Val Venosta e Ciclopista del sole 2011

Regioni: Trentino alto adige, Lombardia Percorso : km 450 circa tutta ciclabile Giorni :14 giorni Difficoltà: media Mezzi: treno -bicicletta -traghettoCiclopista Val Venosta e Ciclopista del Sole
Scritto da: leila_III
val venosta e ciclopista del sole 2011
Partenza il: 25/07/2011
Ritorno il: 07/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Andare in vacanza con i genitori per i nostri figli che stanno crescendo…..che noia!!! Trovare il giusto mix tra esigenze di un figlio e quello del relativo genitore quando si va in vacanza non è facile e quest’anno c’è l’aggravante che siamo solo io e Niccolò, mio figlio di 12 anni.

Per Niccolò non è la prima esperienza di cicloturista, ma eravamo sempre in gruppo ed in compagnia di un coetaneo. Altra novità il viaggio questa volta è tutto in bici con i bagagli. La scelta di questo itinerario è suggerita da una serie di punti importanti.

Primo punto concerne il percorso tutto su ciclabile il che non è poco, infatti non solo si snoda lungo panorami e piccoli borghi, ma offre una serie di servizi come i “bicigrill”.

In secondo luogo lungo il nostro percorso c’era la possibilità di visitare Il museo dedicato a Otzi presso Bolzano, inoltre potevo spezzare il viaggio con l’attraversata del Lago di Garda in traghetto. Devo essere sincera ero preoccupata più che del viaggio dall’evolversi delle emozioni e relazioni madre figlio durante il nostro viaggio, trovare il giusto mix tra mamma premurosa – figlio rompiscatole e compagno di viaggio divertente ma allo stesso tempo responsabile…. alle volte sembra impensabile…invece ci siamo riusciti, devo dire che Niccolò mi ha sorpreso in alcuni momenti e mi è stato di grande aiuto e io…… qualche volta divertente.

Il cicloturismo è un tipo di vacanza alternativa dove sei a contatto con la natura, ti metti in gioco tu e gli altri,un viaggio pieno di imprevisti e alle volte ci si deve adattare alle situazioni e prendere decisioni che si posso dimostralre anche disastrose.

Primo giorno Bologna – Merano in treno Eccoci con una nuova avventura, Partiamo da Bologna in treno e arriviamo a Merano. Si cambia alla stazione di Bolzano. E’ doveroso sottolineare che i servizi delle Ferrovie dello Stato per il trasporto bici non è eccellente. Il carico delle biciclette in treno è sempre un’avventura, come salire su ripidi gradini con le bici in spalla, rigorosamente senza bagagli che hai tolto prima di salire.

Siamo arrivati a Merano verso le 15.00 circa visto che tra i nostri bagagli c’è anche la tenda abbiamo campeggiato presso il bellissimo Camping Merano che si trova praticamente in centro città.

Secondo giorno Merano – Tel – Naturno – Castelbello – Silandro – Prato allo Stelvio 50km di sola ciclabile

Merano si trova allo sbocco della Val Venosta ottimo punto di partenza per il nostro itinerario. Infatti il nostro viaggio si snoda attraverso una delle più belle valli del Sud Tirol .

Oggi si parte da Merano (323 slm) per arrivare a Prato allo Stelvio (915 slm).

Il percorso è tutto in leggera salita, tranne per il tratto dopo Lagundo appena fuori da Merano in direzione di Tel (508 m) dove affrontiamo una salita abbastanza impegnativa. La fatica ci ripaga con un panorama mozzafiato.

L’itinerario di oggi si snoda tra coltivazioni di meli, castelli e corre lungo il fiume Adige. Incontriamo molte aree di ristoro e altri viaggiatori con o senza bagagli .

Si viaggia all’insegna del vero cicloturismo, senza preoccuparsi del traffico automobilistico gustando ogni scorcio.

La ciclabile è ben segnalata. Arriviamo nel tardo pomeriggio a Prato allo Stelvio e alloggiamo presso la Pension Astoria.

