Vi scrivo… una cartolina da New York

Tra le vie di New York e i monumenti di Washington
Scritto da: ALCA
vi scrivo... una cartolina da new york
Partenza il: 07/09/2011
Ritorno il: 13/09/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Viaggio a N.Y. dal 7 al 13 Settembre 2011

In genere il racconto di un viaggio si scrive subito appena rientrati. Invece questa volta mi è venuta voglia di scriverlo dopo qualche mese da quando è avvenuto. Come quando prende la voglia di rivedere le fotografie fatte durante un viaggio. Così eccomi qui a sfogliare il mio album insieme a voi.

Il viaggio è avvenuto in settembre proprio quando cadevano le celebrazioni per il 10th Memorial: volo Air France da Firenze per Paris Charles de Gaulle e quindi Paris N.Y. JFK.

Giorno 7 Settembre

Viaggio perfetto, compagnia aerea senza nessun appunto. Abbiamo raggiunto l’albergo (Hotel Walcott) nella 31st Street 4 West con la metropolitana: il percorso è certamente lungo, ma sicuramente il più economico. C’è una navetta che dall’interno dell’aereoporto raggiunge la metropolitana (linea A). L’albergo ci è piaciuto moltissimo sia per l’ambiente un po’ retrò, in contrasto con questa modernissima metropoli, sia per la posizione: praticamente in angolo della 5th Avenue a due passi dall’Empire. Dopo un viaggio sicuramente stancante con una alzataccia la mattina e complice il fuso orario giornata molto, molto lunga dopo una cena veloce da Starbucks vicino all’albergo ci siamo ritirati “in branda”.

La mattina seguente ci siamo svegliati con una leggera pioggerellina tantè che una signora mentre facevamo colazione ci saluta in inglese dicendo “oggi giornata da musei”.

Ma la 5th Avenue era lì a due passi quindi, per niente scoraggiati ci siamo diretti verso la prima tappa: “Tiffany” e dove altrimenti! New York e come un set cinematografico e questo negozio ci fa rivivire le scene del film con l’indimenticabile Audrey Hepburn.

Arriva il sole così abbiamo deciso di addentrarci in Central Park, che nei viaggi precedenti avevamo visto solo marginalmente e lì fra pochi giorni (14n.d.) ci sarebbe stato il concerto di Andrea Bocelli, ma i preparativi non c’erano ancora.

Al tramonto è stata però imperdibile la visita all’Empire: nessuna fotografia può rendere ciò che l’occhio fotografa dal vivo!

8 Settembre

A New York c’era la “Fashion Night Out” con in negozi aperti tutta la notte e da Macy c’erano ben due set cinematografici. La giornata è stata interminabile.

Il giorno successivo dovevamo andare assolutamente nel New Jersey a Hoboken per visitare il “Cake Shop” la pasticceria di Buddy Valastro “Carlos’ il re delle torte”. Grazie all’indicazioni di una TPC è stato facilissimo arrivarci e dopo aver assaggiato alcuni muffins molto particolari non abbiamo restistito alla voglia di prendere un cheesecake da mangiare successivamente.

Al ritorno ci siamo fermati a Canal Street per arrivare a “Little Italy” tutta imbandierata per la festa di San Gennaro, ancora a piedi verso il Ponte di Brookling e poi in albergo e per cena pollo fritto ad un ristorante cinese.

Avevamo programmato anche un’escursione a Washington incerti se effettuarla col treno (AMTRAK) oppure col bus: è prevalsa quest’ultima scelta, rivelatasi azzeccata. Abbiamo prenotato attraverso la concergie dell’Hotel (costo $ 90 a p.) Il Bus partiva alle 6,30 da Time Square e dopo aver attraversato il New Jersey ha fatto sosta per la colazione nel Deleway quindi siamo arrivati nel Maryland (peccato che a causa della nebbia non si sia potuta vedere la baia di Georgetown dove sbarcò John Smith con la sua flotta e dove si dice abbia incontrato la figlia del capo indiano Pocahontas). Altro stato attraversato è stata la Virginia e quindi Washington: ovvero la storia degli Stati Uniti.

E’ tutto abbastanza vicino: Oltrer il Campidoglio, il monumento a Jefferson, lo statista che scrisse la Costituzione Americana, il Monumento al presidente a Lincoln con la scalinata che riporta la celebre scritta “I have a dream” pronunciata da Marthin Luther King. Ancora i cimiteri dei caduti durante la guerra in Corea e quella del Vietnam. Il Pentagono è immenso. Certo per dare lavoro a circa 50.000 persone!

La Casa Bianca: vista milioni di volte alla TV ora era lì davanti a nostri occhi, che sembravano cercare lo schermo televisivo per quanto increduli.

Anche il museo aereospaziale è stato interessante. Siamo rientrati a New York verso le 22 e lo skyline che si vede dal New Jersey è spettacolare. Senza parole!.

A proposito di escursioni a Washington in bus vengono effettuate soltanto nel periodo che va tra Maggio e Ottobre.

Eccoci arrivati all’11 Settembre

Avevamo deciso di tenerci lontani da Wall Street che ci immaginavamo super affollata e super blindata, come abbiamo visto la sera stessa in tv, e quindi abbiamo iniziato la nostra giornata con la visita al Palazzo dell’Onu. Ritornando verso la 57th street una sosta d’obbligo è stato l’Apple Store”, l’edificio dall’esterno non è un gran che: un grande box bianco ma dentro era super affollattissimo e coinvolgente anche per chi non maniaco di Hi-tech. Assolutamente da non perdere una visita al Moma (Museo di Arte Moderna) dove, il venerdi dopo le 17 l’ingresso è gratuito. I quadri che volevamo assolutamente vedere erano “la notte stellata” di Van Gogh “Le ninfee” di Monet e “Le damoiselle d’Avignon” di Picasso ma anche la mostra fotografica della costruzione dell’Empire è stata molto interessante.

All’uscita sosta al Rockfeller Center che la prima mattina avevamo visto coperto per la pioggia ed invece aveva riassunto il suo aspetto vitale.

Il giorno successivo ci siamo diretti a Wall Street sicuri di poter visitare il “Memorial”, visto che il giorno precedente la visita era riservata alle autorità e ai parenti delle vittime, ma con amara sorpresa abbiamo scoperto che le visite erano tutte programmate fino al 14 Ottobre!

Così abbiamo girovagato nei dintorni, nel giardino della Cappella Saint Paul c’erano tantissime aste con nastri bianchi per ricordare ogni singola vittima ed anche più avanti sul percorso verso Battery Park in un immeso prato c’era uno striscione con la scritta “Remembrance Field of Honor”.

Wall Street è un enorme cantiere e lì si avvertiva l’aspetto di una “città ferita” ma vivace ed effervescente come solo New York sa essere.

Col ferry boat siamo andati a Staten Island per ammirare ancora una volta da vicino la Statua della Libertà, visto che presto dovrà essere ” impacchettata” per lavori di ristrutturazione. Si avvicinava l’ora di pranzo e abbiamo deciso di fare una sosta al Pier 16 dove ci sono tanti ristorantini e dove c’è anche un monumento in ricordo delle vittime del Titanic.

Nel pomeriggio ci siamo diretti a piedi verso i quartieri di Soho, Greenwich Village sostando in Washington Square (per chi ha visto il film di Fabio Volo “Il giorno in più” è riconoscibile la scena finale).

Eccoci al giorno della partenza… così la mattina l’abbiamo dedicata allo shopping dopo aver prenotato il trasferimento all’aereporto con un minibus in modo da imprimerci negli occhi il ricordo di questa città così immensa e così affascinante. Perchè New York è New York e vale la pena andarci o ritornarci ancora. Ciao a tutti da New York!



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