Viaggiando cuba

VIAGGIANDO CUBA 06/02/2004 – 21/02/2004 Itinerario L’Avana - L'Avana Giorno 1 Venerdi 06 febbraio 2004 VOLO INTERCONTINENTALE BOLOGNA – L’AVANA Volo Iberia Bologna – Madrid IB 3669 13.05-15.35 Madrid – La Havana IB 6621 17.00-21.00 Tariffa CTS Tempo all’arrivo: caldo e...
Scritto da: avventure
viaggiando cuba
Partenza il: 06/02/2004
Ritorno il: 21/02/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Ascolta i podcast
 
VIAGGIANDO CUBA 06/02/2004 – 21/02/2004 Itinerario L’Avana – L’Avana Giorno 1 Venerdi 06 febbraio 2004 VOLO INTERCONTINENTALE BOLOGNA – L’AVANA Volo Iberia Bologna – Madrid IB 3669 13.05-15.35 Madrid – La Havana IB 6621 17.00-21.00 Tariffa CTS Tempo all’arrivo: caldo e sereno. La Havana ha un fuso orario di 6 ore in meno del nostro (vige l’ora legale come in Italia) Trasferimento: all’aeroporto contrattato un taxi ufficiale per USD 15 fino al centro città.

Casa Particular Sig.Re Pablo Rodriguez (parla un po’ italiano) (Havana Vieja) Calle Compostela 532 E/ Brazil y Muralla Tel 07/8612111 07/8612226 4 camere pulite con 1 bagno in comune USD 30/camera + USD 2,5/pax colazione Non si può cenare.

Prenotare dall’Italia.

Consigliabile dormire all’Avana Vieja piuttosto che al brutto quartiere del Vedado.

Giorno 2 Sabato 07 febbaio 2004 LA HAVANA Tempo: Sole e caldo.

Mattino: noleggio auto alla Transtur presso l’Hotel Havana Libre (al Vedado). La prenotazione ed il pagamento dell’auto è stato fatto in Italia tramite la Caribbean Diving Centre S.A. Www.Caribeantravel.It/principale.Htm in quanto propone uno sconto del 10% sulle tariffe Transtur per acquisti on-line. In loco si pagano USD 10 di assicurazione al giorno. Volendo USD 3/giorno per ogni autista aggiuntivo. Cauzione USD 200.

Tarda mattinata e pomeriggio: ritorno in centro a piedi passando per: Centro Havana: con le fognature rotte, le strade piene di buche, i palazzi fatiscenti è il luogo migliore per assaporare l’essenza della città.

Callejon de Hemel: affascinante luogo di culto e monumento alla cultura afrocubana.

Capitolio: straordinariamente simile a quello americano e dai begli interni neoclassici.

Calle Obispo: strada piena di negozi e molto affollata. Una delle più animate arterie della città.

Plaza de Armas: la più antica piazza di La Havana. Bellissima, con il mercato dei libri e i magnifici palazzi ristrutturati. Notare che una via è lastricata con legno.

La Cattedrale: bellissima.

Mercato Artigianale: il più grande e fornito della Capitale.

Parque Central e Paseo del Prado: il Paseo è uno dei viali più gradevoli della città. Bella passeggiata fino al Malecon all’imbrunire.

All’uscita dall’albergo ci dirigiamo, passando dall’adiacente Casa dei Matrimoni, ad un giardinetto dietro all’albergo dove abbiamo visto esserci un curioso movimento: sono i bambini di una scuola che hanno organizzato una piccola festa e ballano divertiti. Partono le prime fotografie. Subito dopo siamo placcati da un giovane ragazzo cubano che inizia a chiacchierare raccontandoci di sua sorella che ha sposato un padovano. Lui stesso asserisce essere in procinto di partire per l’Italia per lavorare come cameriere a Padova. Aggiunge di essere uno studente universitario ma che preferisce lavorare nel turismo anziché studiare in quanto i laureati non sono debitamente remunerati. Ci accompagna per un po’, trascinandoci praticamente dove vuole andare lui. Poi gli offriamo una bevuta e lo salutiamo in quanto ci ha trascinato in un brutto centro commerciale di alcun interesse. Meglio camminare da soli per godere a fondo di questa splendida città. Arrivati al Capitolio un altro cubano attacca bottone e ci racconta la stessa storia della sorella… che siano tutte storie per braccare qualche turista? Salutato cordialmente il nuovo amico, non prima di averci offerto anche un po’ di farina ed essere rimasto basito e divertito al nostro rifiuto… italiani, no farina? Ahahaha… ci allontaniamo e proseguiamo il nostro giro fino a Calle Obipso, dove ci sediamo, all’angolo con la Compostella, a sorseggiare un caffè a ritmo di Salsa.

Cena: Paldar La Julia. Calle O’Reilly 506/a e/ Bernaza y Villegas (sufficiente). Maiale in salsa, moros y cristiani (riso bollito e fagioli neri), verdure fritte, acqua e birra. Giorno 3 Domenica 08 febbraio 2004 LA HAVANA – TRINIDAD Tempo: Sole e caldo.

