Viaggio al cuore dell’Andalusia

Arrivare in Andalusia con l’anima predisposta a nuove emozioni e tutti i cinque sensi all’erta, significa vivere un’esperienza unica, fatta di colori, odori, suoni e di una luce speciale. E’ una terra misteriosa e allo stesso tempo allegra, spontanea, pronta a svelare i suoi segreti solo a patto che la si scopra pian piano, gustandola,...
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viaggio al cuore dell'andalusia
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Arrivare in Andalusia con l’anima predisposta a nuove emozioni e tutti i cinque sensi all’erta, significa vivere un’esperienza unica, fatta di colori, odori, suoni e di una luce speciale. E’ una terra misteriosa e allo stesso tempo allegra, spontanea, pronta a svelare i suoi segreti solo a patto che la si scopra pian piano, gustandola, assaporandone i mille doni offerti al visitatore attento e con molto tempo a disposizione.

L’estensione lungo tutto il sud della Spagna ne spiega la varietà del paesaggio: dai deserti dell’Almeria, a est, ai terreni paludosi del Parco Nazionale di Donana, a ovest; dalle cime innevate della Sierra Nevada alle spiagge della Costa del Sol. Un entroterra fatto di colline e pianure infinite interrotte solo da città uniche e stupende; tra tutte, le più conosciute, le tre perle dell’arte moresca: Granada, Cordoba e Siviglia. E poi ancora piccoli paesi bianchissimi, vaste riserve naturali e vigneti per la produzione di sherry che circondano Jerez de la Frontera.

A renderla speciale, una miscela esplosiva di stili, influenze architettoniche e culturali, lascito delle invasioni, romane ma soprattutto arabe nei secoli, perfettamente fuse all’essenza spagnola e allo stesso tempo peculiari e dominanti.

Il nostro viaggio avrà come punto di partenza e di arrivo Malaga, città costiera spensierata ed elegante, e vedrà protagoniste Siviglia, Cordoba e Granada. A queste, si aggiungeranno man mano cittadine più piccole e meno conosciute ma autentiche e originali come Jerez de la Frontera, Arcos de la Frontera, i paesini di Las Alpujarras. Parole d’ordine: piena libertà, premeditata lentezza e tanta curiosità.

I° ITINERARIO: Jerez de la Frontera Punto di partenza:Malaga aeroporto Punto di arrivo:Jerez Lunghezza:221 km

Appena ritirata l’autovettura e usciti dall’aeroporto e da Malaga si imbocca la A-7/E-15 in direzione Marbella-Algeciras. Si tratta di una “autopista”, una scorrevole autostrada, pertanto a pagamento. Una dopo l’altra scorreranno le località balneari più conosciute come Torremolinos, Fuengirola, Marbella, Estepona, ricche di casinò, strabilianti e modernissimi resorts, spiagge affollatissime.Arrivati a San Roque si può scegliere di imboccare l’uscita 110 in direzione Jerez, o fare una piccola deviazione per lo Stretto di Gibilterra, lì dove il mar Mediterraneo e l’oceano Atlantico si incontrano e due continenti, l’Europa e l’Africa si fronteggiano.Lo spettacolo della baia, l’alto promontorio roccioso di Gibilterra, assegnato “per sempre”agli inglesi nel 1713 con il Trattato di Utrecht, valgono la sosta…E l’attesa!Sì, perché sono in molti a mettersi in fila per acquistare al di là della dogana i vari prodotti a buon prezzo nei duty-free.Una volta passati però, si sale nella parte più alta della rocca per andare a far visita alle scimmiette che scorrazzano libere e felici.La leggenda vuole che la rocca rimarrà inglese finchè sarà abitata da questi simpatici animaletti. Tornati sulla A-7, presa l’uscita 110 e subito dopo la A/381 in direzione Jerez, il percorso è molto lineare e approda nella piccola cittadina famosa per il suo sherry, prodotto ed imbottigliato nelle “bodegas”, grandi costruzioni dalle caratteristiche facciate per lo più bianche ed ocra, quasi tutte visitabili come la Tio Pepe e la Pedro Domecq. I barili che normalmente contengono il prezioso liquido sono un simbolo della città e di tutta l’Andalusia e come tale, spesso si incontrano accatastati come ad esempio nella piazzetta principale, Plaza Mamelon, punto di incontro della gioventù locale, buon punto di partenza per girovagare per il centro dove numerosi sono i negozi specializzati in abiti per ballerini di flamenco, aitanti matador (l’arena di Jerez è una delle più grandi e famose di Spagna) e cavallerizzi :l’antica tradizione equestre è rappresentata dalla Real Escuela Andaluza del Arte Equestre, visitabile durante gli allenamenti dei cavalli o per spettacoli di dressage(da piazza Mamelon, via Guadalete, a destra Pozo del Olivar (con il suo museo Taurino), sempre dritto lungo Avenida Duque de Abrantes.

