Viaggio di nozze all’avventura
LUNEDI 9 LUGLIO Ci svegliamo con tutto il paesaggio circostante imbiancato dalla nevicata della sera precedente, senza energia elettrica ma con la situazione meteo in fase di miglioramento. Dopo la colazione in hotel ci dirigiamo al Santuario della Virgen de la Candelaria dove alle 10 assistiamo al “battesimo delle auto”, uno spettacolo surreale: le auto, ma anche alcuni carri, sono tutti ornati con ghirlande di fiori e lucidati a festa. Dopo la benedizione, prima del frate (rito cattolico) quindi di una santona (rito pagano) gli autisti e le persone intorno festeggiano l’evento bevendo birra e versando la stessa sulle auto appena benedette!!! Intanto viste le condizioni del Titicaca (molto mosso) rinunciamo all’idea di passare la notte all’Isla del Sol e cerchiamo un altro albergo in città. Troviamo una matrimoniale all’Alojamento Paris per 5€ a notte, quindi dopo un frugale ma corroborante pranzo al Cruz Andina (50 bol in due cc.5€) all’una e mezza partiamo dal porto per un escursione giornaliera all’Isla del Sol (15 bol a/r cc 1.5€). Premetto che le agenzie turistiche di Copacabana non ci avevano voluto fare i biglietti perché a loro detta non volevano prendersi responsabilità…e presto ci accorgeremo del perché…fatto sta che in porto ci rassicurano dicendoci che la situazione del Lago era in fase di miglioramento. Noi allocchi ci caschiamo e alle 13.20 siamo al molo. La barca stracarica di gente non promette niente di buono e il lago appena usciti dal porto si presenta in tutta la sua terrificante maestosità!! Le onde alte anche più di 2 metri ci sballottano a destra e a manca suscitando le risate dei nostri compagni di sventura, ma più che ridere ci sarebbe da piangere…non abbiamo salvagenti (anche se servirebbero a poco vista la temperatura glaciale del lago…), la bagnarola imbarca acqua, le travi di legno dello scafo scricchiolano paurosamente ad ogni imbarcata e l’unico motore (fuoribordo…) si spegne più di una volta lasciandoci in balia del Titicaca in tempesta. Le risa dei nostri colleghi di sventura diventano ben presto sguardi preoccupati ed in alcuni casi lacrime…la situazione peggiora ogni minuto e anche l’equipaggio inizia ad essere teso…per farla breve arriviamo dopo un’ora e mezza di terrore all’Isola ma se siamo arrivati vivi dobbiamo solo ringraziare la Virgen de la Candelaria…viaggio allucinante!!! Mi raccomando prima di comprare il biglietto sinceratevi delle condizioni del lago (se le Agenzie, che peraltro non applicano commissioni su i biglietti per la Isla del Sol, non vi vogliono fare il ticket rinunciate…) e andate soprattutto a controllare lo stato dell’imbarcazione (la nostra si chiamava Titicaca…molto simile a Titanic…). Arrivati all’Isla del Sol non ci godiamo per niente la visita. Saliamo l’Escalera dell’Inca ancora agitati e ammiriamo la fonte sacra. La salita per arrivare in cima all’isola è dura ma dall’alto la vista sul lago e sui monti circostanti innevati è veramente bellissima!!! Scesi nuovamente al lago decidiamo di non tornare con la stessa imbarcazione ed insieme a due ragazze americane e ad un argentino paghiamo un pescatore per portarci sino a Yampupata (solo 25 minuti di navigazione) e da lì con un passaggio in macchina trovato casualmente da un abitante del posto, arriviamo in mezz’ora a Copacabana attraversando questa bellissima penisola