Trasferimento: Partenza ore 9,30 arrivo 14,30.

Raggiungere l’autospista non è facilissimo in quanto, all’Havana, mancano quasi completamente le indicazioni. Ci perdiamo quasi subito. Chiediamo aiuto ad un cubano che si propone come “Caronte”, non prima di aver disegnato una incomprensibile mappa e di aversi descritto la difficoltà per arrivare all’autostrada. Decidiamo di non farlo salire in macchina, in quanto ci sentiamo parecchio presi in giro e proseguiamo. Al primo poliziotto che vediamo chiediamo indicazioni, ci disegna una mappa e in poche svolte siamo di nuovo sulla retta via (non era infatti così difficile).

Non ci accorgiamo di essere passati sopra l’autospista central e arrivati ad un ufficio Trastur, chiediamo aiuto al custode. Contento della inaspettata visita, ci disegna una perfetta e particolareggiata mappa per arrivare all’autostrada, descrivendoci tutte le strade ed i ponti che andremmo ad incontrare… grazie alla dettagliata pianta arriviamo all’autopista.

Naturalmente anche l’uscita per Cienfuegos non è indicata ed infatti la saltiamo. Ci insospettiscono, però, le immagini del Che Guevara poste su di un ponte. Decidiamo, quindi, di fare inversione sull’autopista (tanto non passa nessuno e lo fanno tutti) e chiediamo informazioni alla stazione di servizio posta subito prima del ponte. Il primo cubano intervistato ci dice che la deviazione per Cienfuegos la abbiamo sorpassata da molti km e che ci tocca tornare indietro. Scemi completamente proprio no! Non ci fidiamo e chiedo all’ufficio della Etacsa (azienda telefonica). Mi dicono di passare sul ponte e proseguire, così come avevamo immaginato. Il cubano della informazione sbagliata mi chiede scusa e dice di essersi confuso e mi conferma il percorso che mi ha indicato l’impiegata della Etacsa. Che avesse bevuto troppo Ron? Poco dopo Cienfuegos ci perdiamo, non si capisce come, e facciamo una tappa alla Playa Rancho Luna (nulla di speciale). Torniamo sui nostri passi, chiediamo aiuto ad una stazione di servizio, e riprendiamo la strada per Trinidad. Capiamo di essere sulla giusta strada quando ad una svolta incontriamo lo stesso autostoppista che pochi minuti prima avevamo incontrato alla periferia di Ciefuegos… anche lui si era spostato e aveva fatto prima di noi! Per autopista central Dal centro Malecon/Paseo del Prado si prende il Tunnel. Si imbocca quindi la Monumental (ampia strada a doppia gareggiata illuminata). Dopo qualche km si passa –a sx- lo stadio e subito dopo la strada si divide. A sx si prosegue per una strada a doppia carreggiata (Via Blanca) che porta alle “Playas de l’Este” e poi a Varadero, a dx per una strada ad unica carreggiata che porta alla “Carretera Central”.

Dopo qualche km la strada torna ad essere a doppia carreggiata. Ad un certo punto il senso di marcia opposto un po’ più in alto. Si passa quindi sopra alla “Autopista central” che conduce a Santa Clara e poi quasi fino a Ciego de Avila. L’autopista è riconoscibile in quanto a 4 corsie per senso di marcia. Appena superata il ponte sull’autopista si prende l’entrata a dx. Ci si immette sull’autopista in direzione Santa Clara. Non esistono cartelli segnaletici, solo uno appena entrati in Autopista che indica Santa Clara: dritto! Utilisimo, una volta raggiunta l’autopista! Se si prosegue sulla circonvallazione si arriva all’autopista per Pinar del Rio così come descritto al giorno 10.

Per Cienfuegos e poi Trinidad Superata la deviazione a dx (indicata) per la Baya dei Porci un ponte con immagini del Che Guevara, qualche inno alla rivoluzione e una stazione di rifornimento a sx segnalano l’uscita per la statale che conduce a Trinidad passando per Cienfuegos. Anche qui non esistono cartelli segnaletici.

Trinidad Trinidad, 129 km a sudest de L’Avana mantiene l’atmosfera di una vecchia città coloniale. Fondata nell’anno 1514, Trinidad era una delle sette città originarie di Cuba e, la presenza di molte costruzioni risalenti al 17esimo, 18esimo e 19esimo secolo, gli garantisce un posto sulla lista dei siti culturali del mondo dell’UNESCO. Il piccolo centro della città ha strade acciottolate e interessanti musei. La bellezza di questa piccola cittadina viene fuori piano, piano, perdendosi fra le sue piccole del centro storico e non solo. Sono presenti anche un paio di mercati artigianali. A piedi si passano i posti più belli: Plaza Mayor Iglesia de la Santissima Trinidad Ermida de Nuestra Senora Plaza Santa Ana Parque Cespedes, come il Museo Historico Municipal.

