Valencia città da scoprire

Bel connubio tra antico e moderno
Scritto da: 19Simone80
valencia città da scoprire
Partenza il: 14/08/2009
Ritorno il: 21/08/2009
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Questa estate ci siamo diretti a Valencia, città molto amata da Simone. Siamo partiti dall’aeroporto di Bergamo Orio al Serio con la RyanAir e in poco meno di 2 ore siamo arrivati a Valencia. Dall’aeroporto locale, prendendo un taxi, ci dirigiamo all’hotel Express by Holiday Inn Valencia Bonaire situato a pochi chilometri di distanza dall’aeroporto e a due passi da un grande centro commerciale. L’hotel è situato come detto in zona commerciale e non molto distante dall’aeroporto, a circa 45 minuti di autobus dal centro città (fermata poco distante dalla struttura). La camera è molto semplice ma molto pulita come del resto tutta la struttura, ottima la colazione a buffet e staff dell’albergo molto disponibile e cordiale. A Valencia c’è molto da vedere dal punto di vista architettonico e culturale, per quanto riguarda il relax si può godere delle meravigliose spiagge della città e non poco lontano della città la Riserva Naturale dell’Albufera.

Dall’hotel raggiungiamo comodamente il centro città con l’autobus in circa 45 minuti (€1,20 a tratta) con fermata poco distante da Plaza de Toros y Estacion del Norte (1921), la splendida Stazione Ferroviaria, che merita davvero di essere visitata. Sempre in questa piazza, oltre la Stazione, c’è l’Arena, anch’essa davvero molto bella e maestosa. E’ possibile visitare l’interno dell’Arena assolutamente gratis entrando dal museo che si trova in una galleria poco distante. Poco distante si raggiunge una delle principali piazze del centro, Plaza de l’Ayuntamento, una piazza davvero molto grande al cui centro regna una magnifica fontana che di sera si illumina di vari colori. Sulla piazza si affacciano palazzi in stile barocco e due edifici molto importanti, l’Edificio de l’Ayuntamento (sede del Comune) e l’Edificio de Correos (palazzo delle Poste).

La piazza principale e più importante della città è senza alcun dubbio Plaza de la Reina su cui si affaccia la Cattedrale. Si narra che all’interno della Cattedrale sia custodito il Sacro Graal, purtroppo non abbiamo potuto constatarlo. La Cattedrale rispecchia diversi stili, infatti su Plaza de la Reina il portale è barocco, su Plaza de la Virgen la porta è romanica, mentre la torre campanaria è gotica. Dalla cima della torre campanaria si può scorgere un panorama di tutta la città.

Poco distante dalla Cattedrale vi è la Lonja de la Seda (la Borsa della Seta). E’ un edificio gotico che fu destinato alle contrattazioni mercantili, monumento simbolo del potere e del prestigio di Valencia nel “secolo d’oro valenciano” (XV sec.), è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell’umanità UNESCO. Poco distante vi è il Mercado Central (1925 c.a) il vecchio mercato rionale coperto, il cui interno ricorda vagamente la Bouqueria di Barcellona, la cui facciata di fine anni ’20 risalta la sua bellezza.

Seguendo il corso del vecchio fiume Turia, si incappa nelle Torri de Serranos, le antiche porte della città, purtroppo ultimo simbolo delle vecchie mura cittadine, ma ancora in ottimo stato.

Sempre in zona centrale non molto distante dalla Stazione, vi è il Mercado de Colon (1910 c.a), la cui facciata e stile ricorda forse più una stazione, ma in realtà è un vecchio mercato rionale coperto, trasformato oggi in una sorta di Centro Commerciale, al cui piano superiore sono presenti alcuni bar e al piano inferiore vi sono una pescheria, una macelleria e una specie di drogheria, oltre la libreria dell’immancabile “El Corte Ingles”.

Non potevamo di certo mancare una visita alla Ciudad de las Ciencias y Artes, un modernissimo complesso opera di un famoso architetto locale. Il complesso è stato creato nel letto dell’ex fiume Turia, il cui corso alla fine degli anni ‘50 venne deviato lungo un corso alternativo, lontano dalla città; il vecchio letto asciutto venne convertito in un parco (Jardin del Turia) che attraversa la città. La Ciudad de las Ciencias y Artes sembra galleggiare tra immense vasche d’acqua, è un complesso architettonico composto da cinque differenti strutture suddivise all’interno di tre aree tematiche: arte, scienza e natura. L’Hemisferic: Un edificio dalla curiosa forma ad occhio umano al cui interno si trova un cinema ed un planetario. Il Palau de les Artes Reina Sofía: un enorme teatro dalla struttura ad elmo. L’Umbracle: Un lungo viale con palme e fiori dove concedersi un meritato relax. Il Museo de las Ciencias Príncipe Felipe: Ricorda la colonna vertebrale di una balena e costituito da 4 piani dedicati interamente alla scienza. L’Oceanografic: Uno dei più grandi acquari europei, anch’esso dalla struttura moderna costituito da un corpo centrale da cui a raggiera si suddividono i vari ambienti marini. L’Agora (in costruzione): Ovviamente non poteva non essere una struttura ultra moderna, del quale purtroppo non sappiamo cosa ospiterà al suo interno.