II° ITINERARIO: Arcos de la Frontera Punto di partenza: Jerez de la Frontera Punto di arrivo:Arcos Tempo impiegato:circa 30 minuti

Abbandonato il centro della città da piazza Mamelon, si sale per via Sevilla, si gira a destra per via Nuno de Canas e si prosegue lungo l’avenida Virgen de Fatima costeggiando la Plaza de Toros. Alla prima rotonda girare a destra lungo avenida Nuestra Senora de la Paz fino alla seconda rotonda dove si continuerà a sinistra lungo avenida Arcos de la Frontera. Giunti al crocevia dove a destra si va per la costa e a sinistra per Siviglia, si prosegue dritto verso la nostra meta, primo significativo “pueblo espagnol”, tipico paesino bianco con un vecchio quartiere labirintico, difficile da percorrere in macchina.Pertanto si consiglia di lasciare l’auto nel parcheggio ad ore all’ingresso della città e proseguire a piedi lungo calle Corredera.Si alternano i monumenti più rilevanti come il Palacio del Conde del Aquila, il castello e la chiesa di Santa Maria; e deliziosi angoli pittoreschi di casette bianchissime l’una attaccata all’altra su varie altezze, impreziosite da verandine cariche di fiori e piante. Proprio di fronte la chiesa di Santa Maria, il primo di tre belvedere (mirador), per un suggestivo panorama della valle,e il centro di informazioni turistiche.Qui è possibile collegarsi ad internet e scaricare foto. I gadgets sono simpatici e molte le stampe e le cartoline della Arcos di una volta.

Di rilievo il Parador (alberghi gestiti dallo Stato particolarmente raffinati ubicati in ex tenute di caccia reali, monasteri o monumenti su scenari mozzafiato come quello all’interno del complesso dell’Alhambra a Granada), il Giardino Andaluso, la Casa dei Gesuiti. Bisogna aggiungere che tutta Arcos si arrampica su un costone di roccia. Se ne può avere una visuale particolare uscendo con l’auto dal paese e proseguendo lungo la rotta degli altri pueblos. Appena poche centinaia di metri fuori da Arcos, basta alzare lo sguardo per goderne “dal basso”! Il cammino lungo i pueblos vale un tour, soprattutto per gli splendidi paesaggi, l’ottima cucina e la cordialità dei suoi abitanti. Caratteristica più rilevante: una genuinità fresca ed originale ancora lontana dalla standardizzazione del turismo di massa.

RONDA Ronda è più che un pueblo espagnol: ne conserva tutte le caratteristiche ma ne contempla di peculiari come il Puente Nuevo, il ponte attraverso cui si accede alla città su un profondo crepaccio calcareo, la gola del Tajo, costruito nell’800. Da non perdere il palazzo Mondragon, dopo Plaza del Campillo, con un patio ad archi che conserva mosaici e stucchi originali moreschi; la Plaza de Toros, inaugurata nel 1785, sogno di tutti gli aspiranti toreri; e la Casa del Rey Moro, dimora del 700 attraverso i cui 365 gradini si scende fino in fondo la gola del Tajo.

Per la posizione geografica di Ronda, si consiglia una deviazione dalla A7/E15 Malaga-Algeciras. La strada è molto più breve e pratica, ma nulla vieta di raggiungerla lungo la rotta interna dei pueblos proseguendo da Arcos.Altri pueblos che valgono una sosta: Ubrique, Zahara de la Sierra, Grazalema con la sua cascata, Setenil.

III° ITINERARIO: Siviglia Punto di partenza: Jerez de la Frontera Punto di arrivo: Siviglia Lunghezza: 94km

Tornati alle porte di Jerez, al crocevia di cui sopra, scegliendo stavolta la direzione Siviglia, poco più avanti si imbocca la A4/E5, “autovia”, strada a scorrimento veloce, che circa in un’ora ci porterà in una città incantevole.Si consiglia l’uscita 9b Granada- Cordoba, subito dopo, la SE-30 in direzione Utrera-Granada-Antequera-Cordoba-Aeropuerto, e infine l’uscita 6A Sevilla-Avenida de la Paz. A questo punto si è già in città e dalla Avenida de la Paz si può cercare un posto idoneo dove lasciare l’autovettura. L’idea è quella di avvicinarsi al centro dove possibilmente sarà situato l’albergo scelto.Un percorso tra le infinite possibilità potrebbe essere quello che da Avenida de la Paz imbocca Calle Diego Martinez Barrios e subito dopo a seguire l’Avenida San Francisco Javier.Giunti presso una rotonda si gira verso Calle de Luis Montoto che porterà dritti in Calle de Menendez Pelayo. Qui esiste un parcheggio, un albergo, l’hotel Lar, in Plaza Carmen Benitez, un po’ vecchiotto ma con molte camere, e soprattutto il centro a portata di “piedi”.Val la pena una ricerca più accurata per l’albergo, ci sono molti piccoli bed & brekfast nelle viuzze del centro storico.

Siviglia è la città più grande dell’intera Andalusia, una delle più rappresentative dell’intero paese, sede dell’Expo del 92 , ha sviluppato diverse nuove zone e rivalorizzato le più antiche e tipiche, creando una città dall’aspetto dinamico, moderno, ospitale, attrezzatissimo, ma dal cuore antico e tradizionale. La miscellanea di arabo e spagnolo e l’incontro tra le due culture è fortissimo e lo si nota ovunque.Il giro potrebbe cominciare dal quartiere,“barrio”, di Santa Cruz, anima di Siviglia, il cui fulcro è dato dalla cattedrale gotica con il suo campanile moresco dalla cui cima svetta la Giralda, segnavento di bronzo che rappresenta la Fede, e il Real Alcazar, un tempo residenza reale degli Almohadi, nei secoli impreziosito ed ampliato dai re di Spagna. La visita si divide tra il Palacio Mudejar, il Palacio Gotico, gli appartamenti utilizzati ancora oggi dalla famiglia reale e soprattutto i meravigliosi giardini, curatissimi, molto vasti, impreziositi da fontane e giochi d’acqua tra le infinite tipologie di piante e fiori.

Tutto intorno la cattedrale e il Real Alcazar, la “Juderia”, vecchio quartiere ebraico prima della cacciata degli ebrei nel 1492, oggi dedalo di stradine che va dalla Matéos Gago, piena di negozietti d’artigianato e souvenir, fino ai Giardini di Murillo. Ogni viuzza è ricordata per una leggenda o tradizione come la calle Susona: si narra che alla fine del secolo XIV, Diego Suson, personalità di rilievo a capo di una rivolta ebrea, fu tradito, e pertanto condannato a morte, dalla bella figlia, Susona appunto, innamorata di un giovane cavaliere cristiano della controparte.Pentita e amareggiata per il mal fatto, Susona chiese che, alla sua morte, il capo le venisse staccato dal corpo e appeso per molti anni a seguire sulla porta di casa sua, la prima della stradina che oggi porta il suo nome.

In via Susona, come in via Pimenta, in Plaza de los Mercedarias, insomma un po’ dappertutto, è tassativo “ curiosare” all’interno dei vari portoni…Sì perché caratteristica di tutta l’Andalusia sono infatti i “Patios”, i giardinetti, le verandine interne, i vestiboli all’aperto – vanto di ogni famiglia Andalusa che si rispetti. Il periodo migliore è ovviamente quello della fioritura, la primavera, quando una vera e propria competizione al patio più bello ha luogo, ma ogni mese dell’anno è buono per la cura e la bellezza di ogni singola pianta, la simmetria e i giochi di luce delle fontane all’interno dei piccoli giardini. Imperdibile a tal proposito il Callejon del Agua, o Cammino dell’Acqua, vicino la popolare calle Vida.

