Viaggio a Dubai e in Sud Africa
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Partenza il 19/05 da Venezia alle 22.00 circa con volo Emirates: aereo semi nuovo, cibo molto buono per essere in aereo, molti tipi di intrattenimento sul computerino, crew molto gentile e disponibile (il 20 era il mio compleanno e allo scoccare della mezzanotte 5 membri dell’equipaggio sono comparsi con 2 calici di champagne per me ed il mio compagno, un vassoio di frutta, 2 super tortini, cioccolatini Godiva e cantandomi happy birthday, con finale di 2 foto ricordo fatte con la polaroid… carinissimi ed emozionante! Emirates voto 10!). Arrivo a Dubai in perfetto orario alle 5.35 (ricordatevi che bisogna spostare le lancette dell’orologio 2 ore in avanti) temperatura di 34°C (!). Controllo passaporti un po’ all’americana, mille domande…non spaventatevi, l’atmosfera è un po’ più rilassata. Cambiate i soldi in aeroporto, il tasso di cambio qui conviene. Se non avete già un transfer per l’albergo vi do un consiglio: appena uscite dall’aeroporto non date retta a nessuno e andate direttamente verso i taxi beige e rossi che sono quelli autorizzati, questo perché sono più economici di chi vi offre il trasporto con macchina privata. Sapete che comunque tutti i taxi che partono dall’aeroporto partono da una tariffa minima di 25 AED, non pensate che vi abbiano raggirato, è la prassi!
Noi abbiamo dormito in 4 alberghi diversi durante il nostro soggiorno e li abbiamo prenotati tutti con booking: una notte al Jumeirah Beach Hotel (che si trova esattamente di fronte all’albergo a forma di vela): camera molto grande e molto bella, servizio impeccabile e ottima posizione; incluso nel prezzo della camera avete il wi-fi in stanza e l’ingresso all’adiacente parco acquatico il Wild Wadi Waterpark. Hotel che consiglio decisamente!! Per arrivarci dall’aeroporto abbiamo speso circa 130 AED. Siamo stati poi una notte all’Atlantis, (situato nella palma) che consiglio ancora di più del precedente! E anzi, vi consiglio di starci per almeno 2 notti perché è enorme e vale la pena di godersi e visitare ogni cm! Incluso nel prezzo della camera avete anche qui il wi-fi in stanza, l’entrata al mega parco acquatico e l’entrata alla Lost Chamber, il grande acquario interno all’albergo (da non perdere)! Successivamente abbiamo passato 2 notti al Pullmann Mall of the Emirates, (adiacente al centro commerciale Mall of the Emirates) che ha prezzi più bassi rispetto agli altri 2 alberghi ma i servizi sono comunque ottimi; inoltre l’albergo ha un’ entrata diretta al centro commerciale Mall of the Emirates (quello con la pista da sci all’interno per intenderci). Internet qui però è a pagamento. L’ultima notte l’abbiamo fatta al Gulf Oasis Hotel Apartement, il più economico tra tutti e in posizione un po’ più defilata (si trova nella zona Teco); niente di che come albergo ma stanze grandi e pulite che includono nel prezzo la sauna, la piscina e la vasca idromassaggio. Ideale se per voi l’albergo è solamente un posto per passare la notte o se avete il volo la mattina presto e volete risparmiare nel pernottamento.
