Venezuela difficile da dimenticare
06/Gennaio/2007 Colazione il mattino si da ancora un giro per Kavanayen poi ci si dirige alla volta del salto kauwi è formato una pozza d’acqua, ove è possibile fare il bagno. Il bagno è quasi obbligatorio per rinfrescarsi, Si prosegue quindi alla volta del Salto Kamà , Scendendo per un piccolo sentiero si arriva alla base della cascata, Si prosegue poi per la Quebrada Pacheco, una bella cascata formata da più salti,si procede per il Rio Soruape, Ripreso il percorso a bordo delle jeep, passato il ponte che attraversa il Rio Yuruanì, si ammira un bellissimo salto il Salto Yuruanì con alle sue spalle un Tepuy dello stesso nome, per il pranzo ci si ferma a San Francisco de Yuruanì altro villaggio indio, si continua verso la Quebrada de Jaspe (Kako-parù), dalla caratteristica colorazione rosso levigato roccia di puro diaspro (Jaspe significa diaspro)sulla quale scorre il torrente. A 30 minuti di jeep si arriva a Santa Elena de Uarien, tranquilla cittadina . Jonas ci porta alla Linea, la frontiera con il Brasile, che dista solo 15 km, si può acqustare prodotti tipici brasiliani. Partiamo verso la posada Petoi situata su una collina con una splendida vista del Tepuy più alto del mondo il Roraima la cui popolarità Sta crescendo tra i viaggiatori amanti del trekking e della botanica,nella pace più assoluta della Gran Sabana.
07/Gennaio/2007 Oggi sveglia alle 7 colazione, oggi ci si avvicinerà alla più famosa e alta cascata del mondo: il Salto Angel.Si parte dll’aeroporto di S. Elena De Uarien . L’aereo è un Cesna 6 posti . Dai finestrini vedevamo un pesaggio che assomiglia motissimo al film di Jurassic Park, i tepuy, montagne piatte bellissime, Il tempo sereno ci consente di effettuare il sorvolo dell’ Auyantepui il Tepuy con la superfice più grande del mondo e da dove nasce il Salto Angel, uno spettacolo!. Il Rio Carrao sembra un serpente che solca la fitta giungla, e tutt’intorno dai tepuy si gettano prepotentemente decine di cascate. Dopo un’ora e trenta si atterra a Canaima, Ciò che si presenterà davanti una volta scesi è stupefacente: sono le magnifiche cascate formate dal Rio Carrao,il Saltos Ucaima, Golondrina, Wadaima e Hacha, la cui acqua è colorata sembra coca cola, dovuto al tanino presente in alcune piante locali.La laguna è costeggiata da spiagge color rosato , Con la curiara si effettua poi l’escursione della laguna, procediamo verso il Salto El Sapo, dove è possibile camminare sotto l’impressionante muro d’acqua che esso forma. Attraversata la cascata, dopo pochi minuti di cammino raggiungiamo il Salto El Sapito, si rientra alla posada Wey Tepuy, Dopo cena le guide ci spiegano cosa ci aspetterà il giorno dopo, a nanna dopo una giornata spettacolare 08/Gennaio/2007 Alle 06.00 é già giorno; dopo la colazione siamo pronti per l’avventura. Ci imbarchiamo quindi a bordo delle curiara (inbarcazioni indigene) per risalire il Rio Carrao. Il paesaggio è splendido: si attraversano canyon con pareti verticali mozzafiato, la vegetazione è di un verde brillante e tutt’intorno si ode il canto degli uccelli e degli altri animali della foresta. Arrivati dopo circa 4h all’accampamento Wey tepuy, di fronte a noi il Salto Angel che si lancia dall’Auyan Tepuy mille metri di Altura la cascata più alta al mondo.Si comincia la camminata seguendo un sentiero la vegetazione che ci circonda è qualcosa di unico tra le radici delle piante, con un’umidità altissima, non si vede il cielo da qui, l’ultimo tratto è il più difficile ci si deve quasi arranpicare,Improvvisamente, usciti dalla Foresta ci si ritrova di fronte il Salto Angel, sotto questa maestosa cascata siamo rimasti ad ammirarla , si va al mirador avvicinandosi si viene investiti dalla brezza generata dalla cascata camminiamo sino a giungere la piscina naturale, formata dall’acqua della cascata,verso le 16,00 si riscende sembra molto più breve della salita, arrivati al campo base la cena è pronta tutti contenti visto la fame,si cena al lume di candela ,si dorme sulle amache con solo un tetto sopra la testa, la notte si ascoltano i rumori della pioggia e di chissà quanti animali.