Accanto il quartiere di Santa Cruz, passando per Avenida de la Costitucion, c’è l’Arenal, barrio conosciuto soprattutto per la grande arena, dove ovviamente si può assistere alle corride che però hanno inizio nel periodo di Pasqua fino alla fine dell’Estate e oltre, ma sospese nel periodo invernale.E’ possibile però durante tutto l’anno visitare il Museo Taurino, con tour guidati per capire un po’ di più l’arte della Tauromachia e la sua importanza nella tradizione Andalusa. Moltissimi i cimeli dei più importanti matadores, come Manolete, persino le teste imbalsamate dei tori che ne provocarono la morte; e poi l’arena, suggestiva arena, cruenta, sanguinaria ma profondamente radicata nel DNA spagnolo.

Dopo questa esperienza, una bella passeggiata lungo il Paseo de Cristobal Colon fino alla Torre del Oro, torre moresca merlata costruita nel XIII secolo.Qui si consiglia il lungo fiume, modo migliore per godere del Guadalquivir, il corso d’acqua più importante del sud della Spagna. In una giornata di sole, un buon libro e perché no, un picnic sul prato lungo i suoi argini sono davvero un’idea incantevole. Ogni ora, poi, c’è la possibilità di gite su barconi, per navigarne un lungo tratto comodamente seduti, oppure si possono affittare dei pedalò.

Il tramonto sul Guadalquivir e l’accendersi di mille luci riflesse sul fiume sono uno spettacolo eccezionale.

Arrivati al Puente de Isabel II, ci si può addentrare nuovamente nel barrio Santa Cruz, questa volta per una incursione in calle de las Sierpes e in calle Cuna all’insegna dello shopping più tipico. Oppure, si attraversa il ponte verso il quartiere Triana, famoso per le sue ceramiche (il negozio più famoso è Ceramica Santa Ana, al 31 di calle San Jorge), per le case bianche ed ocra, per gli Azulejos (le maioliche dipinte) ad imbellirne le facciate, e per la chiesa di Santa Ana, nel cui battistero c’è il Fonte Gitano, che pare tramandi il dono del canto flamenco ai figli dei fedeli.

Tornando alla calle de los Sierpes e continuando a salire costeggiando plaza del Salvador, plaza Alfalfa, lungo stradine strettissime si arriva alla Casa de Pilatos, così chiamata per assomigliare alla casa di Ponzio Pilato a Gerusalemme, Elegante palazzo, dove l’arte italiana rinascimentale, quella antico-romana, e quella Mudejar si fondono.

Prima di iniziare la visita, si potrebbe gustare una pasta alla crema in piazza della Campana o vivere l’emozione di comperar dolci artigianali preparati dalla monache del convento di Santa Ines alle spalle della chiesa di San Pedro in calle Dona Maria Coronel.Lo si fa attraverso una ruota nel muro che una volta serviva per i bimbi meno fortunati.

Nel periodo estivo, apre le sue porte la Isla Magica, parco di divertimenti che ruota attorno il lago de Espana, all’interno dell’Isla de la Cartuja, area recuperata per l’Expo 92 e oggi sede di musei, sale per esposizioni e zone per il tempo libero.

IV° ITINERARIO: Cordoba Punto di partenza:Siviglia Punto di arrivo:Cordoba Lunghezza: 139 km

La strada a scorrimento veloce che collega Siviglia a Cordoba è la A4/E5 ed è davvero piacevole da percorrere: offre un paesaggio rurale caratterizzato da masserie e cascine, maneggi con splendidi esemplari di cavalli e non raramente sbuffanti torelli. La si imbocca lasciando l’Avenida de Kansas City, facilmente raggiungibile dalla Menendez Pelayo lungo la Carretera de Carmona.

Giunti in prossimità di Cordoba, si consiglia l’uscita 401 Centro Historico-Mercacordoba che ci porta proprio sul Puente de San Rafael, da cui si ha una visuale di tutto il centro storico.Attraversato il ponte infatti, si è già su l’Avenida de Alcazar a due passi dalla grande moschea, la Mezquita, considerata il monumento islamico costruito in Occidente più importante. Vecchia di 12 secoli offre effetti architettonici stupefacenti grazie ad archi e pilastri nel Mihrab, nicchia di preghiera, nella Capilla de Villaviciosa, prima cappella cristiana del 1371, così come in ogni angolo visitabile.

