Viaggio di nozze sul Nilo

Per il nostro viaggio eravamo indecisi tra 3 mete: mauritius, seychelles, mar rosso; quando poi abbiamo visto che con i soldi di 1 settimana alle mauritius ne uscivano 2 in egitto il nostro becero portafoglio ha fatto la scelta! Così decidiamo: 1 settimana di crociera sul nilo e 1 di mare a marsa alam! Ci affidiamo all'alpitour che prevede...
Scritto da: nicoegibo
viaggio di nozze sul nilo
Partenza il: 02/06/2008
Ritorno il: 15/06/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Per il nostro viaggio eravamo indecisi tra 3 mete: mauritius, seychelles, mar rosso; quando poi abbiamo visto che con i soldi di 1 settimana alle mauritius ne uscivano 2 in egitto il nostro becero portafoglio ha fatto la scelta! Così decidiamo: 1 settimana di crociera sul nilo e 1 di mare a marsa alam! Ci affidiamo all’alpitour che prevede partenza da bologna, arrivo al cairo dove restiamo per 3 giorni, volo interno ad assuan e da lì crociera sulla lady sophia fino a Luxor per il resto della settimana. Del volo non mi ricordo molto quindi penso che sia andato tutto bene ma, sinceramente, è solo una supposizione perchè resisto fino al decollo e poi mi addormento in 2 nanosecondi e tutto il resto è nebbia fino all’atterraggio. Avendo fatto il viaggio praticamente 6 mesi fa i miei ricordi non sono proprio limpidi ma ti lascio quello che mi è rimasto e colpito di più. Bagaglio base: crema protettiva buona ad alta protezione in quantità sia x la crociera che x il mare, spray antizanzare che sopravvivono a tutto, cappello, occhiali da sole, tanti giga per le foto, tanti fazzoletti di carta perché nei siti archeologici e anche in giro la carta igienica si paga, integratori da aggiungere all’acqua che bevi per reintegrare i sali persi con la spudorata sudorazione, sia qualche medicinale per frenare la diarrea (a mio marito è servito) sia qualcuno per averla (a me è servito). Quello che ti frega non è ne l’acqua ne il cibo ma l’aria condizionata, noi abbiamo mangiato benissimo negli alberghi, in crociera e nel villaggio. Occhio a ricevere il resto dagli egiziani o nel cambio dei soldi perché la loro lira egiziana che vale meno di un cece è molto molto simile ai nostri 2 euro.

Io, nella mia mente di ragazza di campagna, mi immaginavo che le piramidi fossero da sole, isolate a farla da padrone in mezzo al deserto invece entriamo nella camera del nostro albergo, apriamo la tenda e ZAC! Piramidi… Ma come… Non sono da sole, isolate in mezzo al deserto? La città arriva praticamente quasi fino a loro e dato che non sono proprio piccole quasi tutti gli alberghi hanno la vista piramidi. Quando siamo arrivati in albergo era pomeriggio e visto che già dai primi di giugno c’è un bel caldo ci siamo messi i nostri costumini e belli bianchi da far luce ci siamo buttati in piscina e spalmati di crema protezione 30 perchè il sole stava calando. La mattina dopo si parte col tour: crema protezione 50, visita della moschea e della cittadella del feroce Saladino (portatevi degli abiti che vi coprano gambe e spalle perché in alcuni luoghi è obbligatorio) dove si può ammirare il lampadario che regalò la francia all’egitto dopo che questi che le aveva regalato uno dei due obelischi del tempio di ramses ma in realtà il lampadario è un regalo riparatore in quanto la francia inizialmente gli aveva regalato un orologio che si è scassato dopo pochi giorni, bella figura! Visita meritevole anche quella del mercatino se vi piace fare foto, spendere e spandere e farvi attaccare dai vari negozianti che ti urlano “Valeria Marini!” se sei bionda, “Monica Bellucci!” se sei mora, “Bello senza cabello!” se sei rasato come mio marito e “Italia1!” se ti hanno