Viaggio a marsa alam, perfetto relax
L’aeroporto è notevolmente piccolo e di nuova costruzione come del resto lo sono la maggior parte dei palazzi della zona.
L’accoglienza è davvero speciale, all’uscita dell’aeroporto troviamo tanti gruppi folkloristici che accolgono i turisti con canti e danze locali. I costumi sono davvero bellissimi! I bambini ci vengono incontro regalandoci delle bellissime rose come augurio di benvenuto e ci danno un volantino per pubblicizzare la festa della Provincia di Marsa Alam dal 22 al 24 gennaio.
Appena siamo saliti sul pullman abbiamo scoperto di essere stati molto fortunati ad aver scelto proprio questo sabato per il nostro arrivo, perché questa “accoglienza speciale” viene fatta solo a scopo informativo della festa locale.
La città di MARSA ALAM è situata lungo la costa orientale dell’Egitto, a circa 250 Km. Da Hurgada, non lontano dal confine con il Sudan, ed è l’ultima novità in fatto di vacanze sul Mar Rosso. E’ la zona meno turistica dell’Egitto e per questo anche la più intatta e selvaggia, dalla barriera corallina tra le più belle al mondo.
Il nostro villaggio è il Bravo Club, che dista a soli 5 Km dall’aeroporto, ma nonostante la vicinanza non si avvertono gli aeromobili in volo, anzi, nemmeno si vedono! È una splendida struttura in stile nubiano, circondata da giardini rigogliosi e verdi, sapientemente distribuiti tra la spiaggia e la strada, il confine del mondo.
L’hotel è situato in un tratto di costa tra i più belli e incontaminati della zona, adagiato direttamente su una bellissima spiaggia sabbiosa, al centro di una splendida baia che conta ben 1.200 metri di battigia! Qui la barriera corallina si estende fino a riva, anche se nella zona centrale della baia l’accesso al mare è comodo e soprattutto diretto. Dispone inoltre di un pontile che consente l’entrata in acqua oltre il reef e dal quale si possono ammirare i meravigliosi colori dei coralli e dei pesci di questa zona.
La spiaggia è attrezzata con ombrelloni, lettini e paravento. L’area centrale del Bravo Club è meravigliosa, composta dalla elegantissima reception in stile nubiano e arredata da bellissimi salottini. Nella parte laterale sono presenti diversi negozi di souvenir e prodotti artigianali tipici nei quali si viene praticamente trascinati all’interno dai gestori, abili venditori con i quali è necessario contrattare. Sono in vendita papiri, abiti tipici egiziani, le caratteristiche magliette, argenteria, souvenir vari e bellissimi narghilè di tante dimensioni e colori. Verso il ristorante centrale c’è una torretta nella quale è stato ricavato un locale beduino e si può passare la serata bevendo the e fumando il narghilè. L’atmosfera che si respira qui è davvero rilassante e permette veramente di sentirsi in Egitto. Le camere sono costruite lateralmente alla reception e sono spaziose e pulite. La piscina è grande, anzi, le piscine sono grandi! Infatti ce ne sono ben tre, una per i più piccoli con l’acqua caldissima e le altre due hanno come differenza solo la temperatura dell’acqua. Ai bordi di questa quest’area relax c’è la pizzeria-snack che prepara delle pizze quasi alla napoletana: buonissime! Dal lato opposto c’è la zona fitness con tanto di palestra attrezzata di tapis roulant, ciclette, parche, ecc… e la zona rigenerante con sauna, bagno turco, piscina idromassaggio e massaggi.
Il ristorante centrale è grandissimo e tutti i giorni propone menù differenti con servizio a buffet, con il mercoledì la serata con specialità egizie. L’animazione è molto varia e ci siamo divertiti tantissimo, i ragazzi del Bravo sono stupendi, organizzano tantissimi giochi, tornei e corsi di ballo che iniziano alla mattina e finiscono alla sera per poi proseguire nel teatro con spettacoli davvero divertenti e balli egiziani. Ma lo spettacolo più grande si avvera intorno all’ora del tramonto, nel momento in cui il cielo s’infuoca, la luna fa capolino con Venere è sullo sfondo non si vede altro che montagne collinose, perché qui al di fuori del villaggio, non si trova altro che l’affascinante deserto! 21 gennaio 2007 – GITA A EL QUSEIR Di prima mattina scendiamo in spiaggia, ma siamo rimasti subito colpiti dalla forte brezza che soffia dai quadranti settentrionali, quasi preoccupati per la temperatura non certo elevata, così decidiamo di approfittare di questa domenica frescolina per andare a visitare una cittadina locale.
Iniziamo l’escursione costeggiando il mare nell’unica strada asfaltata che percorre il Mar Rosso da Sud a Nord, El Quseir si trova più o meno a 100 Km da Marsa Alam. Il paesaggio mostra da subito le sue caratteristiche: deserto roccioso da un lato, mare blu dall’altra e, in mezzo, parecchi cantieri di villaggio turistico in costruzione. Questo tratto di costa è ancora un luogo incontaminato e alle prime armi, ma durerà poco, in breve tempo ci saranno molti villaggi. Non si vedono invece paesi di popolazione locale, se non nei pressi dell’aeroporto o delle città più importanti, perché il governo egiziano non vende questo tratto di terra per costruire abitazioni ma solo per scopo turistico.