ricca di boschi di eucalipto e di baie riparate sul lago. Scampata per l’ennesima volta la morte andiamo a cenare in un locale della via principale quindi torniamo in camera a riposare domani è un altro giorno… MARTEDI 10 LUGLIO Dopo colazione e una veloce puntatina al santuario della Virgen de la Candelaria per accendere un cero alla Madonna che ieri ci ha salvato dal naufragio, alle 9.20 partiamo con un mini bus in direzione Puno (10 sol cc 2.5€). Sbrigate le formalità in frontiera fra Bolivia e Perù (circa 1 ora) percorriamo l’altopiano andino senza alcun inconveniente, se non che arrivati a circa 100km da Puno troviamo un blocco stradale di protesta contro il Governo peruviano che ci costringe a scendere dal bus, caricarci gli zaini in spalla e fare più di 3 km a piedi in mezzo a massi, copertoni bruciati e cocchi di vetro (notare che siamo a + di 4000mt di quota…). Incrociamo anche il corteo che aveva creato tutto questo caos passando in mezzo a loro fra bandiere rosse ed effigi del “Che”. Superata anche questa (dis-)avventura arriviamo a Puno intorno alle 14 giusto in tempo per salire sul pullman che ci porterà ad Arequipa (compagnia Senor de los Milagros 10 sol a testa). Il viaggio sino alla “ciudad blanca”è lungo e scomodo (siamo solo 3 occidentali in un pullman di soli peru-boliviani…), arriviamo alla nostra meta alle 19.30 dopo 5 ore e mezza di viaggio. Dal Terminal terrestre raggiungiamo in 10 minuti il nostro hotel: La Casa de mi Abuela in Jr.Jerusalem 606. Disfiamo i bagagli, veloce doccia e dopo un’ottima cena al ristorante dell’hotel (22 sol in due cc 5.5€) torniamo in camera per il meritato riposo. MERCOLEDI 11 LUGLIO Due parole sulla Casa de mi Abuela: si trova a circa 5 minuti dalla Pl des Armas in Jr Jerusalem 606. E’ una dimora residenziale con camere confortevoli e pulitissime, bellissimi giardini, una piccola piscina, amache per riposarsi e poi un’organizzazione perfetta con internet cafè, biblioteca, shop, agenzia di viaggi, insomma veramente un bel posto!!! Per non parlare delle colazioni luculliane (fra le migliori della mia vita…) e dell’ottimo ristorante (prezzi bassissimi, cibo di qualità e atmosfera da film con pianista incluso). Il prezzo? Certo fuori standard per il Perù, ma non eccessivo, noi abbiamo speso 32$ (cc 23€) per una matrimoniale con tutti i confort e piuttosto grande. Tornando al racconto, dopo l’appena citata ottima e abbondantissima colazione ci serviamo dell’Agenzia di viaggi interna all’hotel (Giardino Tours) per prenotare l’escursione per l’indomani al Colca Canyon e scopriamo che a causa delle proteste che stanno colpendo tutto il paese la partenza dell’escursione sarà anticipata dalle 8.30 alle 2 del mattino seguente. Infatti i blocchi stradali con annessi lanci di pietre, la notte precedente fra Puno e Cuzco hanno provocato il ribaltamento di un pullman di turisti provocando quasi 20 morti e la linea ferroviaria Cuzco-Aguas Calientes è interrotta per i prossimi 3 gg a causa di alcuni massi lanciati dagli scioperanti. Quindi in questa situazione piuttosto preoccupante ci adattiamo e decidiamo di partire lo stesso anche alle 2 del mattino (per la cronaca saremo gli unici…). Lasciato l’hotel ci dirigiamo verso il centro e troviamo una città-fantasma, senza macchine, con i negozi chiusi e poca gente in giro (solo turisti), se non in Pl. Des Armas dove è in corso una