Verso il deserto
Ma veniamo ad alcuni dati preliminari: Costo della vita: è basso in Marocco ma occorre prestare un po’ di attenzione altrimenti rischiate di spendere di più: ed è quello che è capitato a noi.
Trasporto: abbiamo viaggiato in aereo da Venezia a Casablanca, andata e ritorno anche in alta stagione a meno di 400 Euro, basta avere pazienza e cercare fino agli ultimi giorni se non si è prenotato con largo anticipo. La macchina potrebbe essere una valida alternativa: vedrete che non correrà troppi rischi. Le strade sono in buone condizioni – se siete prudenti – e la microcriminalità, specie al sud, mi è sembrata quasi assente. C’è anche la possibilità di imbarcare l’auto poco dopo Marsiglia, ma il costo dell’operazione è piuttosto elevato. Una buona soluzione alternativa può essere avere un volo che arriva direttamente ad Agadir o Marrakech, certo per chi voglia visitare il sud del Marocco.
Periodo del viaggio: tre settimane piene nell’agosto 2001.
Costo: aereo 375 Euro con volo AirFrance da Venezia, permanenza 2.600 Euro (eravamo una coppia). La carta di credito ci stata è accettata praticamente ovunque.
Guide di Viaggio: ne avevamo due, Routard e Lonley Planet. Per il vostro viaggio in Marocco consiglio la seconda perché è più imparziale nella scelta degli hotel (vedrete che alla fine potrete risparmiare e costruirvi in autonomia la vostra opinione sui luoghi dove soggiornare). Per il resto entrambe le guide sono dettagliate e ben fatte.
Marocchini: sono persone splendide, che non vi faranno mai sentire soli, molti sono poveri e tuttavia potrete girare per i sobborghi di Marrakech in relativa tranquillità. Parlo sempre del sud del Marocco, che mi ha dato l’impressione di un luogo più sicuro di molte nostre metropoli dell’occidente. Ci sarà sempre qualcuno pronto ad aiutarvi. Unico neo: la condizione delle donne. Noi, come ho detto, eravamo una coppia (un uomo ed una donna) e in molti bar lei era l’unica donna. Così nei posti non frequentati da occidentali ci si può sentire un po’ in imbarazzo, ma sembra che anche qui le cose vadano migliorando.
Strutture turistiche: ottime, di tutti i tipi e per tutte le tasche. In agosto è stato molto facile trovare da dormire, chiamavamo l’hotel la sera prima di arrivarci e non ci sono mai stati problemi (salvo a Marrakech e Zagorà dove è meglio prendersi per tempo).
Le false guide: ne sentirete parlare molto, si tratta di Marocchini che cercheranno di proporsi per “aiutarvi” nel vostro viaggio, decidere per voi le cose importanti da vedere, gli alberghi dove soggiornare. Le guide autentiche dicono di non dare retta alle false e credo abbiano ragione, ma sappiate comunque che le false guide non saranno probabilmente un vero problema per voi (potrete trovarne anzi di divertenti) e che per fortuna il fenomeno tende a perdere importanza. A Marrakech ci avevano detto che le false guide ci avrebbero “aggredito” con le loro proposte di alloggio o quant’altro ma non è stato così.
Clima: in Marocco in agosto fa caldo, ma se vivete in una città del nord Italia, dove nel medesimo periodo si soffoca per l’umidità all’ora vedrete che andare in Marocco in Agosto è un’ottima idea. Noi siamo stati anche lì dove il deserto e le dune iniziano: a Merzouga. Le temperature sono in questo caso davvero elevate (fino 49°), ma altre parti del Marocco sono addirittura fresche (Essaouira). Comunque per noi che non abbiamo trascorso tre settimane tra le dune, agosto è stato uno splendido periodo per il viaggio. Itinerario: Rabat (2 giorni) Siamo arrivati a Casablanca nel tardo pomeriggio. Da qui (mi sembra dall’aeroporto direttamente) abbiamo preso un treno in prima classe (prezzo non elevato) per Rabat. Abbiamo saltato Casablanca che ci era stata descritta come una metropoli insicura. Rabat comunque è bellissima. E’ una città imperiale con molti monumenti, tranquilla e rilassante per chi si trova catapultato in un mondo che ancora non conosce. La parte di Rabat che si avvicina al mare cambia aspetto ed è davvero originale per il Marocco. Le abitazioni assumono colori che vanno dal bianco al blu (questi quartieri mi hanno ricordato un po’ la Grecia) e dall’alto della Casbah des Oudaias si potevano vedere un mare azzurrissimo e delle spiagge stracolme di famiglie marocchine: davvero interessante. Rabat ci ha tenuto occupati per un paio di giorni. Dormire, alloggiare, cenare? Abbiamo cenato in qualche ristorante marocchino di livello medio/alto (prezzo della cena all’incirca 10 Euro) e soggiornato all’hotel Balia (doppia sui 35 Euro). L’Hotel è in una splendida posizione, ma ho avuto l’impressione che anche quelli subito vicini al Balima fossero hotel piazzati altrettanto bene e – forse – meno cari. L’hotel Balima è vicino alla Stazione. Comunque se tornassi a Rabat proverei uno degli Hotel subito vicini al Balima.
