Viaggio di nozze fai da te! Australia&Polinesia Francese
Abbiamo scelto l’Australia e la Polinesia Francese come viaggio di nozze, come tante persone che hanno pubblicato il loro racconto di viaggio, perché anche per noi era il sogno di una vita (tanto desiderato forse perché cosi’ lontano e nello stesso tempo cosi’ irraggiungibile)…e poi avevamo a disposizione un intero mese tra licenza matrimoniale e chiusure aziendali quindi non ci siamo fatti scappare questa occasione.Il nostro viaggio é stato realizzato in autonomia e progettato nel corso degli anni spulciando qua e la’ tra i vari itinerari di altri TPC e chiedendo alcune informazioni a Manuela (guida australia). Iniziamo con qualche info partica per la prepazione del viaggio: abbiamo iniziato con iscriverci al Frequent Flyers (tipo il nostro Millemiglia Alitalia) nel sito della compagnia di bandiera Quantas, il quale da diritto ad una serie di agevolazioni (possibilita’ dell’upgrade in business class) e l’opportunita’ di accumulare punti per un eventuale volo aereo gratis. I passi successivi sono stati: richiedere il visto E-visitor sul sito governativo (www.immi.gov.au/e_visa/evisitor), stipulare un’assicurazione sanitaria con Mondial Assistance, pagare E. 100 alla scuola guida per richiedere la patente internazione (servono inoltre carta ID, cod. Fiscale, 2 foto tessere di cui una autenticata in comune, 1 marca da bollo da E.14,62 ed ovviamente la patente italiana), cambiare in banca Euro in Aud (dollari australiani) per avere a disposizione un po’ di contanti e ricaricare la carta di credito (Mastercad ricaricabile) per pagare gli hotel che non avevamo già prenotato via web, ristoranti, escursioni, souvenir ecc…Per quanto riguarda l’assicurazione sanitaria all’inizio eravamo un po’ indecisi se farne una a parte oppure affidarci al servizio sanitario nazionale dato che i turisti, cittadini europei, sono coperti dalla mutua per 6 mesi (quindi portate con voi la nostra tessera sanitaria) alla fine abbiamo optato per spendere altri soldi e stipulare la solita assicurazione privata a parte… questo é a discrezione di ognuno di noi diversamente dagli Stati Uniti nei quali é praticamente obbligatoria.Prenotazioni: voli aerei prenotati con l’agenzia on on-line KIA ORA VIAGGI, inizialmente avevamo cercato di prenotare su Expedia oppure direttamente sui siti delle varie compagnie aeree ma poi abbiamo notato richiedendo un preventivo senza impegno all’agenzia Kia Ora che i prezzi erano praticamente gli stessi e cosi’ ci siamo affidati a loro esclusivamente per alcuni voli aerei e 6 pernottamenti obbligatori ripartiti tra Australia e Polinesia. Comunque per la maggior parte di alberghi/pensioni e noleggio auto ci siano gestiti autonomamente prenotando direttamente su internet tramite carta di credito. Il viaggio é stato piuttosto costoso, non eravamo abituati a prezzi cosi’ elevati per dormire e mangiare infatti negli Stati Uniti e in gran parte dell’Asia si spende un terzo soprattutto per i pernottamenti… abbiamo prenotato praticamente tutto on line e con largo anticipo utilizzando per lo piu’ Pensioni e alberghi di basso/medio livello ma non é bastato a risparmiare… mi dispiace ammetterlo ma penso che in situazioni normali (non in viaggio di nozze) penso che non saremmo riusciti a permetterci un viaggio del genere. Purtroppo l’Australia rimane ancora una meta troppo cara se messa a confronto con tanti altri bellissimi posti visitati.
Domenica 31 Luglio ci siamo sposati e il giorno dopo siamo partiti per il viaggio di Nozze e da qui segue nostro itinerio dettaglio:
LUNEDI’ 01 / MARTEDI’ 02 AGOSTO VOLI AEREI
Il nostro viaggio inizia con il primo volo da MXP alle 07.15 del mattino atterriamo a Londra alle 08.05 e riprendiamo il volo per Sydney alle 12.05 dove atterriamo alle 19.15 del 02 Agosto.
E’ inutile dire che il viaggio sembra interminabile ma con i postumi del matrimonio abbiamo fortunamente dormito quasi tutto il tempo… l’aereo, il nuovo AIRBUS A380 è davvero enorme, su due piani ed è silenziosissimo. Atterriamo in perfetto orario e prendiamo subito un taxi per raggiungere l’ IBIS HOTEL
Di Darling Harbour. Doccia e a letto per cercare di sfruttare al meglio la giornata di domani.