Dove abbiamo mangiato: per la cena del mio compleanno abbiamo cenato in uno dei ristoranti del Burj Al Arab (la vela), precisamente al Bab Al Yam: è il ristorante con i prezzi più accessibili per i comuni mortali ma offre una cena a buffet di tutto rispetto, con una vasta scelta di piatti che vanno dall’antipasto al dessert (ci sono anche ostriche e pesce crudo ma secondo noi non buonissimi) e ovviamente si può mangiare fino a scoppiare, per un totale di circa 67€ a testa ma bevande escluse (attenzione che le bottiglie di vino sono un po’ carette!). Il ristorante è piccolino ma a bordo piscina, con tavoli sia all’aperto sia all’interno, con l’aria condizionata. La cosa super è che, se al momento della prenotazione (noi l’abbiamo fatta in internet sul sito dell’albergo) accennate al fatto che festeggiate un compleanno o un anniversario, a fine cena vi portano una mini torta con tanto di candelina e serenata (senza farvi pagare nulla in più)! Se non riuscite a mangiare il tortino al momento, ve la incartano di tutto punto e ve lo portate in albergo! Insomma, se dovete festeggiare qualcosa, in questo posto fate sicuramente una bellissima figura, senza spendere un’esagerazione!! All’hotel Atlantis abbiamo pranzato al “The Edge”, ma abbiamo mangiato maluccio e speso abbastanza (2 piatti di pasta, patatine, coca, birra,un caffè 260 AED); la sera abbiamo cenato sempre dentro all’albergo al “Seafire Steakhouse” speso un po’ ma mangiato benissimo e il locale e il servizio meritano davvero (un antipasto, 2 secondi, acqua, 2 bicchieri di vino, 2 caffè 530 AED). Al ristorante del Pullmann Hotel abbiamo cenato due volte, si mangia discretamente e si spende sui 350 AED in due). Abbiamo anche cenato al ristorante libanese che si trova nel Souk Al Bahar, al secondo piano, (dove si trova la fontana del Burj Khalifa); non si mangia divinamente ma non si spende molto (di 2 antipasti, 2 secondi, acqua, 2 bicchieri di vino e 2 caffè abbiamo speso 360 AED); il ristorante però ha una stupenda terrazza che dà sulla fontana, da dove potete ammirare gli spettacoli notturni in maniera eccellente! Altri pranzi li abbiamo fatti all’interno dei due grandi centri commerciali, il Mall of the Emirates e il Dubai Mall, nella foud court di ogni uno avete una vasta scelta di posticini.
Cosa raccomandiamo di fare: visitate i 2 più importanti centri commerciali anche se non siete appassionati di shopping, meritano una visita solo per come sono fatti! Visitate l’acquario che si trova all’interno del Dubai Mall, merita una visita anche questo! Visitate il museo di Dubai e poi raggiungete il fiume che si trova lì a due passi per noleggiare un Abra e fare la mini crociera sul Dubai Creek (120 AED del tour di un’ora), che è davvero carina, se fatta soprattutto al tramonto! Chiedete all’“autista” di farvi scendere sulla sponda opposta (a Deira) per visitare il souk delle spezie e dell’oro (qui tutti vi chiederanno un po’ insistentemente se volete orologi, magliette, borse, occhiali ovviamente contraffatti, ma basta rispondere gentilmente di no un po’ di volte…). Salite sulla terrazza panoramica del Burj Khalifa preferibilmente al tramonto (fa meno caldo e la visione by night è molto più suggestiva) ma prenotate via internet un po’ in anticipo, sia per trovare posto sia per pagare meno poiché se prenotate via internet spendete 100 AED, se invece prendete il biglietto al momento dentro il centro commerciale –sempre se trovate posto- spendete 400 AED…una bella differenza! Non abbiamo fatto l’escursione nel deserto…da come ci è stata proposta dal tour operator che si trova al piano terra del Mall of the Emirates ci sembrava una cosa molto commerciale e un po’ troppo costruita e non abbiamo avuto tempo per scovare e valutare altre proposte…poi ovviamente, dipende da cosa si cerca! Abbiamo infine visitato la Jumeirah Mosque, bella ma niente a che vedere con quella di Abu Dhabi (per le donne: non preoccupatevi se non avete il velo, ve lo danno loro, solo cercate di essere il più vestite possibile!)
Ci siamo sempre spostati in taxi visto che non costano molto (circa 7€ a corsa) anche perché la metro di superficie non compre molte stazioni e comunque bisogna fare sempre dei pezzi a piedi per raggiungere i punti d’interesse (e la città non è molto a portata di pedone: sia perché mancano praticamente i marciapiedi, sia perché fa veramente tanto caldo per fare delle camminate!).