Trovato un alloggio soddisfacente ci dirigiamo subito al centro della città, alla scoperta di questa affascinante e stupenda cittadina coloniale.

Casa Particular Carmelina de La Paz (Zona Monumento) Calle Piro Guinart 239 E/ Vincente Suyama y Independencia Tel 3294 Due camere pulite con bagno privato. Una al piano superiore (preferibile) con 2 letti matrimoniali e terrazzo, scalcinato, vistamare. Cibo buono.

La strada che arriva da Cienfuegos conduce direttamente, tenendo la sx, alla Piro Guinart. La casa si trova a sx appena prima della barriera che indica l’inizio della zona pedonale.

USD 25/camera + USD 3/pax colazione + USD 7/8/pax cena (bevande esclusa) Cena in casa: gamberi saltati in padella, riso amarillo, verdure fritte, frutta, spremuta d’arancia e birra.

La cittadina offre anche molti bar e locali notturni dove si può bere e ballare e prendere il fresco.

Dopo cena: passeggiata in centro. Ci fermiamo nel bar, in cima ad una scalinata, a lato della cattedrale. Molti giovani ballano la Salsa.

Giorno 4 Lunedì 09 febbraio 2004 TRINIDAD Tempo: Sole e caldo.

Mattino: Playa Ancon, una bellissima spiaggia bianca con palme ed un mare a dir poco stupendo. Evitare Playa Boca in quanto ci sono gli scarichi della città. Barriera corallina USD 5/pax con catamarano.

Pomeriggio: visita della città. Entriamo a visitare diverse case coloniali. Una più bella dell’altra, con degli arredi spettacolari! In una, dietro la cattedrale, notiamo una bellissima macchina “anni 50” rimessa a nuovo. Chiedo il permesso di entrare e vederla. La simpatica padrona di casa ci dice che è in vendita. Il prezzo è di USD 5.000. Mi chiede se è troppo, ovviamnte non so rispondere. Le chiedo se il prezzo, a suo avviso, è adeguato. Mi risponde che non lo sa, Lei chiede 5.000 USD e vede se si vende! Sono fantastici i cubani! Cena in casa: petto di pollo a la plancha con cipolla, riso amarillo, verdure fritte, frutta, spremuta d’arancia e birra.

Dopo cena: Passeggiata per il centro con tappa d’obbligo al solito baretto a lato della Cattedrale.

Giorno 5 Marted’ 10 febbraio 2004 TRINIDAD – CAMAGUEY Tempo: Sole e caldo.

Trasferimento: partenza 9,30 arrivo 14,30 compreso escursione alla spettacolare “Valle de los Ingenios” che si percorre all’uscita di Trinidad verso Sancti Spiritus. Pochi km da Trinidad c’è un posto fantastico: un punto panoramico in cima ad una collina da cui si gode una vista fantastica sulla valle verde smeraldo.

Tappa d’obbligo alla tenuta coloniale di Manaca-Iznaga ed alla adiacente torre.

Lungo il trasferimento, a pochi km da Camaguey, scotro frontale fra due macchine di turisti.

Camaguey Camaguey, 563 km a est de L’Avana è nel centro di una pianura fertile e per molto tempo è stato il centro dell’industria dello zucchero di Cuba. Nel 1666 è entrato nella lunga lista dei porti saccheggiati dal Capitano Henry Morgan, il noto pirata inglese.

Città molto trafficata e che non presenta nulla di particolarmente interessante. Indubbiamente è una città ricca. Si può saltare, tranne che non si soggiorni di sabato sera per prendere parte alla famosa “Notte Camaguena”.

Casa Particular Manolo Begas Misa Inpependencia 251 (altos) Esq. Plazza Maceo Non pulitissimo, bagni in comune.

Preferibile telefonare, con un anticipo di qualche giorno, alla seguente casa dove abbiamo cenato ottimamente. Raphael, cha ha viaggiato molto Cuba. Utili suggerimenti su case particular in tutta Cuba (con tanto di album fotografico). Ottimi consigli anche sull’organizzazione del viaggio.

Los Vitrales Avallenda 3 E/ General Gomez y Martì Tel 295866 Cena: Los Vitrales. Zuppa di mais, pollo in umido, riso, verdure fritte, frutta e dolce.

Giorno 6 Mercoledì 11 febbraio 2004 CAMAGUEY – BARACOA Tempo: Sole e caldo Trasferimento: partenza ore 08,00 arrivo 17,00 seguendo la strada che passa per Las Tunas, Bayamo, Santiago, Guantanamo e poi Baracoa.

Sull’autopista, a circa 15/20 km da Santiago (a patto che non ci si fermi a Santiago) abbiamo domandato la strada per Guantanamo ad un poliziotto. Ci ha fatto fare inversione di marcia per farci prendere, a dx, la strada per El Cristo, La Maya e quindi Guantanamo.

Gli ultimi 40 km prima di Baracca sono fantastici. Strada piena di tornanti in una splendida vegetazione lussureggiante da foresta tropicale.

