Verdon, alta e bassa Provenza

TAPPE DEL NOSTRO VIAGGIO: 14/06/03 - Castellane 15/06/03 - Canion du Verdon, Moustier St. Marie, Lac de St. Croix – Riez 16/06/03 - Greoux les Bains, Valensole, Manosque, Apt 17/06/03 - Luberon/Vaucluse: percorso delle ocre, Colorado de Provence, Bonnieux 18/06/03 - Roussillon, Gordes, Fontaine de Vaucluse 19/06/03 - Avignone 20/06/03 - Saint...
Scritto da: Laura L.
verdon, alta e bassa provenza
Partenza il: 14/06/2003
Ritorno il: 24/06/2003
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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TAPPE DEL NOSTRO VIAGGIO: 14/06/03 – Castellane 15/06/03 – Canion du Verdon, Moustier St. Marie, Lac de St. Croix – Riez 16/06/03 – Greoux les Bains, Valensole, Manosque, Apt 17/06/03 – Luberon/Vaucluse: percorso delle ocre, Colorado de Provence, Bonnieux 18/06/03 – Roussillon, Gordes, Fontaine de Vaucluse 19/06/03 – Avignone 20/06/03 – Saint Remy, Baux de P.Ce, Aix en P.Ce 21/06/03 – Aix en P.Ce, St. Clair 22/06/03+23/06/03 – St. Clair 24/06/03 – Rientro Per il nostro viaggio ci è stato molto utile il sito ufficiale del turismo francese (www.Tourisme.Fr), dove abbiamo trovato vari itinerari molto interessanti; inoltre i racconti di “turisti per caso”, che ci sono stati molto utili per la scelta defnitiva degli itinerari e per i suggerimenti su quali catene di alberghi scegliere o evitare.

Ci siamo avvalsi di una guida molto dettagliata (Routard), che consigliamo decisamente.

Altri siti molto interessante sono: www.Parc-du-luberon.Org dove ci sono itinerari attraverso piccoli paesini caratteristici e per niente turistici; www.Routes-lavande.Com – www.Guideweb.Com Gli alberghi per i pernottamenti li abbiamo trovati tutti tramite internet e prenotati con e-mail o fax (siti contattati: www.Provence.Guideweb.Com – www.Provenceguide.Com – www.Alpilles.Com – www.Aix-en-provence.Com – www.Lavandou-hotel-oustaou.Com ) 14/06/03 – Partiamo verso le 7,40 e ci dirigiamo in autostrada. Fila tutto liscio fino a Masone, dove facciamo una coda interminabile fino a Vetimiglia. Ci fermiamo a Menton per un panino poi riprendiamo l’autostrada fino a Villeneuve Loubet, dove usciamo e proseguiamo in direzione di Grasse. Ad un certo punto imbocchiamo la D111, o Route Napoleone, strada fatta costruire da Napoleone in mezzo alle rocce e alle colline. Lo scenario è molto suggestivo e, fermandosi in un punto qualsiasi per godersi il panorama, si possono sentire i profumi delle erbe selvatiche nella più assoluta quiete.

Arriviamo a Castellane, primo paese scelto per pernottare, verso le 17.00 e subito ci dirigiamo in albergo per una doccia (Ma Petit Auberge – consigliato).

Dopo la doccia ristoratrice, usciamo per vedere Castellane e subito ci dispiace di non averlo inserito nel nostro itinerario: si tratta di un paesino molto piccolo sul quale domina maestosa la grande roccia del Roc, con alla sommità una chiesetta “Notre dame du Roc”.

Dopo una piccola passeggiata, ceniamo e sfiniti ci corichiamo.

15/06/03 – Dopo una buona colazione, partiamo alla volta del Canion du verdon. Anche qui, la strada che percorriamo è spettacolare, con enormi roccioni che la dominano e la sovrastano. Arriviamo a Point Sublime, punto di partenza per un paio di percorsi. Scegliamo il più semplice che però dobbiamo interrompere perché ad un certo punto si passa sotto una buia galleria (e noi eravamo sprovvisti di torcia!). Facciamo una passeggiata alternativa e ci godiamo il bellissimo paesaggio. Il torrente Verdon scorre fra due pareti rocciose altissime e l’acqua ha un bellissimo colore verde smeraldo. Ci dirigiamo verso Moustier St. Marie, sulla strada che costeggia il Verdon fino al Lago di St. Croix. Inutile dire che il panorama è stupendo.