FUSO ORARIO + 8 ORE
MERCOLEDI’ 03 AGOSTO
Questa mattina ci svegliamo prestissimo un po’ per via del fuso orario e un po’ perchè non stiamo piu’ nella pelle di iniziare la visita della citta’ di SYDNEY. Ci incamminiamo a piedi per raggiungere la zona del porto con vista dell’ Harbour Bridge e la famosa Opera House. Successivamente prendiamo il traghetto per Manly, un quartiere situato a ridosso dei Sydney Harbour’s Heads, le bocche di ingresso dell’oceano pacifico nella baia, il traghetto percorre un bel tratto della baia e permette di scattare meravigliose foto della città, Opera House e Harbour Bridge compresi. Andiamo a visitare il bellissimo quartiere The Rock e Maquire Place, centro finanziario della città. A pochi passi c’è anche Pitt Street, una via pedonale piena di artisti di strada e di turisti incuriositi, oltre che di negozi dalle marche più che note. Saliamo sulla monorotaia lungo il cui percorso possiamo vedere altri scorci della città e verso le 17.00 ci incamminiamo verso il nostro albergo nella zona di “Darling Harbour”, oggi diventata un polo di intrattenimento e ci concediamo un aperitivo seduti in uno dei tanti bar all’aperto sul molo, la giornata è splendida non c’è una nuvola e la temperatura si aggira intorno ai 18 gradi.
Pernottamento IBIS DARLING HARBOUR.
GIOVEDI’ 04 AGOSTO SYDNEY – THAITI (aereo 9 ore di volo)
Oggi pendiamo l’ aereo per la POLINESIA FRANCESE. FUSO ORARIO – 12 ORE RISPETTO ALL’ITALIA
Alle 06.15 decolliamo facciamo scalo ad Auckland perché non esiste il volo diretto e alle 20.55 del giorno prima cioè il 03 AGOSTO (a causa del fuso orario) atterriamo finalmente a PAPEETE.
Abbiamo il trasferimento compreso e in pochi minuti raggiungiamo il nostro albergo HOTEL TAHITI NUI solo un punto di appoggio per la notte. Andiamo a letto stravolti senza cena.
Tra l’altro non mi sento molto bene, questi sbalzi di temperatura e forse la stanchezza / tensione accumulata per il matrimonio e il ungo viaggio iniziano a farsi sentire…mi sento anche la febbre e corro subito ai ripari iniziando la cura con l’antibiotico.
GIOVEDI’ 04 AGOSTO THAITI – BORA BORA (aereo 50 min. di volo)
Oggi mi sveglio e sono a pezzi, capisco di aver preso l’influenza… che sfortuna… non mi sono mai ammalata durante un viaggio e non è possibile che sia successo proprio durante il viaggio di nozze e per di piu’ qui in Polinesa!!!
Facciamo colazione e andiamo in aereoporto… alle 09.05 siamo già in paradiso: BORA BORA.
E’ una splendida isola per metà vulcanica a 50 minuti di volo da Tahiti, circondata da una laguna spettacolare la cui sola vista, all’arrivo, giustifica il viaggio.
E’ senza dubbio la più turistica ma anche la piu’ sfruttata perla del Pacifico di ineguagliabile bellezza ha una splendida e immensa laguna turchese con sabbia biancha orlata da palme da cocco.
Oggi trascorriamo l’intera giornata passeggiando qua e la’ per la laguna e rilassandoci in spiaggia visto che non mi sento bene. Sono arrabbiata con me stessa per non riuscire a godere a pieno di questo paradiso.
Pernottiamo da CHEZ NONO una piccola pensione famigliare con qualche bungalow e qualche stanza che si affaccia su PUNTA MATIRA (il tratto piu’ bello di tutta l’isola).
I bungalow sono davvero semplicissimi e molto datati infatti la struttura avrebbe bisogno di una bella ristrutturazione. La proprietaria, una signora francese è praticamente inesistente, in 3 notti di pernottamento non ci hanno mai ripulito la camera e cambiato le asciugamani per la doccia, siamo andati noi a richiedere le asciugamani pulite e informazioni per le varie escursioni, il nostro consiglio è se siete convinti di soggiornare in questa pensione andatateci consapevoli e senza troppe aspettative del servizio, dopo aver provato vi assicuriamo che allo stesso prezzo c’è di meglio nella zona di Punta Matira, ci sono altre pensioni e lo stesso Hotel Matira situato difianco a Chez Nono.
La spiaggia e il mare che circonda questa laguna sono comunque qualcosa di spettacolare.
VENERDI’ 05 AGOSTO BORA BORA
Questa mattina noleggiamo una bicicletta e andiamo a Vaitape dove è possibile acquistare le perle al deep Sea Pearl e passeggiare tra vari negozietti di souvenir, noi facciamo rifornimento al supermercato di acqua baguette fresche e affettato, mentre all’ufficio postale compriamo le tessere telefoniche per chiamare in Italia dalle cabine pubbliche. Nel pomeriggio ci rilassiamo in spiaggia, dopo la bella sudata di questa mattina con la bicicletta per fortuna inizio a sentirmi meglio anche se continuo la mia cura di antibiotico.
Questa sera ceniamo al famoso Bloody Mary, il ristorantre mette a disposizione una navetta gratuita per il trasporto basta prenotare presso la propria pensione. L’ambiente è davvero carino, si mangia bene e si puo’ gustare anche il famoso cocktail bloody mary.
Pernottamento CHEZ NONO
SABATO 06 AGOSTO BORA BORA – MAUPITI (nave)
Prendiamo la navetta Maupiti Express per raggiungere l’isola di MAUPITI.
La navetta parte tutti i martedì, giovedì e sabato da Bora Bora alle 8 e riparte da Maupiti alle 16.00.
A Maupiti appena scesi dalla navetta affittiamo una bici e facciamo in tranquillità tutto il giro dell’isola fermandoci a fare il bagno su spiagge incantevoli.
L’atollo è una versione in miniatura di Bora-Bora ma meglio conservata e piu’ selvaggia, ha una laguna dalle acque basse orlate da spiagge da sogno e sabbia bianchissima.
Passiamo anche dalla spiaggia di TEREIA dove se siete fortunati è possibile vedere le razze e con la bassa marea attraversare a piedi questa splendida laguna.
Riprendiamo la barca veloce, il mare é molto mosso e diverse persone iniziano a sentirsi male purtroppo molti vomitano…ormai si è fatto buio e intorno alle 19.30 ritorniamo sull’isola di Bora Bora.
Pernottamento sempre alla pensione CHEZ NONO.
DOMENICA 07 AGOSTO BORA BORA – RANGIROA (aereo)
Da Bora Bora riprendiamo l’aereo per Rangiroa.
RANGIROA è situata nelle isole TUAMOTU, significa lungo cielo ed ha una laguna spettacolare.
77 atolli corallini formati da intense eruzioni vulcaniche che non superano quasi mai qualche metro di altezza. Alan, un signore francese proprietario della pensione dove avevamo prenotato è già li’ all’aereoporto ad attenderci… Giunti alla Pensione prenotiamo subito l’ escursione alla Laguna Blu per il giorno successivo ma ce ne sono diverse da fare:
ILES AUX RECIF lungo la sponda eud-est della laguna a circa 1 ora di barca sorge un isolotto detto MOTU AI AI circondato da affioramenti di corallo la cui erosione e gli agenti atmosferici hanno dato forme insolite e creano meravigliose piscine naturali.
LE SABLES ROSES Escursione in barca (2 ore circa) situata lungo il margine sud-est della laguna la sabbia assume un colore rosa grazie ai residui corallini. In pratica si tratta di una grossa striscia di sabbia collocata in mezzo la niente, è un posto incredibile, unico e sembra di arrivare alla fine del mondo.
La Pension Bounty è in ottimo stato, molto pulita e inoltre è possibile utilizzare gratuitamente le biciclette messe a disposizione per gli ospiti. La spiaggia é la stessa del famoso Resort Kia Ora, piccolina ma molto bella. Ci siamo sentiti come a casa nostra…alla sera si cenava tutti insieme, intendo insieme agli altri ospiti della struttura su una lunga tavolata di legno, mentre Alan, una persona di estrema gentilezza e sempre sorridente, cucinava pesce fresco al barbeque.
Pernottamento alla Pension BOUNTY
LUNEDI’ 08 AGOSTO RANGIROA
Oggi facciamo l’escursione in barca alla LAGUNA BLU.
Ne vale davvero la pena… l’equipaggio è simpaticissimo e per pranzo viene preparato dell’ottimo pesce crudo alla tahitiana. La LAGUNA BLU dista circa un’oretta e mezza di barca, si tratta di una laguna all’interno della laguna circondata da piccoli motu bassi e coronati da palme. L’acqua assume al suo interno una quantita’ indescrivibile di sfumature chiarissime e in certi punti sembra che l’acqua neppure ci sia e che gli squaletti stiano volando. Per lo snorkeling entriamo nella passe di TIPUTA, un’esperienza bellissima perché si vedono delfini, squali martello e mante. Pernottamento alla Pension BOUNTY
MARTEDI’ 09 AGOSTO RANGIROA – PAPEETE (volo aereo)
Questa mattina prima di ripartire andiamo a visitare la fabbrica di perle, dove ci spiegano tutti i passaggi della nascita e della lavorazione delle famose perle nere. Dopo la visita guidata si passa al negozio/laboratorio e notiamo che ce ne sono davvero di tutti i prezzi cosi’ il mio maritino si convince a regalarmene una. Alle 17.50 prendiamo il volo aereo per Papeete.
Dormiamo al Tahiti Airport Motel, molto comodo perrchè si trova proprio difronte all’aereoporto e si puo’ arrivare (dopo una bella salita) a piedi senza quindi spendere soldi per un taxi. Ha delle belle camere funzionali, postazione internet point gratuita unico neo non dispone di ascensore quindi bisogna portare le valigie a piedi su per le scale.