manifestazione di protesta. Riusciamo miracolosamente ad entrare al Monastero di Santa Catilina, ma fuori la situazione degenera con sirene della polizia, urla dei manifestanti e lancio di lacrimogeni. Comunque per circa due ore giriamo in pace all’interno di questo stupendo convento che sembra più una piccola città con le sue strade, le piazze e i chiostri. A colpirci sono in particolare i colori: si va dall’azzurro del Chiostro degli Aranci al rosso ocra di Calle se villa, con lo sfondo innevato del Pichu Pichu e del vulcano Misti. Una visita obbligatoria per chi si ferma in questa città…l’ingresso è piuttosto caro (30 sol a pp. Cc7.5€) ma la bellezza del sito lo giustifica in toto. Usciti dal Convento torniamo in Pl. Des Armas, dove la situazione si è calmata e pranziamo al Ristorante Colca, dalla terrazza del quale assistiamo agli ultimi scampoli della manifestazione anti-governativa. Il posto è iper-turistico ma mangiamo tutto sommato abbastanza bene e spendiamo il giusto (32 sol in 2 cc.8€). Da qui raggiungiamo il famoso Museo Andino (ingresso 15 sol + offerta libera alla guida che è obbligatoria ). La visita prevede la visione di un filmato di circa 20 minuti sulla storia del ritrovamento del corpo mummificato di Juanita, quindi si entra in alcune sale dove sono esposti dei reperti ritrovati sulle montagne intorno ad Arequipa ed infine il clou: la visita alla teca dove riposa il corpo mummificato della “principessa dei ghiacci”. La mummia è molto ben conservata ed impressiona soprattutto vedere la pelle ancora intatta del braccio…la visita è interessantissima senza dubbio da non perdere…lasciamo il Museo e torniamo in hotel per riposarci. Alle 19 usciamo per cenare e andiamo da Zig Zag in Calle Zela di fronte alla chiesa di San Francisco. E’ un gradevolissimo ristorante all’interno di un’antica dimora coloniale a due piani collegati da una scala a chiocciola disegnata da Eiffel. Il menù è a base di carne cotta sulla pietra, io scelgo l’alpaca e vi garantisco che la qualità è ottima. Purtroppo il prezzo va di pari passo con la raffinatezza del locale e la qualità del cibo, riusciamo infatti a battere ogni record in questa vacanza spendendo la bellezza di 76 sol in due (cc.18,50€) e vi garantisco che in Perù sono un’esagerazione. Comunque lasciamo soddisfatti il locale e torniamo in albergo per riposare qualche ora, la nottata sarà breve, la sveglia è fissata all’1 e 40.
GIOVEDI’ 12 LUGLIO Come poc’anzi scritto ci svegliamo all’1 e 40 e alle 2 partiamo con un nuovissimo pulmino della Giardino Tours in direzione Colca Canyon, se non che dopo 15 minuti di strada all’altezza di Yura ci imbattiamo in un blocco stradale. La carreggiata è bloccata da un lato da decine di massi mischiati a cocci di vetro e dall’altra da una serie di copertoni in fiamme che ci costringono a procedere lentamente fino al vero e proprio blocco dove una quarantina di ragazzi appena ci vedono arrivare iniziano ad urlare e a volteggiare bastoni e pietre verso di noi intimandoci l’alt. Tutto questo alle 2.15 del mattino alla periferia di Arequipa con il poliziotto più vicino ad almeno 5 km!!!! La situazione è potenzialmente molto pericolosa, quindi per non mettere in difficoltà l’autista e la guida, unici nostri compagni di sventura, decidiamo di accucciarci sotto i sedili per evitare ulteriori guai essendo turisti. Stiamo in attesa 5 minuti