A pochi km da Baracoa ci fermiamo vicino ad una casa per scattare qualche fotografia ai panni stesa su di una staccionata. La padrona di casa e la piccola figlia ci vengono incontro offrendoci delle banane. Ne comperiamo alcune a chiediamo il prezzo. Contremporaneamente mamma e figlia dicono rispettivamente “un dollaro”, “cinco pesos”. Piccola differenza!. Faccio notare alla signora che i bambini sono la bocca della verità, le sorridente conferma, ed il sorriso le aumenta quando le diamo mezzo dollaro per le 6 banane.

Baracoa Baracoa, 878 km a sudest de L’Avana, situato all’estremità più a est di Cuba, vicino a Cabo Maisì, tra due baie pittoresche. E’ l’insediamento europeo più vecchio di Cuba e si mostra agli occhi del turista, con la sua fauna rigogliosa ed esuberante, coma la vide Cristoforo Colombo all’arrivo nella sua baia dove piantò la croce del cristianesimo. La croce, ancora oggi, è conservata ne la Iglesia de Nuestra Señora de la Asunción de Baracoa. Il ruolo della città come avamposto coloniale è evidenziato dalla presenza di tre forti spagnoli, il Fuerte Matachin (che ora ospita il museo municipale), il Castillo de Seboruco (ora un hotel), e il Fuerte de la Punta (ora è un hotel).

Il piccolo paese colpisce per le case coloniali, non particolarmente belle, ma colorate di color pastello e ricche di colonnati che le fanno assomigliare ad una torta nuziale. Molto bella e ordinata anche la periferia prima di arrivare al centro storico. Città da non perdere, anche per lo spettacolare mare della Playa Maguana.

Per orientarsi all’arrivo prendere il Malecon.

Trovata una sistemazione adeguata ci dirigiamo subito alla scoperta della deliziosa cittadina. Bella passeggiata. Casa Particular “Villa Azul” Dr Susana Sanchez Bouza Dr Frank Lores Rodriguez Frank Pais 13 E/ Martì y Flor Crombet Pulito. Stanza matrimoniale piccola con bagno.

USD 20/camera + USD 3/pax colazione + USD 7/8/pax cena (bevande esclusa). Ottimo il pesce, da non perdere quello in salsa.

Cena in casa: Zuppa di pesce. Tranci di barracuda alla plancha con cipolla. Riso bollito. Verdure fritte. Acqua e birra.

Dopo cena: passeggiata in centro.

Giorno 7 Giovedì 12 febbraio 2004 BARACOA Tempo: Sole e caldo.

Mattino visita della città, della Cattedrale ed al crocefisso. I dintorni sono da sogno, playa MAGUANA (circa 20 km dall’abitato –30 min.-, svoltare a dx al cartello del Villaggio Maguana e poi a sx), sabbia dorata da urlo, un mare che è una piscina naturale. Quasi sconosciuta ai turisti, posto bellissimo. La strada per la playa è la stessa che porta a Moa e si prende superata la cattedrale a sx.

Telefono alla casa particular di Moron per fare una prenotazione per due notti. Prenotazione accettata.

Tardo pomeriggio: passeggiata in città. Vale la pena il bel panorama sulla baia dall’albergo “Il Castillo” sorseggiando un Mojito.

Cena in casa. Zuppa di pesce. Tranci di pesce (tipo tonno) in salsa. Moros y Cristiani. Verdure fritte. Frutta. Acqua e birra.

Dopo cena: passeggiata in centro.

Giorno 8 Venerdì 13 febbraio 2004 BARACOA – MORON Tempo: Sole e caldo Trasferimento: partenza 8,10 arrivo 17,00 seguendo la strada che passa per Moa, Hoguin, Las Tunas, Camaguey, Ciego de Avila e Moron. Fino a Holguin la strada è piena di buche. Pochi km dopo Camuguey altro incidente fra turisti.

Poco dopo Las Tunas mi metto al volante. Uno strano rumore proveniente dal motore mi insospettisce. Fermiamo la macchina, una controllatina, ma tutto appare normale. Dopo qualche km notiamo una persona che ci fa dei cenni. Ricontrolliamo e notiamo che un pezzo della copertura in plastica della coppa dell’olio striscia per terra. Lo fissiamo con una corda e ripartiamo.

