Venezuela – Margarita, Canaima, Los Roques

Per prima cosa il volo. Per "risparmiare" abbiamo comprato il volo a tariffa più bassa dell'Iberia. Risultato? Un'odissea. L'andata prevedeva lo scalo per una notte a Madrid, per cui abbiamo dovuto aggiungere l'albergo e la cena alla spesa. Il ritorno da Caracas ci ha visti cambiare aereo a Madrid e, dopo uno scalo di 5 ore a Barcellona,...
Scritto da: Stefano Podera
venezuela - margarita, canaima, los roques
Partenza il: 08/08/2004
Ritorno il: 23/08/2004
Viaggiatori: fino a 6
Ascolta i podcast
 
Per prima cosa il volo. Per “risparmiare” abbiamo comprato il volo a tariffa più bassa dell’Iberia. Risultato? Un’odissea. L’andata prevedeva lo scalo per una notte a Madrid, per cui abbiamo dovuto aggiungere l’albergo e la cena alla spesa. Il ritorno da Caracas ci ha visti cambiare aereo a Madrid e, dopo uno scalo di 5 ore a Barcellona, ricambiare aereo per Roma!!!!!!!! Attenzione poi all’overbooking! Il nostro volo era pieno sia all’andata che al ritorno (ci volevano far volare con un charter locale fino a Madrid) per cui presentarsi sempre prestissimo al chek-in, almeno ad agosto.

La prima tappa è stata l’Isla Margarita, assolutamente da sconsigliare. Abbiamo pernottato per 4 notti all’hotel Esperia Palya el Agua, sulla “mitica” (per chi?) spiaggia di Playa El Agua. A parte le palme, spiaggia e mare erano del tutto simili alle spiagge di Fregene, vu cumprà compresi!!! Per non parlare dei divertimenti, consistenti nella zona in semi discoteche sulla spiaggia con musica tecno e ragazzi completamente sballati da alcool e droga ( a proposito la droga viene venduta sulla spiaggia, assieme all’estratto di aloe o alle catenine, in modo più spudorato che in Jamaica!!!) . L’hotel è un 4 stelle composto di bungalows e palazzine. A parte le formiche (abbiamo dovuto cambiare 2 camere appena arrivati perchè avevano un vero e proprio tappeto di pseudo formiche alate) la struttura è decente, certamente lontana da un 4 stelle italiano, pur se molto scenografica (diverse piscine tra i bungalows disposti ad isole), con l’unica vera pecca nel cibo a self service e di scarsa qualità. L’unico motivo per il quale vale la pena fermarsi a Margarita, ma solo per una notte, è lo shopping, da fare in centri commerciali enormi a prezzi vantaggiosi (Nike, Puma, Quicksilver ecc…) Un’ultima annotazione sulla prima tappa: cambiate i dollari e non gli euro al cambio nero (già all’areoporto venite circondati) e subito a Caracas (1$=2400/2500 bolivares) anche se tutti i negozi, i tassisti e gli alberghi accettano dollari (tenete d’occhio il cambio), e soprattutto non date confidenza a nessuno, compresi quelli che vi sembrano poliziotti!!!! Da Margarita partiamo alla volta del parco nazionale di Canaima, al centro del Venezuela, al confine con la foresta amazzonica, sopra l’Orinoco. Un paradiso terrestre. Abbiamo dormito al Touranvesa, un albergo posto di fronte a delle imponenti cascate, con un lago di acqua rossa spettacolare, ed una cucina semplice ma buona, così come semplici ma giuste per il luogo sono le camere, dotate dell’essenziale (non vi preoccupate per il colore dell’acqua, li è ovunque color cocacola a causa del tannino presente nei fiumi).

Da non perdere sono 2 escursioni: salto Sapo, una cascata vicina all’albergo con tanto di passaggio al di sotto di essa, e salto Angel, la cascata più alta del mondo (980 metri!). La gita al salto Angel dall’albergo impegna tutta la giornata, con partenza alle 6 del mattino, e consiste nella risalita di 2 fiumi per circa 50 km a bordo di piroghe a motore e in una scarpinata nella foresta di circa un’ora. Consigliabilissimo l’equipaggiamento da trekking, K-way incluso!!! A Canaima il cambio è molto vantaggioso e viene fatto nell’unico emporio vicino all’areoporto (1$= 2600 bolivares e 1€=3000 bolivares).

Terza tappa: Los Roques. Un arcipelago da sogno, mare fantastico, una sola isola abitata, decine di isolotti e atolli da visitare, tempo sempre bello (piove pochissimo) e vento non forte ma costante, per cui un vero paradiso per chi pratica il wind surf e il kite surf. Si dorme in posade, pensioni a conduzione familiare, molto costose (sono solo 60!!!) ma di diversa qualità. La nostra era l’Acuarela, di proprietà di un architetto/pittore/cuoco siciliano, e già ho descritto cosa potete trovare: un posto incantevole, arredato con una grande attenzione del particolare in pieno stile siciliano/venezuelano, pieno di creazioni artistiche e quadri del titolare, Angelo, e con una cucina superiore, mai mangiato a questi livelli in albergo in tutti i miei viaggi. Tutto solo ed esclusivamente a base di pesce, con accostamenti improbabili (barracuda al cocco, ad esempio) ma dal risultato unico.

Ogni giorno con la barca si viene portati in un’isola diversa per tutto il giorno (isola… Una volta siamo stati lasciati in un lembo di sabbia di circa 30 metri x 10 in mezzo al mare, modello naufrago della settimana enigmistica, con un mare turchese da sogno) al prezzo di 5 dollari a persona (le altre posade, di solito, non fanno pagare per le isole vicine), attrezzati con ombrelloni e borse frigo con cibo e bevande.

Infine Gran Roque, l’unica isola abitata e turistica. 600 abitanti e 60 posade coloratissime. Non ci sono strade asfaltate. Non ci sono macchine. Si gira a piedi. Sabbia ovunque. Non si può costruire (è un parco nazionale!!!). Ci sono solo 3 bar aperti la sera per un aperitivo al tramonto o per il dopo cena. Qualche posada offre il servizio di ristorante. Nella piazzetta dell’isola ci sono 2 locali tipo stanzoni con musica (uno caraibica e l’altro da discoteca) ed è il posto di ritrovo di tutta l’isola. 4/5 negozi di souvenir (minuscoli) e qualche piccolissimo alimentari. Basta. Finito. Non c’è altro!!!!!! Anche per questo è un vero paradiso. La sera si sta in giro o in uno dei 3 bar, per cui è sconsigliata a chi concepisce la vacanza stile Formentera o Ibiza!!!!!!!!!!! Ma attenzione: 5 anni fa c’era solo un bar e non c’erano ristoranti… Per cui è meglio viverla ora prima che si trasformi!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche