Verdeoro negli occhi, saudade nel cuore

05-12-06: Finalmente il conto a rovescia è finito...stanotte si parte...destinazione BRASILE!!!! Quasi più preoccupati del viaggio in macchina che ci porterà a Fiuminicino tra la nebbia e le condizioni della E45 ci muoviamo di buon ora, arrivati finalmente a Roma, documenti e controlli veloci....ma non c'era per caso una nuova legge sul...
Scritto da: Laura_o
verdeoro negli occhi, saudade nel cuore
Partenza il: 06/12/2006
Ritorno il: 24/12/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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05-12-06: Finalmente il conto a rovescia è finito…Stanotte si parte…Destinazione BRASILE!!!! Quasi più preoccupati del viaggio in macchina che ci porterà a Fiuminicino tra la nebbia e le condizioni della E45 ci muoviamo di buon ora, arrivati finalmente a Roma, documenti e controlli veloci…Ma non c’era per caso una nuova legge sul controllo dei bagagli…?!?!? …In men che non si dica siamo a Madrid, dove invece i controlli li fanno eccome!!! dove dopo solo 1 ora saliamo finalmente sul volo che ci porterà diretti a Rio De Janeiro.

Voliamo con Air Europa, che merita sicuramente un voto positivo, aerei nuovi, voli puntualissimi e servizio impeccabile… Atterriamo a Rio De Janeiro alle 23.00 circa, e già sulla scaletta dell’aereo iniziamo a toglierci felpe e maglie pesanti, sbrighiamo le solite formalità doganali, incrociamo le dita e per fortuna anche i ns. Bagagli arrivano con noi…Ormai è fatta Brasile eccoci qui!!! Ad attenderci l’autista mandato a prenderci dall’ostello in cui abbiamo prenotato (arrivando di sera tardi non abbiamo rischiato di muoverci troppo da soli, e visto che il prezzo è comunque lo stesso di una corsa normale 45 rs ce la siamo presa comoda).

Saliamo in macchina e il ns autista per prima cosa chiude le sicure…Benvenuti a Rio De Janeiro! scopriremo solo dopo, che a Rio di notte tutti passano con il rosso per evitare di essere aggrediti…Beh, quando si dice, prevenire è meglio che curare!! L’aeroporto dista circa 20Km dal centro, e come ogni grande città si trova in periferia e in questo caso periferia significa favelas e zone che dall’aspetto sembrano tutt’altro che accoglienti…Dopo pochi minuti ci troviamo a Lagoa una splendida zona situata attorno ad un lago, dove proprio ieri è stato inaugurato l’albero di Natale più grande del mondo..Ed è uno strepitoso gioco di luci che riflettono sull’acqua..Poi basta alzare un attimo gli occhi per vedere uno dei simboli della Cidade Meravilhosa..Lassù quasi una stella più brillante delle altre che sembra abbracciare questa mastodontica città..Il Cristo Rei.

Proseguiamo ancora lungo Avenida Atlantica che corre lungo la spiaggia di Copacabana…È incredibile è mezzanotte, la spiaggia è buia eppure è piena di gente che gioca a calcio e che fa footing!!! L’ostello che abbiamo prenotato si chiama Rio Backpackers a Copacabana, la posizione è ottima, a pochissimi minuti dalla spiaggia e da Av. N.Ssa Senhora de Copacabana che è il v.Le da cui partono tutti i Bus per qualsiasi meta..Il costo per una doppia è di 90,00 RS con colazione servita sul bel terrazzino, la pulizia non è il loro punto forte, ma se pensate di passarci solo la notte non ci sono problemi, visti i prezzi altissimi degli alberghi a Rio.