Il miglior panorama della Mezquita si ha attraversando l’antico Ponte Romano sotto cui scorre il Guadalquivir, fino all’Arco del Trionfo e alla Torre de la Calahorra e passeggiando lungo il Parque de Miraflores.

Tutto intorno la Mezquita, il cuore di Cordoba, la Juderia, il vecchio quartiere ebraico, con le sue vie di ciottoli, troppo strette per le macchine, dove gli artigiani argentieri creano gioielli eleganti e dove tutto pare si sia fermato al X°secolo.

Cordoba ha una sua tradizione per quanto concerne i Patios; ce ne sono dappertutto, e una delle stradine più famose a tal proposito è la Calleja de las Flores. Vicolo cieco al cui fondo c’è una piazzetta e dei negozietti di souvenir, e all’interno di uno di questi, un piccolo pozzo di età romana. E’ visitabile e il padrone del negozio, un simpatico signore, sarà felicissimo di dare ulteriori spiegazioni. Il pozzo è “pubblicizzato” all’esterno del negozio con cartelli in tutte le lingue.

Costeggiando le antiche mura, lungo via Judios si incontra il Museo Taurino e l’antica Sinagoga. Poco prima, salendo sulla destra, un’associazione di artigiani all’interno di un vecchio cortile con verdi edere che si arrampicano sui muri e un caratteristico pozzo al centro:minuscole officine e graziosi negozi con articoli unici.

La vita moderna è a qualche isolato più a nord, intorno a Plaza de Tendillas, con grandi magazzini, bar e l’immancabile Corte Ingles. A est di questa piazza il mercato quotidiano si tiene in Plaza de la Corredera, ornata da arcate del 600.

Riavvicinandosi al fiume, quindi scendendo lungo via Armas, si arriva in piazza Potro con l’omonima Posada, oggi sede di informazioni turistiche e di mostre di vario genere, dove l’atmosfera è quella dei tempi passati, con le piccole botteghe e l’abbeveratoio per i cavalli. Nella stessa piazza il museo di Julio Romero de Torres, pittore che dedicò la sua arte a Cordoba e ne colse l’animo nei suoi dipinti, e il museo de Bellas Artes. Da plaza Potro lungo la via Don Rodrigo, poi Agustin Moreno, numerose le trattorie e le taverne per una cucina gustosa, tradizionale…E poco costosa.

Se si vuole concludere la visita in bellezza, rivivendo l’atmosfera araba di una volta, si può fare una capatina all’hammam Banos Arabes di via Corregidor Luis de la Cerda.Non dimenticate il costume da bagno!

V°ITINERARIO: Granada Punto di partenza: Cordoba Punto di arrivo: Granada Lunghezza:171 KM

Imboccata nuovamente per un brevissimo tratto la A4/E5 in direzione Granada-Madrid, uscta 403B, ha inizio la Carretera A Granada, la N432, una lunga strada nazionale, costeggiata da ulivi fino alle pendici della Sierra Nevada, tutta innevata. Scegliendo di entrare a Granada dalla parte alta, dove sorge l’Alhambra, si prende la A44/E902 con uscita Ronda Sur-Sierra Nevada-Alhambra.Dopo pochi minuti si ha già davanti il grande parcheggio ad ore dell’Alhambra, considerata a ragione, una delle meraviglie del mondo. All’interno delle sue mura, l’Alcazaba, il palazzo di Carlo V, il Generalife, residenza di campagna dei re Nasridi, e i Palazzi Reali. Le sale all’interno di quest’ultimi sono così belle da meritare ognuna una lunga sosta: non vi è angolo che non lasci letteralmente “a bocca aperta”. Il suono dell’acqua che sgorga dalle fontane e la frescura che ne deriva, ci accompagna durante tutta la visita. Il panorama sull’Albaicin, quartiere tipico di Granada, tutto vicoli e casette bianche, gerani e odori mediterranei, è splendido. Viceversa, dall’Albaicin, la vista dell’Alhambra al tramonto è magica.

In cima all’Albaicin, il Sacromonte, cuore gitano di Granada, costellato da grotte , una volta case a tutti gli effetti dei gitani, oggi tipici locali dove quest’ultimi si esibiscono in appassionati flamenchi.

