Viaggio di nozze fai da te a Java, Bali, Gili Trawangan

Lo scorso anno abbiamo organizzato come di consueto in modalità fai da te le vacanze, con la sola differenza che questo è stato il nostro viaggio di nozze e quindi abbiamo migliorato la qualità delle sistemazioni: meta Java e Bali
Scritto da: trolleypacker76
viaggio di nozze fai da te a java, bali, gili trawangan
Partenza il: 24/07/2011
Ritorno il: 18/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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Lo scorso anno abbiamo organizzato come di consueto in modalità fai da te le vacanze estive, con la sola differenza che questo è stato il nostro viaggio di nozze e quindi abbiamo migliorato la qualità delle sistemazioni: meta Java e Bali. Ripercorro schematicamente date e tappe, con riferimenti ai costi, nomi degli hotel e appena un accenno alle tante località toccate in 24 giorni. Non mi soffermo su descrizioni e impressioni per puro senso pratico, ma per ogni domanda sono disponibile. Per le recensioni degli hotel, vedi Tripadvisor. Tappe: JAVA Yogyakarta, Solo, Malang, Bromo, Ijen, piantagioni Kalibaru; BALI Pemuteran, Ubud, Gili Trawangan, Kuta

Luglio e agosto sono nella stagione secca, quindi non abbiamo visto una goccia di pioggia! Fa caldo, ma la sera si sta benissimo. E sui vulcani la notte fa veramente freddo! Spesa totale, tutto incluso dai voli all’acquisto più voluttuario: 2900 euro a testa Volo Etihad acquistato a febbraio su Expedia: 811 € a testa (assicurazione inclusa) Volo interni Jakarta – Yogyakarta Garuda (preso su Volagratis a tariffa piena perché Garuda non permetteva di pagare sul suo sito con carta di credito italiana): 101 € a testa Volo interno Bali – Jakarta Air Asia: 60 € a testa Assicurazione medica Mondial Assistance: 96 € a testa.

24 luglio partenza da Milano Malpensa

25 – 29 luglio

Yogyakarta In sé è una città piuttosto grande e trafficata, ma è il cuore culturale di Java nonché base di partenza per le visite ai templi di Borodudur e Prambanan, imperdibili (le gite di mezza giornata costano sulle 70mila rupie – quasi 6 euro). Per godersela ci vuole pazienza, anche più di quella che abbiamo avuto noi e magari spingersi nei dintorni che devono essere molto belli. L’ufficio turistico organizza le gite più economiche. In città abbiate la pazienza di gironzolare per i vicoli intorno a Kraton e al Taman Sari dove ci sono i laboratori di batik. Se si riescono a dribblare i venditori, è una delle poche zone della città in cui non si è sovrastati dal traffico. In zona c’è anche un fantastico localino gestito da un francese che parla molto bene anche l’italiano. Per girare i città bechak – le carrozzelle spinte da una bicicletta – aiutano, un giro in città costa sui 3 euro (tariffa da turisti, ma con la fatica che facevano i guidatori non ci è passato nemmeno in testa di contrattare). I taxi con meter comunque costano molto di meno e sono più confortevoli. A Prambanan abbiamo anche assistito allo spettacolo teatrale del Ramayana, vale veramente la pena (175mila rupie, 15 euro) soprattutto per lo scenario unico che fa da sfondo allo spettacolo.

Hotel Phoenix, doppia senza colazione 50 euro a notte senza colazione. Hotel elegante ma senza eccessi, bellissima piscina in contesto coloniale. Vale la pena. Molto buoni anche i cocktail: quello della casa viene servito in ampolline da mixare personalmente.

Per mangiare, molto buono il Bladok Losmen, in Jalan Sosrowijayan, la via delle guest house a 10 minuti a piedi dal Phoenix, e il ViaVia in Jalan Prawirotaman. Oltre ai warung, naturalmente…se ne avete il coraggio.

30-31 luglio

Solo Con il treno in un’ora si raggiunge comodamente Solo (costo 9000 rupie, 70 centesimi di euro), città anche lei trafficatissima e non facile da girare a piedi. Turisti e ne sono pochissimi, e tutti ci sorridono per dirci benvenuti. I palazzi del centro si visitano in una mezza giornata, ma occhio agli orari di chiusura.

Bellissimo il giro ai templi Candi Cethu e Candi Sukuk. Nulla di paragonabile ai templi di Yogyakarta, ma il paesaggio nell’aria della mattina ancora fresca, tra colline coltivate a te, è indimenticabile. Giro anche alla vicina cascata, dove la vera attrazione turistica eravamo noi turisti tra migliaia e migliaia di ragazzi e famiglie in gita domenicale. La gita l’abbiamo prenotata attraverso l’agenzia Miki Tours, i cui prezzi paragonati a quelli di Yogyakarta ci sono sembrati piuttosto alti. Magari meglio chiedere altrove o direttamente a un tassista.

De Solo Boutique Hotel, 35 euro a notte. Camera solo discreta, illuminata già alle 5 del mattino, ma un bel giardino.