07/12/06 Tutti la conoscono, tutti ne parlano e noi ora siamo qui, affondiamo i piedi sulla sabbia della mitica spiaggia di Copacabana..È presto ma c’è già parecchia gente in giro…Passeggiamo sulla spiaggia per goderci al meglio questo spettacolo…Il Pan di Zucchero come sfondo, la curva della spiaggia che arriva fino al forte per poi distendersi nuovamente su un’altra mitica spiaggia, Ipanema, e in sottofondo l’immancabile musica…Ad ogni ora, in qualsiasi momento, tutti ballano e ascoltano musica ah dimenticavo…E bevono litri di “cocco gelado”. Passiamo la mattinata cosi tra le due spiagge forse più famose del mondo, fermandoci più volte ad ammirare sfide di calcio o beach volley all’ultimo fiato..È un vero spettacolo ammirare i carioca e soprattutto come vivono loro il concetto di spiaggia, non abbiamo quasi mai visto nessuno sdraiato a prendere il sole o a rilassarsi..Sono tutti in movimento, lo sport prima di tutto e direi che dai fisici che hanno ne vale la pena!!! Pranziamo al volo con un “vitaminas” un beverone di frutta da 400ml..E tipo dei panini fritti superfarciti..Il tutto per due a circa 3.00 euro…E sì l’Italia adesso è proprio lontana!!! La prossima meta è il Corcovado, ma la guida non è chiarissima e non vogliamo perdere tempo quindi optiamo per un taxi (30 RS)..Ancora qualche scalino e ci siamo..Il Cristo Redentor…È veramente maestoso e da veramente la sensazione di abbracciare tutta la città…Già la città…Ed è da quassù che capisci perchè la chiamano Cidade Meravilhosa…Rio vista da quassù è strepitosa…Si riescono a vedere chiaramente le sue spiagge più famose, l’albero di Natale illuminato visto la sera prima sul lago, poi il mitico Maracanà e il sambodromo, non mancano le favelas cosi come il centro pieno di grattacieli…Beh credo che solo a Rio tutte queste cose insieme, cosi imponenti, cosi importanti e diverse possano convivere tra loro con tutta questa armonia..Siamo già innamorati di Rio, ed è solo il primo giorno..Siamo fortunati perchè dopo qualche minuto l’intera statua viene sommersa da una nuvola, e questa immagine del Cristo avvolto dalle nuvole crea un’immagine alquanto mistica…Decidiamo di scendere questa volta con il trenino a cremagliera che passa all’interno del Parco National de Tijuca, poi da qui prendere un autobus fino in centro (gli autobus costano 2 RS prezzo fisso). Dicono che per provare un’atmosfera elettrica a Rio si debba andare allo stadio..Beh noi diciamo che basta prendere un qualsiasi autobus, dove per scendere si deve cogliere il secondo esatto in cui rallentato , mentre non stanno sorpassando tra una colonna di auto e un’altra di pullman stando un po’ a sinistra un po’ a destra..Naturalmente senza mai toccare i freni…Beh ora abbiamo capito perchè i migliori piloti di F1 sono i brasiliani. Per la cena optiamo per un pollo intero con patate (il tutto con 4.00 euro) da mangiare sul terrazzo in ostello, e questa sera ci aspetta lo spettacolo più incredibile che abbiamo mai visto!! Stamattina in spiaggia tra i tanti ragazzi che vendono escursioni in spiaggia abbiamo accettato di fare una visita ad una scuola di samba, l’escursione costa 25 RS, ci verranno a prendere e ci riporteranno in ostello dopo la visita..Non so perchè, ma a quel prezzo ci aspettiamo una fregatura..Anche perchè altre agenzie avevano chiesto molto di più..Invece alle 20 in punto arriva Walter, che assieme ad altre persone su un nuovissimo pulmino ci porta alla scuola di samba di Tijuca. Le scuole di samba a Rio sono 16, una per quartiere, e iniziano le prove per il carnevale nel mese di ottobre..Prove che consistono nell’incontrarsi 2 volte la settimana in questa grande via pedonale che percorrono prima in un senso poi nell’altro, Walter è uno di loro e ci fa stare proprio al centro dell’azione, quando ancora stanno ordinando la batteria, cioè mettendo ognuno sulla fila corretta a seconda dello strumento suonato, solo che le persone da sistemare sono circa 5.000…!!!!! 5.000 persone che gratuitamente 2 volte la settimana per mesi si incontrano facendo le prove per lo spettacolo di febbraio…Ammiriamo questo mare di persone a bocca aperta sistemarsi e poi finalmente partire…Impossibile non farsi coinvolgere dalla musica, dal suono dei tamburi, dai loro movimenti effetto “shekeramento”, e soprattutto dall’allegria e dall’energia che c’è tutto intorno, dal bambino alla signora 70enne che balla e ride…Il tutto dura circa 3 ore e a malincuore rientriamo in ostello cantando la canzoncina che porteranno tra pochi giorni al carnevale e noi naturalmente tifiamo per loro…Ma soprattutto invidiamo lo spettacolo che potrà ammirare chi sarà al sambodromo…