Ceniamo alle ROULOTTES, di solito arrivano intorno le 19.00, ed é possibile mangiare di tutto: pizza, pesce, carne e ovviamente specialita’ polinesiane e fare shopping al mercato. Poi ci concediamo una birra nel pub dall’altra parte della strada: “ Les deus brasseurs” , prodotta direttamente li’.
Termina qui la nostra splendida vacanza in polinesia…siamo veramente felici e soddisfatti di quanto abbiamo visto… il tempo è sempre stato eccellente e questo ovviamente ha contribuito a rendere i colori del mare ancora piu’ belli. Siamo dispiaciuti di dover lasciare questo paradiso ma partiamo con la speranza poter ritornare un giorno…
MERCOLEDI’ 10 AGOSTO PAPEETE – SYDNEY (aereo, 9 ore di volo)
Volo aereo Thaiti – Sydney con scalo ad Auckland
GIOVEDI’ 11 AGOSTO SYDNEY
Atterriamo all’aereoporto di Sydney intorno alle 14.00, siamo abbastanza ubriachi con tutti questi spostamenti aerei e fusi orari ma non rinunciamo a un ultimo giro nella zona di Darling Harbour compriamo
La tessera telefonica “Daybreak”, la piu’ conveniente per chiamare in Italia dalle cabine pubbliche (comporre 011 39 e il numero che si desidera raggiungere) e anche qualche souvenir prima di partire per l’outback australiano dove saremo praticamente in mezzo al nulla…
Pernottamento IBIS DARLING HARBOUR
VENERDI’ 12 AGOSTO SYDNEY – ULURU (aereo 3 ore di volo , auto 90 Km)
Il volo Qantas per Uluru è puntuale alle 9.45 decolliamo e alle 12.55 atterriamo a Yulara.
Il paesino-hotel costruito ai margini dell’Uluru – Kata Tjuta National Park (chiamato dagli aborigen) ma turisticamente conosciuto come AYERS ROCK.
Già dall’aereo riusciamo a distinguere perfettamente la sagoma inconfondibile di ULURU oltre che quella dei vicini monti Kata Tjuta. Ci sono 15 gradi l’aria è fresca ma il sole a quest’ora è caldissimo, ritiriamo la nostra prima auto australiana (un bel fuoristrada), facciamo una bella spesa allo spaccio locale e andiamo a depositare i bagagli nell’albergo prenotato dall’Italia. Alle 14.30 giungiamo all’ingresso del parco (costo per 3 giorni 50 AUD). La giornata è stupenda e la temperatura inizia a scaldarsi. Il paesaggio è costituito da un’immensa pianura rossa cosparsa di “bush” verde. Meraviglioso. Siamo nel mezzo di un deserto e in mezzo a questo sterminato deserto c’è Lui, Uluru, una delle cose più fotogeniche che abbia mai visto. Enorme, rosso, frastagliato, magico, mistico, bellissimo. Se ne coglie appieno la magnificenza guardandolo da lontano, perché solo così se ne colgono le proporzioni e l’imponenza. Standogli vicino diventa una normale montagnola alta 300 metri piena di piccole gole e canyon. Rosso fuoco naturalmente. Il sole, gli conferisce una colorazione surreale, non so come dire, sembra una cosa…viva… Ci sono diverse passeggiate che si snodano intorno: Base Walk che percorre l’intero perimetro, il “Mala Car Park” da cui parte la famigerata arrampicata verso la vetta ( noi abbiamo rispettato ila volontà della cultura aborigina evitando la scalata) e il Kunja Walk che percorrere solo un tratto del sentiero perimetrale in cui si possono visitare i siti sacri dove gli aborigeni hanno inciso numerosi disegni ma non sempre è consentito fotografare.Alle 18.00 il sole tramonta e la temperatura con il buio scende a zero gradi. Questa sera ci rendiamo conto di quanto costi mangiare nei ristoranti proposti e ci accontentiamo di cenare con alcuni sandwich, nutella e frutta comprati allo spaccio locale pero’ la meravigliosa stellata che appare sotto i nostri occhi compensa tutto il resto!
Pernottamento al The Lost Camel by Voyagers.
SABATO 13 AGOSTO ULURU – KINGS CANYON (auto 410 Km circa 4 ore 8 minuti)
Alla mattina é possibile andare al “sunrise observation point” il luogo da cui osservare Uluru illuminarsi con i primi raggi di sole. Fa freddissimo, ma lo spettacolo è stupendo, la roccia si accende di un arancione brillante che diventa poi rosso incandescente. Il contrasto con il bush verde è di quelli che non si dimenticano. Verso le 8.00 saldiamo il conto, carichiamo la macchina e partiamo alla volta dei monti Kata Tjuta. 50 km di strada deserta. Il paesaggio è anche qui spettacolare, gli aborigeni hanno dato naturalmente a queste formazioni un nome quanto mai adatto: Kata Tjuta significa “tante teste” ed in effetti è proprio così, tanti enormi testoni rosso fuoco alti fino a 800 metri. Arrivati al parcheggio bisogna decidere che track fare, ce ne sono vari, quello di 7 km che in 4 ore (permette di percorrere la “valley of the winds” attraverso questi monti misteriosi. Dopo un tratto che arriva al primo “lookout”, il sentiero prosegue (è piuttosto impegnativo) addentrandosi nelle piccole valli tra un monte e l’altro e quasi nessuno lo percorre. Noi facciamo solo il percorso base perchè senza il sole che ci scalda fa freddo tra l’altro abbiamo entrambi un bel raffreddore sempre dovuto agli sbalzi di temperatura. Prima di mezzogiorno torniamo ad ayers rock village dove ne approfittiamo per fare benzina comprare acqua e sandwich e partiamo alla volta di Kings Canyon.
