Viaggio di laurea in Giappone

Tokyo, Nikko, Nagano, Kanazawa, Osaka, Nara, Kyoto, Himeji, Takamatsu, Hiroshima, Miyajima, Kagoshima, Matsumoto, Aso, Fukuoka, Nagoya, Tsumago, Isawa-Onsen, Kamakura
Scritto da: Hellomynameisgreta
viaggio di laurea in giappone
Partenza il: 07/01/2016
Ritorno il: 25/02/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Eccoci qua, due ragazze appena laureate e con in mano un regalo meraviglioso: un viaggio!

La scelta ricade quasi per caso sul Giappone, un paese che in realtà non ci ha mai interessato particolarmente e di cui non conoscevamo quasi nulla. Quanto è cambiato! Ora quella cultura fortemente legata alla tradizione, alla natura, alla religiosità, le persone infinitamente rispettose, gentili e dignitose, sono quello che ci ha fatto innamorare di questo bellissimo paese! Ma passiamo al lato pratico.

Spesa complessiva per 18 giorni di viaggio: 1900 euro incluso di tutto (aereo, trasporti, alloggio, pasti, souvenir, musei, terme… non ci siamo fatte mancare niente!). Per il volo abbiamo trovato un buon prezzo con Turkish Airlines: 480 euro con lungo scalo ad Istanbul, voluto per poter incontrare i nostri amici turchi. Abbiamo deciso di fare il Japan Rail Pass per 14 giorni, che è un biglietto del treno che ti permette di prendere tutte le linee del treno, inclusi quelli veloci, e qualche autobus: prezzo 340 euro. Questo pass è consigliatissimo e direi fondamentale se si pensa di fare un viaggio itinerante per il Paese. I treni sono formidabili, puntualissimi e pulitissimi: è sicuramente il miglior modo di viaggiare! Unico problema incontrato nel viaggio: la lingua!

I giapponesi non parlano inglese, e lo scoglio della lingua è altissimo, è davvero complicati districarsi tra le vie scritte in ideogrammi e se ci si perde chiedere indicazioni è quasi impossibile. I giapponesi sono gentilissimi e cercano sempre di aiutare ma spesso si perde più tempo a cercare di comunicare che non a cercare da soli sulla mappa. A volte non trovavamo l’hotel perchè il nome era scritto in ideogrammi e molto spesso nei ristoranti è tutto scritto con gli ideogrammi, anche il prezzo! Ma non scoraggiatevi, la nostra soluzione è chiedere agli uffici turistici come raggiungere gli hotel o usare il wifi della stazione per fare un screenshot su google maps. Le mappe fornite dagli uffici del turismo di solito indicano bene i luoghi di interesse e come arrivarci e non abbiamo mai avuto problemi ad orientarci con quelle. Andare sempre nei ristoranti dove almeno ci sono le immagini con i prezzi o chiedere del menu in inglese (più difficile da trovare).

Posti visitati: Tokyo, Nikko, Nagano, Kanazawa, Osaka, Nara, Kyoto, Himeji, Takamatsu, Hiroshima, Miyajima, Kagoshima, Matsumoto, Aso, Fukoka, Nagoya, Tsumago, Isawa-Onsen, Kamakura.

E ora iniziamo col diario in breve

giorno 1

Arriviamo la sera a Tokyo e dopo aver lasciato gli zaini in hotel andiamo a bere una birra in quartiere dove ci sono solo giapponesi, a nord della stazione centrale. Il primo impatto con il Giappone è fortissimo! Ordiniamo una birra chiedendo “beer” e la cameriera ci guarda allibita; risolviamo la cosa solo dicendo “Asahi” l’unica marca di birra giapponese che conosciamo e così inizia la serata.