Arrivati a Moron un jinetero ci offre il suo aiuto. Non soddisfatto dal nostro gentile rifiuto, ci accoglie con caldo vaffan… Credo che Moron sia proprio un posto molto turistico! Dopo il caloroso benvenuto, una triste sorpresa. Raggiunta la casa particolar con l’aiuto di un poliziotto che ci accompagna con il suo motorino, scopriamo che non abbiamo stanza alla bellissima “Casa Carmen”. I turisti che già soggiornavano hanno prolungato il soggiorno e le “antipatiche” padrone di casa hanno concesso la proroga. Non hanno nemmeno pensato di prenotarci un altro posto. Quando ci vedono arrivare, una delle componenti questa famiglia matriarcale, se la svigna in cerca di un alloggio per noi. Le altre si scusano dicendo che non è colpa loro, ma dei turisti che hanno deciso di allungare la permanenza!??! Non ho parole! Il posto c’era, insistono, ma i turisti hanno voluto prolungare, colpa loro. Dopo una mezzora buona veniamo accompagnati in una casa particular, buia, poco pulita e in una zona soggetta a stacchi di elettricità in quanto periferica (al memento infatti è al buio). A questo punto litighiamo con la nostra accompagnatrice. Alle nostre lamentele il padrone di casa ci caccia, poco male, e alle nostre minacce di rivolgerci alla polizia per farle togliere la licenza, la gentile signora se ne va dicendo che quello è l’unica casa disponibile e che rimane o la polizia o l’albergo Moron. Andandosene ribadisce al proprietario della casa particular che Lei non avrebbe mai rinunciato alle tre notti sicure dei turisti che già ospitava, contro la nostra prenotazione, sempre di tre notti, in quanto meno sicura e che avremmo dovuto ringraziarla per il solo fatto di averci trovato un’altra sistemazione. La faccio capire che non è il modo di agire, che scriverò alla guida per screditarla e che il posto me lo aveva consigliato Raphael di Camaguey e che ne parlerò anche con lui che invece le aveva descritte come persone fidate e di parola! In ultimo, per dissipare ogni dubbio sulla suo disonestà, mi dice che la prenotazione la avevo fatta parlando con sua mamma e che quindi lei non si era impegnata in prima persona e che di conseguenza nulla ci era dovuto! Risaliamo in macchina, mi fermo alla prima casa particular che incontro e chiedo aiuto. La giovane e carina padrona di casa, abbandonata la cottura della cena (che era anche per i suoi ospiti), ci accompagna alla ricerca di un alloggio. Prima tappa, la stessa casa particular dove ci avevano cacciato. Le spieghiamo l’accaduto e siamo alla ricerca di una altro alloggio.

L’inaspettata gentilezza della nostra amica ci rischiara gli animi e la fiducia nella gentilezza cubana riemerge. Dopo vari tentativi veniamo condotti in una casa non autorizzata, molto modesta, dove passeremo una sola notte. La seconda la passeremo in un appartamento. Riaccompagnamo a casa la gentile ragazza, non prima de esserci fatti indicare un buon posto dove mangiare.

La sera successiva veniamo condotti all’appartemento. Tipica costruzione “russa”. Orribile. Le scale sudice, qualche scarafaggio morto lungo i pochi gradini che saliamo per raggiungere il primo piano. L’interno non è dei migliori. Anche questa notte non ci va tanto bene, decisiamo di non fermarci oltre a Moron, anche perché il mare non è poi così vicino! Casa particular Consiglio la casa particular dove abbiamo cenato. Ottimo pesce in un ambiente molto pulito. USD 12 compresa una bevanda. Tranci di Pesce alla plancha molto saporiti e guarniti con filetti di peperone. Riso bollito. Verdure fritte. Frutta. Pane e grissini. Birra e acqua. Tutto servito splendidamente. Un po’ più caro ma merita.

Hopedaje Juan Diaz Moralez Calle Cisnero 66/a E/ Marlì y Narciso Lopez Tel 0133/5797 Dopo cena. Passeggiata per il centro. In una sala assistiamo ad un concerto di bravi artisti cubani. Musica melodica. Nella sala sociale antistante assistiamo ad una recita messa in piedi da un gruppo di bambini e poi ci dirigiamo nei pressi dell’ufficio postale dove c’è il punto d’incontro dei giovani del paese.

Giorno 9 Sa 14 MORON – CAYO COCO/CAYO GUILLERMO – MORON Tempo: sole e caldo Mattino e pomeriggio: Moron è la base per le escursioni al Cayo Coco e Cayo Gulliermo. Cayo Coco e Cayo Guillermo, sono due isolotti collegati alla terraferma con una bellissima strada (27 km) in mezzo al mare. Le spiagge sono bianchissime ed il mare cristallino come al solito, inoltre esse sono coperte di mangrovie e si possono vedere parecchi animali quali pellicani, fenicotteri, ecc.. Il brutto è però che la zona è vietata ai cubani, con tanto di posto di controllo della polizia, e pedaggio (2 USD in entrata e in uscita). Montati in macchina chiediamo informazioni sulla strada per il Cayo ad un vecchietto in bicicletta, che dice di seguirlo e così ci indica la rotta.

Consigliata Playa Pilar (posto preferito da Hemingway) su Cayo Guillermo (1 ora da Moron). Barriera corallina USD 8/pax con catamarano.

Cena Casa particula sera precedente. Tre tipi diversi di filetti di pesce alla plancia, guarnito con citriolini, olive e filetti di peperone. Gamberi in salsa. Riso bollito. Verdure fritte. Pane e grissini. Frutta. Acqua e birra.