Moustier St. Marie è un paesino grazioso (e pieno di turisti) “dentro” una parete rocciosa e, anche qui, sulla roccia che domina il paese, si trova una chiesetta.

Ci rechiamo poi al lago di St. Croix e, lungo la strada, abbiamo la possibilità di ammirare distese di lavanda all’inizio della fioritura: veramente un bello spettacolo! Dopo il lago, ci dirigiamo verso Riez, dove pernotteremo (Hotel Cigalou, che praticamente è una casa: non male, a parte il paese di Riez che è proprio bruttino!) 16/06/03 – Dopo la colazione (sempre buona!), partiamo per Greoux les Bains, un paesino dominato da un bel castello dei templari (visto solo dall’esterno, perché il lunedì non è aperto al pubblico).

In paese, molto carina la chiesa di Notre dame des Ormeaux.

In seguito, partiamo per Valensole, dove si trova una fontana del 1734 ancora in buonissimo stato.

Nel pomeriggio ci dirigiamo a Manosque, paese decisamente più grande e caotico di tutti quelli visti finora.

Si entra passando la bella porta Saunerie e ci sono chiese molto belle in palese stile romanico.

Volevamo visitare anche Forcalquier, ma purtroppo un temporale ci ha fatto cambiare idea, quindi siamo partiti per Apt, dove avremmo pernottato (Hotel Le manoir – consigliato – struttura nuova con belle camere, però senza aria condizionata, che serviva decisamente).

17/06/03 – Il mattino seguente, dopo la solita cara colazione, partiamo alla scoperta della Vaucluse e del Luberon, seguendo un paio di itinerari di www.Parc-du-luberon.Org. Visitiamo Caseneuve e St. Martin de Castillon, due piccolissimi paesini medioevali, poi arriviamo a Viens (suggerito anche dalla guida Routard), altro piccolo paese bellissimo, tutto in pietra e molto accogliente, con i suoi viottoli stretti e puliti, dove anche la postina porta la corrispondenza a piedi! (merita una visita – anche se non è per niente turistico; forse è per questo che è così bello). Dall’alto di Viens si gode di un bellissimo panorama sulle valli circostanti.

Proseguiamo verso Rustrel e visitiamo il Colorado de P.Ce. Si fa un percorso di circa un’ ora in mezzo al bosco, dove ci sono rocce di tante tonalità dal giallo al rosso. L’erosione di queste rocce dalle forme strane, crea uno strato di polvere fine che attraversa il bosco in prossimità delle stesse e si attacca ostinatamente ai vestiti e alle scarpe (si tratta della famosa OCRA). E’ un vero e proprio spettacolo (consigliato, con vestiti e scarpe “da battaglia” e tanti rullini per la macchina fotografica!).

Pranziamo (finalmente un cibo simil-modenese) poi partiamo per il Petit Luberon. Lungo la strada, ci fermiamo in una distilleria di lavanda e scopriamo una cosa che ci lascia il segno: quella che abbiamo visto nei campi finora, non è lavanda, bensì LAVANDIN!! La signora ci spiega la differenza e dice che la pianta della lavanda, oltre ad essere più bassa e meno voluminosa, è anche molto più profumata, però attualmente sono ancora pochi quelli che coltivano la lavanda, perché è molto più costosa e meno “commerciale”, quindi, le distese viola che si vedono, sono di LAVANDIN. Ci spiega poi, attraverso delle immagini, come avviene la distillazione della lavanda e ci fa sentire il profumo dell’ essenza di lavanda pura. Da bravi turisti, facciamo spesa di essenza, miele alla lavanda ecc..

Ci dirigiamo quindi verso Bonnieux per vedere la foresta dei cedri. Dopo aver scalato la collina in auto, entriamo in questo bosco di bellissimi ed enormi cedri mediterranei, importati qui nel 1860 (merita di essere visto, c’è una quiete immensa). Continuando per il percorso botanico si arriva in vari punti panoramici molto belli.

Ormai stanchi, rientriamo nel nostro albergo di Apt per la solita doccia prima di cena. 18/06/03 – Proseguiamo il percorso delle ocre e delle pietre. Ci rechiamo a Gargas ma prima, lungo la strada, ci fermiamo a visitare una cava di ocra ancora in funzione. Ci sono montagne di polvere rosse, gialle, rosa… E delle rocce scavate con tonalità di rosso/arancio infinite.