09/12/06 Stamattina ce la prendiamo con calma, facciamo colazione con altri ragazzi in ostello e usciamo che ormai è metà mattinata, è una splendida giornata e la destinazione è il Pan di Zucchero. Prendiamo l’autobus, poi la prima delle due funivie che conduce al Morro de Urca, a 220 mt e dove si può ammirare la baia di Guanabara..E naturalmente il Pan Di Zucchero proprio li..Vicino vicino.La seconda funivia arriva in cima al Pao de Azucar, 396m di altezza, e vista da qui, con il cielo limpido, Rio è sicuramente la città più bella del mondo..Con la montagna del Corcovado e il Cristo Redentor a ovest e le mitiche Copacabana, Leblon e Botafogo a sud.Ci godiamo per l’ultima volta lo spettacolo della città dall’alto, ma è ora di scendere un altro mito di Rio ci attende..Il Maracanà. Ci arriviamo in autobus, dopo circa un’ora partendo sempre dal centro, diciamo che l’ultimo tratto non è stato proprio rilassante, eravamo rimasti solo in 3, naturalmente inutile dire quali erano gli unici turisti in una zona da brividi…Di certo più consigliato arrivarci in metropolitana. Finalmente arriviamo al tempio del calcio brasiliano e non solo…Complice una fiera e dei lavori di ristrutturazione riusciamo solo a vederlo senza addentrarci troppo al suo interno, ma ormai anche questa soddisfazione ce la siamo tolta…Raggiungiamo velocemente la fermata dell’autobus, non c’è bella gente in giro e i ns. Zaini sono “osservati speciali” da troppi occhi. Ceniamo in uno dei tanti ristoranti al kilo che abbiamo trovato e che ci ispirava su Av. Copacabana e finiamo la serata sul lungomare di Copacabana dove ogni giorno dopo le 18 si svolge un mercatino e dove ho acquistato una bambola vestita con abiti del carnevale ad una cifra ridicola, e di cui vado fierissima.

10/12/06 Oggi è il nostro ultimo giorno a Rio, e per la mattinata decidiamo di fare visitare Santa Teresa, situato su una collina alle spalle di Rio. Arriviamo in metropolitana (comoda e sicura) alla stazione Gama da dove parte il Bonde, che congiunge il quartiere di S.Teresa al centro e rappresenta l’ultima linea delle carozze di tram che un tempo percorrevano tutta la città. Il trenino sale lungo le ripide salite, e le strette vie che portano al centro del quartiere, una volta giunti in cima si può scegliere se scendere a piedi oppure restare sul trenino e fare la strada a ritroso. Noi per il poco tempo a abbiamo deciso di ridiscendere in treno, direi anche per fortuna visto che i ns amici scesi a piedi sono stati rapinati…Sicuramente il quartiere è da non perdere ma se si pensa di scendere a piedi meglio lasciare le macchine fotografiche in hotel. Fatti del genere sono all’ordine del giorno. Ormai ci siamo, manca veramente poco e passiamo le ultime ore qui nello stesso posto dove abbiamo iniziato a conoscere questa incredibile città, Copacabana…È sabato e il cielo non è limpido eppure la spiaggia è piena di gente…Rimpiangiamo il fatto di essere in partenza ma il ns viaggio deve continuare. Adriana, la simpaticissima titolare dell’ostello ci accompagna in aeroporto dove tra poco partirà il ns volo per Fortaleza, prossima destinazione la pace di JERICOACOARA.