Essaouira (4 giorni) Città bellissima. Fresca. Deliziosa. Tranquilla. Colta e artistica. Il mare è nel deserto e le dune delle spiagge sono già deserto: fresco però. La cittadina non è adatta per i bagni in mare, né per prendere il sole perché la sabbia è trascinata dal vento ovunque ma è un luogo confacente a chi vuol vivere in un posto unico al mondo per tranquillità e paesaggi sensazionali. 25° al massimo anche in pieno agosto e tanto, tanto vento. Essaouirà è situata qualche centinaio di chilometri di costa atlantica sotto Rabat. Noi ci siamo arrivati in taxi, perché il treno+bus era tutto pieno. Costo dell’operazione? Circa 80 Euro, 4 ore di viaggio in macchina. Conto salato per due persone, ma abbiamo conosciuto un taxista davvero simpatico ed ospitale che ci avrebbe fatto da guida e amico a Casablanca (alla fine del nostro viaggio).
Dormire, alloggiare, cenare? Essaouirà è stata la città di Jimmi Hendrix e degli Hippy, che evidentemente sapevano dove trovare nel mondo i luoghi più interessanti ed artistici. Io ve la consiglio davvero, fate delle lunghe passeggiate sulle spiagge, facendo attenzione alla sabbia che il vento semina ovunque. Guardate le maree aiutate dal vento, osservate come riescano a trasformare i paesaggi. Noi abbiamo dormito all’Hotel Tafoukt, che è pulito ed ha una belle vista sulla spiaggia. Anche qui se tornassi cercherei qualcosa di più economico, magari nel centro di Essaouirà. Tornerei senz’altro a cenare al ristorante “Les Alizès”, veramente economico – mi sembra meno di 5 euro a testa –, con piatti deliziosi. Bello l’ambiente e l’atmosfera. E’ un ristorante che vi consiglia la guida Routard, ed hanno ragione.
Prima di partire da Essaouirà abbiamo noleggiato una fiat Palio. La scelta si è rilevata ottima, l’agenzia della piccola città aveva prezzi molto inferiori a quelli praticati a Rabat. Ait Baha (1 giorno) Abbiamo quindi proseguito il nostro viaggio verso le località del sud, incontrando un deserto fatto di rocce, di paesaggi desolati, di montagne spoglie. E’ una parte del viaggio che mi ha affascinato, compiuta in auto, incrociando cammelli che si muovevano in libertà. Abbiamo visto Agadir, e l’abbiamo lasciata in fretta. Poi il paesaggio era bellissimo, sentivamo ancora la brezza del mare rinfrescare l’aria. Distese di deserto roccioso da un lato, oceano infuriato dall’altra. Una lunga corsa in auto ci ha condotti in qualche ora ad Ait Baha. Gran caldo secco, sensazioni piacevoli, mi è sembrato quasi di essere in una località dell’Arabia Saudita (ma non so spiegarvene la ragione).
Dormire, alloggiare, cenare? Noi abbiamo dormito in un albergo nuovo, pulito, elegante ma un pò industriale ed austero che consiglio senz’altro: forse capirete perché mi sembrava di essere in Arabia. L’albergo costava davvero poco (15 Euro una doppia) forse per promozione. Mi è davvero piaciuto, ideale per una notte. Tiznit (1 giorno) Abbiamo continuato proseguendo attraverso strade molto panoramiche, un deserto roccioso di alta montagna, dove i vecchi che incontravamo lungo la strada ci urlavano mimando: offrendoci riposo e ristoro. La bellissima strada percorsa ci ha condotto a Tafraoute, il luogo più interessante della zona, ed infine a Tiznit. Da Tafroaute abbiamo percorso anche a caso strade nel deserto di alta montagna, ritrovandoci in un luogo dove le rocce sembravano finte, tanto erano belle per i colori che assumevano e le forme che disegnavano. Se potete andate a Tafraoute.