Ultime cose: i tassisti arrotondano quasi sempre i prezzi per eccesso, i facchini degli alberghi si aspettano quasi sempre la mancia e anche quando mangiate fuori è praticamente obbligatorio lasciare il 10% del totale in mancia. L’alcool non lo trovate se mangiate nei centri commerciali, in pratica lo trovate solo nei ristoranti e nei bar degli alberghi. Anche se fa caldissimo, nemmeno l’ombra delle zanzare!
Abbiamo trovato Dubai una città meravigliosa, pulitissima e sicurissima (la polizia si vede pochissimo in giro) oltre che molto calda e, anche se vi sono praticamente solo alberghi e centri commerciali e poco di storico da visitare, non risulta affatto noiosa. Sfatiamo poi il mito che è una città costosissima: certo, se volete potete benissimo spendere 10.000€ al giorno tra albergo e cene ma la città offre moltissime sistemazioni e posti dove mangiare anche a prezzi convenienti! È decisamente una città per tutte le tasche.
SUD AFRICA
CAPE TOWN E DINTORNI
Da Dubai siamo partiti alla volta di Cape Town, sempre con volo Emirates. Aereo un po’ più vecchio del volo Venezia-Dubai, pasti un po’ più scadenti ma diciamo che grazie alla vasta scelta di films, musica e giochi dell’intrattenimento, 9 ore e mezza passano anche abbastanza discretamente. Arrivati in orario (qui nessun fuso orario rispetto l’Italia) passiamo al controllo passaporti, molto sbrigativo, cambiamo un po’ di soldi (il cambio è praticamente 1 a 10) prendiamo le valigie e ci dirigiamo verso l’uscita: con nostra sorpresa veniamo assaliti dai tassisti molto meno che a Dubai. Comunque anche qui cercate di prendere sempre i taxi ufficiali e non le macchine private che vi costano di più. Usciti dall’aeroporto ci troviamo in una realtà molto diversa da Dubai: ci sono 17°C e fa freddino e notiamo molti agenti di polizia di guardia.
Dove abbiamo dormito: abbiamo soggiornato per 4 notti al Cape Royale Luxury Hotel (per arrivarci dall’aeroporto abbiamo speso 250 Rand) in zona Green Point; hotel in ottima posizione (in 10 minuti a piedi arrivate al Waterfront e al suo famoso centro commerciale) in una delle zone più sicure della città, anche se è comunque sconsigliato muoversi a piedi di sera. Le stanze sono molto grandi e pulite, lo staff è molto gentile e disponibile e potete usufruire gratuitamente dello shuttle dell’hotel se fate spostamenti entro i 5km dall’albergo (per esempio per andare al Waterfront non spendete nulla). L’albergo inoltre dispone di parcheggio sotterraneo gratuito. Unica pecca è la connessione wi-fi nelle camere che è praticamente assente anche se viene pubblicizzata; nella lobby invece funziona benissimo! L’ultima notte l’abbiamo passata al The one 8 Hotel, a 10 minuti di taxi dall’altro albergo: è molto più economico, molto più piccolo e molto più semplice ma siete nella stessa zona dell’hotel precedente. La stanza che ci hanno dato era molto piccola ma pulita ma anche qui il wi-fi è pessimo; la reception è aperta dalle 8.30 alle 23 e la colazione inclusa nel prezzo della stanza è assai deludente, praticamente da mangiare non c’è nulla! Sinceramente consiglio questo albergo solo per brevissimi soggiorni.