Dopo esserci cambiati le scarpe e i pantaloni, ci rechiamo a Roussillon, un paesino arroccato sulle rocce d’ocra, con tutte le case nella tonalità delle ocre e un sacco e una sporta di turisti! Facciamo un giretto, acquistiamo i colori delle ocre, poi ci rechiamo a Gordes, dove pranziamo.

Gordes è il tipico esempio di villaggio “perché”, tutto in pietra, con le case abbarbicate sulle rocce. Molto bello e caotico.

Ci rechiamo poi all’abbazia di Senanque, bella e superba in mezzo ai campi di lavanda, ispira subito quiete e serenità. Decidiamo di non entrare a visitarla (forse sbagliando, credo meritasse decisamente) e andiamo invece al villaggio di BORIES. Si tratta di un villaggio tutto in pietra secca risalente al periodo dal XVI al XIX secolo e ci sono le abitazioni, gli ovili, i forni, ecc.. Tutti ristrutturati perfettamente.

Lasciate le Bories, partiamo per fontaine de Vaucluse. Seguiamo il percorso in salita, molto bello, tutto lungo il fiume formato dalle acque della sorgente , il tutto dentro una vallata chiusa da pareti rocciose. Alla fine del percorso, ci si trova di fronte ad una roccia altissima, dentro la quale si trova la sorgente. Purtroppo, in quel periodo non era in piena attività, ma è comunque curioso il fenomeno che la rende famosa, ovvero il fatto che sgorghi acqua da una profondità (pare) di oltre 300 mt. (è la profondità massima raggiunta durante l’ultima immersione, ma si dice sia ancora più profonda). E’ bello, lungo il percorso, trovare una targa scritta in italiano in omaggio al Petrarca, che qui compose i versi “chiare, fresche e dolci acque..” dedicandoli alla sua amata Laura di Noves.

Ripartiamo e ci dirigiamo verso St. Remy de Provence, dove pernotteremo. Troviamo l’Hotel La Galerie, nuova struttura, molto bella e curata nei particolari. La nostra stanza, in realtà non è una camera, ma un piccolo appartamento, tutto molto curato nei dettagli (tende e coperte nei colori delle ocre, come anche la piccola cucina). Il sigl Jean Luc, il proprietario, è molto cordiale e ci invita a parlargli in italiano, così, dice, lo impara meglio. (Consigliato – molto accogliente e curato).

19/06/03 – Dopo un’ abbondante colazione servita fuori sotto il porticato, decidiamo di partire alla volta di Avignone. Chiediamo alcune informazioni all’albergatore poi partiamo.

Giunti ad Avignone, ci rendiamo subito conto che non siamo più abituati a trovarci in mezzo al traffico: code, lungo girovagare per cercare un parcheggio, sembra di essere tornati a casa! Invece, quando finalmente, dopo aver parcheggiato, entriamo ad Avignone, il clima è quello di una città solare, accogliente e piena di belle cose da vedere.

Non potendo visitare tutto (purtroppo) optiamo, come molti, per il palazzo dei papi e il famoso ponte.

Prendiamo il biglietto e ci viene fornita un’utile audioguida.

Inutile dire che il palazzo è stupendo e la visita è durata circa 2 ore (l’unica cosa che ci ha lasciati un po’ perplessi è stata un’ impalcatura di ferro all’interno del cortile allestita per il festival della musica: fa passare un po’ la poesia!).

Dopo il pranzo in una graziosa piazzetta, andiamo sul ponte di Avignone con la nostra utile audioguida che racconta tutta la storia di questo ponte, rendendolo ancora più affascinante. Alla fine della storia ci ascoltiamo tutta la canzoncina “Sur le pont d’ Avignon” (Fausto la scolta 2 volte)! Non voglio dilungarmi troppo, perché altrimenti ci vorrebbero molte pagine per descrivere il fascino che ha avuto su di me questa cittadina; solo un consiglio: andateci! Stanchi per il troppo sole e il vento insistente, rientriamo in albergo.

20/06/03 – Salutiamo il nostro amico de La Galerie e facciamo un giro a St. Remy, dove vediamo la casa di Nostradamus e visitiamo la chiesa (purtroppo non mi ricordo il nome) dove c’è un bellissimo organo colorato.