fra urla e colpi di bastone sul pulmino con i dimostranti (più che altro delinquenti…) che chiedono sempre più soldi all’autista per poter passare, all’ennesima richiesta, l’autista ingrana la prima e salendo su alcuni massi scappa via, rincorso dalle urla e da alcune pietre lanciate da questi “simpaticoni”…anche questa volta ci va bene, ma che palle!!! La nostra nottata prosegue sulle strade per il Colca fra un sonnellino e l’altro sino alle 5 quando finalmente arriviamo a Chivay. Siamo distrutti e infreddoliti, saliamo nella nostra camera al Colca Inn e ci mettiamo a dormire, l’appuntamento è fra 3 ore fuori dall’hotel… Ci svegliamo alle 7.30 completamente distrutti, quindi scendiamo a fare colazione ma saltiamo l’escursione mattutina nei dintorni di Chivay e torniamo a dormire ci rivedremo più tardi…finalmente ci riprendiamo e usciamo verso le 11. Vistiamo subito la città o per meglio dire paese, non c’è molto da vedere ma l’atmosfera da paesino di montagna ci piace, quindi dopo un veloce pranzo a buffet, iniziamo ad esplorare i dintorni con una passeggiata bucolica che ci porta ad ammirare alcuni resti di costruzioni incaiche e pre-incaiche fra le quali alcuni terrazzamenti, torri di guardia e tombe. Tornati in paese, dopo un breve passaggio in albergo a prendere i costumi e l’asciugamano ci rechiamo alle famose terme de “La Calera” situate a 4 km dal paese. L’ingresso è di 10 sol a persona, dentro ci sono 6 piscine alcune all’aperto e altre al chiuso. Scelgo ovviamente quella all’aperto da dove si può godere di un panorama mozzafiato della valle con le montagne innevate sullo sfondo immersi in un acqua caldissima che sgorga a + di 40°, una goduria senza fine, senza dubbio esperienza da non perdere…dopo due ore di ammollo lasciamo le terme e torniamo a Chivay, facciamo una veloce e frugale cena in hotel quindi andiamo a dormire, domattina altra levataccia, ci aspettano i condor… VENERDI 13 LUGLIO Sveglia alle 5 e in pulmino raggiungiamo dopo circa 1 ora (intorno alle 7) la Cruz del Condor (ingresso al Colca canyon 35 sol a pp. Caro!! troppo…). Nemmeno il tempo di scendere dal pulmino che subito vediamo volteggiare in cielo i condor, sono cinque (3 normali e 2 condor reali), ci passano vicinissimi coprendoci con la loro immensa ombra. Tre di questi si fermano a non più di 5 metri da noi, appollaiati su di uno sperone roccioso, gli altri continuano a passarci sopra la testa a distanza ravvicinatissima. Vediamo anche un’aquila che al confronto dei condor sembra un uccellino…lo spettacolo è veramente eccezionale. Stiamo più di un’ora a fare foto e a riprendere con la videocamera e un’altra mezz’ora semplicemente ad osservare i condor planare lungo la valle. Il luogo è turistico, ma vale veramente la pena venire ad osservare questo spettacolo della natura, ma attenzione agli orari: i condor stanno alla Cruz dalle 7 alle 8.30 max 9 quindi iniziano la loro caccia quotidiana e spariscono. Prima di andarcene acquistiamo da una signora, più per curiosità che per fame, due panini con la palta (avocado), spendendo 1 sol per entrambi. Sono una scoperta…veramente buoni non lasciateveli sfuggire…Sulla strada del ritorno, verso Chivay ci fermiamo mezz’oretta a Maca, un piccolo paesino, situato su di una faglia tellurica, completamente distrutto da un violentissimo terremoto nel Luglio 1991 ed ora parzialmente ricostruito. Posto