Valencia: sole, mare, paella… e relax

Il blu del cielo, il bianco di Calatrava, tanto verde e, ovviamente, le spiagge e il mare
Scritto da: pippolina
valencia: sole, mare, paella... e relax
Partenza il: 15/05/2015
Ritorno il: 18/05/2015
Viaggiatori: 5
Spesa: 500 €
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VALENCIA: SOLE, MARE, PAELLA e… RELAX

Quest’anno le mie amiche ed io decidiamo, per il nostro annuale weekend per sole donne, di visitare la città di Valencia, con la speranza di goderci un anticipo di estate. Voliamo con Alitalia da Torino a Roma e poi da Roma a Valencia. Questo perché non esiste volo diretto. Abbiamo acquistato un pacchetto Volo + Hotel su Expedia.it al prezzo di 250 euro a testa. Arriviamo a Valencia all’ora di pranzo di venerdì 15 maggio e raggiungiamo con il taxi il nostro albergo, un bel 4 stelle situato a pochi metri dalla Città delle Arti e delle Scienze: il Tryp Valencia Oceanic Hotel. Questo quartiere e’ molto moderno, residenziale, con bei palazzi, larghi viali alberati e tanto verde. Di fronte all’albergo si trova El Corte Ingles, un grande centro commerciale spagnolo. Nelle vie intorno vi sono numerosi localini per fare colazione o “tapear”. Abbiamo prenotato tre stanze (siamo in 5). Le camere sono molto spaziose, pulitissime, accoglienti e i bagni sono forniti di un ricco set di cortesia. Dalle finestre vediamo i vari edifici che costituiscono la avveniristica Città delle Arti e delle Scienze, tutti costruiti dal famoso architetto Santiago Calatrava, eccelso valenciano. Questa area è stata edificata prosciugando il letto del fiume Turia, che provocava alluvioni e trasformandolo in un parco cittadino lungo 9 km, percorribili in bicicletta o a piedi, dove i valenciani si ritrovano nel tempo libero e per fare sport. In poche ore siamo passate dalle nuvole di Torino all’estate: il cielo è blu, ma proprio blu e in quattro giorni non abbiamo visto nemmeno una nuvoletta minuscola. C’è una piacevole brezza che muove i rami delle tante palme… Ci guardiamo negli occhi e decidiamo che una giornata così deve necessariamente trascorrere in spiaggia… Mangiamo vicino all’hotel qualche tapas e con il bus 19 in una decina di minuti raggiungiamo la Malvarrosa, la più famosa spiaggia valenciana.

Il pomeriggio è dedicato al relax. Il sole tramonta dopo le 21 e la gente resta in spiaggia fino a tardi. Ceniamo in una birreria all’aperto sul lungomare. La prima giornata termina così, torniamo in hotel a stanche ma soddisfatte. Il sabato mattina lo dedichiamo alla visita dell’Oceanografico, il più grande acquario d’Europa. Il biglietto è un po’ caro (28€), ma ne vale veramente la pena: ci diventiamo come bambine per qualche ora, assistiamo allo spettacolo dei delfini, ammiriamo pesci di tutti i mari e oceani, le tartarughe, gli uccelli nella ampia voliera, i coralli, ma la cosa più bella sono i due tunnel trasparenti che ti si percorrono con pesci e squali che nuotano intorno e sopra di te. Bellissimo! Per il pomeriggio decidiamo di acquistare il biglietto per il Bus Turistico, al costo di 16 euro per 24 ore. Munite di auricolari, attraversiamo così vari quartieri di Valencia ed il centro storico e poi ancora la zona del Porto e delle spiagge. In Plaza de la Reina scendiamo, assaggiamo la famosa Horchata nel più antico locale, l’Horchateria Santa Catalina (è una tipica bevanda rinfrescante che si trova solo a Valencia, ottenuta dalla spremitura di mandorle di terra che crescono solo qui, dal gusto simile al latte di mandorle).

Visitiamo poi la Cattedrale, saliamo sul campanile del Miguelete, a 70 metri di altezza, da dove si può avere una visione a 360 gradi di tutta la città e del mare. Passeggiamo nelle vie del centro storico fino alla Lonja de la Seda (Patrimonio dell’Unesco), di fronte al Mercado Central (chiuso…), arriviamo poi in Plaza del Ajuntamento e in Plaza de Toros con l’Arena e la Estacion del Norte. La nostra sensazione è che Valencia sia una città molto rilassata e rilassante. Per la cena veniamo indirizzate verso un ristorante a pochi metri da Plaza del Ajuntamento: la Marisqueria Civera, in C. Mossen Fernandes 10. Questo non è il tipico ristorante per turisti, il servizio è molto professionale e la clientela è prevalentemente spagnola. Assaggiamo la Paella Valenciana (a base di verdure e carne, senza pesce). Beviamo ovviamente un’ottima Sangria, ordiniamo anche del polpo e dividiamo fraternamente 6 assaggi di squisite torte. Ci viene poi lasciata sul tavolo una bottiglietta di Muscatel, simile al nostro Passito, altra specialità valenciana. In compagnia si beve e quindi… la finiamo! Spendiamo meno di 20€ a testa. Ottimo! A Valencia ci si muove facilmente con i taxi, molto economici. Ne prendiamo due e torniamo così in Hotel, stanche ma felici (Sangria + Muscatel…).

La domenica decidiamo di tornare al mare. Prendiamo nuovamente il taxi e scendiamo a Las Arenas, la spiaggia più vicina alla Marina Real e al Puerto. Sul Lungomare vi sono molti ristorantini tipici, bar, gelaterie. Verso le 17 rientriamo in hotel per una rapida doccia. Per cena decidiamo di andare sul sicuro e torniamo al Ristorante Civera, per assaggiare un’altra Paella, quella di Mariscos. Deliziosa anche questa, come l’antipasto a base di pesce ed il dolce. Finiamo un’altra bottiglietta di Muscatel e brindiamo al bel weekend che stiamo trascorrendo.

Il lunedì mattina torniamo in centro (il checkout in hotel è alle 12), visitiamo così il pittoresco Mercato Central, acquistiamo gli ultimi souvenir e comperiamo dei sacchettini di mandorle di terra (Chufa) da sgranocchiare. La nostra mini vacanza volge al termine. Porteremo nel cuore Valencia, il suo cielo blu, le sue spiagge, la cortesia della gente e la sua squisita gastronomia! Consigli: Non abbiate timore di usare il taxi, non spenderete molto. I biglietti per gli autobus si acquistano a bordo dall’autista. Non serve usare la metro, bastano gli autobus e ci si muove tranquillamente a piedi. Visitate l’Oceanografico. Se riuscite andate a visitare la Laguna dell’Albufera, dove si coltiva il riso per la paella (noi non ci siamo riuscite per un disguido con gli orari festivi del bus). Assaggiate i diversi tipi di Paella, bevete l’Horchata. E soprattutto… rilassatevi! Ola Valencia!



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