Vegans in Berlin

una settimana intensiva con mia figlia di 8 anni in Berlino
Scritto da: cipycipolla
vegans in berlin
Partenza il: 30/07/2011
Ritorno il: 05/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Sono partita, con mia figlia di 8 anni, da Milano MXP alla volta di Berlino con volo Lufthansa (decisamente confortevole), verso l’aeroporto cittadino di Tegel, facendo scalo a Dusseldorf (aerostazione di scalo, davvero molto bella) Il nostro viaggio è stato ad impatto zero per il mio portafoglio, dato che ci siamo guadagnate i biglietti facendo Baby-sitting per due dirigenti lufthansa, ed eravamo ospiti da una grande amica italiana sposata con un berlinese d.o.c. Arrivate ci siamo subito fiondate ad Alexander Platz in cui si svolgeva il Vegan Sommer Fest Io sono vegana da 7 anni e un esordio simile in una città già magnifica per le sue dimensioni e la sua storia, è stato per me un impatto di accoglienza immediata. Il tempo era piovigginoso e questo ha reso il fascino della grande capitale ancora più forte. Abbiamo fatto subito un brevissimo tour della città, che poi abbiamo approfondito nei giorni successivi. La nostra “base” era ubicata ad Altlandsberg, una cittadina meravigliosa a circa 20 km ad est di Berlino, raggiungibile col metrò e bus cittadini. La cittadina, circondata dalle mura ha tutto il fascino dell’europa dell’est, è immersa nel verde di prati selvaggi e nei boschi, e gli animali selvatici sono facili da incontrare. Interessante e scenografico è il negozio che affitta biciclette http://fahrradhof-altlandsberg.de/ Nei giorni successivi abbiamo girato la città, di cui principalmente io ho apprezzato la zona storica della parte est, anche se la nuova architettura berlinese lascia a bocca aperta. La città si gira facilmente coi mezzi che la servono globalmente e fino a tarda ora. La cosa che mi ha stupita è il fatto che alla domenica nessun negozio, neppure nel cuore del centro storico è aperto, cosa che dal punto di vista sindacale è assolutamente apprezzabile, ma che è decisamente penalizzante per i turisti da week-end… Abbiamo ammirato Pariser Platz con la sua Torre di Brandeburg passando tramite l’akademie der kunste, una galleria d’arte in un palazzo che unisce la piazza in cui è ubicato il labirinto in memoria dell’olocausto a Pariser Platz. A rendere allegra la piazza hanno pensato diversi artisti di strada ed un gruppo di yogici che faceva meditazione proprio ai piedi della torre di Brandeburgo. Tramite le numerose chiatte presenti sul fiume Speer è possibile fare un tour della città in maniera confortevole e soddisfacente. Il costo delle chiatte che sfiorano i bassissimi ponti del fiume, è decisamente economico. un gruppo di 5 persone spende 20 euro per un tour di un’ora, ma è possibile fare giri molto più lunghi. La nostra ci ha permesso di ammirare il Berliner Ensemble, il secondo teatro di Berlino, e il più antico, il bode museum, il duomo evangelico, il parlamento, la residenza del cancelliere, il quartiere gotico e la verdissima sponda dove ci sono spiaggette apprezzate da chi nel cuore della città vuole un po’ di relax nella natura. Il parco cittadino è enorme e ben tenuto. La città è pulitissima, nonostante sia poco provvista di cestini dell’immondizia. Girando coi mezzi e a piedi, siamo state nel quartiere di Tiergarten, dove si trova la famigerata stazione Tessarem am Zoo, in cui non ho notato grande degrado, da là tornando verso il centro abbiamo solcato una delle vie dello shopping, insieme a Fredrichstrasse. Per il pranzo e per lo shopping di mio gusto, invece ci siamo sempre fiondate nel pittoresco quartiere Friedrichshain, in cui si trovano tantissimi locali etnici in cui vegetariani e vegani possono soddisfare tutti i piaceri della gola, spendendo pochissimo, accolti dalle comunità turche e vietnamite, principalmente, ma anche italiane e arabe in generale. Friedrichshain è ricchissimo di negozietti vintage, tenuti splendidamente e in cui ho fatto acquisti per i miei souvenir. I palazzi “okkupati” coperti da coloratissimi murales lo rendono pittoresco e il degrado non si percepisce, l’arte trasuda da ogni angolo di strada. Alla sera i localini esotici illuminano con lanterne e luminarie colorate il quartire, profumato dalle spezie e dall’aroma del narghilè che è possibile fumare in moltissimi locali. In questo quartiere è possibile pernottare nei numerosi ed economici ostelli, ed io lo consiglio perchè è a pochissime fermate di tram dal centro ed è piacevolmente vivibile.Nel cuore di Berlino le opere architettoniche moderne lasciano a bocca aperta come Potsdamer platz, ma io ho apprezzato maggiormente l’arte degli antichi palazzi e mi è piaciuto particolarmente il vicolo di dei centri sociali, in pienissimo centro storico, con murales e bandierine colorate in cui c’è l’espressione della libertà di cui la città è ora simbolo. Classica la foto dinnanzi ai residui del Muro, e alle immagini di com’era prima della caduta. Curiosa e rispettosa della memoria, come tutte le ristrutturazione del post caduta, la striscia che c’è in tutta la città sulla via del Muro, fatta con mattoncini che ne seguono l’antico tracciato. Un viaggio splendido che consiglio e che ripeterò in maniera più approfondita e senza prole a seguito, per poter godere maggiormente della berlino by night prossimamente.



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