09/Gennaio/2007 Al mattino come apri gli occhi la prima cosa che vedi è naturalmente il Salto Angel che all’alba non ha nuvole che coprono la cima.Alle 7.00, siamo pronti per la colazione a base di arepas marmellata uova formaggio, partenza per il ritorno a Canaima,Riprendiamo la curiara percorriamo il rio Churun e il rio Carrao In favore di corrente il viaggio è leggermente più corto, arriviamo a Puerto Ucaima, due passi a piedi e siamo alla laguna di Canaima che raccoglie le acque del rio Carrao che dividendosi in 4 cade in essa formando delle bellissime cascate. Ucaima, Golondrina, Wadaima e Hacha, verso le due del pomeriggio, riprendiamo il cesna per far ritorno a Ciudad Bolivar.Ad attenderci all’ aereoporto C’è la guida dell’agenzia che siamo felici di rivedere ci fa notare Nel giardino antistante l’aeroporto l’aereo con il quale Jimmy Angel Nel 1933 scoprì il Salto più alto del mondo, ci carica sul Toyota partiamo via Puerto Ordaz. Lasciamo Ciudad Bolivar per Andare al Delta dell’ Orinoco Terzo fiume per lunghezza in Sud America, l’Orinoco nasce vicino al confine con il Brasile nella parte meridionale del Venezuela e scorre per 2150 km fino all’ampio delta paludoso sulla costa nordorientale del paese. attraversiamo un’ Autostrada lunghissima e dritta .Attreversiamo il nuovo ponte che unisce lo stato Bolivar allo stato Monagas, Dopo circa un’ora arriiviamo ad un ponte sotto il quale scorre il Rio Morichal largo sulle sponde del quale vive una comunità di Indios Warao (letteralmente “coloro che vivono sull’acqua)i Warao sono oggi sull’orlo dell’estinzione, gli antichi abitanti della zona del Delta, una tribù che vive su palafitte nei pressi delle rive del fiume, si sposta per lo più in canoa e trae il proprio sostentamento dalla pesca Siamo ormai quasi arrivati e deviando lungo una strada ci dirigiamo verso Rancho San Andres dove ci accoglie Ana ci da il benvenutoe ci offre da bere,ci consegnano le chiavi del Bungalow una buona doccia, la sera è ormai calata ci affrettiamo per la cena: ceniamo con Jonas.Una squisita cena a base di carne e salsiccia alla brace,verdure,frutta e Birra. Parliamo molto con Jonas dai suoi discorsi si percepisce che ama la sua terra. Prima di ritirarci nelle nostre camere facciamo una partita a Biliardo, E’ ormai ora di andare a Letto.