Prato Allo Stelvio sarà la nostra base per 3 giorni, la pensione nella quale alloggiamo è confortevole, pulita ed economica. La sera mangiamo invece presso il ristorante Stern ottima cucina consigliamo i piatti di carne accompagnati da “pinte” di birra fresca.

terzo giorno Prato allo Stelvio – Glorenzia – Burgusio – Lago Resia e ritorno a Prato allo Stelvio 48 km in bicicletta

La mattina ci offre un cielo nuvoloso, ma non sembra minacciare pioggia. Dopo la colazione carichiamo le bici con le cose necessarie lo zaino del cibo e le cerate.

La meta di oggi è arrivare al lago Resia.

La ciclabile nel primo tratto attraversa una parte del Parco allo Stelvio. Ai lati della strada possiamo vedere il bellissimo Castello presso Sluderno e Castel Montechiaro che all’epoca faceva parte del patrimonio dei conti di Tirolo, andò in rovina a partire dall’Ottocento. Proseguiamo fino alla bellissima cittadina medievale di Glorenza le cui mura della città sono conservate con le loro torri di guardia, i portici, le porte della città e i cammini di ronda.

Alcuni tratti della ciclabile passano attraverso pascoli man mano che ci avviciniamo a Burgusio la salita si inerpica fino al Castello del Principe complesso fortificato del 1272 sopra al castello l’incantevole Abbazia Benedettina più alta d’Europa

Proseguiamo e nella tarda mattinata arriviamo finalmente al lago Resia, la ciclabile prosegue alla destra del lago e ci porta a Curon Venosta, il famoso paese il cui campanile emerge dalle acque del lago di Resia. Nel 1950 furono inondati quasi 5 paesi in seguito alla costruzione di una grande diga nel lago di Resia.

Dopo una lunga pausa Rifacciamo a ritroso il percorso tutta discesa in un’oretta circa siamo arrivati a Prato all Stelvio giusto in tempo comincia a piovere.

quarto giorno Prato allo Stelvio – Sluderno visitala castello e ritorno 30km in bicicletta

La notte a piovuto e questa mattina il tempo è ancora incerto. Decidiamo di visitare presso Sluderno il castello dei Conti Trap ovvero Castel Coira .

Il castello è tuttoggi utilizzato dalla famiglia Trap ed è possibile visitarlo con una guida, la quale è riuscita in modo simpatico a raccontarci la storia del castello e delle famiglie che ci hanno vissuto.

Incantevoli sono gli affreschi del cortile interno e la sala d’armi. Al nostri rientro ci ha colto un temporale improvviso, fradici siamo arrivati alla pensione e dopo una doccia calda siamo usciti in direzione del ristorante Stern per una ultima cena domani si ritorna a Merano.

quinto giorno Prato allo Stelvio – Merano 54 km in bicicletta

Prepariamo i bagagli oggi lasciamo Prato allo Stelvio per raggiungere Merano. Il tempo è bello e decidiamo di rifare a ritroso la ciclabile fino a Merano. Il progetto iniziale prevedeva il ritorno in treno, ma visto che è tutta discesa decidiamo per la bici.

Rivediamo Silandro, Castelbello, Naturno arriviamo a Merano che è solo le 13.00 e visto che il tempo volge al bello decidiamo di ritornare ad alloggiare al campeggio presso al campeggio.

Il pomeriggio lo dedichiamo alla visita della città visto che il primo giorno che siamo arrivati non abbiamo avuto il tempo per girare.

Merano è una cittadina molto bella e attraversata dal fiume Passirio. Ci fermiamo presso una gastronomia e facciamo la spesa per la cena con prelibatezze del luogo.

sesto giorno Merano – Bolzano – Lago di Caldaro 40km circa in bicicletta

Oggi ci dirigiamo verso il lago di Caldaro passando per Bolzano. Siamo nella Ciclopista del Sole primo tratto.

Usiamo la guida di Claudio Pedroni per questa seconda fase del viaggio, comunque la ciclopista è ben segnalata. Lasciamo Merano per Postal è l’unico tratto, quasi 4 km, di strada normale poi finalmente inforchiamo la ciclabile che segue l’argine del fiume Adige che ci accompagnerà per molti tratti.

