Viaggio di nozze da sogno

Ciao a tutti, volevo raccontare a tutti voi il mio magnifico viaggio di nozze che si è svolto tra la Florida e una stratosferica crociera nei Caraibi. Io e mia moglie Monica siamo partiti prestissimo da Napoli e dopo lo scalo a Milano Malpensa e il terzo caffè, da buoni napoletani, abbiamo iniziato a sognare. Pensavamo a come doveva essere...
Scritto da: Paolo V. 1
viaggio di nozze da sogno
Partenza il: 30/06/2004
Ritorno il: 13/07/2003
Viaggiatori: in coppia
Ascolta i podcast
 
Ciao a tutti, volevo raccontare a tutti voi il mio magnifico viaggio di nozze che si è svolto tra la Florida e una stratosferica crociera nei Caraibi.

Io e mia moglie Monica siamo partiti prestissimo da Napoli e dopo lo scalo a Milano Malpensa e il terzo caffè, da buoni napoletani, abbiamo iniziato a sognare. Pensavamo a come doveva essere l’America e l’immaginavamo come nei films. Ed è così che l’abbiamo trovata, un mondo totalmente diverso dal nostro. Senza patire alcun chè per il fuso orario e il caldo torrido, dopo numerose ore di volo, siamo atterrati finalmente a Miami, un mix fra America e tropici. Preso un taxi al volo, siamo subito andati in hotel e dopo una breve rinfrescata ci siamo subito riversati per strada. Abbiamo girato per le vie più rinomate della città, come “Collin’s avenue” e “Ocean drive”, poi verso sera ci siamo fermati a cenare in un simpatico ristorantino scelto tra i più di mille dei mille paesi del mondo che si trovano lungo la “Collin’s avenue”; piatto unico ma sostanzioso e variegato, aragosta e filetto di carne alla brace con verdure bollite.

Il mattino dopo abbiamo trascorso una giornata abbastanza movimentata. Siamo scesi nella hall del favoloso hotel nel quale alloggiavamo e ci siamo fatti chiamare un taxi che per solo 90 dollari ci ha portato verso i seguenti itinerari: “Miami See Acquarium” con tanto di spettacolo di orche e il delfino “Flipper”, tour panoramico della città di Miami con sosta alla Banca per il cambio moneta e ad un supermercato dove abbiamo passeggiato con il carrello in compagnia dell’autista che ci consigliava le schifezze da comprare (in America si ingrassa tantissimo, si mangia solo schifezze e sono buonissime).Siamo stati in giro tutta la giornata.

Il giorno dopo ci siamo recati ad un autonoleggio e abbiamo lasciato Miami a bordo di una fiammante convertibile americana in direzione Key West. Il viaggio è stato emozionante, sulle gigantesche strade americane sembrava davvero vivere un film. L’emozione è stata ancora maggiore quando abiamo imboccato la “Oversees Higtway”, la strada che attraverso una serie di innumerevoli ponti collega tutte le isole Key’s. Ci siamo anche fermati per ammirare i bei panorami e per fare un bagno nelle acque cristalline di una delle tante isole.

Giunti a destinazione abbiamo cenato in un ristorante molto caratteristico, arredato come se fosse un galeone.

Il giorno seguente abbiamo fatto un giro per la città dove si respira un aria da “Vecchia America”, con tanto di case in stile coloniale e tipi strambi che si aggiravano per le strade su strambi veicoli.

Abbiamo riconsegnato l’auto all’autonoleggio vicino all’aeroporto e siamo partiti per Orlando, dove abbiamo pernottato in un hotel all’interno dei parchi Disney ai quali ci saremo dedicati dopo la crociera. Infatti il mattino seguente siamo partiti verso Port Canaveral, dove ormeggiava in attesa la gigantesca “Mariner of the See” della compagnia “Royal Caribbean”. Non una nave, ma una vera città galleggiante. A bordo c’era di tutto, finanche una strada all’interno lungo la quale c’erano negozi, bar e ristoranti, tutto in un atmosfera surreale dove affacciava la finestra della nostra cabina. Un vero gioiello della tecnologia e del comfort, c’era di tutto su quella nave, anche la pista di pattinaggio sul ghiaccio e una parete da scalare, tanto per citarne alcune tra le più insolite, per gli intenditori sto parlando di una nave da 134.000 tonnellate di stazza e 314 metri di lunghezza, 3000 passeggeri e 1500 uomini di personale qualificatissimo e gentilissimo.

Commenti tecnici a parte la crociera ci ha portato verso la rotta dei Caraibi occidentali toccando le isole di Haiti,dove abbiamo dedicato la giornata al mare e al relax; Jamaica, dove abbiamo fatto la scalata alle cascate di Ocho Rios; Gran Cayman, dove abbiamo fatto snorkeling nella barriera corallina e abbiamo nuotato con i trigoni (razze giganti); Cozumel(Messico), dove abbiamo raggiunto Playa del Carmen per poi recarci al sito Maya di Tulum e pranzare in un ristorante frequentato da soli messicani consigliatoci dalla nostra guida con la quale siamo rimasti in ottimi rapporti.Tutte le escursioni sono state fatte esclusivamente “fai da te”.

Dopo un giorno di navigazione tutto solarium e piscina idromassaggio riscaldata, siamo tornati ad Orlando dove siamo rimasti altri due giorni visitando il parco Disney “Epcot” e “Universal Studio”.

Siamo veramente tornati bambini, una cosa indescrivibile, si dimentica tutto e ci si immerge nel mondo della fantasia e della realtà virtuale. Ad “epcot” abbiamo fatto un viaggio nella tecnologia passata, presente e futura con una serie di esperienze interattive come il decollo, con tanto di atterraggio su Marte, sullo “Space Shuttle” e un giro tra le riproduzioni di luoghi di 13 nazioni del mondo. Agli “Universal Studios” abbiamo vissuto esperienze virtuali con i personaggi dei film americani, da non perdere: “Ritorno al futuro” e la “Mummia” che da soli valgono il prezzo del biglietto, ma anche “Terminetor 3D”, “Man in black” e lo “Squalo 3”, e per finire uno spettacolo pirotecnico mai visto della durata di circa 40 minuti.Ma non vedrete solo cose finte e robot, queste esperienze vi mettono comunque a contatto con le persone, abbiamo conosciuto un popolo veramente civile e disponibile in tutto. Beh, comunque questi sono i parchi che personalmente consiglio di più, gli altri sono un pò troppo per piccini…

Il nostro rientro in Italia è stato drammatico, non per il viaggio, anzi, tutto è andato bene, ma per la voglia di rimanere ancora lì, per non far terminare quel sogno che sembrava eterno. Ma tutto ha una fine, l’importante è che quelle esperienze abbiano lasciato il segno dentro di noi, per darci la possibilità di crescere e capire meglio le persone e l’ambiente che ci circonda e i suoi delicati equilibri, così da vivere una vita un pò più serena e in armonia. Ringrazio “turisti per caso” per avermi dato la possibilità di raccontare questo mio viaggio, e spero che qualcuno possa trarre spunto da queste esperienze e se volete non esitate a contattarmi sul mio indirizzo e-mail (ice74@hotmail.It)per ulteriori informazioni…Il mio consiglio è: “viaggiate”, per conoscere o per qualunque altro motivo perchè comunque è un esperienza che arricchisce tantissimo…Ciao a tutti…Paolo!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche