Verde Germania del sud
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1° GIORNO – ITALIA – FUSSEN
Attraverso il San Bernardino entriamo in Svizzera (a Chiasso compriamo la vignetta per le autostrade svizzere, costa 35 € e dura fino al 31 gennaio 2014) e cominciamo ad attraversare verdi panorami con prati, fattorie e mucche che ci accompagneranno praticamente per tutto il viaggio. La prima sosta la facciamo a Lindau in Bodensee, amena località di villeggiatura sul lago di Costanza, già in territorio tedesco. La cittadina si trova su un’isoletta sul lago collegata alla terra ferma da due ponti e deve gran parte del suo fascino alla singolare ubicazione e alle viuzze di sapore medievale punteggiate di case dai tetti aguzzi.
Ripartiamo e raggiungiamo Fussen. Visitiamo il suo centro storico, dominato dal castello. La giornata volge quasi al termine, il viaggio è stato abbastanza lungo, il caldo e il sole, che ci accompagneranno per l’intera vacanza, si sono fatti sentire, quindi ci dirigiamo verso la meritata sosta già prenotata presso l’Hotel Alpenblick di Berghof, paesino molto tranquillo a pochi km da Fussen, a soli 15 minuti dai famosi castelli di Ludwig che visiteremo domani. L’Hotel ha da poco cambiato gestione ( gli attuali proprietari gestiscono anche il Cafè Pension Sonne che si trova a Buching, sulla strada, 3 km prima) ed è stato completamente ristrutturato. Ottimo il rapporto qualità /prezzo: la mezza pensione ci è costata 105 € a coppia, le camere erano perfettamente pulite, la cena e la colazione ottime e abbondanti.
2° GIORNO: CASTELLI DI LUDWIG E ROMANTISCHE STRASSE
Sveglia presto, colazione e partenza; alle 8.00 dobbiamo già trovarci presso il Ticket center per ritirare i biglietti prenotati on line per la visita dei famosi castelli di Hohenschwangau e di Neuschwanstein. La biglietteria apre alle 8.00 e la coda è già discretamente lunga. Quando ce ne andremo, verso mezzogiorno sarà chilometrica, € 1,60 di diritti di prenotazione on line ben spesi! La visita ai due castelli costa 23 € a testa e sono ammesse solo visite guidate. Si visita per primo il castello di Hohenschwangau che dalla biglietteria si raggiunge a piedi in circa 20 minuti, oppure con un bus navetta o in carrozza. Noi siamo buoni camminatori, è presto, il percorso è in ombra e il caldo è ancora sopportabile, decidiamo di salire a piedi. Il nostro tour parte alle 8,45, con puntualità tedesca ci consegnano le audio guide in italiano e una gentile signorina ci accompagna nelle varie sale. Il castello era la residenza dei genitori di Ludwig, è molto bello e ci piacerà più dell’altro, che troviamo invece eccessivamente ricco e sfarzoso. Al termine delle due visite, fotografia di rito dal ponte Marienbrucke e ritorno al parcheggio. La mattinata se n’è volata, quindi, prima di imboccare la Romantische Strasse, ci fermiamo a pranzare al Restaurant Pension Geiselstein a Buching, sulla strada, con ampio parcheggio. Pranzo ottimo e abbondante, spendiamo 110 € in 8, consigliatissimo.
Dopo pranzo iniziamo a percorrere la famosa Strada Romantica, ci fermiamo a visitare il Santuario in der “Wies”, Patrimonio dell’Unesco, letteralmente Chiesa nei prati; in effetti la chiesa è circondata da prati verdi in cui pascolano tranquillamente le mucche. L’interno, reso luminoso dagli stucchi bianchi e oro, e il crocifisso col Cristo flagellato, valgono la sosta. La prossima tappa sarà Landsberg am Lech, graziosa cittadina dalle case colorate sulle rive del fiume Lech. Il cuore del centro storico è la spaziosa Piazza del Mercato, con le sue belle case borghesi e il Municipio. Fa caldo e molti abitanti sono in riva al fiume a cercare refrigerio, alcuni ragazzi addirittura fanno i tuffi dal ponte. Ci rimettiamo in viaggio verso Donauworth, dove dormiremo questa sera. Il paesaggio che ci accompagna è molto piacevole e distensivo: prati, campi di grano, fattorie, mucche al pascolo. Non passeremo da Augusta perché abbiamo deciso di privilegiare i piccoli centri e tralasciare le città. Arriviamo al Gastof Mayer, nella frazione Zinghersheim a circa 2 km da Donauworth giusto per farci una bella doccia ristoratrice e cenare (in Germania la cena oltre le 20,30 è off limits!). Anche qui il cibo è ottimo e le porzioni molto abbondanti. Le camere sono pulite, i bagni spaziosi, la colazione ricca e varia. Spesa: 66€ la camera con colazione + 14 € a testa per la cena, bevande escluse. Dopo cena andiamo a fare un giro in città, pensando di trovarla deserta, invece c’è in corso una festa di strada, c’è un mucchio di gente, soprattutto giovani, complessi che suonano e birra che scorre… Ci facciamo un’idea del bel centro storico cercando di scorgere le case della via centrale dietro ai gazebo e alle nuvole di fumo dei würstel cotti sulle piastre.
