Venezia nascosta

Viaggio in famiglia con partenza in treno da Milano, alla scoperta dei luoghi più tipici e caratteristici della città
Scritto da: aroundtheworld987
venezia nascosta
Partenza il: 06/05/2016
Ritorno il: 08/05/2016
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
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Venezia, città di luoghi comuni e critiche, a volte giuste a volte ingiuste, ma città bella e unica che nasconde mille lati e sfaccettature che me ne hanno fatto innamorare sin da quando ci sono andata per la prima volta da piccola con i miei genitori.

Per questo almeno una volta all’anno ci torno e cerco sempre di scoprire posti nuovi per immergermi nella cultura locale e nel bell’animo dei pochi ormai rimasti ricchi signori veneziani che potete incontrare lungo le calli affollate da questo becero turismo usa e getta.

WEEK END PRIMAVERILE

Venerdì 6 Maggio 2016

L’hotel Base

Con la mia famiglia, in quattro con due bimbi, abbiamo optato per venire in treno e soggiornare a Mestre, molto più economica per quanto riguarda i pernotti sopratutto in alta stagione, ma molto comoda e ben collegata.

Dopo varie ricerche abbiamo optato per alloggiare a Chiara-Lodge, un albergo che ha appena aperto, nuovo e familiare, che vi consiglio caldamente. Abbiamo trovato disponibilità per una camera familiare, due stanze collegate tra loro e con ingresso indipendente, pagato 130 euro a notte con ricca e ottima colazione. All’arrivo ci hanno offerto anche un cocktail di benvenuto, ci siamo trovati davvero molto bene.

Terminato tardi il lavoro abbiamo preso il treno da Milano e siamo arrivati a sera inoltrata, giusto in tempo per cenare. Ci è stata consigliata l’hosteria Dante, vicino all’hotel, abbiamo mangiato molto bene spendendo circa 20 euro a testa, noi adulti.

Con la pancia piena siamo andati a dormire consapevoli della bella camminata che ci aspettava il giorno dopo.

Sabato 7 Maggio 2016

Ma che bella colazione

Sveglia presto come di consueto, i bambini non erano molto d’accordo, ma si sono ricreduti subito quando hanno visto il buffet della colazione, con brioches fresche eccezzionali, e prodotti veramente ricercati e di qualità. Ci è stato anche proposto di partecipare a un tour enogastronomico ma abbiamo optato per il fai da te, e a quel punto il receptionist ci ha comunque segnato sulla mappa due luoghi in cui mangiare che non conoscevo, la curiosità è molta e con tutto il necessario partiamo.

Con l’autobus numero 2 ( costo € 1,50 ) impieghiamo poco meno di 15 minuti e siamo già a Venezia. Facciamo una piccola sosta Da Lele, ormai must, a comprare un pò di panini (se non lo conoscete dovete assolutamente andare, è un istituzione a Venezia), e con 6 euro abbiamo sei panino per il pranzo, e poi dicono che venezia è cara!

Il Ghetto e le zone nascoste

Ci dirigiamo subito verso il ghetto, luogo che ho visitato meno di tutti nelle mie scorse visite. Le case rialzate, il ricordo di ciò che è stato, due soldati col mitra che mi ricordano ciò che ancora c’è, sono stata molto toccata da ciò che abbiamo visto in questo luogo poco frequentato dal turismo di massa. Il quartiere che lo circonda è molto più tranquillo e caratteristico dei soliti luoghi affollati, merita davvero una visita.

Rialto e i luoghi famosi

Leggermente affamati ci siamo diretti verso il ponte di rialto proseguendo per la strada nuova, molto bello il percorso anche se complice la bella giornata c’era davvero molta gente.

Purtroppo il ponte di Rialto è chiuso dal lato più bello per lavori, anche se presto saranno terminati mi dicono.

Superata questa delusione abbiamo a fatica trovato il primo luogo consigliatoci, si chiama osteria Alla Ciurma ed è a 100 metri dal ponte di Rialto per andare verso piazzale Roma. Che bel consiglio!

Abbiamo assaggiato dei fritti buonissimi (mozzarella, baccalà e gamberone al lardo) a prezzi molto convenienti per essere in centro, davvero un bel consiglio, speriamo che anche il secondo luogo sia così o meglio!

Ci siamo diretti poi verso Piazza San Marco, e ogni volta che ci torno, il colpo d’occhio mi lascia sempre senza fiato… wow!

Abbiamo deciso di salire sul campanile, 8 euro a testa ma una vista meravigliosa… la coda per entrare in basilica invece era decisamente troppa e abbiamo rinunciato…

Proseguendo per riva degli schiavoni abbiamo fatto una lunghissima camminata fino ai Giardini, luogo sconosciuto ai più ma molto bello e tranquillo, e ci siamo un pò rilassati sul prato verde appena tagliato, mangiato i panini di Lele e preso un pò di sole.

