Venezuela, o l’importanza del contante
Decidiamo infatti di non andare al Salto Angel per assenza di acqua e perché è il tour a Canaima di 1 giorno costa come 2 giorni al Delta. Dopo un viaggio in auto di 3-4 ore e trasferimento in barca, alloggiamo al Boca de Tigre. Al campamento ci aspettava José Ramon, la nostra guida “warao”. Qui il clima è caldo e afoso, ma per fortuna le zanzare si scatenano solo dopo la pioggia.
Rientriamo a Ciudad Bolivar, voliamo a Caracas, poi a Merida. L’ultimo volo è stato quanto meno emozionante, visto che era un aereo da 16 posti, il vento era forte, e le montagne altissime. Dormiamo alla posada La Montana. Molto carina. Anche se costa un po’ di più, ha il ristorantino (omonimo) al piano terra e l’agenzia viaggi a fianco ed è sul viale principale che arriva al teleferico. Qui il clima è fantastico: caldo e asciutto, fresco di notte. Conosciamo subito Ernesto di Mucuaventura e prenotiamo un tour di trekking per Los Nevados (3 giorni-2 notti), e un tour di 2 giorni al Lago Maracaibo per vedere i “catatumbo”, i fulmini a ciel sereno e senza tuono. Per guadagnare tempo, prenotiamo anche i voli per Los Roques e per Caracas. Ma almeno il volo per Los Roques bisognava averlo prenotato dall’Italia per avere ‘orari simpatici’. I nostri orari ci hanno costretti di nuovo ad una lunga attesa in aeroporto. Pazienza! Tuttora rimpiangiamo molto di non aver scelto il tour di 4 giorni a Los llanos, ma non volevamo rinunciare a Los Nevados. Molto carino il paesino, ma quando il giorno dopo siamo saliti a 4.100 metri a dorso di mulo per 6 ore, l’altitudine ha giocato un brutto scherzo a qualcuno di noi e siamo rientrati in funivia a Merida prima del tempo. (Ci dispiace, Carlos!) A quel punto avremmo potuto recuperare Los Llanos rinunciando ai catatumbo, ma queso comportava affrontare un lungo estenuante viaggio in auto e prendere l’aereo da Barinas per Caracas e poi per Los Roques. Peccato avessimo prenotato i regali nell’unico negozio di artigianato bello di Merida (Capuchinos Cueros nella minitienda del Teleferico) e altri dovevamo ancora sceglierli. Abbiamo svuotato il negozio ad Ady, la proprietaria ed artigiana che crea vasi e dipinti di legno coloratissimi. Diciamo che i souvenir ci hanno consolati dopo il tour con pernottamento in squallida palafitta sul lago di Maracaibo. Nonostante la notte in amaca, i pescatori fanatici del Mariachi e il cielo nuvoloso che non ci ha fatto vedere i catatumbo, grazie ad Ingrid, Omar e il mitico Marino, tutto è andato bene e ci siamo divertiti.
Ultima meta, Los Roques. Paghiamo 38.000 bolivares a testa di ingresso al parco e cerchiamo la posada più economica, che è in piazza a GranRoque e si chiama Del Recuerdo. Nei tre giorni di soggiorno, il vento forte ha limitato le nostre escursioni in barca, perciò ci siamo rilassati a Franzisqui per due giorni e siamo passati per Crazqui ed un’altra isoletta l’altro giorno. A Franzisqui abbiamo fatto snorkelling nella piscina naturale e ci siamo arrostiti ben bene tra sabbia bianca e soffice come borotalco e l’acqua smeraldo da sogno.