Per il momento sembra ancora di attraversare una landa desolata, una stretta e lunga lingua nera che solca il deserto, il Deserto del Sahara (dall’arabo الصحراء, sahrā’, “fulva”, dal colore della sabbia) che è il più vasto deserto della Terra, con una superficie di 8.000.000 chilometri quadrati. Si estende dall’Oceano Atlantico al Mar Rosso per una lunghezza di circa 4000 km, con l’unica interruzione della Valle del Nilo, e per una larghezza 1500-2000 km dal Mediterraneo fino alle regioni centrali dell’Africa, dove il passaggio da deserto a savana è a volte assai incerto e stabilito da fattori di ordine climatico.
Il Sahara non ha un aspetto uniforme, si identificano infatti diversi tipi di paesaggio: l’hamada, deserto di roccia nuda, liscia, incisa e lavorata dai venti che forma acute e taglienti schegge, il serir, formato da uno strato di ciottoli e ghiaia e l’erg, chiamato anche idean, nel Sahara centrale, formato dalle caratteristiche dune di sabbia.
Ecco perché strada facendo vedono sulla sinistra solo piccole montagne.
Vediamo anche molte zone militari, tutte recintate da filo spinato, in quanto sono terreni infestati di mine ancora attive. Alcune zone sono solo fazzoletti di terra, altre hanno una piccola caserma, ma una è una vera e propria base militare nella quale sono in grado di decidere le sorti dell’intero pianeta! Dopo circa un’ora di pullman giungiamo a nella tipica cittadina egiziana che conserva tutte le tradizioni e gli stili di vita dell’Alto Egitto: El Quseir.
L’impatto con la periferia non è il massimo, le abitazioni più esterne sono abbastanza degradate, anche se all’interno della cittadina invece si intravedono palazzi più decorosi, ma questo è lo stile dei villaggi egiziani, un vero e proprio paradosso con i villaggi turistici che sembrano davvero villaggi da favola! La prima tappa è una visita al vecchio quartiere italiano, dove si possono vedere la fabbrica di fosfati, ormai dimessa, con all’interno un piccolo museo e una chiesa fondata come cattolica ma ora convertita in ortodossa. Sembra una città fantasma del vecchio far west, baracche e case diroccate sono tutto quello che resta di quella che era una fiorente colonia italiana di qualche tempo fa. Dopo di che tappa obbligata alla piccola moschea della cittadina.
Finalmente arriviamo nel piccolo centro della cittadina e intravediamo sprazzi di vita egiziana per le strade, fino a giungere in una via pullulante di negozietti e bancarelle. È incredibile come in pochi metri quadri si trovino concentrati tanti manufatti e una vasta scelta di souvenir a cui non si può resistere.
Quello che ci ha colpiti di più, però, è stato l’assalto dei bambini locali, davvero molto carini, con età compresa tra i 4 e gli 8 anni, non credo di più, che ci hanno scortati per tutto il tragitto, chiedendo caramelle, matite e 1 euro. Averlo saputo prima, ci saremmo portati dolciumi e cancelleria in valigia! Da un lato fa pena vederli correre a piedi nudi sull’asfalto, ma dall’altro è una vera gioia vederli così sorridenti! L’unico peso sul cuore è stato non poter dar nulla a questi piccoli amici, perché ci è stato fortemente sconsigliato di dar loro del denaro, in quanto le autorità locali non vogliono che questi piccoli si abituino ad elemosinare.
Passeggiamo a piedi lungo le vie della città fino a giungere al porticciolo, dove ci sediamo sulla spiaggia per bere la caratteristica bevanda del Karkadè mentre qualcuno ne approfitta per provare a “fumare” il narghilè. In men che non si dica ci sorprende un tramonto bellissimo, con colori davvero meravigliosi.
22 – 27 gennaio 2007 – VITA AL BRAVO CLUB Questa è nata come vacanza relax e così abbiamo trascorso tutto il tempo rimanente all’interno del villaggio. È la settimana ideale, siamo solo 33 ospiti in una struttura immensa! Ci siamo conosciuti e abbiamo legato anche piccole amicizie.
Il tempo è volato tra bagni in piscina, passeggiate sulla spiaggia e tornei organizzati da uno staff di animazione davvero eccezionale.
Nel tardo pomeriggio invece era la natura a farci omaggio di uno spettacolo sublime: il tramonto.
Purtroppo come tutte le cose belle la vacanza è finita presto, però abbiamo conquistato il nostro obiettivo: divertirci in piena tranquillità! P.S.: Se volete curiosare la struttura del Bravo Club di Marsa Alam visitate il sito www.Villaggibravo.It troverete la pianta del villaggio con le telecamere posizionate in ogni punto per darvi la visuale completa!