Viaggio di lavoro a dusseldorf: birra, stinco e..
Quando ci si va la prima volta, si ammirano le stradine piene di gente ogni sera della settimana. Gente di ogni età e sesso che si prende una birra in compagnia, vociando come solo italiani e tedeschi sanno fare.
E’ una località gradevole, con molti giovani e tanti giapponesi (vista la concentrazione di aziende giapponesi sul suo territorio).
Questa per me è stata la terza volta a Dusseldorf (sempre per lavoro), ma la prima con il collega GL, socio di un “club della birra” milanese, documentato nel dettaglio su tutti i locali da non mancare in questa città.
Prima informazione importante: a Dusseldorf viene realizzata una birra particolare, la Alt Bier. E naturalmente il collega GL si è presentato con l’elenco dei locali più noti della città, spesso produttori in proprio di questa bevanda. Meritano una visita soprattutto 4 birrerie, dove è possibile anche cenare.
1. Brauerei im Fuchschen E’ una delle più antiche, dove si mangia il miglior stinco di Dusseldorf. Ero un po’ reticente all’assaggio, ma devo dire che lo stinco qui, non è bollito, e dunque non è untuoso e grasso, bensì ha la consistenza della carne bianca, un po’ filamentosa, del pollo, con la cotenna arrostita e croccante. Dalle dimensioni, però, sembrerebbe una coscia di brontosauro.
2. Uerige E’ la più antica birreria di Dusseldorf, tra i birrifici tradizionali della Alt Bier. I mastri birrai, che qui stanno agli “osti” delle nostre osterie, hanno una certa età. Uno di loro è stato da noi battezzato “l’ortica”, per la scarsa simpatia… La birra prodotta qui è più amara di quella provata alla Brauerei im Fuchschen.
3. Brauerei zum Schiffchen Birra un po’ amara, ma gradevole. Da provare la “Braumeister Steak, Dusseldorf Art” (lombata di manzo alla griglia, con sopra una coperta di cipolle, servita con patate fritte al forno -molto particolari- e insalata) e lo strudel (caldo!) con il gelato alla vaniglia.
4. Brauerei Schumacher La birra più buona di Dusseldorf si beve qui. E siccome la vendono anche al dettaglio, il collega GL ne ha approfittato per portarsi a casa due bottiglie.
Nota sulle attrattive architettoniche della città: Dusseldorf è da passeggiare.
Le zone più carine sono sicuramente: a) il lungo fiume (il Reno), dove ci sono locali su tre livelli: sulla strada che costeggia l’argine, in basso, proprio sull’argine, e in acqua (barconi attraccati trasformati in ristoranti). Il “lungo fiume” parte dalla piazzetta in cui si trova la “Schlossturm”, torre del castello, l’unica parte del castello sopravissuta all’incendio devastante del 1872, e che oggi ospita un museo della navigazione – info tecnica: questa piazzetta è anche “capolinea” dei taxi della città – b) AltStadt, la città vecchia, ovvero il centro (grande circa un km quadrato), in cui sono ubicati tantissimi locali e le birrerie di cui sopra c) la piazzetta del municipio, con il monumento di Jan Wellem (1658-1716), il principe elettore che scelse Düsseldorf come sua residenza. A lui la città deve una notevole fioritura culturale. L’anno scorso il municipio era listato a lutto, con moltissimi fiori lasciati dai cittadini sulla porta d’ingresso, per la morte del sindaco, riconosciuto da tutti quale grande benefattore per la città. Düsseldorf è diventata città nel 1288, ma solo dal 19° secolo ha iniziato ad acquisire una certa importanza.
d) la Kö (Königsallee), una delle strade più lussuose d’Europa, con negozi elegantissimi (e cari…) soprattutto di abbigliamento. Qui passeggiano tutti, ma pochi sono quelli che possono permettersi di comprare.