pittoresco e d’atmosfera fateci una sosta se potete. Prima di entrare in questo paese si può dare un’occhiata ai movimenti della faglia con il terreno smosso conseguenza dell’attività sismica, eccezionale… Ritorniamo a Chivay intorno alle 11.30 e pranziamo a buffet da Qapaq nan (15sol a pp cc 3.5€) quindi verso le 12.30 ripartiamo in direzione Arequipa. La strada da Chivay si inerpica fin da subito, fino a raggiungere i 5000 metri, dove ci fermiamo per fare la classica foto ricordo con lo sfondo delle montagne innevate e dei vulcani circostanti. L’aria è poca ma entrambi non soffriamo nemmeno in questo caso l’altitudine, anzi ci concediamo una corsetta per ritornare sul pulmino dove gli altri ci aspettano…fate però attenzione in quanto altre persone sono state male, con forti mal di testa, nausea e vertigini!! Lasciati i 5000 metri iniziamo a scendere verso Arequipa, ma arrivati ad un certo punto ci segnalano che la strada per il capoluogo è bloccata all’altezza di Yura (sempre lì!!!ricordate 2 notti fà???) dai manifestanti anti-governativi che lanciano pietre e hanno addirittura rapito 5 poliziotti!!! a questo punto l’autista decide per una strada alternativa che costeggia il Vulcano Misti, sin quà tutto ok, peccato che la strada sia completamente sterrata e con dei burroni spaventosi…attraversiamo posti bellissimi, dove vediamo anche delle vigogne al pascolo con sullo sfondo il vulcano, per strada però incrociamo anche dei grossi pullman di linea che scendono i tornanti molto lentamente rischiando una curva si e l’altra anche di precipitare nel burrone sottostante, aiutiamo anche delle macchine rimaste impantanate nella sabbia vulcanica che ricopre la strada, insomma un’odissea…entriamo in Arequipa in un clima da guerra civile in mezzo a strade ricoperte di pietre ,cocci di bottiglia e copertoni liquefatti e giungiamo finalmente in albergo intorno alle 16. Prendiamo possesso di una nuova camera ancora più grande di quella dei giorni precedenti, quindi usciamo e ci dirigiamo in centro per sbrigare le ultime faccende (download della digitale, telefonata in Italia e per chiedere info su come raggiungere l’aeroporto domani). Per cena decidiamo di fermarci in hotel, stremati dall’intensa giornata. Spendiamo 30 sol in 2 (7.5€) e mangiamo, come al solito, benissimo! SABATO 14 LUGLIO Ci godiamo l’ultima pantagruelica colazione offerta dalla “Casa de mi Abuela”, quindi ci rechiamo al mercato centrale per fare alcuni acquisti (mais e aji), dopodichè torniamo in hotel per fare il check-out, non prima di esserci sincerati delle condizioni delle strade per arrivare all’aeroporto, con un poliziotto incontrato per strada (ci sono i carri-armati a presidiare l’accesso, quindi dovrebbe essere tutto ok…). Liberiamo la camera quindi passiamo due ore nella piscina dell’hotel mangiando due panini. Alle 14 lasciamo questa bellissima location e arriviamo senza problemi in aeroporto verso le 14.20. Il nostro volo Star Perù per Lima (37€ a persona) parte regolarmente alle 16.30 per atterrare nella capitale peruviana alle 17.45. Raggiungiamo in taxy (20 sol) l’Hotel Espana, molliamo i bagagli in camera e usciamo subito per visitare il centro. Vediamo la Chiesa di San Francisco, Pl. Des Armas e passeggiamo lungo la via dello struscio di Lima, Jr de la Union, in mezzo ad una fiumana di gente (del resto è un sabato invernale…). Ci