in argento 900 a prezzi interessanti; in giro si trovano anche, soprattutto braccialetti, in legno, a 1-2 euro max, da fare scorta e portare come regalini alle amiche; gli oggetti in legno intagliato si trovano un po’ ovunque, ma i più belli sono a Triavna, dove c’è più scelta; originali sono le terrecotte rustiche a decorazione floreale, le forme più caratteristiche sono il servizio per bere la grappa calda e il barattolo porta-miele, da comprare a Plovdiv perché solo lì lo vendono con il cucchiaino in legno decorato; vicino al monastero di Backovo vendono anche dei piccoli tegami di terra cotta, usati per cucinare il loro stufato; belli i tessuti di lana grezza, con cui sono realizzate tovaglie e borsette (io ho acquistato un graziosissimo portacellulare) che però si trovano prevalentemente fino a Bansko, dopo c’è meno scelta; belli anche i centrini e le tovagliette ricamate; i prodotti a base di rose (creme, saponi , profumi, ecc.) si possono comprare dovunque e allo stesso prezzo che nella valle delle rose, graziosissime le bamboline portaprofumo e le boccettine in legno intagliato, anche queste ideali come regalini a basso prezzo; in giro si trovano anche oggetti di pelletteria, soprattutto portafogli, belli ed economici ma un po’ maleodoranti; buonissime sono le marmellate ai frutti di bosco ed il miele, venduti dalle donne “zingare” sul massiccio della Rila e vicino al convento di Backovo; in giro si trovano molte spezie,soprattutto il cumino, una delle più usate nella cucina bulgara, che si possono acquistare sfuse in grosse buste, oppure mischiate in un unico contenitore, in strati sovrapposti a comporre delle figure; da bere, si può acquistare la grappa, buona la “burgas 66”, ed il liquore distillato dalle rose; inoltre,i prezzi sono ancora molto economici, e questo certo non guasta CONSIDERAZIONI. La Bulgaria è un paese adatto a chi ha voglia di scoprire un luogo ancora non troppo turistico: gli alberghi e i servizi per turisti sono buoni, ma non vedrete mai orde all’assalto dei monumenti, a tutto vantaggio della comodità e tranquillità delle visite; unica eccezione, Nesebar e la costa del Mar Nero, ma, trattandosi di località di mare, deputate al divertimento, un po’ di movimento, specialmente la sera,fa piacere. Rimangono impressi nella memoria i bellissimi paesaggi, gli immensi campi di girasoli, e le verdissime montagne; sui massicci della Rila e dei Rodopi, tenete a portata di mano bottiglie e borracce, per riempirle nelle numerose fontanelle da cui sgorga purissima e freschissima acqua di sorgente. Unico neo è la poca conoscenza che la maggioranza dei Bulgari, anche nei luoghi più turistici, ha della lingua inglese, cosa che rende difficili anche acquisti molto semplici, e, purtroppo, favorisce quelli (POCHISSIMI) che vogliono fare i furbi: in generale, i Bulgari sono molto cortesi, e dove non arrivano a capire, compensano con larghi sorrisi.
Spero che queste informazioni possano esservi utili. BUON VIAGGIO!!! Lyn