Ritornando ancora all’Alhambra, bisogna ricordare che è possibile acquistare i biglietti via internet ed è consigliabile prenotarli nei periodi di maggiore afflusso. Una volta entrati si può liberamente circolare al suo interno fino alla chiusura, ma attenzione: l’ingresso ai Palazzi Reali è soggetto ad orari ben specificati sul biglietto (www.Alhambratickets.Com, tel.902441221-902224460). All’interno dell’intero complesso c’è un Parador e all’esterno diversi alberghi di varie categorie.

Scendere a piedi da qui fino in centro in Plaza Nueva, costituisce una piacevole passeggiata nel verde, esiste però un servizio di mini-bus, che continuamente fino a tarda sera fanno su e giù.

Da Plaza Nueva la cattedrale è a due passi lungo calle Reyes Catolicos all’incrocio con la Gran Via de Colon.Alle spalle della cattedrale piazza Bib-Rambla, piena di localini che servono tapas e altre ghiottonerie, negozietti e chioschi di fiori.

Esiste poi una vera e propria “kasba” nelle stradine che dalla cattedrale portano a piazza Bib-Rambla: bastano pochi passi per aver l’impressione di trovarsi a Tunisi o a Casablanca. Gli odori e i colori sono quelli arabi.

VI°ITINERARIO:Las Alpujarras-Malaga Punto di partenza:Granada Punto di arrivo: Malaga Arrivati alla fine del nostrio viaggio, si può scegliere di tuffarsi immediatamente nella briosa vita di Malaga, seguendo la A44/E902, di seguito la A329, la A92, la N331 e infine la E15 (percorso di circa 140Km); oppure deviare verso Motril e visitare Las Alpujarras, fertili valli montane coperte di castagni, noci e pioppi con panorami mozzafiato e piccoli paesini che si arrampicano sulle alture.Sono Lanjaron, famosa per le sue sorgenti e la sua acqua imbottigliata in tutto il paese, Trevelez e le sue coperte a colori vivaci tessute a mano, Orgiva e il prosciutto stagionato, Fuente Agria e molti altri.

Lasciato Las Alpujarras, si scende verso la costa fino a Motril, e da qui la strada costiera verso Malaga è un susseguirsi di località balneari, spiagge e campi da golf.

Arrivati a Malaga, l’atmosfera è esilarante, euforica, soprattutto nel centro della città lungo calle Marques de Lanos, nelle stradine attorno la cattedrale, giù verso il porto, nel Paseo del Parque fino la Plaza de Toros.Se si vuol fare una sosta ci sono delle bellissime panchine decorate di azulejos con frasi di scrittori famosi ispirate a Malaga.

E poi ancora l’antica Alcazaba sul monte Gibralfaro, il nuovissimo museo Picasso e la sua casa natale, le splendide spiagge dove fare ogni tipo di sport acquatico e gustare gamberi alla griglia nei “chiringuitos”, piccoli bar aperti nel periodo estivo.

Come arrivare L’Andalusia è raggiungibile dai principali aeroporti italiani con voli gestiti da molte compagnie aeree. Basta scegliere la più conveniente.Ovviamente il maggior numero di voli si concentra da Roma e Milano. Malaga, Siviglia, Jerez, Granada e Cordoba hanno un proprio aeroporto.

Il vettore ferroviario più rapido da Madrid è l’AVE, il treno ad altà velocità che arriva fino Siviglia e Cordoba. I pullman coprono quasi tutta la regione, ma spesso sono lenti. L’auto rimane il mezzo migliore per arrivare ovunque e in tutta libertà.

Documenti Carta di identità valida per l’espatrio e patente italiana per guidare.

Lingua Spagnolo.

Fuso orario Lo stesso dell’Italia.

Valuta Euro.

Noleggio auto Atesa, tel.902100101, www.Atesa.Es; Avis, tel.199100133 in Italia, 902135531 in Spagna, www.Avisworld.Com, www.Avis.Es; Europcar, tel.902105030, www.Europcar.Com, www.Europcar.Es; Hertz, tel.199113311 in Italia, 901101001 numero verde in Spagna, www.Hertz.Es; Crown, tel.952176486, 629538897, fax, 952246719, www.Crowncarhire.Com.

Dove dormire Jerez: Hotel Los Jandalos, ****stelle, con centro Spa al suo interno, Nuno de Canas-1, tel.956327230, fax 956326030, www.Jandalos.Com. Hotel Jerez, *****stelle, Avda Alvaro Domecq- 35, tel.956300600. Hotel Tierras de Jerez,***stelle, calle Corredera- 58, tel.956346400.