Dopo partiamo per Baux de Provence e lungo la strada ci fermiamo a visitare “Les antiques”, ovvero un mausoleo e un arco di trionfo dell’epoca romana (circa 30 a.C.) ancora in ottimo stato. Arriviamo a Baux, dove si parcheggia all’entrata del paese (e, come sempre, si paga). All’interno del paese, visitiamo il museo dei Santons (Le statuine realizzate in terracotta e dipinte a mano, tipiche di questa zona) e un paio di negozi di artigiani che stanno dipingendo le statuine. Ne acquisto alcune (da dipingere)!! Molto bella anche l’antica porta Eyguieres, dalla quale si vede un bel panorama sulla valle d’ Enfer. C’è anche un castello, le cui rovine dominano il paese e la valle.

Molto stanchi (sempre per il solito caldo), partiamo per Aix en Provence, dove abbiamo prenotato l’albergo. Lungo la strada, la temperatura raggiunge i 40° e alla radio si sente “il caldo a Parigi continua” (chi avrebbe pensato che, poi, sarebbe durato fino alla fine di Agosto… e non solo a Parigi!!).

Giunti in Albergo, ci facciamo una doccia e ci riposiamo fino all’ora di cena (in questa camera abbiamo l’aria condizionata). Poi ci rechiamo nel centro di Aix per cenare sul Cours Mirabeau.

21/06/03 – Dopo la colazione in hotel, andiamo a visitare Aix en P.Ce. Cominciamo dalla cattedrale di St. Saveur, bellissima, ma impegnata per un matrimonio (abbiamo fatto una visita velocissima all’interno); di fronte si trova l’università. Facciamo un giro per il centro: è una cittadina caotica, ma piena di bei palazzi e molto raffinata. Per visitarla, conviene parcheggiare l’auto in uno dei tanti parcheggi a pagamento intorno al centro e godersi le passeggiate a piedi per le sue viuzze.

Pranziamo ancora nell’affascinante Cours Mirabeau, lungo cui si trovano 4 fontane, una più bella dell’altra.

Nel tardo pomeriggio partiamo verso St. Clair, sulla costa, dove passeremo 2 o 3 giorni.

Arriviamo e cerchiamo l’albergo che abbiamo prenotato e PURTROPPO lo troviamo.

Sembrava strano, finora avevamo avuto fortuna con tutti gli altri alberghi, ma questo… Non ho tuttora parole.

Si tratta dell’ hotel les Sables D’or, che in realtà è una “bettola-trattoria-affittacamere”. Ma non è questo il punto; il posto è decisamente sporco e disordinato, per entrare nelle camere si sale una scala di cemento, passando in mezzo a rottami e pezzi di cose buttate lì, per non parlare della camera: un buco con un letto matrimoniale che da un lato è attaccato alla parete, la doccia è in un angolo in fondo ai piedi del letto e il lavabo nell’altro angolo, poi in uno sgabuzzino è stato ricavato un angolino per il WC. La sensazione che ho provato entrandovi è stata di angoscia, pensando di stare chiusa li per 3 notti la tristezza ha preso il sopravvento. Abbiamo capito perché questo qui ha voluto i soldi in anticipo! Presi dallo sconforto, decidiamo di andare a cercare un altro albergo (anzi, senza ALTRO, questo non si poteva certo chiamare albergo!!).

Lo troviamo e, quindi, con la scusa di dover rientrare in anticipo dalle vacanze, gli lasciamo i soldi e andiamo nell’ hotel Oustou (carino, consigliato – inutile dire che les sables d’or è fortemente sconsigliato).

22/06/03 – Spiaggia. St. Clair è abbastanza carino e il mare non è male.

23/06/03 – Spiaggia 24/06/03 – Rientro a casa. Con molta tristezza è finita la bella vacanza in Provenza. Adesso, mentre riscrivo i miei appunti, avrei voglia di rifarlo di nuovo, anche perché ci sono molte cose ancora da vedere e cose che non abbiamo approfondito. Dimenticavo un piccolo resoconto.

Spesa totale: € 1600,00/1700,00 circa (compresi i souvenirs, la benzina, l’autostrada ecc..) Pro: tutto Contro: il caldo soffocante e “Les sables d’or” Spero che il nostro racconto vi sia d’aiuto per organizzare la vostra vacanza, così come altri racconti lo sono stati per noi. Buone vacanze!! e-mail: camera@2055.Org



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