Venezia in 36 ore

Siamo una cosidetta coppia matura che da tempo si proponeva di visitare Venezia in un periodo invernale di bassa stagione (anche se per la città lagunare il termine è comunque riduttivo), possibilmente con nebbia. Eccoci dunque sbarcare alle 11 del mattino a Venezia S. Lucia e subito recarci all'ufficio turistico interno alla stazione...
Scritto da: tie52
venezia in 36 ore
Partenza il: 12/11/2009
Ritorno il: 13/11/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Siamo una cosidetta coppia matura che da tempo si proponeva di visitare Venezia in un periodo invernale di bassa stagione (anche se per la città lagunare il termine è comunque riduttivo), possibilmente con nebbia.

Eccoci dunque sbarcare alle 11 del mattino a Venezia S. Lucia e subito recarci all’ufficio turistico interno alla stazione (miserevole nei suoi 3 mq; si 3!!!) dove abbiamo acquistato l’abbonamento a tutti i mezzi pubblici della durata di 24h con una spesa di 18€ a persona ma, credeteci, ne vale la pena (considerando che 60 minuti di vaporetto costano 6,5€). Se volete risparmiare ulteriormente prenotate l’abbonamento della durata che più vi aggrada tramite il sito veniceconnected.Com (ma ricordatevi di farlo almeno sette giorni prima della partenza).

Ci siamo quindi diretti verso Piazza S. Marco attraverso il Canal Grande ed abbiamo preso possesso della ns. Stanza molto carina prenotata qualche tempo prima c/o la Locanda Antica Venezia, rivelatasi poi una scelta indovinata, per la posizione strategica a 3 minuti a piedi sia da S.Marco che dal Ponte di Rialto, la cortesia dei gestori e del personale, il buon rapporto qualità/prezzo, la pulizia, con un solo piccolo appunto per la prima colazione (migliorabile nella qualità, almeno per noi italiani …).

La voglia di visitare la città era molta, non il solito fazzoletto S.Marco/Ponte dei Sospiri/Ponte di Rialto battuto dalla massa, il sole più che invitante e quindi ci siamo diretti da S. Zaccaria verso Burano, passando per il Lido, un percorso che richiede un’ora circa di vaporetto ma che consente di rilassarsi osservando anche la vera vita della laguna. Burano con le sue case multicolori ed i sui canali ed i merletti appesi ad ogni dove si è rivelata bella ed accogliente ma il pomeriggio a quel punto stava per concludersi ed ecco dirigerci di nuovo a Venezia, stazione Fondamenta Nuove. Abbiamo potutto così vedere un’altra parte della laguna e l’isola di S. Michele (praticamente tutta riservata a cimitero), incontrando sul nostro percorso diversi barchini a motore con a bordo i papà che riportavano a casa da scuola i loro bambini, davvero diverso dal solito.

Attraccati a Fondamenta nuove abbiamo circunnavigato l’Ospedale e ci si è presentata quindi, ormai verso l’imbrunire, una vista mozzafiato, secondo noi all’altezza di Piazza S. Marco: trattasi di Campo S. Giovanni e Paolo (S. Zanipolo per i veneziani), dovete potre ammirare la facciata rinascimentale della Scuola Grande di S. Marco (ora parte dell’ospedale), l’omonima chiesa gotica ed il monumento al Colleoni, opera di Andrea del Verrochio, il tutto affiancato dal Rio dei Mendicanti brulicante di zattere per i lavori più disparati, barche del 118 unitamente a veneziani doc, con pochissimi turisti!!! Superata la meraviglia e soffermatici il giusto abbiamo quindi nuovamente puntato a piedi verso S. Marco attraversando i sestieri di Castello e S. Polo mentre le luci artificiali accendevano Venezia. Nonostante i nostri propositi diversi non siamo quindi riusciti a sottrarci al fascino di quattro passi in piazza e per la prima parte di Riva degli Schiavoni.

Nel frattempo si era fatta sera e dopo una breve sosta ristoratrice in albergo ecco presentarsi il problema di una cena in un locale non per turisti.

Grazie anche alle indicazioni dell’albergo ci siamo diretti alla trattoria “Al Gazzettino”, da MargheRidha, dal nome dei due coniugi titolari, lei veneziana doc e lui tunisino con precedenti esperienze all’Harrys Bar ed al Ristorante Antico Pignolo, un mix di simpatia, accoglienza e famigliarità fuori dal comune, per non parlare dell’ottima qualità del cibo, in un ambiente del tutto rilassante ed informale e, cosa che non guasta, a prezzi più che ragionevoli. Basti dire che a pranzo potrete usufruire di un menù di carne o di pesce con primo, secondo, dolce e caffè per un totale di 18€ a testa, servizio compreso, e non mancherà il cicchetto finale. Ottimi anche i risotti …

Unico piccolo problema non è su una calle di grande passaggio, ma con un pò di impegno potrete trovarlo, tra S. Marco e Rialto, al Sottoportego delle Acque – S. Marco, 4997 e converrete con noi che ne sarà valsa la pena: buon appetito … Quindi.

Un pò su di giri per il prosecchino d’ingresso, il bianco da pasto, la grappa con le uvette ed un altro ammazzacaffè eravano quindi pronti per il nostro tour by night in vaporetto, prima di nuovo lungo tutto il Canal Grande verso S. Lucia e quindi da lì di ritorno questa volta attraversando il canale della Giudecca, con la brezza notturna a schiarici le idee, prima del riposo.

Il giorno seguente eccoci di buonora nuovamente in vaporetto da S. Marco verso S. Lucia attraverso il Canal Grande, cambio ed altro vaporetto che ritornando un poco indietro prende poi il Rio di Cannareggio che consente una bellissima vista dell’omonimo sestiere, a nostro pare uno tra i più veri e meno turistici, circunnavigando poi l’isola e raggiungere di nuovo Fondamenta Nuove: non volevamo andarcene senza avere nuovamente visto S. Zanipolo.

Da lì è stato tutto un vagabondare a piedi tra le varie calli, dietro ogni ponte un’immagine da cartolina. A pranzo un risottino e quindi di nuovo a girovagare nel sestiere di S. Croce con La chiesa di S. Rocco, quella dei Frari … , con pochissimi turisti e senza mai un’albergo! Ma ormai il nostro tempo sta per scadere ed è con nostalgia che ci dirigiamo verso la stazione di S. Lucia dove, ultima osservazione, non possiamo fare a meno di notare una massa di persone con valige dai più svariati pesi e forme che si arrabattano alla belle e meglio per risalire o ridiscendere la scalinata della stazione che non finisce mai, con nelle vicinanze alcuni portabagagli che assistono allo spettacolo ed intervengono, quali novelli Caronte, solo previo pagamento: ma è mai possibile che non ci sia alcun scivolo? Con questa domanda sospesa lasciamo la ns. Venezia.



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