fermiamo a mangiare in prossimità di Jr de la Union in un fast food locale specializzato in polli allo spiedo (ne vediamo decine e decine), passeggiamo ancora un po per la città, con la “garua” (una pioggerellina leggerissima che tormenta Lima per tutto l’inverno) che non ci da tregua quindi intorno alle 21 facciamo ritorno all’hotel. Lima tuttosommato (per il poco tempo che l’abbiamo vista) non ci è dispiaciuta affatto. Certo questo cielo plumbeo con la pioggerellina leggera che non smette mai da un po fastidio, ma le dona anche quel tocco di malinconia che ai miei occhi la rende attraente. Comunque giudizio sospeso in quanto vista poco e male. DOMENICA 15 LUGLIO Purtroppo il giorno della partenza è inesorabilmente arrivato (anche se ci aspettano ancora 5 giorni in Venezuela…). Lasciamo l’hotel alle 7.00 e in soli 15 minuti raggiungiamo in taxy (15 sol) l’aeroporto internazionale. Il nostro volo parte alle 10.15 (att.ne alla tassa d’imbarco per i voli internazionali 30$) per atterrare a Caracas alle 15.40 (1h in meno di fuso), siamo in Venezuela, ma questa è un’altra storia…(a giorni inserirò anche il resoconto su questi ultimi 5 giorni di vacanza nella sezione Venezuela).
ALCUNI DATI ECONOMICI E CONSIGLI VARI: -SPESE DI VIAGGIO A PERSONA: 8 voli di cui 2 intercontinentali 1395€ Spese varie di viaggio per 14 giorni (alberghi, spostamenti, pasti, souvenir, ecc) 580€ TOTALE 1975€ in 14 gg. Abbiamo quindi mediamente speso 40€ al giorno (all inclusive) tenendo però presente che quasi tutti i pasti li abbiamo fatti al ristorante (spesa media a persona 4-5€), che le camere negli hotel avevano sempre bagno in camera, acqua calda e colazione compresa nel prezzo e che abbiamo fatto una marea di acquisti spendendo oltre 70€ a testa solo di magliette, sciarpe, maglioni, ecc. Senza contare la “sanguisuga” Machu Picchu: 113€ totali a testa!!!! Insomma il tutto per farvi capire che se si vuole risparmiare si può. In base alla mia esperienza posso affermare che il budget giornaliero con notti in ostello (media di 5€ a pp.), pasti un po al volo e un po in ristoranti locali (diciamo 1-2€ a pp.) e viaggi su pullman di linea o colectivos può assestarsi tranquillamente sui 15/20€ al giorno…sicuramente una vacanza per tutte le tasche e non come ci fanno credere le nostre “care agenzie di viaggio” solo per ricconi. Per farvi capire, con lo “sconto nozze” (che culo…) per lo stesso identico itinerario ci hanno chiesto la bellezza di 9000€. Quindi calcolando le spese non comprese in questa quota (ingressi ai siti, alcuni trasferimenti, ecc) saremmo andati a spendere quasi 10000€ in 2 quasi 3 volte tanto quello che abbiamo speso in realtà, roba da pazzi!!!!
PREZZI ESURSIONI: MACHU PICCHU: completamente organizzata da soli abbiamo speso quasi 113€ a testa per 2 giorni ripartiti così: -colectivos a/r Cuzco-Urubamba-Ollantaytambo 6€ -treno a/r Vistadome Ollantaytambo-Ag.Calientes 54€ -una notte in suite al Rupawasi Lodge 17€ -bus a/r Ag.Calientes-Machu Picchu 8€ -ingresso a Machu Picchu 28€ DINTORNI DI CUZCO: Tambo Machay, Kenko, Puca Pucara, Sacsayuaman organizzata da soli contrattando la visita di 3 ore con il tassista 15 sol in 2 (quasi 4€) Entrata con il Boleto integral che costa cc.17€ ed è valido per tutti i siti intorno a Cuzco (Machu Picchu escluso) ISOLE UROS:organizzata da Alina Tours 5€ a testa COLCA CANYON:organizzata con giardino