300 km che percorriamo praticamente da soli circa in 3 ore e mezza. I paesaggi che ci scorrono intorno ci fanno provare la sensazione di essere lontani da tutto e in effetti è così… neppure il cellulare funziona…
Pernottiamo al Kings Canyon Resort, pessimo rapporto qualità/prezzo.
La nostra camera non ha il bagno privato cosi’ facciamo subito una doccia nei servizi comuni prima che diventi buoio. Anche qui i prezzi per mangiare e soprattutto la benzina sono alti cosi’ decidiamo di non cenare nell’unico ristorante vicino al nostro alloggio ma di accontentarci ancora una volta dei panini al sacco e un po’ di frutta avanzata.
DOMENICA 14 AGOSTO KINGS CANYON – ALICE SPRINGS (auto 390 Km 4 ore circa)
Questa mattina ci svegliamo presto per andare a vedere King Canyon N.P. rimaniamo un po’ delusi forse perchè facciamo il confronto con i parchi visitati negli Stati Uniti cosi’ imponenti.
E’ possibile fare il RIM WALK un percorso di 6 Km, nella parte alta e che si snoda ai bordi del Canyon ma noi dopo aver fatto il solo percorso all’interno del canyon nella parte bassa decidiamo di andar via e partire alla volta di ALICE SPRINGS, una cittadina di 20.00 abitanti situata nel cuore rosso dell’Australia.
Lungo la strada a circa 20 Km dalla nostra destinazione ci fermiamo al Simpson’s Gap qui con una passeggiata di pochi minuti arriviamo ai bordi di un billabong (laghetto) incastonato tra pareti rosse popolate dal Rock wallaby un simpatico marsupiale simile a un piccolo canguro.
Una volta giunti ad Alice Springs, prima di andare alla ricerca dell’albergo dedichiamo qualche minuto alla visita di questa cittadina : il grande affresco che raffigura la storia della nascita della città e Old Telegraph Station (dal centro della città si raggiunge in pochi minuti di macchina perchè situata a soli 4 Km a nord dal centro) Ceniamo in un bar con il solito hamburger e patatine fritte, iniziamo a non poterne piu’ di questo cibo ma cerchiamo di risparmiare il piu’ possibile perchè siamo solo a metà viaggio.
Pernottiamo al Motel Airport.
LUNEDI’ 15 AGOSTO ALICE SPRINGS – DARWIN (aereo 2 ore di volo, auto 480 Km circa 4 ore e mezza)
Questa mattina all’aeroporto riconsegnamo la macchina a noleggio e alle 11.45 siamo già in volo per Darwin. Dopo solo 2 ore (atterriamo alle 13.40) passiamo da un clima fresco e secco a uno caldo e umido. Finalmente siamo ai tropici. Ritiriamo la nostra 2 auto e percorriamo circa 480 Km ovviamente in mezzo al nulla, entrambi siamo raffreddatissimi da alcuni giorni ma decidiamo di arrivare fino all’ingresso del Kakadu N.P. Troviamo solo un paio di Resort lungo il nostro tragitto (ovviamente costosi) e quando ormai abbiamo perso ogni speranza pensando di dover trascorrere la notte in macchina ci appare come un miraggio, proprio a 1 minuto dall’ingresso del parco il Kakadu Campground.
Ci rendiamo conto che la struttura è molto spartana, ancora senza bagno in camera, ma in quel momento rappresentava la nostra ancora di salvezza… alle 19.30 è già buoio e non essendoci niente intorno a noi andiamo a letto senza cena.
MARTEDI’ 16 AGOSTO KAKADU NATIONAL PARK (auto 480 Km circa 4 ore e mezza)
Oggi siamo al KAKADU NATIONAL PARK.
Iniziamo dal visitor center dove prendiamo tutto l’occorrente per orientarci all’interno di uno dei piu’ grandi parchi nazionali australiani importante per la sua biodiversità.
