Viaggio a Praslin

Ciao a tutti! Abbiamo letto con molta attenzione i resoconti dei viaggi che abbiamo trovato sul sito ed abbiamo cercato di seguire alcuni consigli. La nostra è stata una vacanza per nulla fai da te, siamo pigri e ansiosi e dunque preferiamo star tranquilli per quanto riguarda prenotazioni di alberghi, aerei,ecc. Quindi abbiamo prenotato con tour...
Scritto da: Silvano De lazzari
viaggio a praslin
Partenza il: 10/04/2006
Ritorno il: 17/04/2006
Viaggiatori: in coppia
Ciao a tutti! Abbiamo letto con molta attenzione i resoconti dei viaggi che abbiamo trovato sul sito ed abbiamo cercato di seguire alcuni consigli. La nostra è stata una vacanza per nulla fai da te, siamo pigri e ansiosi e dunque preferiamo star tranquilli per quanto riguarda prenotazioni di alberghi, aerei,ecc.

Quindi abbiamo prenotato con tour operator sia i voli sia la guest house di Praslin.

Inoltre, avendo solo una settimana scarsa a disposizione, abbiamo preferito rimanere a Praslin e fare escursioni.

Dopo il primo impatto col caldo umido e con la fila per il controllo passaporti, timbri, ecc.. Abbiamo aspettato la valigia per un’oretta. Insomma pensavamo di arrivare al pelo a prendere l’altro aereo per Praslin, previsto per le 9.30, quando poi abbiamo scoperto che in effetti il volo era alle 10.30, per problemi di pienone di turisti.

All’andata il bagaglio a mano è stato posizionato senza problemi nei box sopra le nostre teste, ma al ritorno…Ce lo siamo tenuto in braccio, perché gli aerei dei collegamenti interni sono proprio piccolini.

Dei trasporti vari organizzati siamo stati contenti, per il resto abbiamo noleggiato l’auto con la quale abbiamo girato l’isola in un giorno, più che comodamente. Auto a noleggio in genere nuove e carine, consegnate con il pieno di benzina, da rifare prima di riconsegnarle. Quel giorno abbiamo visitato la Valleé de Mai, per la quale il costo d’ingresso è di 15 € a persona senza guida. Secondo noi piuttosto cara, anche se vale la pena di visitarla, sembra davvero la foresta vergine, anche se poi si scopre che alcune piante sono state importate.

Quel giorno abbiamo percorso anche numerose spiagge della costa ovest, stupende , soprattutto anse Consolation, purtroppo tutte con alghe o sulla spiaggia o in acqua. Noi, per fortuna, alloggiavamo sulla costa est, ad anse Volbert, bellissima e abbastanza sgombra di alghe. Purtroppo tutte le spiagge vengono mangiate nel tardo pomeriggio dall’alta marea! Il bello di questo periodo è stato che tutte le spiagge (tranne anse Lazio) erano praticamente private: c’eravamo solo noi e pochi altri, quindi ce le siamo proprio godute.

In un altro giorno abbiamo fatto una gita in catamarano, prevista dal pacchetto acquistato, che ci ha portato a vedere dal mare varie isole ed a fare snorkelling in prossimità di esse: anse Lazio (che abbiamo visto anche il giorno dell’auto e che è spettacolare, quella che ci è più piaciuta, anche più di anse Source d’Argent a La Digue, di cui parlerò dopo), Felicité , Grand Soeur e Petite Soeur.

Un altro giorno siamo stati a La Digue, dove abbiamo visitato la fabbrica dell’olio di cocco, visto le tartarughe ultra centenarie e purtroppo chiuse in un recinto, molto grande , ma pur sempre un recinto! Poi ad anse Source d’Argent abbiamo fatto un bagnetto praticamente seduti perché c’era bassa marea e non si poteva nuotare. La spiaggia è bella, ma anche lei piuttosto piena di gente e con l’handicap delle maree.

Abbiamo pranzato piuttosto bene al ristorante sulla spiaggia di Grand Anse, caratteristico e rustico, poi abbiamo potuto fare il bagno perché il mare era calmo, con poche onde (di solito ci sono i surfisti!). Carissimi i negozietti vicino al porto di La Digue, meglio quelli sulla Cote d’Or a Praslin.

Un capitolo nero è quello dei ristoranti, piuttosto cari e che ci hanno richiesto sempre gli euro. Si cambia senza problemi in rupie, ti “arpionano” i nativi chiedendo il cambio, in genere a 10, noi non abbiamo voluto “tirare” troppo. Tenete presente che le strutture turistiche sono tutte care, non si capisce perché la stessa coca in bottiglia che costa al massimo 1 € presso il negozietto del pakistano, debba costare più del doppio in albergo o nel bar turistico! Il fatto che ci siano queste diversità di prezzo lascia l’impressione che i turisti vengano sfruttati e non sempre a favore dei nativi.

Altra notizia è che le zanzare CI SONO e ci sono anche i SUNFLIES che pungono come dei maledetti; non li vedi ma li senti, specie sotto le piante sulla spiaggia.

Per la sera portatevi una torcia elettrica perché la corrente ogni tanto manca, ed un mazzo di carte perché dopo cena non si fa proprio nulla: i pochi negozi sono chiusi e non c’è vita di società. Se ciò fosse una scelta dei locali, la rispettiamo, ma non sappiamo se è davvero così.

E il sole? Bellissimo: ci siamo arrostiti ben bene…Fra uno scroscio di pioggia e l’altro! Comunque non portatevi golfini o maglioni perché fa caldo anche con il maltempo che dura peraltro quasi solo lo spazio di una notte e l’indomani è di nuovo bello.



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