Venezia, la città sull’acqua
L'arte, le gondole, la laguna
Arrivare a Venezia significa capitare in un luogo a parte, distante da tutto: un luogo magico. Innanzitutto consiglio per chi desiderasse recarsi a destinazione in treno di comprare i biglietti con un certo anticipo. Io ho fatto così e con Italotreno ho spuntato una buona tariffa (104,50 euro andata e ritorno partendo da Napoli). Discorso diverso per l’alloggio,come spesso accade a Venezia, la tariffa pagata non è proporzionale al servizio ricevuto. Almeno alloggiando a Campo Santa Maria Formosa stavo in zona centrale. In 10 minuti puoi raggiungere da un lato Piazza San Marco e dall’altro le Fondamenta Nuove passando davanti il monumento dedicato a Bartolomeo Colleone. Il primo giorno è stato un continuo perdersi tra una calle, un rio ed un campiello. Ma forse è anche questo quello che il visitatore di Venezia vuole: perdersi in questo luogo di sogno. L’impatto visivo con Piazza San Marco e la laguna per chi le vede la prima volta è sicuramente molto forte. San Marco è il punto nevralgico della città: l’unico luogo che a Venezia si è meritato la dicitura di piazza. Sempre affollatissima: i bar più famosi con i tavolini e le orchestrine e, poi, gli immancabili piccioni. Sono salito sul campanile: la fila è un pò lunga e qualcuno desiste, il prezzo di accesso non è nemmeno economico, ma una volta in cima c’è il più bel panorama di Venezia. Il museo che ho visitato è stato la fondazione Querini Stampalia. Fondamentale l’audioguida per le descrizioni delle opere. I pezzi forti sono la Madonna col bambino di Bellini, ma anche Canova e tanti quadri che descrivevano la vita quotidiana e gli eventi importanti nella storia della Serenissima.
A Venezia rimarchevoli sono anche e soprattutto i ponti. A me è piaciuto moltissimo il ponte dell’Accademia. Il Ponte dei Sospiri è sempre molto trafficato (un po’ meno il Ponte di Rialto), mentre il Ponte della Costituzione, secondo me, è avulso dal contesto architettonico di Venezia. Un ponte così sarebbe stato perfetto per qualche altra città. Da non perdere nemmeno il classico giro in vaporetto. Mi sono recato sull’isola della Giudecca (è molto piacevole passeggiare allontanandosi dalla calca del centro) e l’isola di San Lazzaro degli Armeni dove si ha la possibilità di avere una visita guidata molto interessante. Molto bella anche la zona di Dorsoduro e delle Fondamenta alle zattere. Particolare l’opera che raffigura il bambino con la rana: diventerà uno dei nuovi simboli di Venezia? Sulle gondole molti stranieri e pochi italiani. Un’idea alternativa (per vivere almeno in parte l’esperienza in gondola) può essere l’attraversamento in gondola di piccoli tratti del Canal Grande (i posti sono segnalati e il servizio costa pochi euro). Il mercato di Venezia è un’altro posto dove si può fare qualche acquisto interessante. Bellissima Venezia, ma servono suole delle scarpe resistenti c’è sempre qualcosa per cui valga camminare.