Dormire, alloggiare, cenare? Abbiamo passato la notte a Tiznit, una città nel deserto famosa per le sue botteghe di gioielli in argento, che non abbiamo però trovato. Non ci ha entusiasmato. Abbiamo dormito in un Hotel molto economico, che ho trovato pulito: l’Hotel de Paris (camera doppia 15 euro). Abbiamo cenato nella sala interna dell’hotel, perché fuori erano seduti solo uomini (fossimo stati in due coppie l’imbarazzo sarebbe venuto meno). Ci tornerei per il rapporto qualità/prezzo. Taliouine (1 giorno) Alla mattina presto siamo partiti da Tiznit, direzione Nord. Abbiamo seguito la strada più lunga per arrivare alla meta finale di Zagorà, perché gli altri percorsi ci erano stati descritti come pessimi. Così da Tiznit abbiamo raggiunto Taroudannt che è una città di mercati convenienti dove acquistare di tutto. Noi in realtà abbiamo pagato più del dovuto, perché ci siamo affidati ad una falsa guida per visitare il suk. Una scelta sbagliata anche perché nei mercati – anche soli – non ci è mai capitato niente, e ci sono sembrati posti del tutto sicuri. A Taroudannt abbiamo cenato nei tavoli esterni di una delle tante trattorie della piazza. Menù a base di pollo e patate, niente alcolici come nella maggioranza dei ristoranti. Meno di 3 Euro a testa. Pranzo indimenticabile. Anche per il gran caldo che ci costringeva a restare immobili ma che ci ha permesso di carpire l’atmosfera e le sensazioni che si sviluppavano tutto attorno a noi. Poi siamo partiti verso Taliouine, minuscolo località nel deserto di rocce, tra montagne spoglie e maestose. Taliouine deve essere una tappa del vostro viaggio, perché splendida è la sua Casbah dove vi accoglieranno tanti bambini ai quali credo possiate portare qualcosa di utile (delle penne, dei quaderni: ma ricordate che sono tanti!) Dormire, alloggiare, cenare? Abbiamo alloggiato alla Locanda Souktana. Il posto è magnifico, incastonato in una vallata indimenticabile, l’atmosfera che si respira anche nella locanda veramente rilassante. Avevamo una camera enorme con due letti matrimoniale separati. Tetti altissimi, e bagno davvero ridotto, con doccia e bagno alla turca tutto in uno. Davvero pulito, comunque. Estremamente conveniente. Io lo consiglio. Anche per avere informazioni utilissime sulle possibili escursioni e su cosa vedere del Marocco.
Zagorà (2 giorni) Accesa l’auto di buon mattino per evitare il caldo, ci siamo diretti verso Ourzazate. E’ anche questa una città nel deserto che sembra finta. La città ha un aeroporto, è stata resa famosa dai set cinematografici, alcuni ne parlano bene altri no. Io ho trovato Ourzazte davvero interessante, una piccola Las Vegas tra le spoglie montagne del Marocco. Ad Ourzazate abbiamo fatto anche qualche amicizia, ci avevano invitati a soggiornare nelle loro case: noi non l’abbiamo fatto, ma probabilmente è un’esperienza da provare. Nel pomeriggio siamo partiti con direzione Zagorà. La strada da Ourzazate a Zagorà è la più bella di tutte quelle che abbiamo percorso. Descriverla è per me troppo ambizioso: i tramonti, la pelle delle persone che qui è generalmente più scura che nel resto del paese, un fiume senz’acqua nel quale nascono piante coloratissime. Mille Casbah.
Dormire, alloggiare, cenare? A Zagorà abbiamo trovato posto in uno splendido albergo per occidentali con piscina, televisore, aria condizionata. Costo: 50 Euro la doppia, ma non ci tornerei: perché esportare Rimini in Marocco? Per carità il personale è preparatissimo, ci ha organizzato una splendida escursione nel deserto di dune, al confine con l’Algeria. Ed è vero che fa un gran caldo, ma se proprio avete bisogno dell’aria condizionata c’è anche qualcosa di più sobrio: ci avevano parlato dell’Hotel La Fibul du Dràa ma era tutto pieno. L’escursione a Mhamid, dove il deserto diventa solo dune di sabbia è stata splendida, anche per i villaggi di artigiani che abbiamo incontrato, ma la strada fino a Mhamid era già asfaltata: quindi si poteva forse fare da soli.
Skoura (1 giorno) Dietrofront e ancora verso Ourzazate. Ancora una volta la valle del Dràa. Gran caldo per una strada che, ve lo ripeto, non potrò mai dimenticare. Il sole accecava, tanto era forte. Ma lo stesso facevano i colori delle piante che nascevano da quel fiume senz’acqua. La gente, gli asini ed i cammelli ai bordi della strada.
Dormire, alloggiare, cenare? Una bellissima casbah in piseè del XVIII secolo è stata trasformata nel bellissimo Hotel Ben Moro. Qui si spende ma ne vale la pena. Le camere sono bellissime, come quelle di un sontuoso castello: ma fa caldo e noi abbiamo dormito all’aperto. La notte tolgono la corrente ed il cielo è illuminato dalle stelle.