3° GIORNO – ROMATISCHE STRASSE
Oggi proseguiremo il nostro viaggio sulla Strada Romantica e arriveremo in serata alle porte di Wurzburg. Avevamo in previsione di visitare il castello di Harburg, ma scopriamo che apre alle 10,00 (per noi è troppo tardi) e che la famosa sala da ballo è chiusa per restauri. Decidiamo quindi di proseguire oltre e ci dirigiamo verso Nordlingen, la cittadina che si trova all’interno di un cratere dovuto alla caduta di un meteorite. La sua pianta perfettamente circolare si può ammirare salendo sul “Daniel”, il campanile della chiesa di San Giorgio alto 90 metri. Sono 400 scalini! Una cinta muraria interamente percorribile circonda tutta la città.
Decidiamo che la passeggiata intorno alle mura per noi è più che sufficiente e lasciamo la salita dei 400 scalini ai giovani motociclisti romani che incontriamo ai piedi del campanile.
Lasciamo Nordlingen e puntiamo su Dinkelsbuhl, anch’essa cittadina medievale racchiusa da una cinta muraria in parte percorribile lungo i camminamenti di ronda. Facciamo una piacevole passeggiata nel centro storico con le numerose e ben conservate case a graticcio e visitiamo la bella cattedrale di San Giorgio. Ci rimettiamo in viaggio e arriviamo a Rothenburg ob der Tauber all’ora di pranzo. Troviamo un ristorante gestito da italiani, pranziamo però con menu tedesco. Mangiamo bene, spendiamo un pochino di più rispetto ai primi due giorni, del resto siamo nel centro della cittadina più famosa e visitata della Strada Romantica. Il caldo e il sole continuano a farci compagnia, ci sono 30 gradi! Dopo pranzo iniziamo la visita di questo gioiello dell’arte medievale. Quello che caratterizza maggiormente Rothenburg è la grande cinta muraria che racchiude la città e le solenni porte d’accesso sovrastate da torri; percorriamo una parte delle mura e la Herrngasse (via dei Signori), la strada principale che collega la Marktplatz (piazza del Municipio) con i Burggarten (giardini del castello). E’ una tipica via di un paese bavarese: eleganti abitazioni dalle facciate realizzate con stili e colori diversi, balconi ricchi di fiori dai colori accesi e molti negozi. Decidiamo che questo è il posto giusto per acquistare i souvenir per gli amici rimasti a casa; compriamo dei dolci tipici fatti a palla e un bel boccale per birra. Infine ci immergiamo… nell’atmosfera natalizia del negozio della famiglia Wohlfahrt: è difficile descrivere con le parole questo negozio, è talmente particolare che va visitato! Lasciamo Rothenburg nel tardo pomeriggio, facciamo una breve sosta a Bad Mergentheim, bella cittadina termale sempre lungo la Strada Romantica, e ci dirigiamo verso Reichemberg, un piccolo paese 6 Km prima di Würzburg, dove abbiamo prenotato il pernottamento presso la Pension am Schlossberg (60€ a notte per camera, compresa abbondante e ottima colazione). Anche questa scelta si rivelerà azzeccata: la pensione a gestione familiare è tutta nuova, arredata con gusto, molto pulita, c’è un bel cortile per parcheggiare il nostro minibus e i proprietari sono gentilissimi, si sforzano anche di parlare in italiano! Ci consigliano di cenare nel ristorante attiguo alla pensione, Zum Brunnenback, dove mangiamo molto bene, spendiamo 128 € in otto, facciamo amicizia con il gestore che parla un pochino l’italiano, ci offre pure il digestivo e, saputo che proveniamo dal Piemonte e che alcuni di noi sono produttori di vino, ci regala anche due bottiglie di vino bianco locale! La zona intorno a Würzburg infatti è interamente coltivata a vigneto, da oggi e per i prossimi due giorni, immense distese di vigne accompagneranno il nostro viaggio.