Dopo cena: passeggiamo per il centro. E’ interessante vedere come il sabato sera, tutti dai giovani agli anziani, passeggiano per il paese in cerca di un locale dove fare baldoria. Alcuni locali hanno la fila fuori proprio come da noi! Le danze e la musica va avanti fino a notte inoltrata.

Giorno 10 Domenica 15 febbraio 2004 MORON – PINAR DEL RIO – VINALES Tempo: Mattina sole – Pomeriggio nuvoloso/piggia Trasferimento: Partenza 8,30 arrivo Pinar del Rio 15,00 Poco dopo La Havana, imboccata l’autopista per Pinar del Rio, mi metto al volante. Non ho ingranato la quarta che mi tocca fermarmi poiché abbiamo forato. Pochi minuti per fare il cambio gomma e siamo di nuovo in marcia. Arrivati a Pinar del Rio, proprio al fine dell’autopista c’è un pinto Transtur. Ci fermiamo. Spieghiamo, l’accaduto. La gentile signorina, un po’ provata dai bagordi della notte precedente di San Valentino, ci indica in modo “cubano” e quindi molto approssimative dove si trova l’officina con il “ponchero” (gommista). Seguiamo le vaghe indicazione e non approdiamo in nessun posto. Ritornati alla Transtur veniamo accompagnati dal ponchero. Eseguita la sommaria riparazione, ci accorgiamo che la gomma è ancora forata e la facciamo riparare nuovamnte. Sono ormai le 18,00 quando ci dirigiamo a Vinales. Per Pinar del Rio Da qualche km dopo Ciego de Avila (svolta a dx e proseguire per 4/5 km) si riprende l’autopista in direzione La Havana (fino a Santa Clara continui cambi di carreggiata mal segnalati). Arrivati nella capitale prendere la circonvallazione all’uscita Tunnel/Primer anillo in direzione opposta al Tunnel. La circonvallazione prosegue per un po’ a doppia careggiata e poi a careggiata unica. Si arriva ad un semaforo. A sx indica aeroporto. 200 mt a sx Transtur. Andare avanti fino alla rotonda. A sx stazione rifornimento Oro Negro. Alla rotonda a dx. Doppia careggiata. Dopo il ponte a dx per immettersi nell’autopista appena valicata. Pinar del Rio La provincia di Pinar del Río offre paesaggi tra i più belli di Cuba ed è il luogo ideale per chi ama i paesaggi naturali. In quest’area si trovano i più importanti centri di villeggiatura montani di tutta l’isola, oltre ad un mare stupendo con spiaggie bianchissime e cristalline.

Di grande effetto i “mogotes”, presenti nella Valle di Viñales, fenomeni carsici che a causa dell’erosione hanno prodotto colline dalle forme irregolari, molteplici caverne e fiumi sotterranei. Questa valle è un’area compresa tra la Sierra de Los Organos e la Sierra del Rosario, dichiarata Riserva Mondiale della Biosfera dall’UNESCO, facenti parte della Cordillera de Guaniguanico. Per Vinales Vinales si trova a circa 30 Km da Pinar del Río, immersa in una delle più belle aree naturali di tutta l’isola, si trova la cittadina di Viñales.

Alla fine dell’autopista si arriva ad un semaforo. Svoltare a dx proseguire (800 mt) fino a quando la strada non confluisce in un’altra. Immettersi tenendo la dx. Passare il ponte e svoltare a sx al segnale Vinales. Vinales dista circa 40 miniti da Pinar del Rio.

Attenzione: lungo la strada diversi Cubani indicano che la strada principale è chiusa e consigliano percorsi alternativi. Non fidarsi, non so le loro intenzioni, ma la strada non è chiusa.

Casa Particular Villa Yola Yolanda Somonte Pino Km 25 Carretera a Vinales Interior 7/a (detras la secundaria) USD 20/stanza + USD 3/pax colazione + USD 7/10 cena/pax (bevande escluse) Cibo ottimo e vario.

Venendo da Pinar lasciare a sx Villa el Isleno e svoltare a destra, 100 mt avanti, subito dopo la scuola costeggiandola a dx.

Cena in casa: Zuppa di fagioli neri. Pollo fritto. Verdure fritte e lesse. Riso bollito e condito. Frutta. Acqua e birra.

Dopo cena: passeggiamo per il centro.

Giorno 11 Lunedì 16 febbraio 2004 VINALES Mattino amara sorpresa. La gomma è di nuovo sgonfia. Ritorniamo da ponchero. Dopo l’ennesima riparazione, si rifiutano di cambiarci la gomma perché non ne hanno di nuove. Ci dirigiamo in centro al Pinar del Rio, parcheggiamo, e telefono alla Transtur all’Havana che si organizza in modo da farci dare una macchina nuova. Ritornati alla macchina abbiamo un altro pneumatico a terra. Ricambiata la gomma, non prima di aver raggiunto a piedi il punto transtur, effettuiamo il cambio di macchina. Ora abbiamo una Atos… ogni commento è superfluo! Terribile, uno sportello non funziona, manca lo specchietto retrovisore interno, il tergicristallo posteriore, il parabrezza è rotto, non va l’aria condizionata ecc… Comunque tutto normale mi confermano all Trastur… Gli sportelli è normale non funzionino, l’aria condizionata è normale non funzioni, il parabrezza è normale che sia rotto, il tergilavalunotto posteriore è normale non ci sia… speriamo ci sia il motore! Pomeriggio Torniamo a Vinales. Attrattiva principale (interesse medio) è la grotta Cueva del Indio, illuminata da luce artificiale, attraversata da un fiume sotterraneo che potrete percorrete su di una piccola barca.