giorno 2

Lasciamo subito Tokyo e prendiamo il treno per Nikko con il nostro JR Pass. Appena arrivati incontriamo in signore sulla sessantina che ci chiede se può farci vedere la città affinchè lui possa praticare il suo inglese. Morale: siamo state tutto il giorno con questo simpatico vecchietto che ci ha portato in macchina a vedere il famoso ponte e poi nel tempio Toshogu Shrine, il più bello del Giappone, e il Futarasan Shrine. La nostra “guida” sapeva davvero molte cose, anche se non sempre siamo riuscite a capirla. Alla fine della visita ai templi ci ha anche portato a vedere le cascate Kegon, a circa 40 min di auto da Nikko, dove abbiamo anche incontrato scimmie della neve selvatiche. Il tempo stringe e il simpatico vecchietto ci riporta in stazione e ci saluta senza accettare il compenso che vorremmo offrirgli. Che gentilezza questi giapponesi! Prendiamo il treno per Nagano arrivando la sera e facciamo un giro per la città. Sembra deserta ma scopriamo che sono tutti nei locali a bere birra e mangiare yakitori, e noi ovviamente ci aggiungiamo!

giorno 3

Oggi ci alziamo di buon ora per prendere l’autobus per Jigokudani, al parco delle scimmie della neve. La passeggiata tra la neve per raggiungere il parco è davvero piacevole e dopo circa 20 min si arriva al punto dove le scimmie si codono le acque termali o saltano qua e là litigando per il cibo. La cosa che ci è piaciuta del parco è che gli animali sono liberi ma si riuniscono tutti in un punto perchè viene dato loro cibo e perchè c’è la sorgente termale. Dopo un milione di foto alle scimmie torniamo e prendiamo il treno per Kanazawa. La sera andiamo a visitare il quartiere delle geishe ma è tutto deserto..capiamo che la domenica sera non c’è anima viva per la città e ci rassegnamo a mangiare in ostello.

giorno 4

Oggi visitiamo Kanazawa: Oyama shrine, il castello, il bellissimo giardino Kenrokuen, il mercato del pesce Omicho e il quartiere dei samurai. Una nota sui giardini d’inverno: pensavamo di trovare tutto spoglio e desolato e invece i giardini sono pieni di piante sempreverdi e sono davvero bellissimi anche d’inverno (non oso immaginare in primavera!). Prendiamo il treno e andiamo a Osaka dove ci immergiamo nella vita notturna del quartiere Namba.

giorno 5: oggi si va a Nara

Questo paesino con i cervi liberi nel parco e i bellissimi templi è forse il più bello che abbiamo visitato. Visitiamo tutti i templi ma quello che rimarrà nel cuore è il Todaji con il Buddha più grande del giappone, davvero spettacolare.

giorno 6

Prendiamo il treno alla volta di Kyoto, dove ci fermeremo tre giorni. Di sicuro è la città più bella del giappone, ricca di cultura e tradizione. Il primo giorno lo passiamo nella zona nord est, nell’area di Gion dove vediamo tutti i templi Yasaka, Chion-in, Kodaji, Sanjusangendo con 1001 statue dei kannon e il Kiyomizu-dera con la bellissima vista sulla città. La sera andiamo nel quartiere delle geisha a ponto-cho, anche se si rivela una delusioni, con prezzi alti e niente di speciale.

giorno 7

Oggi ci spostiamo col treno per raggiungere il quartiere di Arashiyama per vedere la suggestiva foresta di bamboo e poi a nord ovest alla scoperta dei templi: Kinkakuji con il padiglione d’oro, e i templi zen Ryoanji e Ninnaji. Che meraviglia! Poi prendiamo di nuovo il treno e andiamo a sud a Fushimi Inari a vedere i famosi torii del tempio, uno spettacolo meraviglioso. Inoltre sulla via che va al tempio ci siamo fermate nelle bancarelle e abbiamo provato buonissime specialità giapponesi: polpette di polpo, granchio e yuba.