Attraversiamo il parco in macchina fermandoci a 50 Km Sud di Jabiru per prendere il battello a Yellow Water (Cooinda). Navighiamo per 2 ore in mezzo a stormi di uccelli bianchi, rosa aquile ed avvistiamo anche diversi coccodrilli. Prossima tappa il sito rupestre il piu’ famoso del parco e dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità, nella zona NOURLANGIE ROCK, dove è raffigurata la famosa immagine della divinità che è riportata su cartoline e gadget. Terminiamo con UBIRR ROCK, all’estremità nord del parco, il sito è famoso per le incisioni rupestri ma purtroppo mal conservate.Completiamo almeno la passeggiata fino al lookout in cima a una rupe dove si gode una vista mozzafiato sull’East Alligator River e sull’immenso estuario popolato di uccelli, canguri e coccodrilli.
Questi ultimi 4 giorni trascorsi nell’Outback australiano sono stati molto faticosi… occorre un buon spirito d’adattamento ma per fortuna è andato tutto bene, decidiamo di ritornare “alla cività” e nel tardo pomeriggio ripercorriamo 400 Km ancora nel nulla per raggiungere la città di Darwin, troviamo posto al Darwin Airport Resort.
MERCOLEDI’ 17 AGOSTO DARWIN
Oggi ci sentiamo meglio…il raffreddore / influenza sta passando…
Dedichiamo l’intera giornata alla visita della città di Darwin, per prima cosa andiamo a vedere Mindil Beach nella zona di East Point Riserve, poi il centro della città e infine una Crocodile farm, niente di entusiasmante.
Verso sera riconsegnamo l’auto alla Hertz e andiamo a letto presto perché l’indomani abbiamo il volo aereo per Cairns nella primissima mattinata.
Pernottamento al Darwin Airport Resort.
GIOVEDI’ 18 AGOSTO DARWIN – CAIRNS (aereo 2 ore 30 min volo)
CAIRNS – CAPE TRIBULATION (auto 175 Km circa 2 ore 51 min)
Oggi sveglia all’alba perché alle 06.55 parte il nostro aereo per CAIRNS.
Alle 09.50 siamo a destinazione dopo 3.45 di volo, in aereoporto ritiriamo la nostra 3 auto australiana.
Lasciamo subito Cairns alle nostre spalle mentre ci fermiamo a pranzare in un grazioso paesino di mare PALM COVE, discreto ed esclusivo. Poi procediamo 80 km verso nord a Cape Tribulation, nel cuore della “Rainforest”, la foresta pluviale dei tropici umidi australiani, unico posto al mondo in cui oceano e questo tipo di foresta si incontrano. Tutta la regione è Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Dopo Port Douglas il paesaggio comincia a cambiare: non più strade perfette costeggiate dalle palme tipiche delle località di villeggiatura di lusso, ma emerge l’anima agricola del Paese; attraversiamo infatti grandi piantagioni di canna da zucchero in fiore. Il centro abitato fulcro di questa zona è Mossman, un paesino dall’aria vagamente texana (una sola strada che attraversa una schiera di casette e negozi in legno).
Pochi chilometri a nord di Mossman la “civiltà” ci abbandona; la strada è interrotta dal Daintree River che può essere attraversato solo caricando l’auto su un mini traghetto – funivia d’altri tempi (22 AUD a macchina). La traversata dura una manciata di minuti e ci permette di entrare ufficialmente nel Daintree National Park World Heritage, il parco che tutela e protegge ciò che rimane di una delle più antiche foreste pluviali al mondo. Da qui la strada, che è asfaltata (ma a tratti un po’ sconnessa e stretta) solo fino a CAPE TRIBULATION (oltre e fino a Cook Town diventa una pista percorribile solo in 4×4), si snoda dentro ad una sorta di giungla umida interrotta qua e la dai Bed and Breakfast o Lodge che stanno lentamente sorgendo in seguito allo sviluppo turistico che qui è agli inizi. La spiaggia che si affaccia su questo spicchio di mondo così selvaggio e mitico (qui la nave del capitano Cook si incagliò durante le esplorazioni), è scenografica: palme da cocco, fiumiciattoli che si gettano in mare.
La giornata è splendida cosi’ ci fermiamo piu’ volte a scattare delle foto in spiaggie come Cow Bay.
E’ possibile percorrere la Aerial Walk, una passeggiata a pagamento (30 AUD a testa) che attraverso una passerella e una torre permette di camminare fino a trovarsi letteralmente sopra le cime degli alberi, a 23 metri d’altezza. Ovunque si distinguono mangrovie, billabong, eucalipti, fichi giganti e liane.
Facciamo anche la conoscenza con un Casuario (Cassowary), una sorta di grosso struzzo con il muso simile a una gallina e che vive selvaggio in queste zone.
Ci fermiamo a dormire a PORT DOGLAUS (carina con la sua interminabile Four Miles Beach) al Best Western Hotel, ottima struttura, funzionale e super accessoriato, camere spaziose, pulitissime insomma tipico standard americano. Ve lo consogliamo vivamente se non volete soggiornare nei carissimi resort della zona.
