Vaticano, senza Parole

Roma, quattro lettere che al contrario si leggono AMOR. E Roma non può assolutamente prescindere dalla Città del Vaticano, a prescindere dai sentimenti religiosi di ognuno di noi, perché il sagrato della Basilica di San Pietro, ed i Musei Vaticani sono un’esperienza che riempie e rimane per sempre. Ovviamente, per chi è particolarmente...
Scritto da: Alberto78
vaticano, senza parole
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Roma, quattro lettere che al contrario si leggono AMOR. E Roma non può assolutamente prescindere dalla Città del Vaticano, a prescindere dai sentimenti religiosi di ognuno di noi, perché il sagrato della Basilica di San Pietro, ed i Musei Vaticani sono un’esperienza che riempie e rimane per sempre. Ovviamente, per chi è particolarmente religioso le emozioni si moltiplicano in modo esponenziale, ma vi assicuro che le sensazioni quando si entra per la prima volta in Vaticano, da via della Conciliazione per arrivare alla colonnata del Bernini direttamente in piazza San Pietro di fronte alla Basilica…Ecco, già questo vi basterebbe per ripagarvi del viaggio, basterebbe ammirarla dall’esterno e pensare alla storia che raccoglie tra le sue mura, a quella finestra che ha visto tante volte affacciarsi il Papa Buono o il nostro amato Papa Wojtyla. Adesso, se avete la fortuna di poter vedere il Papa sarebbe la chiusura di un cerchio perfetto…Comunque, una volta che arriviamo in Vaticano sarebbe un errore fermarsi all’esterno, così visitare la Basilica all’interno non ha bisogno di presentazioni perché è un crescendo di emozioni, una su tutte: La Pietà di Michelangelo, ma non l’unica, perché sarebbe veramente riduttivo.

I Musei Vaticani poi andrebbero visitati a più riprese perché ammirare l’altissimo numero di opere di superba qualità tutte in un giorno è praticamente impossibile…E qui vi spiego la mia sensazione: quando parto per la visita, provengo già dalla Basilica di San Pietro che mi ha lasciato a bocca aperta, allora decido di gustarmi con i giusti tempi le opere, anche se, dopo un bel po’ di tempo di “trance artistica” mi accorgo di aver visitato solo una piccola parte dei musei ma che, del resto, andare di corsa sarebbe un orrore, ma state sicuri che nei Musei Vaticani non si riesce ad andare di corsa per un motivo fondamentale, ovvero ogni cosa in essi presente è Arte, provoca un’emozione di difficile raggiungimento in altri luoghi, e questa emozione va assaporata con calma, per questo c’è un’unica soluzione: tornarci!!! Ma il massimo doveva ancora arrivare, perché se pensavo di aver fatto godere la mia anima fino a quel momento, ancora dovevo entrare nella Cappella Sistina dove si raggiunge l’apoteosi, uno stato di benessere interno…Vi assicuro che non sto esagerando, appena entrato nella Cappella Sistina, mi sono guardato intorno e, alzati gli occhi al cielo, ho avuto un senso di leggerezza e di pienezza da farmi trasportare in un viaggio interminabile, come il tempo che volevo rimanere a godere di quelle sensazioni. Adesso bisogna specificare che ognuno l’arte se la vive a suo modo, ma io, immerso nel centro del mondo, mi sono sentito girare la testa…E non volevo fermarmi, per questo devo assolutamente tornare, cosa che auguro anche a voi!!! Emiliano



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