Viaggio a Cassine

La timida arte dal fascino medievale
Scritto da: Francesca Bertha
viaggio a cassine
Partenza il: 19/06/2009
Ritorno il: 22/06/2009
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
Bastano appena due passi lungo una salita alberata per poter ammirare, dall’ombra di un pino, un paesaggio di rara bellezza: il color ruggine delle tegole, il rosso dei mattoni delle case, gli archi che testimoniano i tempi che furono. Passeggiando per le vie di Cassine si viene avvolti da un calore e da una tranquillità che sarebbero impensabili in una grande città. Mentre il mio sguardo spazia da un campanile alle colline verdi che s’intravedono in lontananza, e l’immaginazione comincia a popolare di cavalieri i vicoli del centro storico che conservano, quasi del tutto intatto, il ricordo di un suggestivo passato medievale, mi viene in mente una canzone di Luigi Tenco: “Tu, mio caro vecchio albero, tu sei stato il castello di un regno e neppure lo sai”. Luigi Tenco, il grande cantautore che ha cantato l’amore più viscerale, quello più romantico e profondo, era nato proprio qui, a Cassine, paese dell’alessandrino a circa 15 chilometri da Acqui Terme, in cui ha vissuto, frequentando anche spesso Ricaldone, paese di origine di sua madre, fino all’età di dieci anni, quando la sua famiglia si trasferì in Liguria. Ma Tenco non è l’unico artista importante nativo di Cassine: la città, citata come territorio dell’episcopato di Acqui già in documenti del X secolo, diede i natali nel 1912 anche a un illustre pittore, Franco Sassi. Diverse opere dell’artista sono conservate alla Pinacoteca Civica di Alessandria, e cinque suoi acquarelli si possono addirittura ammirare presso il British Museum di Londra. Pochi pittori hanno saputo dipingere la nebbia come fece lui: le cascine dei suoi acquerelli colpiscono l’immaginazione nonostante siano velate da timide pennellate di autentica nebbia piemontese. I suoi “Paesaggi medievali” sono famosi perché rendono omaggio alla trecentesca Chiesa di San Francesco, meraviglioso monumento gotico lombardo di Cassine, rendendola elemento fantastico attraverso delle visioni pittoriche surreali.

Ma a Cassine l’arte non è soltanto nelle opere pittoriche e musicali: si respira anche nel modo di pensare e di lavorare della gente. L’estate scorsa con un gruppo di amici abbiamo deciso di lasciare alle spalle la città e di trasformarci per qualche giorno in cavalieri d’altri tempi, andando alla riscoperta della natura delle colline dell’Alto Monferrato, attraverso delle emozionanti gite di trekking a cavallo. Abbiamo trovato il luogo ideale per lanciarci in questa rigenerante avventura presso La.Ti.Mi.Da., un agriturismo gestito da quattro giovani fratelli, che ci hanno saputo trasmettere il loro autentico amore per il mondo contadino e per la natura. “Non tutti nella vita possono permettersi di scegliere, e per questo molti sono insoddisfatti e a volte si sentono soffocare. A noi capita di soffrire solo quando siamo lontani da casa. Come quando da piccoli un malanno non ci permetteva di passare le giornate a rincorrere i grilli, o di sellare il cavallo e perdere la cognizione del tempo passeggiando tra i boschi e i vigneti delle nostre belle colline”, ci ha raccontato Francesca, e abbiamo potuto notare che è tutto vero: quando lei o sua sorella Danila parlano ai loro cavalli, gli animali sembrano davvero capire le loro parole. Nei loro racconti gli animali sono protagonisti assoluti, e mentre narrano la storia di un caprettino che hanno visto nascere quando erano piccole, ci portano a conoscere altri loro amici a quattro zampe, tra cui alcune belle tartarughe e perfino un simpaticissimo furetto dormiglione. Dopo le escursioni a cavallo ci siamo abbandonati ai piaceri del palato, senza farci mancare nulla: dai cinque antipasti fino al vino, abbiamo gustato delle cene abbondanti e succulente a base di prodotti tipici del luogo, elaborati con fantasia e senso artistico come il risotto con le fragole e i petali di rosa. Abbiamo anche assaggiato i ravioli fatti in casa, la selvaggina e le crostate preparate con la marmellata, “dono” degli alberi da frutto che crescono vicino all’antico casale. Anche la nostra amica, che soffre di intolleranza al glutine, ha potuto godersi i pasti esattamente come noi, perché l’agriturismo è specializzato in cucina senza glutine. Dopo la cena, non poteva mancare il concerto: quello dei grilli, appunto, che abbiamo ascoltato seduti al dehor mentre i nostri amici cavalli si riposavano nelle stalle.

Siamo tornati da questo weekend lungo non solo pieni di esperienze divertenti testimoniate da innumerevoli foto che abbiamo scattato ai bellissimi cavalli, ma anche con un amore rinnovato per le cose semplici e autentiche della vita. Oltre a tornare a Cassine d’estate, pensiamo di farci un salto anche a Settembre, quando si svolgerà la famosa Festa Medioevale, l’unica rievocazione storica della provincia di Alessandria. In fondo, cavalieri lo siamo già, diventare dei cavalieri medievali sarà il prossimo passo…

Francesca Bertha



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