Dove abbiamo mangiato: consigliamo vivamente il ristorante del Cape Royale per i prezzi onesti oltre che per la qualità delle carni, dei dolci e dei vini! Nella zona del waterfront ci sono comunque tantissimi ristoranti che offrono qualsiasi tipo di cucina. A Stellenbosh abbiamo mangiato al Wijnhuis che consigliamo davvero, mangiato del pesce buonissimo e bevuto del buon vino! (2 bicchieri di vino, acqua, 2 secondi, 2 dolci 2 caffe e amaro per 760 Rand). Durante il giro della penisola del capo ci siamo fermati a pranzare a Hout Bay al Mariners Wharf: ristorante molto carino in tipico stile “cittadina di mare e di pescatori” con un buon menù di pesce, prezzi discreti (noi abbiamo speso 628 Rand per 2 bicchieri di vino, acqua, 2 bei secondi abbondanti, insalata e 2 caffe) e una bella vista sulla piccola baia.
Cosa abbiamo fatto: abbiamo noleggiato una Polo berlina all’Avis,(il cui ufficio si trova a 5 minuti dall’albergo Cape Royale e ci siamo andati con lo shuttle gratis poiché rientra nella fascia dei 5 km) per un totale di 562 rand per 2 giorni (navigatore incluso). L’abbiamo utilizzata il primo giorno per fare il giro della penisola del capo: siamo partiti da Cape Town e abbiamo preso la M6 che segue la costa; abbiamo passato Sea Point, Llandundo, Hout Bay, Noordhoek, Kommetjie, Scarborough fino ad arrivare all’entrata del Table Mountain National Park (l’entrata in macchina costa 170 Rand e ricordate che in inverno l’uscita dal parco è prevista per le ore 17 e se ritardate siete passibili di multa!). Abbiamo raggiunto il famoso Capo di buona speranza per la foto di rito e Cape Point (i punti d’interesse sono abbastanza ben segnalati, fate comunque attenzione); qui state davvero attenti ai babbuini, soprattutto se avete nella borsa e nella macchina del cibo, perché non hanno per niente paura dell’uomo! Se volete prendere la seggiovia per raggiungere il faro ricordatevi che l’ultima corsa è alle 16.30, altrimenti buona camminata! All’uscita del parco nazionale abbiamo preso la M4 verso Simon’s Town per vedere la famosa spiaggia dei pinguini e poi abbiamo proseguito per Fish Hoek, Kalk Bay, Muizenberg e ritorno in città percorrendo la M3. Per fare questo giro ci vogliono sulle 5 orette ma partite in mattinata e godetevi con calma il viaggio in macchina, ci sono dei paesaggi mozzafiato, che richiedono davvero delle soste obbligate!!! Quindi partite pure in anticipo per evitare di vedere tutto in velocità e non godervi l’atmosfera! Consiglio: per andare da Hout Bay a Noordhoek percorrete il Chapman’s Peak Drive, è una strada litoranea di 5km di una bellezza mozzafiato, si paga un pedaggio di 31 Rand ma li vale tutti! Il secondo giorno abbiamo utilizzato la macchina per visitare le Winelands: anche in questo caso partite la mattina e fate la strada con calma, rimarrete incantati dai paesaggi. Noi abbiamo preso la N1 fino a Paarl (circa 2 orette), poi siamo scesi sempre seguendo la N1 a Franschoek per poi andare, percorrendo la R310, a Stellenbosch ed infine siamo ritornati in città ripercorrendo la N1. Lungo le strade di Stellenbosch e Franschoek è pieno di cantine e non si sa veramente dove fermarsi….noi abbiamo provato la Tokara, la Delaire e la Glen Carlou: in quest’ultima abbiamo assaggiato i vini più buoni e la degustazione è gratuita mentre nelle altre due la degustazione si paga 10 Rand a calice. Noi le consigliamo comunque tutte e tre e all’interno hanno tutte dei bei ristoranti (quello del Glen Carlou è aperto però solo a pranzo!). Ricordate che le cantine chiudono presto in questo periodo dell’anno, al massimo alle 17!
