Viaggio di Nozze a Fernando de Noronha
Oltre ai consigli della sorella, abbiamo seguito quelli di chi aveva già segnalato questa destinazione sul blog ed infine la guida Lonely Planet (che non ci abbandona mai… O quasi).
Partiti da Milano il 27/09 con volo Air Italy, siamo atterrati a Fortaleza e dopo un 4 ore abbiamo preso il volo della GOL per Recife (segnaliamo che prenotare il volo dall’Italia è stata un’impresa tant’è che ci siamo affidati ad un’amica brasiliana che gentilmente ha anticipato i soldi).
Una soluzione alternativa è rappresentata dalla TAM ma non sempre si incrociano gli orari.
Abbiamo dormito una notte a Olinda all’hotel 7 Colinas che confermiamo essere un’ottima soluzione logistica ed economica (prezzo contrattabile attorno ai 75 euro per una doppia con colazione).
Per mancanza di tempo abbiamo rimandato il giro di Olinda al rientro dall’isola.
Volo per Fernando in orario con Varig e sorvolo dell’isola con splendida vista di tutte le coste (mare di dentro e mare di fuori).
Gli spostamenti da e per l’aeroporto di Recife li avevamo concordati già dall’Italia con un tassista del posto ed ad un prezzo fisso (è importante non incappare nei tassisti abusivi).
All’aeroporto ci aspettava l’incaricata dell’agenzia YourWay che avevamo precedentemente contattato via mail.
Si tratta di un’agenzia che non fa pagare all’utente i suoi servizi e che trova tutte le soluzioni ideali in base al budget che si ha a disposizione.
Via mail, infatti ci aveva inviato le foto delle pousada che potevano fare al caso nostro, permettendoci così di scegliere quella di Tartarugas Marinhas gestita da Fatima, dalla figlia Maitê e dall’ottima cuoca Cristina.
La sistemazione è risultata semplice ma estremamente pulita ed ordinata.
Per muoverci sull’isola abbiamo optato per una moto invece che scegliere i dune buggy.
L’isola ha una sola strada principale asfaltata della lunghezza di 7.5 km.
Tutte le altre strade sono secondarie, in terra battuta e con buche non indifferenti che rendono il tragitto decisamente movimentato ma unico! Tutte le spiagge e i luoghi di interesse turistico e non, sono ben segnalati.
L’isola ha un solo distributore di benzina, un solo gommista (!), un paio di supermercati, 3 centri di immersione, parecchi buoni ristoranti e spiagge meravigliose.
In 11 giorni le abbiamo viste tutte praticando surf, nuoto, snorkelling, sub, caccia ai cavalloni e passeggiando.
Non essendo in alta stagione, ci siamo trovati più volte come gli unici bagnanti dell’intera spiaggia… un paradiso.
Il tempo atmosferico è stato magnifico e, grazie al vento costante che batte l’isola 24 ore su 24, le nuvole non stazionano mai per più di un minuto.
Dopo un tentativo di mangiare sempre panini a pranzo (non sempre la frutta è disponibile in quanto arriva con le navi ogni 4 giorni), abbiamo optato per il self service Flamboyant in centro a Vila do Remedios. Con meno di 10 euro in due abbiamo mangiato ogni giorno qualcosa di diverso che si paga a peso. Vivamente suggerito!!! Su indicazione delle guide, non ci siamo persi l’Ecologikus, il Cacimba Bistrò e Zè Maria (anche se quest’ultimo ha ottimo cibo ma atmosfera troppo sofisticata e siamo incappati in una cameriera che avrebbe scelto/ordinato i piatti per noi… Per conto nostro abbiamo provato anche Xiva da Silva (ottimi tutti gli antipasti e piatti principali di pesce) e Teja Asù dove non siamo rimasti entusiasti né dei piatti né del servizio (poco personale e tempi lunghissimi).
Una sera è trascorsa in casa dove abbiamo cucinato il pesce comprato al mercato (ce lo sogniamo ancora…).
Le due immersioni non sono state memorabili un po’ per la troppo sospensione in acqua e un po’ per il cielo offuscato. Ci siamo divertiti di più con lo snorkelling (non dimenticvate di portarvi da casa maschera e pinne!!!), nuotando con migliaia di sardine, tante tartarughe, uno squalo e pesci variopinti.
Da non perdere la camminata (6 ore…) lungo la costa a sud dell’isola (Mar di fuori) con tappe su piscine naturali piene di pesci colorati. Chiedere alla guida autorizzata dall’IBAMA (la nostra polizia forestale che tutto controlla e regola).
Vale la pena alzarsi molto presto (5-5.30) per andare ad ammirare l’arrivo dei delfini rotatores dal punto di avvistamento dei biologi che da anni li seguono, contano e controllano.
Vi verrà data una breve spiegazione su come si compone il branco, sulle abitudini e su cosa fa l’IBAMA per proteggerli. Interessante.
Non siamo andati a vedere i documentari che su base giornaliera vengono proiettati al centro TAMAR e IBAMA ma ci è stato riferito che sono molto belli e comprensibili.
Abbiamo evitato giri dell’isola in barca in quanto non amiamo i gruppi organizzati ma per chi non può fare a meno di queste cose, ci stanno varie soluzioni con fermate ad ogni spiaggia e incontro quasi sempre assicurato con i delfini (noi li abbiamo beccati uscendo con la barca dell’immersione).
Non perdetevi i cavalloni! Per chi ama l’acqua, è un divertimento assoluto benché da gestire con cautela perché se si sbaglia, il mare fa di te ciò che vuole… ne sappiamo qualcosa… Ci hanno detto che a settembre sono molto piccoli (parliamo di 2-3 mt d’altezza…) mentre da dicembre a marzo superano i 5 mt e sono ideali per i campionati di surf che si tengono ogni anno sull’isola.
Il rientro sulla terraferma è avvenuto senza problemi e ritardi il 10/10.
La sera stessa siamo rientrati ad Olinda ed abbiamo cenato all’Oficina de Sabor dove abbiamo gustato dell’ottimo pesce e ottimi Caipifruta (fantastici!!!).
Il giorno dopo volo da Recife a Fortaleza con GOL che ha accumulato un enorme ritardo rischiando di farci perdere il volo di rientro.
Per fortuna avvisando gli assistenti di volo e il personale di terra, ce l’abbiamo fatta per il rotto della cuffia! Suggeriamo questa destinazione a tutti quelli che amano la natura e il mare in particolare.
Ci auguriamo che l’isola mantenga la tassa d’ingresso e tutti i suoi disagi nella speranza che il flusso turistico sia limitato: purtroppo è l’unica garanzia a tutela delle sue meraviglie!