Tutto è pronto, si decolla, e ci lasciamo alle spalle con un po’ di malinconia le mille luci di Rio de Janeiro al tramonto…Che nella sua confusione, nella sua imponenza si è scavata un posticino nei ns cuori.

Il volo TAM per Fortaleza è puntuale e dopo 3 ore (scalo a Recife ma senza scendere dall’aereo) arriviamo a destinazione, l’ufficio della compagnia dei pullman è ancora aperto ed acquistiamo subito i biglietti per il giorno dopo 35 RS a testa, qui ci fermeremo solo per questa notte, e la scelta è caduta su un altro ostello Backpackers, la pulizia qui è decente ma in compenso la zona fa schifo (il tassista non ci voleva lasciare finche non ci aprivano la porta quelli dell’ostello), ma visto il prezzo, circa 10 euro a notte, e visto che domattina ce ne andremo presto non ci lamentiamo.

11/12/06 Puntuale alle 8.30 arriva il taxista per portarci di fronte all’Hotel Praiano dove alle 9.30 partira il pullman per Jerico. Un viaggio nel viaggio..Prima circa 6 ore di pullman per fortuna comodissimo, tra villaggi dai nomi impronunciabili e dimenticati anche dalle cartine, poi a Jijoca veniamo fatti salire su un autobus o meglio un camion azzurro molto hippy direi, senza finestrini, e con i bagagli caricati sul tetto come nei vecchi film…E poi via 1 ora tra la sabbia rossa dei primi villaggi e poi sulla spiaggia saltando sui sedili e rischiando più volte di restare insabbiati..Quando finalmente in lontananza vediamo la “grande duna” simbolo del villaggio di Jericoacoara. Alla fermata troviamo ad aspettarci Giovanni, titolare assieme alla moglie Mery e al figlio Moabio della posada “Peixe d’Ouro”, (80 RS la doppia) un posto meraviglioso per pulizia, cura del posto e la loro gentilezza e disponibilità. Ceniamo alla posada con una Fejolada preparata da Meri che ancora sogniamo, e ci sgranchiamo un po’ le gambe con una passeggiata…Jerico è un villaggio sulla sabbia, con 5 vie parallele, senza auto, con qualche negozietto carino e qualche chiosco dove bere e passare le serate e dove è facile fare nuove amicizie…Non possiamo non provare la mitica Caipirinha (e qui costa 1 euro…!!) e subito ne sentiamo gli effetti..Ma sarà la stanchezza, il mare e questa atmosfera rilassata che rende tutto cosi ovattato…È incredibile essere passati dal caos di Rio ad essere qui sulle amache della nostra stanza, sotto il cielo più stellato che abbiamo mai visto, le palme della posada sono avvolte dalle luci di natale e in sottofondo si sente la musica di un locale qui vicino..Credo che quando si parli di sentirsi veramente in pace con il mondo ci si debba veramente sentire cosi..!!!! Le giornate successive passano cosi all’insegna del relax, a mollo nelle piscine naturali che si formano con la bassa marea, ad entusiasmarci per le acrobazie dei windsurf che volano sulle onde, ad ammirare lo spettacolo più naturale e straordinario del mondo dalla cima della duna dove decine di persone aspettano in silenzi il momento del sole che si “tramonta” in mare, per poi lanciarsi giù con le tavole per sandboard o semplicemente correndo a piedi fino a raggiungere la lunga spiaggia sottostante, e dopo il tramonto tutti a vedere la roda di Capoeira che si svolge tutte le sere in spiaggia, quando le scuole si esibiscono in uno spettacolo davvero strabiliante, per l’abilità ma anche e soprattutto per il fascino di quella che era nata come lotta per poi diventare una vera danza. Le sere successive ceniamo al “Sabor Do Terra”, porzioni enormi e buonissime a prezzi che sfiorano 8 euro in due..