Abbiamo poi visitato Kirstenbosh (l’ingresso costa 40 Rand a persona e dal centro sono circa 20 minuti di taxi, circa 250 Rand A/R): il parco è enorme ed è veramente bello, solo che essendo praticamente inverno non c’era nemmeno un fiore e molte piante erano appassite o senza foglie…merita comunque una visita. Siamo saliti sulla Table Mountain (noi ci siamo andati in taxi ma se arrivate in macchina armatevi di pazienza per trovare parcheggio lungo la strada): siamo saliti in cima con la funivia (che costa 195 Rand a testa A/R) e abbiamo percorso i sentieri che vi consentono di fare il giro della cima piatta della montagna dalla quale si ha una vista stupenda della città!! In 3 orette ve la cavate e se avete fame in cima trovate anche un ristorante e un bar. Causa un po’ le cattive condizioni meteo in alcuni giorni e la mancanza di tempo nei giorni di sole non siamo riusciti ad andare e Robben Island purtroppo perciò non possiamo lasciarvi nessun commento…possiamo ricordarvi solo una cosa: i traghetti partono dal molo del waterfront e l’ultimo per andare all’isola è alle 13 mentre l’ultimo che torna dall’isola è alle 15.00! Per tirarci un po’ su il morale dalla mancata visita alla prigione dove è stato rinchiuso Mandela, ci siamo concessi una piccola gita in barca sulla baia di Cape Town (50 rand a testa per un’uscita di mezz’ora e i biglietti si comprano al momento in uno dei tanti baracchini lungo il molo che offrono questo tipo di gite oltre ai giri in elicottero, in catamarano ecc…ce n’è per tutti i gusti): non è un’escursione memorabile ma si ha una bella vista della Table Mountain e della città dal mare e per 10 € va più che bene; se volete darci più valore aggiunto fatela al tramonto quando il cielo ha dei colori bellissimi! Inoltre la cosa carina è che la barca parte anche se siete solo in 2, come è successo nel nostro caso e avevamo così la barca tutta per noi! Per finire la nostra visita a Cape Town in bellezza abbiamo prenotato tramite l’albergo (il Cape Royale, ma potete farlo benissimo via internet) l’immersione in gabbia tra gli squali bianchi a Gaansbai. Il pacchetto del tour operator (Shark Lady Adventures mi pare) includeva il transfer con il loro pulmino dall’albergo a Gaansbai e ritorno (vi vengono a prendere alle 5 della mattina!), colazione nel quartier generale del tour operator, uscita in barca (verso le 9.30) di 3 orette e l’immersione (senza bombole) nella gabbia con la fornitura delle tute e piccolo pranzo al ritorno al quartier generale prima di ritornare in albergo, il tutto per circa 1700 Rand a testa. Escursione indimenticabile ad alto tasso adrenalinico! Abbiamo visto ben 4 squali bianchi, il più grande di 4 metri e uno di loro ha urtato anche la gabbia da quanto vicino è passato!! Consigli: portatevi il travelgum per il mal di mare per quando la barca si ferma e getta l’ancora, il rollio della barca può causare molti fastidi di stomaco visto che le onde non sono proprio piccole in oceano aperto! Poi, copritevi bene perché la mattina quando si esce con la barca fa abbastanza freddo (almeno in questo periodo) e portatevi indumenti caldi soprattutto per quando uscite dall’acqua! Infatti una nota dolente di questa gita fatta in inverno, è la temperatura dell’acqua che era freddissima e siccome ovviamente non vi danno mute stagne, patite un po’ il freddo sia sott’acqua ma soprattutto quando ne uscite. Il costo non è proprio da poco ma l’esperienza che fate la ricorderete sicuramente per un bel po’!