giorno 8

Ultimo giorno a kyoto, siamo un po’ stanche dei templi, ma facciamo un ultimo sforzo facendo la passeggiata del filosofo sulla quale sia affacciano tre templi (di cui ne abbiamo visto solo uno). Poi andiamo in centro per vedere il castello Ninjo e facciamo un salto al mercato del pesce Nishiki (niente di che, per nulla comparabile con Omicho di Kanazawa). Con le ultime forse rimaste andiamo a svagarci al museo del fumetto, che più di un museo è un’enorme fumetteria con libri anche in italiano e inglese e sprofondiamo nelle loro poltrone fino alla chiusura.

giorno 9

Prendiamo il treno alla volta di Himeji dove si trova il più bel castello di tutto il Giappone. Una guida volontaria simpaticissima si offre di farci fare un tour e, nonostante il suo inglese spesso incomprensibile, la visita è stata molto interessante. Incluso nel biglietto del castello c’è l’ingresso ad un giardino carino, con un laghetto pieno di carpe. Finito il castello corriamo al treno alla volta dello Shinkoku, passando il ponte sul Inland Sea. Il mare è meraviglioso peccato che sia inverno. Arriviamo alla destinazione Takamatsu, facciamo un giro al porto per vedere il mare e ci fermiamo a mangiare il ramen. La città non è niente di che, ma ci siamo andate più per lo sfizio di aver messo piede nello Shinkoku.

giorno 10

Di nuovo in treno alla volta di Hiroshima! La città in sè non è niente di che ma rimaniamo senza parole al parco della pace, dove c’è il memoriale per le vittime della bomba atomica e il museo. Al parco troviamo un ragazzo giovane che fa la guida volontaria e dopo averci raccontato la storia della bomba con un inglese comprensibile (finalmente!) ci porta a mangiare un buonissimo Okonomiyaki, il migliore mai mangiato.

giorno 11

La mattina decidiamo di provare la colazione tradizionale giapponese offerta dal nostro hotel e rimaniamo basite: consiste in zuppa di miso, salmone alla griglia, riso bollito e occhio di bue, non proprio quello che voremmo mangiare la mattina. Siccome il JR pass include il biglietto del traghetto per Miyajima decidiamo di andare sull’isola famosa per il torii nell’acqua. Purtroppo con la bassa marea il torii non è così spettacolare ma la compagnia dei cervi e la bellezza dell’isola in sè ci ripaga del viaggio. Al pomeriggio prendiamo il treno per un lungo viaggio fino a Kagoshima, alla fine dello Kyushu. Questa città è chiamata “la Napoli del Giappone” e non è difficile intuire il perchè quando si arriva sulla costa e si vede l’imponente vulcano Sakurajima che sovrasta la città. Purtroppo non abbiamo tempo e rimaniamo solo qualche ora prima di prendere il treno per Kumamoto. La sera proviamo il piatto tipico Karashi Renkon, cioè una radice di fiore di loto fritta e con senape: una delizia! Nell’hotel ci godiamo gli onsen e ci rilassiamo.

giorno 12

Sveglia presto alla volta di Aso, il più grande vulcano attivo del Giappone! Il programma era di vedere la caldera ma purtroppo nel periodo in cui andiamo è chiusa per attività vulcanica. Ad aggiungersi alla sfortuna c’è anche il meteo che per quel giorno prevede una bella tempesta di neve. Non ci facciamo scoraggiare e prendiamo l’autobus per salire sul vulcano e percorriamo un pezzo a piedi nella tempesta camminando sulla lava solidificata: un’esperienza unica! Al ritorno ci riscaldiamo in un bellissimo onsen e ceniamo in un minuscolo ristorante con menu in giapponese: siamo fortunate mangiamo la migliore cena della vacanza e spendiamo poco. La tappa ad Aso è stata davvero gratificante!

giorno 13

Prendiamo il treno e inizia la nostra lunga giornata di viaggio fino a Nagoya. C’è da dire che viaggiare in treno è davvero piacevole con i bagni pulitissimi e le hostess che passano con i carrelli di cibo. Facciamo una fermata a Fukoka per spezzare un po’ il viaggio. Vogliamo andare alle famose bancarelle ma purtroppo scopriamo che non ci sono per rischio pioggia, e quindi ci rassegnamo a vagare per la città che non ci piace affatto. Alla sera arriviamo a Nagoya e ci godiamo una cena a base di ravioli giapponesi in uno dei numerosi ristoranti animati della città.