4° GIORNO – WURZBURG E TRASFERIMENTO IN FORESTA NERA
La mattinata la dedichiamo alla città di Würzburg: visitiamo la bellissima Residenza dei Vescovi- principi, patrimonio dell’Unesco, il centro storico, il vecchio ponte sul fiume Meno e saliamo fino alla fortezza Marienberg che domina la città, da cui si gode una bellissima vista. Per completare il giro della Romantische Strasse ci manca solo Tauberbischofshein, decidiamo di fare lì la sosta pranzo. Poi proseguiamo il nostro viaggio con l’autostrada per raggiungere Baden Baden, prima tappa della seconda meta del nostro itinerario, la Foresta Nera. Siccome gli hotel di Baden Baden avevano prezzi fuori budget per le nostre esigenze, abbiamo prenotato al B&B dell’Aeroporto. Conosciamo bene questa catena alberghiera low cost per averla ampiamente utilizzata in un viaggio in Francia di qualche anno fa. Sono hotel essenziali, ma nuovi, puliti, con aria condizionata e offrono un ottimo rapporto qualità/prezzo. Spederemo 68 € a camera per una notte, compresa la colazione, varia e abbondante. Raggiungiamo facilmente il nostro hotel (è proprio di fronte all’entrata dell’aeroporto, ma ben insonorizzato, dormiremo benissimo!), posiamo i bagagli e andiamo in città per la cena. Mentre cerchiamo il ristorante passeggiamo nel centro, vediamo le Terme e il Casinò circondato da bellissimi e curati giardini. Ceniamo al Ristorante Roma (gestione italiana, naturalmente!), mangiamo molto bene e spendiamo circa 20 € a testa.
5° GIORNO – FORESTA NERA E STRASBURGO
Oggi sconfineremo in Francia e andremo a Strasburgo. Anziché fare l’autostrada, decidiamo di allargare un po’ il giro e percorrere un tratto della Strada Alta della Foresta Nera, fino al lago Mummelsee. Il percorso è molto piacevole, la strada corre tra boschi di altissimi abeti e splendidi panorami sulle vallate circostanti. Il lago è piccolo, la forma è quasi circolare, le acque sono poco profonde e pantanose, povere di ossigeno e con pochi pesci. La leggenda dice che ci vivono le sirene e il re del lago. Facciamo una passeggiata lungo un sentiero che lo circonda e in circa mezz’ora completiamo il giro. Ci rimettiamo in viaggio e prima di mezzogiorno arriviamo a Strasburgo. Troviamo facilmente un parcheggio vicino al centro e ci avviamo subito verso la Cattedrale, visto che alle 12,30 entra in funzione l’orologio astronomico che si trova in una cappella a destra dell’altare maggiore. Dalle 11,30 alle 12,45 l’ingresso nella cattedrale è a pagamento proprio per questo motivo. Ci sono dei lavori in corso sulla piazza antistante e fatichiamo un po’ a trovare la cassa, che è dietro ad un buco (sì, proprio un buco!) in un muro laterale! Finalmente entriamo, c’è già un sacco di gente; alle 12,30 l’orologio si illumina e gli apostoli sfilano davanti al Cristo; lo spettacolo dura circa 15 minuti e finisce con il canto del gallo. La chiesa rimane illuminata ancora per un po’, così possiamo ammirare meglio l’interno e le bellissime vetrate. Si è fatta ora di pranzo, ci fermiamo in un locale vicino alla cattedrale e mangiamo un’insalata mista. Dopo pranzo continuiamo la visita del centro storico e del pittoresco quartiere “Petite France”, con le sue case a graticcio, dove in passato abitavano e lavoravano pescatori, mugnai e conciatori, interrotto da canali costeggiati dal verde, attraversati da una fitta rete di ponticelli, salici piangenti e fiori. Il caldo si sta facendo opprimente, decidiamo di salire a bordo di uno dei battelli fluviali che fanno un giro di 70 minuti alla scoperta della città. L’imbarcadero si trova in Quai des Bateliers, vicino alla cattedrale. Non siamo i soli, c’è una lunga coda per fare i biglietti, finalmente arriva il nostro turno e partiamo.