KRUGER PARK
Da Cape Town siamo volati a Johannesburg con la British: aereo piccolissimo e vecchio, pasti orribili e un sacco di turbolenze… per fortuna il volo dura solo 2 orette! Arrivati a Johannesburg ci siamo diretti verso lo stabile dove ci sono tutte le compagnie di noleggio auto (uscite dall’aeroporto, attraversate la strada e vi trovate davanti l’edificio, comunque le indicazioni sono chiare); noi non avevamo prenotato in anticipo la macchina perché non pensavamo ci fossero problemi di disponibilità ed invece quasi tutte le compagnie avevano esaurito le macchine, incredibile! Avis, Hertz, EuropeCar ecc…avevano finito tutte le macchine! Alla fine siamo riusciti a noleggiare una macchina alla Budget che era l’unica compagnia ad avere ancora qualche macchina (credo per i prezzi un po’ più alti rispetto le altre compagnie, non da il kmtraggio illimitato e perché non è considerata una delle migliori sinceramente, ma non avevamo scelta!). Abbiamo così noleggiato una Honda CR-V Elegance (nuova e molto comoda per fare tanta strada) con cambio automatico e navigatore per 4 giorni purtroppo senza km illimitati ma con 800 km a disposizione; i km in più costavano circa 0,30 centesimi di euro al km. Noi per fare A/R aeroporto di Johannesburg/Kruger e aver girato parecchio sia all’interno del parco che nei dintorni abbiamo ovviamente superato gli 800 Km disponibili e ne abbiamo fatti altri 194 (costati circa 66 € ) per un totale del noleggio di 4 giorni di 4669 rand. La strada per arrivare al parco è praticamente tutta dritta (la N12 che poi diventa N4 mi sembra) e la imboccate praticamente subito appena uscite dall’aeroporto; la strada è in ottime condizioni, semi nuova ma è pagamento e prevede 2 pedaggi che vi costeranno circa 85 Rand in totale. Per arrivare a Nelspruit ci abbiamo messo 4h e mezza più un’altra oretta per arrivare al Paul Kruger Gate.
Dove abbiamo alloggiato: siccome siamo partiti verso le 17.30 da Johannesburg la prima notte non potevamo farla già dentro al parco perché sia i gate d’entrata che i vari rest camp chiudono i cancelli alle 17 in inverno perciò state molto attenti ad arrivare in orario! Abbiamo così dormito ad Hazyview all’hotel Casa do Sol: si trova lungo la Sabie Road sulla sinistra e prevede un percorso di 10 minuti di macchina su una strada sterrata per arrivare ai cancelli dell’albergo…cosa un po’ particolare (noi l’abbiamo fatta alle undici di sera e ci ha un po’ disorientato) ma non preoccupatevi di aver sbagliato strada, arrivate fino in fondo e troverete l’albergo, che è molto carino ed ha una pianta un po’ particolare…sembra di essere in un mini villaggio da quanto grande e strano è! Le camere sono grandi e pulite, non hanno il wi-fi, che è a pagamento e lo si può utilizzare solo in un salone dell’albergo. Al Kruger abbiamo pernottato per 3 notti allo Skukuza Rest Camp, che si raggiunge in un’oretta abbondante da Hazyview entrando al Paul Kruger Gate. Il Camp è molto grande e ben organizzato, in teoria è il più grande di tutto il parco, e al suo interno trovate una banca con servizio di cambio valuta (non proprio conveniente, forse è meglio che cambiate i soldi prima di entrare), un distributore di benzina, un ufficio postale, un mini supermercato, un negozio di souvenir, un internet point, una caffetteria e un ristorante. A dir la verità in internet avevamo letto giudizi molto contrastanti sulla qualità del Camp in generale e sulla pulizia dei bungalow ma devo dire che il nostro bungalow era pulitissimo e veniva riassettato ogni giorno; certo, era un po’ spartano (non aspettatevi la tv in camera, il frigo bar e il phon) ma c’era tutto l’indispensabile. Anche gli altri servizi li abbiamo trovati di buona qualità, compreso il ristorante;, anche se ha un menù un po’ povero, ma le pietanze sono abbastanza discrete e i prezzi non sono male. Alcuni punti negativi riguardano gli orari di chiusura dei servizi: le poste e la banca chiudevano alle 15, il supermercato e l’internet point alle 19 e il ristorante alle 21, dopo di che il Camp diventava un villaggio fantasma con niente da fare.