1-2 agosto: Malang

Da Solo sette ore di minibus (prenotato anche questo con l’agenzia Miki Tours) su strada tortuosa e con autista dall’istinto suicida. La città è molto graziosa con mercati, belle ville, bei mercati, larghi viali e – udite udite – marciapiedi senza buche! Buona base per continuare il viaggio verso la zona dei vulcani. Noi abbiamo preso un tour 4D/3N con l’agenzia Sunrise Holiday (http://sunriseholiday.com/web/) con tappe ai vulcani Bromo, Ijen e piantagioni Kalibaru incluso trasferimento al porto di Ketapang per andare a Bali (costo 4.200.00 IDR, 340 euro in due, esclusi i pasti e la jeep al Bromo). Decisamente soddisfatti, ci siamo trovati benissimo con la guida, il bravissimo Alans, e Memhet, autista molto prudente.

L’hotel Tugu (poco più di 90 euro a notte senza colazione) merita un paragrafo a parte: si tratta di un’esperienza a sé all’interno del viaggio, un vero e proprio hotel di lusso, non standardizzato e ricchissimo di stile e di storia. E’ una sorta di museo grazie alle raccolte di mobili e opere d’arte. Il ristorante è ottimo e a prezzi assolutamente abbordabili (una cena ottima sui 15 euro in due, ma c’è anche il manzo Kobe caro anche a queste latitudini).

Per la colazione andavamo al bar Java Dancer Coffee dall’altra parte della strada (la proprietà è la stessa) dove abbiamo fatto incetta di caffè pregiati provenienti da Java, Sumatra, Sulawesi e Irian Jaya, 5 euro al pacchetto. Il Tugu all’interno ha anche un negozio che posso dire fosse quello con la merce di maggior qualità visto in tutta Java.

3 agosto: tour Bromo partiamo per il vulcano Bromo e dopo un paio di soste per vedere templi e risaie arriviamo verso le 16. Siamo a 2000 metri, dopo il tramonto fra un freddo cane e si sta appena bene con felpa più pile leggero (tipo quelli di Decathlon) più k-way. Hotel Lava View Lodge, spartano ma il migliore di tutti quelli nel villaggio, soprattutto per la posizione e la vista.

4 agosto

Sveglia alle 3 e mezza per vedere l’alba sul complesso vulcanico che comprende il Bromo, l’antico cratere del Tengger – un paesaggio lunare, mare di polvere nera che si infila dappertutto – e il monte Batok, quello dalla forma perfettamente conica che in realtà non è un vulcano.

Dopo la salita al cratere, si riparte in direzione Ijen con fermata per la notte alla piantagione di caffè Catimore, con passeggiata all’interno del villaggio e nella piantagione. Anche qui la notte fra freddisismo, e dire che l’homestay è spartana è un eufemismo.

5 agosto

Sveglia di nuovo prima dell’alba per raggiungere il vulcano Ijen. Scarpinata in salita – bella ripida – di un’ora e mezza, e su in cima splendidi panorami. Un consiglio, lungo la strada incontrerete i minatori che portano giù dalla cava pesantissimi blocchi di zolfo. Portate quindi Rupie in piccolo taglio (1000, 2000, che sono pari a 8 e 16 centesimi di euro) da dare loro in cambio di una foto. Guadagnano pochissimo con un lavoro faticoso, così almeno arrotondano lo stipendio. E ci sono pure turisti che per risparmiare qualche centesimo ‘rubano’ scatti alle spalle di chi ha pagato…

Al ritorno, via verso le piantagioni per un meritato relax. Noi ci siamo fermati in una specie di agriturismo chiamato Margo Utomo (http://www.margoutomo.com/). Un posto splendido, con belle camere e bellissimi giardini dove rilassarsi dopo due giorni piuttosto faticosi per i lunghi viaggi e le sveglie prima dell’alba. Qui abbiamo provato anche il famoso Kopi Luwak, che costa circa 6 euro a tazza.

6 agosto

Giro nelle piantagioni e poi verso mezzogiorno arriviamo al porto di Ketapang, per prendere il traghetto che in mezz’ora porta a Bali. Una volta scesi, destinazione Pemuteran per la prima tappa di mare per altrettanto meritato relax. Dopo il molo ci sono molti taxi, ma noi siamo andati alla vicina stazione degli autobus. Ma una volta qui non è stato facile orientarsi, nessun cartello, nessun tabellone di orari, nessuna biglietteria. Solo molti autisti di minibus con cui contrattare un passaggio. Alla fine i bus di linea, che costano un prezzo ridicolo, ci sono. Basta aspettarli. Noi per 16 euro alla fine abbiamo preso un minibus da soli e siamo andati a Pemuteran, mezz’ora a est, e non due ore come sostenuto dagli autisti 🙁

6-8 agosto

Pemuteran Tirta Sari Bungalow, 33 euro a notte, su Agoda.it. Un posto idilliaco, ideale per rilassarsi qualche giorno. Spiaggia di sabbia nera, bei coralli in alcune zone in fase di ricostruzione con le bio rock. Per lo snorkeling serio c’è pulao Manjangan. A Pemuteran non c’è da fare assolutamente nulla se non riposarsi, nuotare e mangiare un buon pesce alla griglia. Con l’agenzia legata ai bungalow abbiamo prenotato un’auto con autista per raggiungere direttamente Ubud, visto che bus diretti non esistono. Costo 500mila rupie, 40 euro.