La Cueva de San Miguel durante il giorno è un bar, ideale per una piccola pausa, mentre di sera si trasforma nella discoteca Cuevas de Viñales.

Al banchetto della frutta, vicino alla Cueva del Indio, facciamo amicizia con una coppia di romani. Hanno noleggiato la macchina, sempre dalla Trastur, al mattino ed hanno già dei problemi: il cambio si disconette. Si devono fermare, riparare il danno e ripartire. Per fortuna che hanno conoscenza dei motori, altrimenti sarebbero già a piedi! In fin dei conti a noi non era capitato poi nulla di grave e la macchina appena lasciata, a parte un ammortizzatore scarico che rendeva pericolose le curve a sx, non ci aveva dato molti problemi e in più l’aria condizionata andava! Escursione fino alla Valle Ancon.

Mogotes las dos Hermanas e Murales della Preistoria Panorama dall’Albergo las Hermitas Visita al Giardino botanico de la Merced (opposto al distributore. L’ingresso è segnalato da frutta secca, fresca e finta appesa al cancello – visitata guidata con offerta libera) Cena in casa. Zuppa di fagioli bianchi. Maiale in salsa. Riso bollito. Verdure fritte e lesse. Frutta. Acqua e birra.

Dopo cena: passeggiamo per il centro.

Giorno 12 Martedì 17 febbraio 2004 VINALES – MARIA LA GORDA – VINALES Tempo: Coperto / pioggia Escursione: Vinales Maria la Gorda 3 ore circa andare e 3 tornare.

La strada che porta a Maria la Gorda pa Pinar del Rio, sempre segnalata molto bene, parte dalla città, svoltanto a sx, anziché a dx, al semaforo in fondo all’autopista che viene da La Havana.

San Juan y Martinez La Provincia di Pinar del Rio è la zona del tabacco per eccellenza (l’80% del tabacco prodotto a Cuba), dove si coltiva il pregiato tabacco nero, base dei sigari (habanos). Le principali aree di produzione del tabacco sono nei dintorni della città di Pinar del Río. Particolarmente importante è la cittadina di San Juan y Martínez, “la terra del miglior tabacco del mondo”.

La città di Pinar del Río non è l’area più interessante visti i meravigliosi luoghi che caratterizzano il territorio della provincia.

Aperitivo: per questa sera, oltre all’aragosta, abbiamo chiesto anche il Mojito. Prima di cena ci ubriachiamo con un paio di drink. Poi mi spiegano la ricetta. Due cucchiaini di zucchero di canna, qualche foglia di menta e un cucchiaio di lime. Le foglie di menta vanno poi leggermente pestate. Si aggiunge una linea di ron ed una di acqua ed alla fine il ghiaccio a cubetti. Una cannuccia ed il Monito è preparato… Ottimo! Cena in casa. Zuppa di patate. A-+-+–a. Verdure fritte e lessate. Riso lessato. Frutta. Acqua e birra.

Dopo cena: Restiamo in casa a chiacchierare coi nostri gentili ospiti. Villa Yola è un posto da non perdere! Giorno 13 Mercoledì 18 febbraio 2004 VINALES – LA HAVANA Tempo: Parzialmente nuvoloso / vento freddo Trasferimento: La Havana si raggiunge in un paio d’ore.

Per La Havana Da Pinar del Rio si prende l’autopista in direzione La Havana. Arrivati nella Capitale prendere a dx prima del secondo ponte all’indicazione aeroporto. Il primo indica università. Proseguire fino alla rotonda. Costeggiando il distributore oro negro girare a dx. 800 mt a dx Transtur. 200 mt semaforo. Andare avanti (a dx indica per aeroporto). Poco dopo che la strada torna a doppia carreggiata si passa sotto ad un ponte. Girare subito dopo a sx costeggiando, a dx, il ristoro “Las Palmitas” che sta in angolo con la strada che si lascia. Si passa sotto ad un ponte, poi sopra ad una strada, sopra la ferrovia, sopra ad un’altra strada, sopra l’autopista per Santa Clara. Si entra nella Monumental, si inbocca il Tunnel e si arriva al Malecon/Paseo del Prado.

Casa particular La stessa dei primi giorni.

Pomeriggio: Plaza Vieja, Calle Oficios, Plaza S. Francisco, Calle Mercaderes, Mercato Artigianale, Plaza Simon Bolivar.

Cena Cerveceria Taverna de La Muralla Birra prodotta artigianalmente. Per più persone viene servita in boccali da tre litri.