Merzouga (2 giorni) Quando eravamo ad Ourzazate ci avevano detto che il deserto vero era a Sud di Zagorà. A Mhamid. In realtà a Merzouga abbiamo visto delle dune più alte. Per raggiungerle abbiamo percorso una pista con una guida (vera) molto imprudente, che ci invitava a volare con l’auto e ad imitare la Parigi Dakar. Povera Fiat Palio. Ad ogni modo mentre percorrete quella pista avete alla vostra sinistra un paesaggio da favola, con dei colli Euganei formati di sabbia, leggermente staccati gli uni dagli altri. Poi la strada scelta ci ha portato a correre lungo la superficie di una lago salato e ormai prosciugato. Il caldo qui è davvero opprimente, dalle 10.00 alle 16.00 quasi obbligatorio restare nella sala della locanda. Abbiamo letto con calma cercando l’aria, mentre la temperatura fuori raggiungeva i 50°. Abbiamo visto uno scorpione che dicevano pericoloso. Qui per fortuna anche i più ricchi non troveranno locali con aria condizionata. Si dorme all’aperto, anche se sotto di noi ci offrono un bungalow ben tenuto, con bagno e doccia ma davvero troppo caldo.
Dormire, alloggiare, cenare? Noi abbiamo dormito al Ksar Sania, proprio all’interno dell’Erg Chebbi, a due passi dalle grandi dune. La locanda è pulita e si mangia bene. Ci era stata consigliata come un posto tranquillo e senza false guide. E’ stato proprio così. Il prezzo per un bungalow dove sistemare le cose, con un bagno pulito ed una terrazza superiore dove dormire per non soffrire il caldo: davvero economico. Niente tamburi né feste tutta la notte, solo l’eco proveniente dalle locande vicine: chissà.
La Valle delle gole del Dades (1 giorno) Strada meravigliosa. Paesaggio anche qui da favola. Probabilmente meritava più di un giorno. Le montagne sono rossissime, la gente sembra qui particolarmente socievole. Anche le donne più libere che altrove. L’impressione è di un posto formato da colori vivacissimi. Non c’è acqua, ma dove di inverno scorre probabilmente un fiume in piena estate nasce una natura che con una forza esplosiva si scontra con l’aridità. Dormire, alloggiare, cenare? Hotel la Kasbaa de la Vallèe. In una zona molto bella. Pulito, accogliente, sobrio ed abbastanza economico.
Ourzazate (1 giorno) Per dirigerci a Marrakech rifacciamo la solita strade. Ad Ourzazate arriviamo più tardi del previsto: ci tocca dormire lì.
Dormire, alloggiare, cenare? Abbiamo dormito all’Hotel La Vallèe, pulito, rudimentale ma economico. Ottima cena ai bordi della piscina dell’hotel.
Marrakech (4 giorni) Arriviamo a Marrakech per una strada anche di alta montagna: E’ un bel tragitto e molti lungo la strada vendono dei fossili davvero belli. A Marrakech giungiamo in auto, nel centro della città imperiale altre autovetture, ma circolano anche molti carretti trainati da asini, poi, biciclette e pedoni. E’ molto difficile muoversi con l’auto, capire la direzione per arrivare al punto dove dobbiamo riconsegnare l’autovettura. Marrakech vale un soggiorno prolungato. Il centro della città non è poi grandissimo, ed ha sempre come punto di riferimento “Place Jem el Fna”. Quella piazza è davvero eccezionale specie alla sera quando si riempie di centinaia di bancarelle e di migliaia tra locali e visitatori. Abbiamo sempre mangiato tra queste bancarelle che preparano incredibili menu completi a meno di 4 Euro. Abbiamo sempre ruotato attorno a questa piazza che è il vero centro della vita della città. E’ impossibile descriverla, occorre viverla. E per viverla non ci si può andare in fretta un giorno solo. All’inizio sembra di aver visto già tutto in poche ore, ma se si lascia che il tempo corra viene voglia di non andarsene più. Si può scegliere una delle terrazze dei bar che danno sulla piazza, per vedere la gente arrivare e i ristoratori montare i banchetti ed accendere le griglie.
Dormire, alloggiare, cenare? Cene in Place Jem el Fna, veramente economiche e da non perdere. Noi abbiamo dormito all’Hotel Sherazade, che è consigliato da tutti e davvero notevole: per l’eleganza interna, vale quasi una visita se si alloggia altrove, per la posizione centrale e vicina alla piazza attorno a cui gira tutta Marrakech (camera doppia all’incirca 35 Euro).