Viaggiare è bello ma se ti regalano il viaggio
Inizio quindi il mio diario di viaggio con la prima tappa: Parigi.
Volo diretto Meridiana con arrivo al Charles de Gaulle terminal 3. Qui ,dovendo andare con la navetta dell’Air France alla Gare Montparnasse ( il nostro hotel Paris Marriot Rive Gauche si trova in Av. St.Jacques) ci siamo spostati con una specie di trenino al terminal 2 (le indicazioni per l’uscita verso la navetta non erano molto chiare per cui abbiamo perso un po’ di tempo .Il Roissybus che porta all’Opera passa invece da tutti i terminal) Costo 15 euro a persona.Da Gare Montparnasse all’hotel in taxi ( 6 euro + 3 di supplemento bagagli).
L’hotel è molto bello,stile americano, con i letti grandi , servizi ottimi ( oltre vari articoli da toletta di ottima qualità in camera c’era pure il termos elettrico per preparare il caffè o il thè con tutto il necessario,persino l’asse ed il ferro da stiro).
Unico neo: l’Av. St. Jacques si trova in una zona eccessivamente tranquilla ,solo una brasserie vicino l’hotel, un’edicola un minimarket (per fortuna) e un Pizza Hut da asporto e quindi per trovare da mangiare dovevamo necessariamente spostarci ( l’ottima metropolitana parigina, fermate Glacier o S.Jacques) A proposito rispetto all’ultima volta che sono stata a Parigi sulla metro non ho mai incontrato zingari o pickpocket!!! Prima sera quindi ci siamo accontentate di una pizza Hut in camera anche perchè era già tardi . Quando mi occupo direttamente delle prenotazioni alberghiere cerco un hotel che sia in una zona vivace,la prima volta Champs elisèè, la seconda Operà, anche se di categoria inferiore ma a caval donato…
2° giorno: essendo già state 2 volte a Parigi abbiamo preferito visitare la nuova zona della Defense.( metro gialla 1 meglio scendere alla fermata Esplanade e attraversare a piedi la spianata) Enormi grattacieli,sembrava di essere a Manhattan ma essendo sabato mattina poca gente in giro. Un bel centro commerciale ( un po di shopping non guasta mai) e varie possibilità per mangiare.
Riprendiamo la metro e ci spostiamo a Montmartre ( linea 2 blu) siamo scese a Blanche, proprio davanti al Moulin Rouge, perchè volevamo percorrere l’itinerario del film ” Il favoloso mondo di Amelie” che amiamo moltissimo.Percorrendo Rue Lepic cominciamo la salita verso il Sacro Cuore, attraversando le tipiche stradine con quell’aria cosi’ bohemienne,piene di gente e di negozietti . Entriamo ” Aux 2 Moulins ” il bistro dove lavora Amelie, che bella sensazione,quindi proseguiamo verso Place du Tertre ( ormai i pittori e i caricaturisti sono pochissimi, è pieno di ristoranti) e subito dopo arriviamo al Sacro Cuore, sempre affascinante e maestoso,nonostante la giornata grigia e cupa.Le scalinate come sempre affollatissime di gente proveniente da ogni dove, tanti ragazzi che suonano e cantano, un luogo veramente pieno di fascino. Discendiamo verso Rue de trois freres alla ricerca del negozio del signor Colignon,e dopo una sosta nel delizioso negozio Pylon,oggettistica di design veramente carina ed a prezzi abbordabili ( abbiamo già comprato i regali di Natale) ecco davanti a noi ” aux marchè de la Butte ” il fruttivendolo del suddetto film e accanto la palazzina dove abita Amelie. Mangiamo una crepe alla nutella e delle ciliege acquistate poco prima e riprendiamo la metro direzione zone St. German de pres, esattamente fermata Rue du bac ( metro 12 verde) perchè tenevo tanto a visitare la Cappella delle apparizioni della Medaglia Miracolosa. Proseguiamo a piedi verso il quartiere latino ( siamo entrati un attimo nel settore gastronomia del Bon Marchè ,da rimanere a bocca aperta con l’acquolina che sbava ) e ci fermiamo a cenare in uno dei tanti ristorantini greci per mangiare kebab e pita, niente di eccezionale ma pulito ed il cibo buono ed abbondante, circa 13 euro per 2 piatti con contorni e bibite. Anche se il cielo è ancora chiaro, a Parigi fa buio tardi, dopo aver girellato ancora verso Boul.St.Michel riprendiamo la metro per tornare in hotel,stanchissime.
3°giorno: è domenica e oggi si va a Disneyland. Abbiamo acquistato i biglietti d’ingresso in hotel pagando 59 euro a testa per i 2 parchi, se possibile acquistateli prima su internet risparmierete 10 euro a testa. Con la metro andiamo a prendere la coincidenza a Nation con la Rer rossa direzione Marne la Vallèè ( circa 20 euro per 2 persone andata e ritorno nella stessa giornata) Malgrado la mia veneranda età ( ho 50 anni) questo parco esercita su di me un’attrazione grandissima, per un giorno mi pare di avere ancora 8 anni.
(se rendessimo obbligatorio per legge andare almeno una volta l’anno a disneyland per disintossicarsi dall’orrore del mondo che ci circonda?).
Abbiamo ovviamente provato le nuove attrazioni, mia figlia pure la paurosa Tower of terror, io mi sono spaventata abbastanza nel Crush’s Coaster, un vertiginoso rollercoaster al buio, seduta in un guscio di tartaruga (alla ricerca di nemo). Correndo da un attrazione all’altra, fra i 2 parchi, assoggettandoci a lunghe file( solo in alcuni casi abbiamo poturo fare il Fast Pass perchè ad una certa ora erano già esauriti)siamo comunque riuscite a visitarne parecchie, trovando pure il tempo per mangiare un hot dog ( 4,90 cad.). In questo periodo gli Studios chiudono alle 18,il parco principale alle 21, per cui prima di riprendere il treno abbiamo cenato al Planet Hollywood, megahamburgers con contorno e bibite a circa 38 auro per 2.
Arriviamo in hotel verso le 23 e subito a nanna.( sulla metro fino a tardi è pienissimo come da noi all’ora di punta) 4° giorno oggi si parte per Londra. Con il taxi ( ci si può spostare anche in metro ma avevamo troppi bagagli sigh! sigh! ) andiamo alla Gare du Nord per prender l’ Eurostar che in 2ore e 20minuti ci porterà a Londra passando sotto la Manica. Au revoir Paris e alla prossima puntata nel settore Gran Bretagna.
Conclusioni: come ho già detto è preferibile se possibile prenotare un hotel in una zona movimentata, anche di categoria inferiore, per poter girare fino a tardi e trovare facilmente dove mangiare (con tutti le possibilità che ci sono a Parigi dovevamo cenare prima di rientrare in hotel, senza la possibilità di rinfrescarci,altrimenti avremmo digiunato).