10/Gennaio/2007 All’alba facciamo un giro per il Rancho San Andres dove hanno moltissime specie di Animali dall’ Anaconda ai coccodrilli, dopo colazione partiamo a bordo del Toyota con Jonas. Arriviamo al villaggio Boca De tigre saliamo a bordo della canoa con motore con una guida Warao, Il paesaggio è bellissimo e molto vario, con le anse ed i canali che il Rio forma nel suo corso sembra di vivere in un Film La fauna e la flora sono incredibili ; il nome Venezuela deriva proprio dalla moltitudine di canali tali da farla sembrare, agli occhi dei conquistadores spagnoli, una sorta di Venezia il tempo passa ed ogni tanto ci ridestiamo affascinati, ci rendiamo conto di essere li e che ciò che stiamo vivendo è qualcosa di straordinario ed unico La barca corre rapida lungo il Rio si vedono scimmie uccelli Delfini ci fermiamo vicino ad un Piccolo Canale con una piccola curiara dei Warao. Saliamo a bordo Percorriamo un piccolissimo Canale la cui fitta vegetazione nasconde un’incredibile varietà di pappagalli, tucani e scimmie. è straordinario , Incontriamo alcune comunità che vivono su palafitte lavorano con le foglie di palma per la preparazione di ceste ed amache. Risaliamo e proseguiamo lungo il fiume Verso mezzogiorno arriviamo alla laguna c’è un sole bellissimo che riflette sul fiume Attracchiamo sulla sponda, Cè una capanna che sembra abbandonata qui consumeremo il nostro lunch..Ritorniamo alla nostra barca, con l’intenzione di pescare qualche piraña utilizziamo delle canne (bastoncini d’ albero) e carne come esca riusciamo a pescarne qualcuno il fondale ne è pieno sono color argento con la pancia arancione e dentini aguzzi Dopo aver pescato, affrontiamo un’affascinante camminata nella foresta paludosa .Si vedono tartarughe d’acqua, scimmie, uccelli preistorici. ritorniamo a Boca de tigre,sbarchiamo e salutiamo i Warao.Rientriamo al hato San Andres, Jonas ci propone una passeggiata a cavallo nella grande estensione del Rancho i Cavalli sono pronti ci muoviamo lentamente fra i sentieri già iniziamo ad avvistare la fauna, uccelli variopinti pappagalli, All’ inbrunire ci dirigiamo verso L’ Hato, Ceniamo quasi subito: carne alla brace, verdure, un po’ di chiacchiere e poi a letto.Siamo realmente Stanchi ma felici
11/Gennaio/2007 Ci svegliamo di buon’ora Facciamo colazione e partiamo in Toyota Aereoporto Maturin Ci salutiamo dalla nostra grandissima guida Jonas ci inbarchiamo sul volo dell’ Aeropostal per Caracas,Il volo dura poco più di un’ora e dopo aver ritirato i bagagli ci incamminiamo all’altro terminal per prendere il volo della Blu Star per Gran Roques, Ci imbarchiamo sul piccolo aereo che in quaranta minuti ci condurrà Finalmente a Los Roques nel più Bel parco marino dei Caraibi In una radiosa giornata di sole arrivammo a Grand Roque, che è l’isola sicuramente più ampia dove si atterra dopo un volo di quaranta minuti da Caracas Dall’ aereo il panorama è Fantastico è il posto giusto per dedicarsi ad attività quali lo snorkelling, immersioni, o semplicemente l’abbronzatura. Atterriamo nel piccolo aeroporto di Gran Roque, unica isola abitata, composta sostanzialmente da Posade che ospitano i turisti L’aspetto simpatico son le case dai colori pastello Niente macchine sabbia ovunque,il punto Finale di una vacanza davvero indimenticabile. Ci accoglie Ismael il Manager della Posada Acquamarina che ci viene incontro con un piccolo carrello per trasportarci i bagagli fino alla Posada, paghiamo la tassa d’entrata al Parco Nazionale. La cena è alle porte e lo staff della posada preparano al meglio la tavola ed il cibo Tagliatelle con sugo e gamberi, aragosta, vino a volontà frutta e dolce sono le undici Purtroppo si comincia a sentire la stanchezza quindi di buon ora andiamo a letto.
In questi Sette giorni visiteremo Ogni giorno un’isola diversa e ogni giorno sensazioni diverse. Madrizqui, Francisquises, Dos Mosquises, Espenqui, Cayo de Agua,Cayo Pirata, Carenero,Purtroppo la mattina del 18 gennaio salutiamo tutti gli amici e in particolare Ismael lasciamo l’Arcipelago con le lacrime agli occhi rientriamo a Caracas che lasceremo nel tardo pomeriggio Un viaggio straordinario Forse un giorno torneremo in questo paradiso, Arrivederci Venezuela.