già detto tutto perchè tutti ma proprio tutti hanno almeno 1 condizionatore e 1 parabola in casa e sanno cosa guardiamo noi. Non consigliamo l’escursione extra Cairo By Night perchè, almeno la nostra, non è stata nulla di che ed il ponte degli innamorati non è altro che un ponte dove gli egiziani singles guardano le turiste che, se non più belle delle donne egiziane, sono almeno più scoperte! Comunque vale la pena andare al Cairo per vedere il Nilo che fa la sua bella e possente figura, la piramide a gradoni di Saqqara (località che produce inoltre una birra buonissima), la cittadella, il mercatino e le piramidi. Le piramidi…Dove tu non ci puoi più salire se non corrompi la guardia, dove c’è un parcheggio di pullman a perdita d’occhio, dove c’è il beduino che ti fa salire sul suo dromedario pieno di nappine colorate alla modica cifra di 2 euro e ti fa scendere a quella scandalosa di 20, dove tu scendi per vederne l’interno e pensi “cavolo, vado giù, in un cunicolo, al chiuso, al buio, sarà fresco come nella cantina di mia zia!” e invece no perché oltre ad esserci 30 gradi c’è anche un umidità dell’80% e quando arrivi vedi che non c’è niente perché la guida te l’aveva detto che in quel periodo gli egiziani non usavano decorare l’interno delle tombe ma tu lo dovevi fare comunque perché sei lì adesso e chissà quando e se ritorni perché sopra la tua testa c’è comunque una piramide gigantesca che insieme alle altre 2 ha nonostante tutto un fascino indescrivibile, il fascino dell’ultima meraviglia rimasta del mondo antico e quando le guardi non ti meravigli che sia una delle meraviglie! La sfinge, che era in realtà un masso enorme che impediva al faraone Cheope la vista della sua piramide dal Nilo e decise di farla demolire ma poi un artista (che in egitto non si firmano mai e sono sconosciuti) scelse di scolpirla a guardia della piramide, bellissima. Visita al villaggio nubiano meritevolissima perché navighi il nilo in una barca che inquina quanto una petroliera sfondata (e che problema c’è tanto gli egiziani ci fanno il bagno e se lo bevono solo il nilo) ma ammiri paesaggi davvero incantevoli; solito passaggio obbligato per il mercatino perché qualsiasi cosa in egitto finisce per farti passare dal mercatino, siti archeologici compresi, senza via di scampo ma di qualcosa devono pur vivere e se ti danno fastidio perché troppo appiccicosi basta un no deciso altrimenti buttati e quello che succede succede! Meritevole anche il museo del Cairo col tesoro di Tuthankamon e altri reperti che mi ricordo dal mio libro di educazione artistica. Non merita più di tanto invece lo spettacolo Luci e Suoni alle piramidi, secondo noi. Bellissimo Abu Simbel che è splendido fuori e tu pensi “bello!” ma è ancor più bello dentro e pensi “Sono sudato come un pitone ma è bello!” perché è più caldo che al Cairo ma ti rendi conto che ti sta stupendo almeno quanto le piramidi. Bella la tomba di Amonchepsu (non ricordo proprio bene com’è scritto) e che dire della valle dei re… pensavamo di avere sudato tutto il possibile sudabile e invece non avevamo ancora superato la prova di quella sassaia! A vederla da fuori è una vallata bianchissima con queste colline sotto le quali si nascondono le tombe e di nuovo giù, nel cunicolo con te che ripensi “non può essere certo più caldo che fuori” e quanto ti sbagli ma l’interno è meraviglioso: muri bianchi affrescati con colori che sono rimasti vivacissimi e brillanti nonostante le migliaia di anni passati, da non perdere assolutamente. Anche Karnak e Luxor sono meravigliosi e nel complesso la crociera sul Nilo è un viaggio che secondo me va fatto perché unico e magico, da fare magari non nel periodo in cui