Venezia è un pesce
Meglio andare assolutamente a zonzo, sentire i veneziani che parlano, perdersi a guardare un bel tramonto, oppure una calle particolare… Non vi diciamo di non andare in piazza San Marco per carità (anzi andateci per fare l’esperimento che vi spieghiamo poche righe più in basso), ma non lasciate che le zone più famose monopolizzino il vostro tempo. Il bello di Venezia sono le piccole cose nascoste, i passaggi strettissimi tra le case, le centinaia di ponti che attraversano canali e canaletti, e tutte quelle cose che rendono questa città unica e forse anche un po’ irreale (e per questo bellissima). Cercate poi di vivere al meglio le vostre ore a Venezia, e non solo per “vedere” la città. Come detto prima ascoltate i veneziani che parlano, e vi accorgerete che dopo una giornate vi troverete anche voi a parlare con una vaga cadenza veneta. Oppure gustatevi quanto di meglio la città offre: assolutamente d’obbligo assaggiare i bigoli in salsa o le sarde in saor (assolutamente divine con una cipolla incredibilmente “clemente”…!); prima di cena concedetevi uno spritz, l’aperitivo principe non solo a Venezia ma in tutto il nord est, che dopo una giornata passata a camminare è l’ideale per rimettervi in sesto, per poi ripartire, su e giù per i ponti, i campi e le calli. E se volete attirare lo sguardo di qualche turista, il libro citato all’inizio invita a mettere alla prova anche il vostro equilibrio intorno alla quarta colonna da sinistra di Palazza Ducale, leggermente fuori asse rispetto alle altre; provate a girarci intorno con la schiena appoggiata alla colonna, senza cadere dal microscopico marciapiedino… Scarpa dice che in passato era l’ultima chance concessa ai condannati a morte… Se avessero compiuto il giro senza appoggiare il piede oltre il gradino, avrebbero avuto salva la vita. Impossibile riuscirci, ma chissà, se fossimo stati condannati a morte ci saremmo impegnati molto di più!!! E sempre grazie a Scarpa, un simpatico negoziante ci ha fermato proprio riconoscendo il libro che portavamo sotto braccio, e ci ha deliziato con i suoi aneddoti sulla città…
Ecco, per finire, qualche dettaglio pratico, con un occhio al risparmio – che ci avevano detto essere impossibile a Venezia…Non è vero, basta un po’ di accortezza. Abbiamo deciso di arrivare in laguna in automobile, pernottando fuori città. La nostra scelta è caduta su un bed and breakfast ottimo e assolutamente da consigliare, il BB Ai Due Ulivi, a Favaro Veneto, una piccola frazione di Mestre (recapiti e immagini al sito: www.Bbaidueulivi.Com), pernottamento e prima colazione: Euro 35,00 a testa (anche se il prezzo potrebbe cambiare visto che noi ci siamo stati in ottobre, forse bassa stagione). La camera è in realtà un intero appartamento, dove è possibile anche cucinare. La fermata dell’autobus per Venezia dista poche centinaia di metri: in mezzora e con la spesa di 1 solo Euro a corsa sarete in città! Per pranzare e cenare, tutti i ristorantini vicini alla zona di Piazzale Roma hanno un buon rapporto qualità-prezzo: un primo e un secondo di pesce, annaffiati da un buon vino bianco (il vino a Venezia è quasi d’obbligo), non vi costeranno più di 25 Euro a testa. Per i souvenir vale la stessa regola.. Evitate solo le zone centrali (Rialto, San Marco) e i prezzi sono assolutamente normali; con pochi euro vi potrete portare a casa un pezzetto di Venezia imprigionato in un vetro di Murano, che vi farà sempre ricordare l’atmosfera un po’ magica che solo qui potete trovare. buon viaggio!