VENERDI’ 19 AGOSTO PORT DOGLAUS – CAIRNS (auto)
Cairns ha una bella passeggiata lungomare, con tanto di laguna artificiale (il mare qui è impraticabile a causa delle Cubomeduse, coccodrilli ecc…) e una zona pedonale piena di locali e negozi.
Da Cairns è possibile fare delle magnifiche escursioni in barca.
Ce ne sono per tutti gusti, segnalo solo le piu’ gettonate: OUTER REEF con la compagnia Quicksilver e gli atolli di UPOLU CAY e MICHELMAS CAY, noi ad esempio prenotiamo quest’ultima per la giornata di domani.
Pernottiamo all’ HOTEL MANTRA ESPLANADE, in prossimità della MARINA, per essere vicini all’attracco delle imbarcazioni per le escurioni alla barriera corallina. In verità siamo rimasti un po’ delusi del servizo perchè la nostra camera non è mai stata ripulita in 3 notti di soggiorno e abbiamo dovuto richiedere noi il cambio delle asciugamani per la doccia alla reception ma a parte questo l’ubicazione dell’hotel era perfetta.
Alla sera per cena ci fermiamo a mangiare al comodo ed economico Seafood cinese.
SABATO 20 AGOSTO CAIRNS (escursione barriera corallina)
Questa mattina andiamo finalmente a fare snorkelling alla barriera corallina australiana, la cosa che ci ha colpito di piu’ sono stati i meravigliosi colori dei coralli e gli enormi pesci che popolano questo bellissimo reef… prima e dopo il pranzo servito a bordo ci fermiamo all’atollo di MICHELMAS CAY, in pratica una piccola striscia di sabbia riserva ornitologica.
Ceniamo con una pizza al ristorante italiano del lungomare e poi ci fermiamo in uno dei numerosi internet point disseminati un po’ dovunque.
Pernottamento HOTEL MANTRA ESPLANADE.
DOMENICA 21 AGOSTO CAIRNS
Relax e ultime passeggiate per la città.
Questa sera riusciamo anche a vedere la parata del 50° Festival della città con tanto di fuochi d’artificio.
Pernottamento HOTEL MANTRA ESPLANADE.
LUNEDI’ 22 AGOSTO CAIRNS – MELBOURNE (aereo 3 ORE 15 MIN) Da Cairns alle 10.35 prendiamo il volo per la città piu’culturale d’Australia: MELBOURNE.
Atterriamo intorno alle 14.00 raggiugiamo subito il nostro hotel che si trova proprio in centro, comodo per
Raggiungere a piedi tutti i luoghi di interesse, in effetti il centro é piccolissimo e basta soggiornare dentro il rettangolo CBD (La Trobe, Spencer, Flinders e Springs).
Pernottamento al Mercure Welcome Melbourne Hotel nel centro della città.
MARTEDI’ 23 AGOSTO ESCURSIONE LUNGO LA GREAT OCEAN ROAD
Escursione di circa 11 ore verso ovest lungo la strada costiera che costeggia l’oceano.
Sosta alla pittoresca Apoll Bay, all’Otway National park per continuare verso le spettacolari formazioni rocciose dei 12 apostoli che emergono dall’acqua.
I dodici apostoli si trovano lungo la famosa Great Ocean Road, che da Torquay si snoda lungo la costa dell’oceano, a sud dello stato Victoria, fino a Warrmambool. Da Melbourne si transita prima per Lorne, ove vi sono i famosi canguri nei campi da golf, e poi per la foresta pluviale con giganteschi eucalipti. Se si è fortunati si vedono i koala in stato naturale.
E’ possibile partire da Melbourne alle 7.30 con un pulmino organizzato per effettuare l’escursione di una sola giornata (distanza 700 Km andata e ritorno) percorrendo la Great Ocean Road fermandosi nei punti panoramici fino ai 12 apostoli ( ormai 8 dopo il crollo di uno di loro nel 2001) portarsi giacca a vento per vento forte e freddo.
Pernottamento al Mercure Welcome Melbourne Hotel
MERCOLEDI’ 24 AGOSTO MELBOURNE
Da visitare: i giardini Flagstaff Flinderst, Street Station e le cattedrali S. Paul e S.Patrick, i giardini Fritzroy e il cottage del capitano Cook. Invece attraversando il ponte Westgate si possono ammirare le vedute della baia di Port Philip e la storica Williamstown. Pernottamento al Mercure Welcome Melbourne Hotel.
GIOVEDI’ 25 AGOSTO aerei
Termina qui il nostro viaggio di nozze nel continente australiano, alle 15.30 abbiamo il volo della Quantas da MELBOURNE via Singapore. Poi il volo Londra – Malpensa dove atterreremo alle 12.00 di Venerdi 26 Agosto.