9-12 agosto

Ubud Hotel Tanah Merah, a cinque km dal centro di Ubud, capanna di lusso a 97 euro a notte (ci sono anche camere migliori e molto più care). La cosa migliore di questo hotel è la posizione in mezzo a risaie bellissime e al paesino di Melayang che non sembra neanche vero, ideale per partire in esplorazione a piedi già il primo giorno. E fuori dal turbinio del turismo di massa che c’è a Ubud centro. All’interno dell’hotel si mangia pure molto bene: indimenticabile filetto di manzo balinese! Uno dei migliori mai mangiati.

Non mi soffermo sulle visite in centro a Ubud, da guida: sappiate solo che a Casa Luna, posto turisticissimo come quasi tutto in città, si beve un vero caffè espresso all’italiana. Che Ibu Oka, il miglior warung per mangiare il maialino al forno di fianco al palazzo reale, è chiuso la sera. E che all’interno del museo d’arte c’è un curioso museo del marketing…

Per girare i dintorni ci siamo affidati all’ufficio turistico che sta nel centro di Ubud e offre giri in giornata piuttosto economici a partire da 130mila rupie (10 euro a testa, tutto il giorno) per visitare il tempio nella caverna di Goa Gajar, una fabbrica di batik a Gianyar, il Kehen Temple di Bangli, il tempio di Besakih che è il maggiore di Bali e la corte di giustizia di Klungkung.

Attenzione! Tutti i tour dell’ufficio turistico sostano per pranzo in un ristorante che vanta una splendida vista su una valle con delle risaie, ma ha dei prezzi folli, superiori quasi a quello della gita stessa con un’offerta di cibo a buffet che non vale certo il prezzo pagato. Trattasi di trappola, magari cercate di convincere l’autista a portarvi da un’altra parte. Purtoppo non ricordo il nome, ma se sceglierete qualunque altro posto è difficile che sia peggio.

Il secondo giorno invece di passare per l’ufficio ci siamo direttamente messi d’accordo con l’autista del giorno prima per andare alle risaie di Jatiluvih, al tempio Pura Luhur Batukaru e al tempio sul lago di Danau Bratan per una cifra più o meno simile, anche le distanze erano maggiori.

Attraverso l’hotel abbiamo prenotato la speed boat da Bali alle isole Gili, trasferta piuttosto cara che però includeva i transfert dall’albergo al porto di Padangbai e al ritorno da Padangbai a Kuta. Costo a persona circa 80 euro a testa con la compagnia Gili Cat, due ore e mezzo di navigazione.

13-16 agosto

Gili Trawangan L’isola è fantastica, ma non si è soli soletti nemmeno un minuto. Ad agosto la folla è impressionante, e italiani dappertutto, lungo la strada principale un fiume di gente che va su e giù in continuazione. Nei giorni in cui siamo stati noi il mare era sì bello ma dove c’era l’acqua bassa non si vedeva il fondo per la sabbia sollevata e per trovare l’acqua limpida bisognava andare al largo. Quindi niente luccio relax in acqua ma solo robuste nuotate per contrastare la corrente. Bei coralli, pesci e anche tartarughe (e intravisto anche un serpente d’acqua….). fondamentale portare le scarpe di plastica da snorkeling o da sub per non ferirsi sui coralli.

Resort Luce d’Alma, 170 euro a notte. Splendido, le foto assolutamente veritiere parlano da sole ). La piscina lunga 80 metri con accesso diretto dalla camera è quel che ci vuole per siglare la fine del viaggio di nozze. Non avendo trovato posto per tutte e quattro le notti abbiamo fatto le ultime due a Villa Grasia, 104 euro a notte, decisamente un altro tono anche se confortevole. Il tratto di spiaggia a nord però è meno affollato.

17 agosto

Kuta Ultimo giorno, gironzoliamo per Kuta tra spiaggia e città dove per la cronaca si fanno i migliori affari in assoluto per quel che riguarda gli acquisti. Spiaggia splendida, ma solo per surfisti come risaputo. Hotel Santika Beach Resort, circa 120 euro ma stavolta vado a memoria. Rispetto alle foto che si vedono su Booking la camera base non è per niente bella, anzi… un po’ deludente con mobili vecchiotti e piastrelle crepate. Le aree comuni dell’albergo comunque sono fantastiche e la colazione è la più incredibile che abbia mai visto per varietà.

18 agosto, si torna a casa. Dall’albergo transfer per l’aeroporto gratuito… Jakarta, Abu Dhabi, Malpensa…



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