Tours con notte al Colca Inn di Chivay 28€ a testa più spese varie per pasti (10€) entrata Colca (cc8.5€), ingresso terme di Chivay(2.5€) più altre spese varie (acquisti, mance, ecc) SPOSTAMENTI INTERNI LIMA-CUZCO (volo Taca Peru’) 40€ AREQUIPA-LIMA (volo Star Peru’) 36€ Aerop.Lima-centro dai 15 ai 25 sol (3.5/6€) (molto comunque dipende dalla vostra capacità di contrattare) Cuzco-Puno pullman turistico 10€ Puno-Copacabana colectivos 3.5€ Copacabana-Puno “ “ 3.5€ Puno-Arequipa “Senor de los Milagros” 2.5€ Taxy a Cuzco dai 1 a max 4 sol 0.25/1€ Barca Copacabana-Isla del sol a/r 1.5€ CITTA’ HOTEL SPESA TIPOLOGIA VOTO LIMA HOTEL ESPANA 11€ Matrim. Con bagno in camera, acqua calda e colazione 6.5 CUZCO HOSTAL PACKA REAL 14€ Matrim. Con bagno in camera, acqua calda e colazione 7 AG.CALIENTES RUPAWASY LODGE 35€ suite 9 PUNO GRAN PUNO INN 20€ Matrim. Con bagno in camera, acqua calda e colazione 6 COPACABANA HOSTAL COLONIAL ALOJAMENTO PARIS 7€ 5€ Matrim. Con bagno in camera, acqua calda e colazione 6 6 AREQUIPA CASA DE MI ABUELA 23€ Matrim. Con bagno in camera, acqua calda e colazione 9 CHIVAY COLCA INN 14€ Matrim. Con bagno in camera, acqua calda e colazione 6 HOTEL A livello indicativo do i miei voti personali ai posti visitati in questa nostra vacanza: LIMA 6.5 Vista poco e male, comunque non mi è dispiaciuta CUZCO 8.5 Una sorpresa!! Bellissima città ricca di atmosfera MACHU PICCHU 9.5 Una delle 7 meraviglie del mondo bisogna aggiungere altro?? PISAC 7.5 Bellissimo il sito, carino ,anche se troppo turistico, il mercatino TAMBO MACHAY, PUCA PUCARA KENKO 7 Bell’escursione in 3 siti molto diversi fra loro ma tutti molto interessanti. A me è piaciuto molto Tambo Machay, “il bagno dell’Inca” SACSAYUAMAN 8 Maestoso, ottima vista su Cuzco OLLANTAYTAMBO 8 Paesino interessante, con un sito incaico bellissimo PUNO 6 Offre poco però è una buona base per le escursioni sul Titicaca ISOLE UROS 7 Iper-turistiche ma allo stesso tempo ricche di fascino. Quando mai vi ricapiterà di camminare sulla totora? COPACABANA 5.5 Bruttina, da salvare solo il santuario della Virgen e ovviamente il Lago ISLA DEL SOL 6.5 Sembra un isola greca solo che il paesaggio intorno è fatto di cime innevate e invece del mare c’è il Titicaca AREQUIPA 8 La “ciudad blanca” circondata da vulcani e vallate bellissime è una tappa irrinunciabile COLCA CANYON 7.5 Escursione imperdibile per il volo dei condor, molto belle le terme e il paesaggio circostante (si raggiungono i 5000mt).
Un’ultima annotazione sul clima: su 14 giorni di viaggio fra Perù e Bolivia abbiamo trovato 13 giorni di sole e ½ giornata di neve e freddo intenso (a copacabana in Bolivia). La temperatura diurna è piacevole ovunque, anche a 4000mt (io giravo in maniche corte), mentre dopo il tramonto e al mattino presto fa piuttosto freddo (fra i 0° e i 7-8°), quindi portatevi almeno una giacca a vento, un cappellino e i guanti. Consiglio anche una torcia, uno zainetto per le escursioni brevi e occhiali da sole. Riguardo al bagaglio, noi siamo partiti con 2 zaini da 80 litri più due zainetti piccoli, per la tipologia del nostro viaggio sono stati fondamentali, avessimo avuto le valigie in alcuni casi sarebbero stati guai (x es quando abbiamo dovuto fare 3 km a piedi con lo zaino in spalla per via del blocco stradale). Comunque per chiunque abbia bisogno di consigli sono a vostra completa disposizione.