Avremmo voluto rimanere ancora qualche giorno qui, ma parlare al telefono con gli addetti della TAM è stato come cercare di voler parlare con il Papa, cosi non abbiamo scelta dobbiamo partire…Prendiamo l’autobus che parte da Jerico alle 22.30, e percorriamo a ritroso il viaggio fatto solo qualche giorno fa…Solo che farlo di notte, sul bagnasciuga, il cielo limpido, il rumore delle onde ci fa sentire ancora più tristi..Anzi malinconici…Jerico ci ha colpito per la sua atmosfera, dall’alto della duna immersi nei colori del tramonto lo sguardo si perde in un paesaggio quasi lunare, le centinaia di persone che affollano nel tardo pomeriggio la spiaggia e che vivono la spiaggia dove all’improvviso nascono decine di campi da calcio, chi va a cavallo, chi fa ginnastica, chi prepara le reti per la notte di pesca, la capoeira, le signore che al tramonto iniziano a grigliare il formaggio (Squisito!!)..La musica…Non sappiamo come saranno le prossime tappe, ma se Rio ci ha colpito ed entusiasmato come dei bambini al luna park, Jerico ci ha fatto proprio innamorare…

15/12/06 Arriviamo a Fortaleza alle 5.00 del mattino dopo una notte al gelo sul pullman, eravamo attrezzati ma non è servito, siamo morti di freddo!!! Per fortuna da qui siamo riusciti a farci anticipare il volo di qualche ora…E alle 15 atterriamo a Salvador De Bahia. Prendiamo il bus che dall’aeroporto porta direttamente a Praca da Se, impiegandoci poco più di 1 ora passando dalla periferia, lungo la spiaggia di Barra, i bei parchi fuori dal centro ed infine a qualche centinaio di metri dal Pelurinho, dove a pochi passi c’è il nostro hotel, Hotel Hartemis (65 RS la stanza con visita e 55 RS quella senza), da non perdere la veduta dal terrazzo dell’Hotel sulla piazza circostante e sul molo..Siamo fortunati sotto l’Hotel c’è un palco dove ogni sera ci sono concerti gospel natalizi. Ceniamo al Senac, un self service dove si possono assaggiare tutte le specialità della cucina bahiana ad un presso fisso di 13 rs. I letti dell’Hartemis ci distruggono la schiena, e ci mettiamo un po’ a carburare, ci gustiamo la colazione sul bel terrazzo panoramico e siamo finalmente pronti ad andare alla scoperta di Bahia. Decidiamo di tralasciare la zona mare e di concentrarci sul centro storico della città, nota come l’anima africana del Brasile. Gironzoliamo per le ripide stradine del centro storico piene di vita, ricchissimo di architetture coloniali in gran parte restaurate e dipinte in chiari colori pastello e i grandi e colorati vestiti delle Bahiane. L’unica nota negativa sono alcuni venditori ambulanti che alcune volte possono essere veramente insistenti. Ci siamo sentiti un po’ “scrittori” seduti ai tavoli del “Cafe Bahia” a vedere tutta questa folla colorata che anima la piazza di questa città cosi colorata e piena di vita.Consigliato per il pranzo il ristorante a Kilo a fianco il Cafe Bahia in Praca Da Se, ottimo cibo a prezzi veramente irrisori.