l’abbiamo fatto noi perché è troppo caldo (Assuan temperatura esterna 45° e quando entri nel pullman o nei locali chiusi si abbassa a 15°), se ne hai la possibilità è meglio settembre od ottobre. Una volta terminata la crociera ci hanno lasciato un pomeriggio ed una notte in un albergo di Luxor ex Movenpick assolutamente straordinario: arriviamo io e il mio neo sposo coi nostri soliti costumini per rigenerarci in quella che credevamo una bella piscina ma arrivati lì un incaricato ci dice che noi italiani dovevamo andare in un’altra piscina; c’incamminiamo nella direzione indicata pensando “alè, ci buttano nella cloaca maxima dell’hotel!” e invece cammina cammina attraversiamo un parco bellissimo con alberi curatissimi, scacchiera gigante ed arriviamo nella super mega piscina gigante che arriva ad un metro appena dalle rive del Nilo, con tanti giochi d’acqua e lì ci spaparanziamo con i nostri compagni di gruppo in mezzo agli altri turisti olandesi e tedeschi e lo capisci dal fatto che sono gli unici biondoni che non si danno la crema e nonostante un rossore da peperone potente fanno le abluzioni con tanto di sfrigolamento d’ebollizione alla loro entrata in acqua! Poi all’arrivo di un’altra coppia del nostro gruppo scopriremo che hanno anche uno zoo all’interno del loro parco, è stato un peccato restarci una sola notte. Il giorno dopo ci caricano sul pullman, ci radunano insieme a tutti gli altri per un totale di circa 30/40 pullman e con la scorta armata (che detta così sembra chissà cosa ma sono 3 camionette con 2 guardie ciascuna che dimmi se succede qualcosa come fa a protegger 40 pullman, in realtà credo sia solo un altro tipo di tangentopoli) ci facciamo 5 ore di strada per arrivare a Marsa Alam. Arriviamo al Bravo club e lì ci spariamo una dose di vero relax, il mare è molto bello, la cucina buonissima, le camere sono comode e pulite. Nella nostra settimana non è stato neanche troppo ventilato ma la brezza giusta: la mattina colazione con calma, giù in spiaggia a farsi una bella snorkelata (qui il mare va giù piano piano quindi è adatto ai bambini e a quelli che non sono proprio tranquilli in mare) poi bagno in piscina per ripulirci dal sale, acquagym, asciugatina al sole e pranzo; nel pomeriggio si dorme tranquillamente sui lettini fino alle 16:00 e poi ricominciano le attività dell’animazione che offre tantissime possibilità sia ai bambini che ai grandi, mio marito ha fatto diversi tornei sia di giorno che in notturna. I ragazzi dell’animazione non insistono troppo ma trovi anche tante attività se ne hai voglia. Un’escursione consigliata è la gita in barca agli atolli di Berenice simili alle Maldive: con il giubbotto di salvataggio obbligatorio e accompagnati dai gentilissimi proprietari della barca, che erano rispettivamente il fratello figo e giovane di bob marley ed un australiano gagio che si doveva mettere la muta intera per non bruciarsi, ecco lì ho vinto la mia paura del mare profondo e abbiamo fatto una nuotata di circa un’ora attorno alla barriera che merita. I barcaioli fanno anche il pranzo durante la gita e sono molto bravi ed ospitali. Dopo questa non abbiamo fatto altre escursioni perché ancora provati dalla settimana precedente ed il villaggio offre comfort e relax ma anche sport e attività, dipende solo cosa vuoi fare tu. L’unica pecca del viaggio che comunque può essere tollerata è che alla fine della settimana ci hanno ricaricato sul pullman per riportarci a Luxor facendoci sorbire altre 5 ore di viaggio invece di farci partire direttamente dall’aeroporto di Marsa Alam, credo che se sistemassero questo neo la vacanza sarebbe perfetta.



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