Plaza Vieja Pollo alla brace e patate fritte. Acqua e birra. (Medio 7 USD7pax). Si mangiava meglio nelle Case pareticular! Dopo cena: passeggiamo per il centro.

Programma originario L’escursione programmata Vinales – Cayo Jutias – Vinales è stata cancellata causa il brutto tempo.

La strada che porta a Cayo Jutias è la stessa che conduce al Murale de la Preistoria.

Cayo Jutias, una piccola isola a circa 40 Km da Viñales. Hanno scritto: La più bella spiaggia che abbiamo visto). Mare in un luogo ancora poco conosciuto dai turisti! Un isolotto collegato alla terra ferma da una strada (a pagamento 5 dollari a testa con bibita al bar). 3 km di spiaggia bianca, corallina. Un piccolo bar vicino al parcheggio (a pagamento 1 dollaro). A 50 mt dalla riva una piccola ma incontaminata barriera corallina per snorkeling. Sulla spiaggia pochissime persone, un Paradiso ! Lungo il percorso vi troverete immersi nella natura incontaminata, circondati da una vegetazione rigogliosa in cui la Palma Reale la fa da padrone.

Peccato non averlo visto! Giorno 14 Giovedì 19 febbraio 2004 LA HAVANA Tempo: Parzialmente nuvoloso Mattino: Museo Casa de La Obra Pia (stupendo). Iglesia Nostra Senora de La Merced (bella), Iglesia de San Francisco de Paula, Fabbrica de Tabacos Partagas (interessante).

Pomeriggio: passeggiata sullo splendido Malecon Tradicional e ritorno all’Havana Vieja.

Cena Cerveceria Taverna de La Muralla.

Maiale alla plancha e patate fritte. Acqua e birra. (medio) Dopo cena: passeggiamo per il centro.

Programma originario Vinales – La Havana.

Giorno 15 Venerdì 20 febbraio 2004 HAVANA – ITALIA Tempo:Sole Mattino: Mare a Playa Santa Lucia (si raggiunge in 30 minuti dal centro città).

Pomergiggio: Visita al Vedado, Paza de la Revolucion, Memorial al Che Guevara e al Monumento a José Martì.

Riconsegna della macchina all’Havana Libre.

Coco-taxi fino al Mercato Artiginale all’Havana Vieja.

Trasferimento all’aeroporto: Taxi particular all’Aeroporto (USD 15). Un amico di Pablo ingegnere elettronico che lavora all’Ospedale facendo la manutenzione agli apparecchi elettronici. Arrotonda così i 20 USD/mese che gli passa lo stato per stipendio. Ci accompagna con una Fiat UNO anno 1990 pagata nel 2002 USD 5.031,00. Una follia pensando a quanto poco si potrebbe acquistare in Italia.

Volo Iberia La Havana – Madrid IB 6622 23.20-14.45 Madrid – Bologna IB 8789 20.45-22.50 In aeroporto si pagano USD 25 per poter uscire da Cuba.

Giorno 16 Sabato 21 febbraio 2004 Arrivo in ITALIA Siti Internet da visitare: case particular http://www.Casecuba.Com/ – http://www.Joy.It/cuba – http://www.Casaparticular.Info autobus a cuba http://www.Cubapratica.It/ – – http://www.Havanatur.It/ – http://www.Cubacom.Net/ Cambio Non cambiare in quanto i pesos non si usano mai (servono solo per usare il telefono a moneta).

Prenotazione Case Particular Telefonare alla case particular almeno un paio di giorni prima. Non è detto che mantengano la prenotazione in quanto se i turisti che già soggiornano prolungano la permanenza, si viene dirottati in altre case particulares.

Jineteros Ringrazieare educatamente e dire che si ha già una prenotazione, questo basta ad azzittirli.

Cellulari Vanno i cellulari Tri-band solo nella zona La Havana / Camaguey.

Senza segnale Pinar del Rio, Vinales, Maria la Gorda, Santiago, Baracoa.

Internet Internet si trova negli uffici della Etacsa. USD 6 per una tessera prepagata (tarjeta) di 1 ora. Il collegamento è lentissimo e per spedire una mai considerare circa un 20 minuti.

Dagli uffici postali (Correo) è possibile utilizzare solo servizi di invio posta elettronica e non di Internet. Telefono locale I telefoni vanno in pesos cubani o con carte prepagate (tarjetas). Per sapere un prefisso telefonare al servizio gratuito informazioni 113 occorre però inserire i pesos o la tessera e domandare per il “codigo” della città che si vuole chiamare.

Spesa totale (comprensivo di case particulares, pranzi e cene, trasporti, escursioni e regali) Volo aereo tariffa CTS euro 579,00 Tessera euro 28,00 Tasse euro 47,00 Visto euro 20,00 USD 600 euro 484,00 Assicurazione auto 140 USD euro 56,00 Auto a nolo € 474,00 euro 237,00 Totale euro 1.474,00



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche