Venezia again!
Dopo molte visite a Venezia in giornata, l’anno scorso – sempre ad agosto – ci abbiamo dormito una notte.
Quest’anno facciamo il bis, per due notti, nella speranza di riuscire a goderci un’alba, oltre che uno splendido tramonto.
La nostra scelta ricade sempre sugli Alloggi Barbaria – prenotati attraverso booking – cui diamo dieci e lode per pulizia, posizione, rapporto qualità/prezzo e disponibilità dei gestori (https://www.alloggibarbaria.it).
Anche questa volta optiamo per il treno, che ci conduce a Venezia Santa Lucia la mattina presto di venerdì 13 agosto.
Una bella passeggiata ci separa dal nostro alloggio, sito nelle vicinanze dell’Ospedale e della meraviglia della Scuola Grande di San Marco, che riusciremo a visitare la sera seguente.
Prima di depositare i bagagli, ci fermiamo a visitare la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, lì vicino, dove non eravamo mai entrati prima d’ora: si tratta di uno degli edifici medievali religiosi più imponenti di Venezia ed è ubicato a fianco dell’ospedale.
Depositati i bagagli, ritorniamo verso la stazione di Santa Lucia, perché oggi abbiamo prenotato la visita delle isole di Murano – Burano – Torcello con l’agenzia Vidali Group (https://vidaligroup.it). Il giro dura quasi sette ore ed abbiamo la fortuna di iniziare dall’isola di Murano, dove restiamo quasi tre ore e dove – dopo una dimostrazione di soffiatura del vetro – acquistiamo qualche souvenir. Merita una segnalazione la Cattedrale del Vetro, in una chiesa sconsacrata: al momento della nostra gita è chiusa al pubblico, ma il gestore è passato per qualche lavoretto e ci lascia girare indisturbati (http://www.santachiaramurano.com).
Torcello ci resta nel cuore, con la sua straordinaria Basilica di Santa Maria Assunta, in stile veneto-bizantino. Anche Burano e le sue case colorate meritano una visita, anzi: sicuramente torneremo a Venezia per una giornata intera, esclusivamente dedicata a queste due isole, che abbiamo avuto poco tempo di esplorare.
Il tour ci lascia in Piazza San Marco e da lì – dopo un ottimo momento di relax in uno dei bei bar delle viuzze intorno, IL CALICE – ritorniamo al nostro alloggio.
Ceniamo – benissimo – nelle vicinanze, all’OSTERIA AI DO ARCHI, che deve il suo nome alla presenza di due archi che furono mantenuti, in occasione del restauro. Ottimo il baccalà mantecato che mi viene servito!
Sabato mattina alle 8:40 siamo già di fronte al pontile A di San Zaccaria, vicino a Piazza San Marco, per la crociera sul Brenta: ne abbiamo prenotata solo metà (per il tratto Venezia – Oriago) perché mio marito soffre il mal di barca. Il caldo è torrido, ma l’esperienza – vissuta all’aperto, sulla terrazza panoramica del battello – è straordinaria. Dopo aver attraversato la Chiusa Moranzani, scendiamo a terra per visitare la VILLA FOSCARI detta LA MALCONTENTA. Vediamo tantissime ville venete dall’esterno (nonché due ponti mobili) lungo le sponde del fiume, fino all’arrivo ad Oriago, da dove rientriamo a Venezia in autobus.
Mio marito ed io ne siamo entusiasti e ci ripromettiamo di pensare anche ad una seconda mezza giornata in barca, prima o poi, per il tratto da Oriago a Padova. Naturalmente a chi non soffre il mal di barca consigliamo la gita intera, da Padova a Venezia o viceversa, anche per una questione di contenimento dei costi.
Rientrati a Venezia, ci rechiamo a mangiare una fantastica piadina vicino alla zona del Ghetto Ebraico. Il locale (LA COCAETA) era allora in vendita ed ho letto che da poco ha cambiato gestione. Ci possiamo solo augurare che i nuovi titolari mantengano l’ottima qualità che abbiamo avuto modo di assaggiare noi.
Girovaghiamo un po’ nella splendida zona del Ghetto Ebraico e più tardi facciamo tappa a PALAZZO GRIMANI, splendido esempio di gioiello nascosto di Venezia (https://polomusealeveneto.beniculturali.it/musei/museo-di-palazzo-grimani).
Questa sera è aperta in via eccezionale la SCUOLA GRANDE DI SAN MARCO (https://www.scuolagrandesanmarco.it) ed abbiamo la fortuna di riuscire ad entrarci: la visita guidata è obbligatoria ed al gruppo in partenza in quei minuti sono arrivate alcune disdette dell’ultimo minuto. La nostra guida è uno storico, perfetto conoscitore non soltanto del luogo che ci illustra con grande orgoglio veneziano, ma anche grande esperto del Medioevo in generale. Io personalmente rimango colpita dal fatto che l’opera (che conosco) “Predicazione di San Marco in Alessandria” (dei Bellini) – opera creata appositamente per una delle sale della Scuola – sia qui una riproduzione, in quanto l’originale è esposto alla Pinacoteca di Brera. La nostra guida ce ne spiega i significati, dai quali si evince con chiarezza che l’opera appartiene a questo contesto e – decontestualizzata alla Pinacoteca – perde gran parte della sua forza evocativa.
Anche questa sera mangiamo benissimo, nella vicinanze dell’alloggio, presso l’OSTERIA DELLA STAFFA.
Per la seconda sera di seguito io personalmente assaggio il baccalà: entrambe le osterie sono promosse a pieni voti!
E’ domenica mattina e la sveglia suona prestissimo, per farci godere dell’alba. Noi la spegniamo e torniamo a dormire, prima di riprendere il treno che ci riporta a casa verso l’ora di pranzo.
VENEZIA TORNEREMO, SE NON ALTRO PER AMMIRARTI ALLE LUCI DELL’ALBA!