giorno 14

Sveglia di buon ora per prendere il treno per Nagiso; da qui camminiamo circa un’ora in un percorso in montagna per raggiungere Tsumago, l’antica città postale nella vale Kiso. La città preservata come era anticamente è davvero suggestiva, sopratutto la mattina presto senza gente in giro e con la neve intorno. Però che freddo! Ci mettiamo in un localino a gustare i Gohei mochi e tè verde attorno ad una stufa. Finita la visita a tsumago prendiamo il treno dove ci per Isawa-Onsen, un paesino minuscolo che abbiamo scelto unicamente perchè c’era un ryokan a un prezzo contenuto. I ryokan sono gli hotel tipici con onsen e colazione e cena tipica. Un’esperienza unica da fare assolutamente. Appena arrivate in hotel una giapponese con kimono ci serve il tè e ci porta i bagagli in camera e ci illustra l’hotel. Non siamo abituate ad essere trattate così da signore! Le terme sono bellissime e la cena è fantastica, siamo decisamente soddisfatte!

giorno 15

Ci svegliamo presto per fare un ultimo bagno alle terme e poi ci godiamo un’abbondantissima colazione con davvero tutto e prendiamo il treno. Arriviamo a Kamakura e, lasciati gli zaini, prendiamo subito il tram per l’isola Enoshima da dove speriamo di vedere il monte Fuji. Riusciamo ad intravedere qualcosa ma le nuvole sono troppo fitte per una bella visuale. L’isola è più bella di quanto ci aspettassimo e ci spendiamo molto tempo a percorrerla tutta e a visitare le grotte. Ritorniamo a Kamakura, ma non prima di esser andate in spiaggia a mettere i piedi in mare: abbiamo toccato l’Oceano Pacifico! Andiamo a vedere il grande Buddha ma arrivate lì ci avvisano che è in restauro e rimaniamo molto deluse. Decidiamo di tornare in hotel lungo il Daibutsu Hiking Course, molto bello. La sera ci godiamo del buon sushi per riprenderci dal disappunto del Buddha.

giorno 16: ultima tappa, Tokyo

Appena arrivati andiamo a vedere il quartiere di Arashiyama col tempio e la fabbrica dell’Asahi e poi passiamo tutto il giorno al museo nazionale, da non perdere! E poi andiamo ad Akihabara e facciamo una cena a base di ramen.

giorno 17

Oggi decidiamo di andare a vedere Shibuya, dove c’è la statua di Hachiko e il tempio Meji, e poi Shinjuku al Tokyo Metropolitan Government Building da dove si vede tutta la città e si intravede il Fuji. Per pranzo andiamo al quartiere coreano dove proviamo i buonissimi (e piccantissimi!) tteokbokki. Il pomeriggio lo passiamo nel quartiere manga di Ikebukuro e a Roppongi. E’ l’ultima sera e ci concediamo una cena abbondante a base di sushi.

giorno 18

Abbiamo l’aereo la sera tardi quindi facciamo in tempo a fare le ultime visite: il Tsukiji Hongan-ji a Chuo, il famoso mercato del pesce Tsukiji, il tempio di Akasaka, la torre di Tokyo e i giardini del palazzo imperiale. Passiamo il pomeriggio a comprare souvenir, purtroppo sembra che a Tokyo l’unico posto per comprare souvenir sia nella vietta turistica stipata di gente di Asakusa.

Il nostro viaggio è finito, scusate se il diario è venuto così lungo!

Guarda la gallery
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giardino di Kanazawa

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Namba a Osaka

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scimmie della neve

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padiglione d'oro a Kyoto

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Tsumago

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cervi a Nara

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vista dal tempio Kiyomizudera a Kyoto



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