18/12/06 Eccoci pronti per l’ultima tappa del ns. Viaggio, destinazione Morro De Sao Paulo.Prendiamo il catamarano piccolo, e per fortuna il viaggio è stato tranquillo e in un paio d’ore arriviamo a destinazione.I ns bagagli sono pesanti , ma non c’è problema…Arriva Janilson uno dei ragazzi della cooperativa che portano i bagagli dei turisti sulle loro cariole fino alle posade. Ci fa quasi pena..Ma quando partiamo quasi ci semina, lui con la carriola e i bagagli sulla sabbia noi solo gli zaini e rimaniamo indietro…Eh si ci manca proprio il fisico!!! La ns posada si chiama Beleza Del Mare (100 rs) e si trova sulla 3 praia, una bella posada sul mare gestita da Fabrizio un ragazzo italiano e da sua moglie, dove anche qui troviamo un servizio impeccabile. Anche qui al Morro come a Jerico ci dedichiamo al mare e al relax, da non perdere la 4°praia, la ns preferita, una lunghissima distesa di sabbia immersa tra le palme..Alterniamo giornate di sole alle spiagge del Morro, ad altre escursioni organizzate, anche qui vale già come spettacolo vedere i ragazzi giocare a beach soccer…Ma come fanno a fare quei numeri incredibili!!! Come prima escursione scegliamo il giro dell’isola in motoscafo con sosta per snorkeling nella splendide acque cristalline di Morerè, per poi proseguire nell’incantevole villaggio di Boipeba dove varrebbe la pena di fermarsi qualche giorno, e un giro veloce a Cairu..Terminiamo la giornata in compagnia di un pazzo gruppo di brasiliani sul terrazzo di un bar dal quale si può ammirare il tramonto gustando i buonissimi panini al formaggio brasiliani e l’immancabile birra fredda. La seconda escursione la facciamo con Marcelo e suo figlio che ci accompagnano lungo un sentiero che sale dietro il villaggio, siamo gli unici due “clienti” e quindi possiamo tempestarli di domande, Marcelo è bravissimo e ci fa vedere tantissimi frutti, arrampicandosi anche sugli alberi per farceli assaggiare, e suo figlio ha un occhio prontissimo per quanto riguarda fiori e piante. Il cammino sotto il sole è faticoso, ma la fatica è ripagata da una rinfrescata alla Fonte de Ceu, una piccola cascata, con l’acqua freschissima e limpida…E dopo una camminata così è meravigliosa!!! Proseguiamo fino al villaggio di Gamboa, dove possiamo spalmarci di argilla presa direttamente dalla montagna…E pensare quanto costa un barattolino di crema qui da noi!! Continuiamo questa volta con altre persone su una barca di quelle vecchissime da film in legno fino ad una lingua di sabbia che dopo qualche minuto verrà inghiottita dalla marea e poi una tipica spiaggia caraibica, sabbia bianca, palme, silenzio, acqua limpida e caldissima.

Le giornate qui terminano tutte con delle cene strepitose, ceniamo al ristorante “Mediterraneo” e poi al ns preferito in assoluto del viaggio “Il bianco e nero” dove sia carne che pesce sono cucinati in maniera divina!!!!, dopo cena, quattro passi nella zona alta dell’isola, dove c’è una sorta di mercatino ogni giorno ed infine un cocktail tra i tanti baracchini che espongono in maniera cosi fantasiosa la loro frutta, sulla spiaggia, naturalmente tutto a suon di musica.Purtroppo i giorni passano veloci e il ns viaggio in questo meraviglio paese è giunto al termine, questa sera avremo l’aereo che ci riporterà in Italia, puntuale come da accordi arriva Janilson per recuperare i ns bagagli, un ragazzo dolcissimo, gli abbiamo lasciato uno zaino che ormai non avremmo più usato e non finiva più di ringraziarci, e ci ha invitati a casa sua per il ns prossimo viaggio qui…Quindi dobbiamo per forza tornare…!! Il viaggio di ritorno questa volta è un po’ più movimentato ci sono onde alte e molte persone si sentono male, la fatica è però ripagata dallo spettacolo di Salvador illuminata farsi sempre più vicina. Contrattiamo per un taxi e facciamo per l’ultima volta quelle strade che ci sono diventate ormai familiari .

24/12/06 Mancano solo 5 minuti alla vigilia di Natale, l’aereo si stacca dalla pista, le luci sono spente, in sottofondo ci sono le canzoni di Natale e alle ns spalle le luci di Salvador e del Brasile ormai sempre più piccole e lontane…E allora capisci in un momento cosa vuol dire esser colpiti di Saudade, cosi come essere colpiti dal mal d’Africa…Saudade per paesi cosi lontani geograficamente ma che una volta toccati non ti lasciano più, nel bene o nel male…Ogni viaggio, come ogni amore che non si dimentica mai.



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