Viaggio di nozze: tour in Sudafrica e Cascare Vitt

Premesso che io ho già il mal d'Africa e dei viaggi (sono stata diversi anni animatrice e hostess nei villaggi), tutto ciò è stato trasmesso a mio marito. Propongo un tour del Sudafrica con tappa finale alle cascate Vittoria. Partiamo soli, arrivati in Sudafrica dopo un mega viaggio partendo da Torino e facendo 2 scali: Parigi, Johannesburg e...
Scritto da: rlp
viaggio di nozze: tour in sudafrica e cascare vitt
Partenza il: 11/08/2008
Ritorno il: 23/08/2008
Viaggiatori: in gruppo
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Premesso che io ho già il mal d’Africa e dei viaggi (sono stata diversi anni animatrice e hostess nei villaggi), tutto ciò è stato trasmesso a mio marito.

Propongo un tour del Sudafrica con tappa finale alle cascate Vittoria.

Partiamo soli, arrivati in Sudafrica dopo un mega viaggio partendo da Torino e facendo 2 scali: Parigi, Johannesburg e finale Cape Town.

Lingua, perennemente inglese, a parte le nostre guide bravissime.

Lì, ci hanno uniti ad un altro tour operator con altre 10 persone, tutti viaggi di nozze, tranne 2 donne.

GRUPPO STUPENDO, affiatatissimi, sicuramente la vacanza è stata ancora più bella dall’ incontro con loro.

Visita alla Table Mountain, tra l’altro là è inverno, quindi solitamente, una volta saliti in cima si vedono solo nuvole, ma la fortuna ci ha fatto trovare una giornata stupenda e quindi da lassù c’era una vista spettacolare mozzafiato.

Siamo andati poi a vedere le foche, il mare era abbastanza agitato ma trovarsi lì, con tutto il loro sonoro, vederle che si avvicinavano alla barca e ci guardavano curiose, era qualcosa di emozionante…

Poi, i giardini botanici, un pò spenti perchè nn era la stagione giusta ma lo stesso colorati, soprattutto i colori delle protee, il loro fiore tipico, veramente particolare.

E che dire delle balene, solo essere lì davanti a loro, ti senti così piccolo e vederle andare sù e giù, scomparire per poi riapparire come nulla, in tutto silenzio, con i loro soffi…

La punta dell’Africa, Capo Buona Speranza, spettacolo…

Ma la parte che ci ha più emozionato è stato il safari, è da fare per capire, mi ricordo solo che alla partenza della prima uscita (pomeriggio), sembravamo tutti dei bambini super eccitati ai quali gli dicono che verranno portati alle giostre.

Poi con il buio (alle 18 era già buio), è tutto più strano perchè sei in queste jeep scoperte, il freddo paura, faccia congelata, coperte addosso che ti danno loro, ma ad un certo punto nn senti più nulla perchè sei talmente attento a tutti i rumori, poi nella notte tutto sembra amplificato e allo stesso tempo tutto più difficile da vedere…

E ogni volta che vedi che sei quasi alla fine del giro, vorresti stare ancora, non è mai abbastanza, nonostante ogni giro (mattino e sera) e di circa 3 ore k nn sono poche ma vi assicuro che volano.

Il bello è che vedi la natura in tutte le sue sfaccettature pure crude a volte: abbiamo visto il kudu (tipo un enorme cerbiatto) sbranato da 3 iene, il piccolo “bambi” indifeso con attorno 3 sciacalli…

Lì, di notte, ho avuto l’istinto di dire alla guida di prenderlo, ma la guida mi ha risposto che anche lui l’avrebbe preso ma è giusto non interagire con il ciclo della vita, subito son rimasta sconvolta anche perchè di lì a 1 minuto piangeva e poi nn abbiamo sentito più nulla, ci è stata tolta la luce della torcia per fortuna.

Però è vero, anche se è difficile da accettare è il ciclo naturale della vita e della natura.

Una sera guardando una giraffa a motore spento, abbiamo sentito il ruggito del leone e NESSUNO DI NOI HA CAPITO COME IL TRACKER (che è la guida seduta in punta alla jeep che guarda le impronte e guida) SIA RIUSCITO A TROVARE IL LEONE CHE ERA IMBOSCATISSMO E LONTANO DA DOVE ERAVAMO! Bene, l’abbiamo seguito e osservato per più di un’ora e credetemi, essere a 3 metri, di notte, di fronte a un leone, con solo la luce di una torcia puntata addosso a lui (ci hanno detto che hanno gli occhi che si adattano alla luce come i gatti, noi ci stavamo preoccupando), silenzio tutt’attorno, solo noi, sentire per ben 4 volte la serie dei ruggiti del leone, che si sente ad 8 km di distanza, (infatti sentivamo il leone dell’altra riserva in lontananza, come se rispondesse), il ruggito, credetemi non dico una bugia e neanche esagero, a pochi metri, ti senti tremare dentro, non è alto a livello di volume per capirci, ma è profondo, e come se vibrasse il corpo.

Si è seduto ad un certo punto, noi l’abbiamo circumnavigato e ci siamo fermati davanti a 3 metri, a osservarlo per qualche minuto, fin quando si è alzato e con la sua eleganza (perchè ha un modo di camminare proprio altezzoso e elegante) se n’è andato oltre la nostra jeep.

Ci hanno portato in mezzo a una mandria di 45-50 bufali, e sinceramente, un pò di paura l’ho avuta.

Però ho notato che loro lavorano cmq in sicurezza, ci hanno detto che li addestrano per 6 mesi a stare a piedi nella Savana, sicuramente conoscono ogni segnale degli animali.

Ho chiesto loro se avevano un fucile per sicurezza, mi è stato risposto di no perchè altrimenti si sarebbero sentiti più sicuri pure loro, quindi si sarebbero avvicinati di più agli animali mettendo in pericolo noi e violando la loro “privacy”.

L’ultimo giorno ci hanno portato in mezzo a ben 25 elefanti, uno era piccolissimo, e vedere quest’essere minuscolo, stare in mezzo sempre alle gambe della matriarca (che è il capo), mi ha fatto intenerire, hanno una delicatezza impressionante, pensare che il piccolo nn era neanche quanto una sua gamba.

Poi, sono curiosi, un piccolo, è venuto vicino e ci ha sfiorato con la proboscide.

Vederli giocare, bellissimi.

L’ultima tappa Zambia, Cascate Vittoria.

Bellissime, e per fortuna non nel loro pieno perchè sarebbe stato impossibile far foto e riprese, vedendole ho capito perchè sembra che c’è un incendio, il vapore acqueo è impressionante.

Nella crociera per vedere il tramonto spettacolo sul fiume Zambesi abbiamo visto pure una famiglia di elefanti giocare con i piccoli in acqua, sembravano dei bambini…

Insomma, certe cose devono piacere, ma io penso che sia un viaggio da fare almeno una volta nella vita.

L’unica cosa, è che a tutti noi sarebbe piaciuto fare qualche giorno in più di safari.

E’ un viaggio in cui sei sempre con la valigia mezza aperta, in continuo rifacimento, 8 voli presi, in continuo spostamento, però ne è valsa tutto, tutto, tutto.

TUTTO CIò CHE ABBIAMO VISSUTO HA FATTO SI’ CHE QUEL VIAGGIO DI NOZZE SIA STATO INDIMENTICABILE PER TUTTI NOI.



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