Il giro costa 9,60€ a testa ed è molto interessante; si attraversano tutti i canali della città, compresa una chiusa, e si arriva fino al palazzo del Parlamento Europeo; un’audioguida in italiano fornisce dettagliate spiegazioni. Solo il sole, implacabile, picchia sulle nostre teste e rovina la bella atmosfera, non c’è alito di vento, quando scendiamo siamo stravolti! Ritorniamo subito al parcheggio e guadagniamo immediatamente la doccia dell’Hotel Ibis-Ponts Couverts, per fortuna poco lontano, dove abbiamo la prenotazione per il pernottamento. Per la cena ritorniamo in centro e fatichiamo non poco a trovare un tavolo per otto in un ristorante, la città è affollatissima di turisti. Ceniamo al Restaurant Aux Armes de Strasbourg, in Place Gutemberg, dove la velocità della cucina non è pari quella del cameriere; dopo aver ordinato aspettiamo quasi un’ora l’arrivo dei piatti! Riusciamo a terminare la cena giusto in tempo per assistere allo spettacolo serale con suoni e luci multicolori proiettate sulla cattedrale che inizia alle 22,30. Veramente bello!
6° GIORNO – COLMAR – FRIBURGO – LAGO TITISEE
Dopo un sonno ristoratore e una abbondante colazione all’Hotel Ibis (68€ a coppia, colazione compresa), lasciamo Strasburgo e partiamo per Colmar, un vero gioiello d’Alsazia. Sembra la rappresentazione vivente di un quadro: lungo le caratteristiche vie del centro storico si trovano antiche case in legno e pietra dalle facciate riccamente decorate, i l quartiere della “Piccola Venezia” è un labirinto di vicoli e canali con i ponticelli adorni di fiori. Tutto il centro è zona pedonale, quindi è molto piacevole passeggiare tra i vicoli e ad ogni angolo trovare uno scorcio panoramico e fiorito per una foto! Vorremo fermarci di più, ma la nostra tabella di marcia ci dice che dobbiamo ripartire, direzione Friburgo. Lungo la strada, costeggiata da colline di vigneti a perdita d’occhio, facciamo una breve sosta in due paesini segnalati da un turista per caso, Riquewihr e Ribeauvillé, veramente deliziosi, con i centri storici costituiti da un’unica via sulla quale si affacciano le vecchie case a graticcio tutte colorate, dai balconi di legno, le osterie, i negozi di artigianato, le cantine e sullo sfondo le colline verdeggianti: uno scenario veramente molto suggestivo. Arriviamo alle porte di Friburgo, pranziamo in un ristorante lungo la strada, e poi entriamo in città. Il centro storico è piccolo ma molto pittoresco: molto bello il Municipio e la sua piazza, con una fontana centrale. Ci spostiamo poi nella piazza della Cattedrale, eccezionalmente deserta (è domenica e non c’è il tradizionale mercato degli agricoltori che si svolge nei giorni feriali). La piazza è comunque molto bella, dominata dal Munster (la cattedrale), capolavoro gotico, la cui torre campanaria con i suoi 116 metri di altezza, offre uno splendido belvedere sulla città. Molte delle vie del centro sono solcate dai bächle, rivoli d’acqua freschissima che giunge dalla Foresta Nera. Nei tempi passati erano un’importante risorsa per gli incendi, ora sono molto amati dai bambini, infatti ne incontriamo molti che, complice il gran caldo, vi sguazzano a piedi nudi. Altrettanto caratteristici sono i mosaici di ciottoli che si susseguono lungo i marciapiedi. Lasciamo Friburgo, ritorniamo nella Foresta Nera e terminiamo la nostra giornata con una rilassante sosta in riva al lago Titisee. Per due sere pernotteremo alla Gasthaus Roessle a San Märgen, grazioso paesino circondato da prati verdi, all’inizio della Strada tedesca degli orologi. La pensione è a conduzione familiare, le camere sono spaziose e pulite, le cene e le colazioni, come al solito, abbondanti e buone. C’è anche una gentile cameriera che ha lavorato un paio di mesi in Liguria e parla un po’ l’italiano. Davanti alla casa c’è un ampio cortile per parcheggiare il nostro mezzo, spendiamo 102 € a coppia per notte in mezza pensione; anche questa scelta si è rivelata azzeccata.