Siviglia : Gran Hotel Lar, **** stelle, Plaza de Carmen Benitez-3, tel.954410361,fax 954410452,www.Hotellar.Com.Hospederia Santa Maria, convento francescano fuori Siviglia nei pressi di Marchena, Palacio Ducal-9, tel.954843983.

Gibilterra: The Rock, *****stelle, 3Europa road, tel.956773000,www.Rockhotelgibraltar.Com.

Arcos de la Frontera: Cortijo Fain, ***stelle, Carretera de Algar km 3, tel.956231396. Parador,****stelle, Plaza del Cabildo, tel.956700500, www.Parador.Es.

Cordoba: Hotel Averroes, Campo Madre de Dios-38, tel.957435978, www.Hotelaverroes.Com, Hostal el Triunfo, Corregidor Luis de la Cerda-79, tel.957498484, www.Htriunfo.Com Maestre,*stella, calleRomero Barros-4-6, www.Hotelmaestre.Com. Alfaros, ****stelle, calle Alfaros-18, tel.957491920, www.Maciahoteles.Com. Granada: Hotel Alixares, ****stelle, paseo de la Sabina-40, tel.958225575. Hostal Meridiano, *stella, calle Angulo-9, tel.958250544. Hotel Navas, ***stelle, calle Tablas-4, tel.958253211.

Alhambra Palace, *****stelle, calle Pena Partida-2-4, tel.958221468, www.H-alhambrapalace.Es.

Parador de Granada,*****stelle, calle Real de la Alhambra, tel.958221440, www.Parador.Es.

Orgiva: Taray, **stelle, Ctra Tablate-Albunol km 18, tel.958784525, www.Rusticblue.Com/za119.Htm.

Ronda: Husa Reina Victoria, *****stelle, calleJerez-25, tel.952871240, www.Husa.Es. Parador de Ronda, *****stelle, Plaza Espana, tel.952877500, www.Parador.Es.

Trevelez: Hotel la Fragua,*stella, calle San Antonio-4, tel.958858626.

Malaga: Hotel Malaga Centro, ****stelle, c/Marmoles-6, tel.952070216, www.Euro-mar.Com. Gaucin: Hotel La Fructuosa,c/Convento-67, tel.617692784, www.Lafructuosa.Com.

Cosa mangiare Gli spagnoli sono un popolo allegro e ciarliero che ama stare in compagnia e mangiare bene. Fanno molti spuntini durante la mattinata e non disdegnano un aperitivo prima dei pasti. “Tapear” è tipicamente spagnolo e significa “mangiucchiare, spiluccare”prima dei pasti con piccole porzioni di formaggi, salumi o veri e propri piatti in formato mini.Il prosciutto crudo di montagna, jamon serrano, è delizioso come il chorizo, una salsiccia saporita , le morcillas, con sangue e spezie e i salsichones. Ottimi i formaggi, come il queso manchego, di pecora. Sulla costa pescado e mariscos, pesce e frutti di mare la fanno da padroni.In tutta la regione l’olio di oliva è notevole, così come i vini rossi e lo sherry nelle versioni secca e leggera: fino e manzanilla.Da non perdere i churros, bastoncini dolci di pastella fritta, e i biscotti:roscones, mantecados e moltri altri, alle mandorle, alla cannella e all’anice…Squisiti! Dove mangiare Jerez: La Cepa de Oro, Por.Vera-35, tel.956344175, cucina Andalusa; Alcazaba, c/S.Francisco de Paula-6, tel.956332960, tapas e cucina Andalusa; Asador Venta de Cartuja, Bda.Lomopardo, tel.956156590, specialità di carne, prosciutti e salumi.

Siviglia: Cerveceria Giralda, calle Mateos Gago-1, tel.954227435, grande varietà di tapas eccellenti, le volte all’interno sono resti di un bagno moresco; El Buzo, calle Arfe, tapas bar ; Cerveceria El Cordone, calle Santa M.La Blanca-19, tel.954418982, cucina locale a buon prezzo; Bar Europa, c.Siete Revueltas-35, tel.954221354, bar per prime colazioni e tapas; La Bodega, Plaza de Alfalfa-4, tel.954214252, degustazione vini con salumi e formaggi tipici; La Hosteria del Laurel, Plaza de los Venerables-5, Tel.954220295, in piena Juderia, cucina tipica in uno scenario incantevole.