Dopo di che ci siamo diretti tramite vie interne verso l’arsenale, peccato che non si può entrare ma i suoi leoni maestosi incutono molto timore ai bimbi 😀

Una brutta esperienza

Con il bisogno di andare al bagno decidiamo di sostare per un caffè al Bar Arsenale, e ci han trattato davvero molto male, sostenendo che i bambini non potevano andare al bagno perchè non avevano consumato (io e mio marito avevamo preso due caffè e una pastina peraltro pessima). Sconvolta dal loro atteggiamento ho rinunciato al mio posto al bagno per mandare mio figlio di 8 anni, e ci siamo pure presi i rimproveri da un maleducatissimo cameriere…Venezia dovrebbe far qualcosa per mandare via gente del genere che rovina quanto di bello c’è in città, evitate come la peste questo posto.

Un pò innervositi dal fattaccio ci incamminiamo per le calli interne verso l’ospedale, ma il sorriso è tornato presto perchè il percorso fatto, tra panni stesi e vecchi fuori dai bacari, è bellissimo, ci sentivamo anche noi dei veneziani a camminare lungo le calli del popolare quartiere Castello.

Erano ormai le 18 e decidiamo di comprare l’abbonamento di 24 ore per vaporetti e bus (20 euro a testa ) perchè ci sarebbe servito il giorno dopo per visitare le isole. Stanchi decidiamo di prendere un battello per piazzale roma, che ci fà arrivare per le 19 circa. Anche prendere il vaporetto è una bella esperienza perchè vedi la città da un altro punto di vista.

Primo giorno andato. Arriviamo in hotel per le 20, e molto stanchi decidiamo di tornare a mangiare da Dante, ci eravamo trovati molto bene. Per le 22:30 eravamo tutti a letto, così ho deciso di guardare il contapassi attivato la mattina… segnava 13 Km!

Domenica 8 Maggio 2016

Giro delle isole

Dopo la solita abbondante ed eccellente colazione, abbiamo effettuato il check out, lasciando questo magnifico hotel che sarà sicuramente un punto fermo dei nostri futuri viaggi a venezia, depositiamo i bagagli e partiamo presto con destinazione Murano Burano e Torcello.

Tra vetri, merletti e… Attila!

Arriviamo a Murano e ci perdiamo tra i mille negozietti di vetro locale, da quelli per miliardari a quelli che vendono piccoli oggettini, ammiriamo l’arte vetraia con una dimostrazione gratuita e ci troviamo a comprare una piccola famiglia di tartarughine…in vetro ovviamene 🙂

Prendiamo il vaporetto per Burano e ci mettiamo più di mezz’ora ad arrivare, non ricordavo fosse così lunga! Burano è incantevole, una piccola Venezia in miniatura le cui foto non rendono per niente quanto è magnifica, solo vedendola si può capire.

Le case sono tutte colorate, dicono perchè i pescatori quando rientravano di notte, tra nebbia e ubriachezza, potevano riconoscere più facilimente la loro casa.

E’ ora di pranzo ma non troviamo nulla che ci ispiri, così andiamo prima a Torcello, incantevole isoletta con 11 abitanti, una bella chiesa, resti antichi e il famoso trono di Attila, oltre al ponte del Diavolo.

La scoperta del Puppa

Sono ormai le 16 e la fame è tanta, decidiamo allora di tornare a Venezia per provare il secondo posto consigliatici dall’hotel, si chiama osteria Vecio Biavarol, ed è stato ancora meglio del giorno prima… l’oste si fa chiamare puppa, è simpaticissimo e i suoi prodotti sono eccezionali. Oltre al classico spritz veneziano al select abbiamo provato un sacco di crostini con abbinamenti buoni e originali (su tutte gorgonzola spalmato e favo di miele ). Ci siamo intrattenuti diverse ore con lui, e tra un cliente abituale e l’altro, ci ha raccontato tanti aneddoti sulla sua città e ha dimostrato la tipica ospitalità veneta che tanto è mancata al bar del giorno prima.

Ultime ore a passeggio

Decidiamo di passeggiare poi verso San Marco per vederla con il tramonto, e man mano che la gente se ne va e la piazza si svuota, bè l’atomsfera è ancor più magica.

Con i bambini distrutti e un treno da prendere ci affrettiamo a tornare in hotel per recuperare i trolley e dirigerci in stazione.

Per un pelo non perdiamo il treno che riusciamo in ogni caso a prendere, per tornare nella nostra Milano pronti ad affrontare un nuovo lunedi’ di lavoro ( ai bimbi il giorno di scuola abbiamo deciso di abbuonarglielo ) con molti nuovi ricordi di una delle miecittà preferite in assoluto.

Considerazioni finali

Amo venezia e per questo non la esimo da critiche. Il fatto che abbia tante persone, non è colpa sua ovviamente, purtorppo come in tutti i luoghi di grande afflusso ci sono esercenti da galera come quelli che abbiamo incontrato noi ( ma questo capita anche nella mia Milano, a Roma, e ovunque nel mondo ).

Abbiamo avuto però la fortuna di trovare persone squisite, dal personale dell’hotel ai vari “Osti” che mi han confermato ancora una Volta che esiste una Venezia nascosta, di bella gente innamorata della sua città e che vuole far conoscere al turista il suo lato migliore, non considerandolo un semplice pollo da spennare. Questo a mio avviso è fondamentale.

Alla prossima volta città del Doge!



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