Cosa abbiamo fatto: ad Hazyview non c’è molto da fare, è proprio un paesino piccolino…dentro al parco abbiamo fatto un safari notturno (prenotato alla reception dello Skukuza al costo di 170 rand a testa) della durata di 2h: partenza alle 22 e ritorno a mezzanotte con la classica jeep turistica che porta circa 20 persone. Consiglio: di sera in questa stagione fa parecchio freddo e si toccano anche i 13°C perciò mettetevi qualcosa di pesante! Gli altri giorni abbiamo girato il parco con la nostra macchina e anche così si vedono alcuni animali come le giraffe, gli elefanti, gli ippopotami…però fate almeno un safari organizzato all’alba o di notte, è tutta un’altra cosa e avrete più possibilità di vedere leoni, rinoceronti e ghepardi! Altro consiglio: se pernottate o visitate lo Skukuza fate la camminata che costeggia il fiume e andate fino alla fine, dove trovate un punto d’osservazione con delle panchine…noi da lì abbiamo visto, dall’altra parte del fiume, un ghepardo che stava riposando all’ombra di un albero, una giraffa, una leonessa e due enormi coccodrilli!
Insomma, abbiamo trovato Cape Town un po’ deludente sinceramente: la città in sé non offre molto e la pensavamo un po’ più sicura… non è molto raccomandabile camminare a piedi la sera, nemmeno nelle zone più sicure. C’è tanta povertà tra la popolazione di colore e si vede e si sente ancora tanta disuguaglianza tra bianchi e neri il che fa un po’ di tristezza! Se vi muovete in macchina vedrete township senza confine con un livello di povertà molto alto e tanti tanti barboni che vivono in strada. Ma basta uscire dalla città per ritrovarsi in tutt’altra atmosfera, con paesaggi senza limiti e meravigliosi!!! Le strade sono veramente ben tenute e larghe e si guida senza problemi (a parte la guida a destra che finché non ci si prende l’abitudine confonde un pochino). State attenti ai limiti di velocità: c’è molta polizia e si mettono spesso con il laser, soprattutto nella strada che porta da Hazyview al Paul Kruger Gate, qui la presenza della polizia con il laser è costante!! I prezzi in generale sono molto bassi e il cambio per noi rende tutto ancor più conveniente. Se arrivate al Paul Kruger Gate senza una prenotazione di pernottamento all’interno del parco non vi fanno entrare ma niente paura, potete prenotare una sistemazione direttamente qui al gate, alla reception. Nel Parco in questa stagione durante il giorno fa abbastanza caldo, ci sono anche 25 °C, ma di sera la temperatura si abbassa molto fino ad arrivare a 13°C! Noi non abbiamo fatto la profilassi antimalarica…visto che abbiamo visitato il Parco nel periodo invernale e la profilassi comporta comunque qualche disturbo, abbiamo deciso di non farla e sinceramente abbiamo fatto bene perché non abbiamo visto nemmeno una zanzara! In 3 giorni non siamo mai stati punti!
Era la nostra prima volta in Sud Africa e avevamo un po’ di timore che fosse un viaggio un po’ impegnativo e che richiedesse un’organizzazione molto puntuale (cosa che non fa per noi che siamo soliti decidere cosa fare giorno per giorno)….avevamo pensato male! È un viaggio che possono fare tutti, grandi, piccini e anziani (tant’è vero che nel parco abbiamo visto mooolti gruppi di anziani e più di una mamma con il pancione) e non richiede necessariamente un’organizzazione da marines degli itinerari e degli spostamenti…solo state attenti ai limiti di velocità e agli orari se dovete arrivare o spostarvi all’interno del Kruger Park.
Unico punto molto negativo del Sud Africa è la connessione internet: è davvero pessima! Speriamo di non avervi annoiato e di avervi dato qualche buona dritta e qualche buon consiglio!
Buon viaggio!