Cordoba: La Palma, Plaza de la Corredera-36, tel.957486877; Asador el Choto, calle Almanzor-10 Juderia, te.957760115, piatti a base di carne secondo la tradizione di Cordoba; Taverna Puerta Sevilla, calle Postrera-51, tel.957297380, si mangia all’aperto in un tipico patio cucina tipica e non; La Espuela, calle San Alvaro-5, cucina casalinga e come specialità carne di toro;Bodegas Campos, calle Don Rodrigo vicino la plaza Potro, un po’ caro ma la cucina è ottima.

Granada: Seis Peniques, calle Pavaneras, tipica cucina con pesce e frutti di mare di Motril; Chikito, Plaza Campillo-9, tel.958223364, costruito al posto di un caffè che ospitava Garcia Lorca e i suoi amici; Mirador de Morayma, calle Pianista Garcia Carrello-2, tel.958228290, ubicato nell’Albaicin, con vedute dell’Alhambra.

Malaga: Quitapenas, calle Sanchez Pastor vicino la cattedrale, fondato nel 1880, questo tipico bar di pesce offre squisiti spiedini di gamberi e varie fritture che si mangiano seduti su sgabelli appoggiando il piatto su vecchi barili di sherry.

Spettacoli di flamenco Jerez: La Taverna Flamenco, Angostillo de Santiago-3, tel.956323693, spettacoli di flamenco e ristorante.

Siviglia: Tablao El Arenal, calle Rodo-7 barrio del Arenal, tel. 954216492, anche ristorante.

Granada: Zambra Gitana La Rocio, Cno del Sacromonte-70, tel.958227129.

Visita Bodegas Jerez: Bodega Tio Pepe, calle Manuel Maria Gonzalez-12, tel.956357016, www.Gonzalezbyass.Es; Pedro Domecq, calle San Ildefonso-3, tel.956151500.

Crociere sul Guadalquivir Siviglia: Cruceros Torre del Oro, Paseo Al calde Marques del Contadero, tel.954561692, www.Crucerostorredeloro.Com.

Conventi dove acquistare dolci fatti dalle monache Siviglia: Convento de Santa Ines, calle Dona Maria Coronel; Convento de Santa Ana, calle Del Gran Poder, dietro l’Alameda de Hercules.

Granada: Chiesa di San Pedro y San Pablo, Carrera del Darro-via Zafra.

Bagni arabi-Hammam Siviglia:Aire de Sevilla, calle Aire-15 Barrio de Santa Cruz, tel.955010024, www.Airedesevilla.Com.

Cordoba: Hammam, Corregidor Luis de la Cerda-51, tel.957484746.

Appuntamenti Dia de la Cruz (prima settimana di maggio), Granada e Cordoba.Si gareggia per creare le croci di fiori più colorate, agli angoli delle vie e delle piazze.

Cordoba patio fiesta (metà maggio). Nella zona vecchia si aprono al pubblico patios ornati di fiori con spettacoli di flamenco.

Semana Santa. Settimana Santa celebrata in tutta Andalusia con riti e processioni ricchi di patos.

Festival Internacional de Tango (primavera) Granada.

Festival Internacional de Jazz (estate) Granada.

Romeria de San Cecilio (febbraio) Granada, festa del patrono.

Feria Grande (maggio) Cordoba, in onore a Nuestra Senora de la Salud con spettacoli taurini in Plaza de los Califas.

Punti di informazione turistica Arcos:Plaza del Cabildo-calle Maldonado, tel.956702264; Granada: calle Santa Ana-4, tel.958225990; Cordoba: Plaza de la Tendillas-Campo Santo de los Martires-Posada del Potro, tel.902201774; Siviglia: Puente de Isabel II-Paeo de las Delicias; Jerez: Alameda Cristina-calle Paul-2, tel.956331150,956348696.

ENTE TURISMO SPAGNOLO Roma, Piazza di Spagna-55, tel.066783106; Milano, via Broletto-30, tel.0272004617.

www.Turismospagnolo.It-www.Andalucia.Org.



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