Totali voli 17… per un po’ non voglio piu’ sentir parlare di aereo (ma so già che la cosa durerà poco…)
CONSIDERAZIONI FINALI SULL’AUSTRALIA:
Vorremmo lasciare le nostre ultime considerazioni riguardo la nostra personalissima esperienza di viaggio in Australia. Purtroppo non siamo rimasti entusiasti come pensavamo… spero di non essere fraintesa e non influenzare negativamente e soprattutto scoraggiare le persone che intendono intraprendere un viaggio in Australia…ma vorremmo fare alcune considerazioni…
Premesso che noi abbiamo avuto la fortuna di viaggiare nella nostra vita, e forse abbiamo dei termini di paragone un po’ piu’ ampi rispetto magari alle persone che partono per il classico viaggio di nozze e non hanno visitato molti paesi … aggiungiamoci anche il fatto che noi , sbagliando, eravamo partititi forse con troppe aspettative verso questo paese tanto decantato e tanto sognato… siamo tornati un po’ disillusi, devo ammettere che non mi era mai successa una cosa del genere e mi sento anche un po’ imbarazzata ad ammettere / scrivere queste cose pero’ vorremmo comunque condividere il nostro pensiero chissà mai che qualcuno ha provato la nostra stessa sensazione…
Detto questo inizierei col dire che secondo noi è verissima l’affermazione che le città (Sydney, Melbourne; Darwin ecc…) siano tra le piu’ vivibili al mondo… vivere li’ è senza ombra di dubbio meglio che essere turisti!!! La vita del turista / viaggiatore in questo paese non è delle piu’ semplici e soprattutto non delle piu’ economiche messa a confronto con paesi come gli Stati Uniti ad esempio.
( noi ce l’abbiamo messa tutta per risparmiare scegliando anche strutture senza il bagno in camera e comprando cibo al supermercato anzichè cenare nei ristoranti). In effetti durante il nostro viaggio si è creata una sorta di parallelismo tra Australia e Stati Uniti e siamo arrivati alla considerazione finale che per noi: “il gioco è valso poco la candela”.
La cosa che ci ha lasciato piu’ perplessi poi è stato il popolo australiano in quanto l’abbiamo trovato indifferente, freddo, chiuso e in alcune occasioni anche poco cortese verso noi turisti.
Non ci sono piaciuti alcuni loro modi di fare, poco elastici, attaccati ai soldi e ripeto purtroppo poco ospitali. Abbiamo comunque conosciuto diverse persone di orgine italiana che vivono da 20/30 anni in Australia e soprattutto neozelandesi davvero molto gentili, disponibili e simpaticissimi. Per quanto riguarda le cose che abbiamo visitato, sapevamo bene di partire per un continente “nuovo o forse meglio dire giovane” quindi povero di cultura rispetto all’Europa ma non pensavamo di trovare dei parchi nazionali poco entusiasmanti (King Canyon N.P. col senno di poi lo avremmo saltato volentieri, monti Kata Tjuta, non particolarmente interessanti…ma questi sono solo alcuni esempi) forse perchè noi li abbiamo confrontati con Grand Canyon, Bryce Canyon ecc… (cosi’ imponenti e spettacolari allo stesso tempo).
Abbiamo apprezzato invece la natura che è praticamente la regina incontrastata di questo viaggio… ma da sola non è bastata a colmare alcuni buchi.
La vita è troppo cara, ci è parso di spendere un’esagerazione per tutto considerando il rapporto qualità / prezzo degli alberghi, ad esempio, che non reggono lo standard europeo/americano ai quali noi eravamo abituati. I negozi e i ristoranti hanno orari molto ridotti (fortunati i lavoratori ma non i turisti). Forse sbagliamo a parlare cosi’ perchè ogni posto è a sè e bisogna apprezzare cio’ che di positivo ha da offrire pero’ queste sono state le nostre reali considerazioni durante il nostro viaggio… cio’ non toglie che non siamo pentiti di aver visitato l’Australia anzi è stato un modo per farci un’idea piu’ reale su questo paese cosi’ lontano senza piu’ mitizzarlo come alcune volte accade.
CONSIDERAZIONI FINALI SULLA POLINESIA FRANCESE:
Che dire… la Polinesia per noi è stato esattamente quello che ci aspettavamo…
Un mare da sogno, un ecosistema imparagonabile ed inimitabile.
I colori del mare sono indescrivibili e il reef che circonda queste stupende lagune cosi’ ricche di flora e fauna sono un paradiso per gli amanti delle immersioni.
Abbiamo alloggiato in pensioni familiari e con un po’ di accortezza acquistando cibo e acqua nei supermercatini locali abbiamo risparmiato davvero molto. Pensiamo sia un vero peccato che questo paradiso sia visto in Italia come una meta cara prediletta esclusivamente dalle coppie in viaggio di nozze perchè abbiamo visto diverse famiglie francesi e non solo con 2/3 figli al seguito… e siamo dell’idea che con una buona dose di economia, utilizando pensioni familiari e un po’ di spirito d’ adattamento sia un viaggio piu’ fattibile di quanto si pensi…Se fossimo andati in viaggio di nozze solo 2 settimane in Polinesia senza l’Australia avremmo speso sicuramente 1/3 del costo totale del viaggio.