7° GIORNO – STRADA DEGLI OROLOGI A CUCU’
Oggi percorreremo la “Via tedesca degli orologi”, l’Itinerario turistico che si snoda nel centro della Foresta Nera e attraversa i paesi in cui si fabbricano gli orologi a cucù. Partiamo da San Märgen e i panorami che ci accompagnano sono veramente da cartolina: prati verdi, fattorie, mucche al pascolo, balconi fioriti. Ci fermiamo a Schȍnwald per una foto a un caratteristico “Palo pubblicitario” (ne abbiamo visti molti anche in Baviera) in cui sono riportati gli stemmi di tutti gli artigiani del paese. La prima tappa la facciamo a Triberg per vedere le famose cascate, che in realtà saranno un po’ una delusione. Pur essendo le più alte della Germania, non sono particolarmente imponenti. Mal segnalati gli accessi. Ci siamo fermati alla prima indicazione, salvo poi scoprire che era l’entrata più scomoda e lontana. Il biglietto costa 3,50€, ci sono vari sentieri da percorrere nel bosco, uno di questi porta a un laghetto piuttosto torbido, un altro porta in centro paese. Passiamo un paio d’ore nel bosco della cascata, vediamo gli scoiattoli e poi raggiungiamo il centro di Triberg dove non mancano certo i negozi di orologi a cucù e souvenir di vario genere. Pranziamo al Ristorantino La Cascata (manco a dirlo… gestione italiana!), rapporto qualità/prezzo non eccellente. Il dolce lo mangiamo al Cafè Schaefer, dove ci concediamo un assaggio della famosa torta della foresta nera, tanto pubblicizzata da tutte le guide: buona, forse un po’ troppo ricca di panna per i nostri gusti.
Girovaghiamo ancora un po’ nei negozi e ripartiamo per Schonach, alla ricerca dell’orologio a cucù più grande del mondo. Anche qui le indicazioni sono molto carenti. Giriamo tutto il centro del paese, praticamente deserto, senza trovare nulla, chiediamo informazioni in un bar, i cui gestori, naturalmente italiani (!), ci indicano la strada. La casetta-orologio si trova a un paio di km dal paese, su una strada secondaria che porta a Triberg. E’ una piccola casa-orologio a cucù. Si può visitare l’interno e vedere il funzionamento del meccanismo. La visita è breve ma costa solo 1,20 €. All’interno si possono anche comprare souvenir. All’esterno si trovano un piccolo giardino molto curato e alcune manifatture di legno (bellissimo un piccolo trattore). Ritorniamo alla nostra pensione facendo alcune deviazioni per scattare alcune foto ai bellissimi panorami delle vallate circostanti, passiamo da Furtwangen con l’intenzione di visitare il Museo degli orologi che troviamo però già chiuso e ci fermiamo per una bella sosta nel piccolo e delizioso paese di San Peter, a pochi km da San Märgen.
8° GIORNO – CASCATE DI SCIAFFUSA E RITORNO A CASA
Prima di lasciare la Germania passiamo da Donaueshingen per vedere la Donauquelle, la sorgente del Danubio nel parco del castello dei principi Von Füstenberg,. Una gran delusione! Causa lavori in corso la fonte è transennata e non accessibile dai giardini. Si può vedere solo dalla strada, infilandosi nel cantiere, a noi è sembrata addirittura senz’acqua all’interno! Non perdiamo altro tempo e riprendiamo il nostro viaggio di ritorno che prevede una sosta alle cascate di Sciaffusa. Queste non ci deludono! Il Reno, placido e maestoso nel centro città, appena fuori dall’abitato, offre uno spettacolo stupefacente: parecchie centinaia di metri cubi d’acqua al secondo precipitano fragorosamente nel vuoto per 23 metri da un bacino della larghezza di 150 metri. Al centro si erge una possente roccia che è raggiungibile con un giro in battello nel bacino della cascata che permette ai più temerari di assaporare lo spettacolo naturale a distanza ravvicinata. Quasi al centro delle cascate si può sostare anche sulle piattaforme appositamente costruite e facilmente raggiungibili con delle scalinate. La nostra vacanza ormai volge al termine. Pranziamo a Sciaffusa sulla Piazza della Cattedrale. L’ultima sosta la facciamo a Lucerna per una breve passeggiata intorno al lago e sul caratteristico e fiorito ponte di legno, per poi rientrare in Italia attraverso il tunnel del San Gottardo.