Decidiamo di visitare l’Oceanografic (€21 scontato) e ci rendiamo subito conto di quanto sia maestoso. L’area dedicata al Mediterraneo raccoglie tutte le specie ittiche del “Mare Nostrum”. L’ambiente Tropicale racchiude pesci coloratissimi; quello Artico è caratterizzato dai chiassosissimi ma bellissimi Beluga e Trichechi; l’Antartico raccoglie una colonia di velocissimi Pinguini; l’Oceano è dominato da Squali, Tartarughe e Razze e vi è un tunnel sottomarino in vetro. E’ davvero emozionante poter alzare la testa e vedere che ti sta passando sopra uno Squalo o una Razza. Oltre agl’ambienti emersi, vi sono anche vasche con Otarie, Leoni marini, Fenicotteri, Pellicani e in una enorme voliera che rappresenta gli ambienti Umidi regnano sovrani i Trampolieri ed altre specie di volatili. All’interno dell’Oceanografic, oltre ad un ristorante Self-service, vi è un costoso ristorante sottomarino le cui pareti sono immensi acquari.

Oltre a goderci il meraviglioso lato architettonico e culturale della città, decidiamo di goderci anche un po di sole, spiaggia e mare, altrimenti che vacanze estive sarebbero?!?! Le spiagge sono facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici. Risultano davvero molto ampie e lunghe, il lungomare è caratterizzato da ristoranti e un po’ più avanti qualche bancarella stile mercato. Poco distante dalle spiagge vi è il porticciolo dove nel 2007 fu tenuta la 32^ edizione dell’ America’s Cup vinta poi dal team Alinghi. Vi sono ancora gli stand dove vi erano i vari equipaggi e relative barche, abbiamo potuto così vedere gli stand di Alinghi, Luna Rossa ed Oracle. Sempre nella zona del porticciolo, dal 2008 si tiene il Gran Premio d’Europa di F1. Il circuito è cittadino e la settimana prima del GP, iniziano i preparativi per la creazione del circuito. Fortunatamente nel periodo in cui siamo stati a Valencia, abbiamo potuto “calpestare” il circuito mentre era in preparazione, è stato davvero emozionante, peccato non aver visto le vetture.

Simo, quale appassionato di Valencia e tifoso della squadra più importante della città, non poteva non visitare il grandioso Stadio Mestalla (Ex Stadio Luis Casanova) dove il mitico Valencia C.F. disputa le sue partite casalinghe. Lo stadio fu costruito nel 1923, ospita 53.000 persone e se pur affettivamente bello, purtroppo i segni della vecchiaia si vedono benissimo, infatti tra qualche anno dovrebbe andare finalmente “in pensione” poiché si sta costruendo il nuovo Stadio (Nou Mestalla) che avrà una capienza di 75.000 posti.

Ovviamente dal punto di vista enogastronomico, non potevamo di certo non mangiare la Paella Valenciana e non bere la Sangria. Ma ovviamente abbiamo anche sperimentato altri piatti poco conosciuti o addirittura per nulla conosciuti. Abbiamo anche potuto assaggiare la bevanda più famosa di Valencia, vale a dire l’Horchata in una delle più antiche Horchaterie della città, la Horchateria Chocolateria de Santa Catalina, non molto distante da Plaza de la Reina, che da oltre un secolo serve questa particolare, dissetante e deliziosa bevanda. Attenzione però, l’Horchata non ha niente a che vedere con quella che in Italia chiamiamo orzata! Solitamente viene accompagnata da Fartons, biscotti tipici di forma allungata.

La vacanza se pur breve è stata all’insegna del divertimento, della cultura e del relax. Abbiamo potuto vedere la città in lungo e in largo come al solito facendo lunghe e sane passeggiate in modo da poter godere a pieno di tutto ciò che Valencia offriva, gli unici mezzi presi sono stati per raggiungere il centro, le spiagge e ovviamente tornare in hotel. Simone, visitò Valencia 9 anni fa appena un giorno ma rimase talmente colpito dalla città che se ne innamorò. Quest’anno ha potuto visitarla meglio e ne è rimasto innamorato più di allora.



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