Arriviamo a Bolzano nella tarda mattina e ci dirigiamo verso Museo Archeologico dell’Alto Adige che si trova nel centro storico della città. La città pullula di ciclabili!!!!!

Vogliamo vedere i Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio, ma abbiamo le bici con i bagagli e non vogliamo lasciarle incostudite e Niccolò desidera vedere insieme a me il museo.

Devo dire che sono rimasta colpita dall’organizzazione del museo. Questo permette ai cicloturisti di poter depositare tutti i bagagli in cassepanche o capaci armadi con lucchetti. Questo ottimo servizio ci ha permesso di vedere in tutta tranquillità il museo e Ötzi è un’esperienza incredibile.

Lasciamo Bolzano e seguiamo la variante Appiano – Caldaro che è in leggera salita e ci porta su fino al lago di Caldaro.

Decidiamo di alloggiare presso ad uno dei due campeggi che si trovano vicino al lago e ci fermiamo per due giorni.

settimo giorno Giorno di riposo visita al lago di Caldaro La giornata è splendida e ci regaliamo una intera giornata di relax. Iniziamo con una colazione sul lago il sole è già caldo.

Niccolò per la prima volta fa il bagno nelle acque di un lago che in questo caso sono particolarmente calde infatti grazie al particolare microclima lo rende il lago più caldo dell’arco alpino la zona.

Il Lago di Caldaro in Alto Adige, immerso tra i vigneti di Caldaro sulla Strada del Vino e Termeno presenta al suo interno un percorso con varie zone di avvistamento della fauna e flora locale. noi le percorriamo rigorosamente a piedi.

La notte ci ha svegliato un rumore presso la nostra tenda sentivamo una sorta di “sgrunf” siamo usciti e abbiamo visto un riccio che illuminato scappava via, Niccolò lo ha chiamato “Sgrufagno”.

Ottavo giorno Lago di Caldaro – Trento 58 km in bicicletta

La mattina ci alziamo presto la notte a piovuto e lasciamo la tenda ad asciugare un pò . Prepariamo le borse e dopo un’abbondante colazione ripartiamo in direzione di Trento.

La ciclabile segue o il fiume Adige ed in alcuni punto anche l’autostrada o la ferrovia. Ricordo che utilizziamo sempre la guida di Pedroni anche se la ciclabile è ben segnalata. Attraversiamo piccole valli e vediamo spesso castelli abbarbicati sui monti, come quello di Salorno a ridosso della parete rocciosa. Testimonianza del confine fra mondo germanico e quello latino-italiano.

Nel tardo pomeriggio siamo a Trento decidiamo di alloggiare al B&B che abbiamo prenotato presso Povo. In città era tutto occupato. Ci accorgiamo ben presto che dobbiamo salire per 4km … devo dire che Niccolò è stato molto bravo la salita era abbastanza impervia. Il B&B Ca’ Bianca è veramente accogliente e la colazione la mattina molto abbondante.

nono giorno Trento – Passo S. Giovanni – Torbole sul lago di Garda 45km circa in bicicletta

Oggi ci spetta una giornata impegnativa dobbiamo arrivare al Lago di Garda. Ma allo stesso tempo volevamo dedicare un pò di tempo anche alla romana Tridentum o meglio conosciuta Trento.

Concentriamo la nostra visita al centro storico della città piazza Duomo e Castello Buonconsiglio, lasciamo la Trento dopo aver fatto la spesa e riprendiamo la ciclabile. Il fiume Adige è ancora il nostro “compagno di viaggio”.

La giornata è calda e facciamo una sosta al Bicigrill di Nomi. Passato Rovereto dopo la stazione Mori c’è un’importante bivio .Dritti la ciclabile continua e arriva a Verona noi invece giriamo a destra per la variante lago di Garda trentino ovvero Torbole – Riva del Garda.

Mancano circa 18km la ciclabile procede in salita e attraversa Loppio dove una volta c’era un lago oggi prosciugato. La ciclabile continua lungo saliscendi in mezzo al bosco fino ad arrivare ad una ripida salita …. siamo arrivati al Valico S. Giovanni.

La ciclabile segue parallela la strada fino ad arrivare al centro di Nago. Finalmente scorgiamo il lago e … abbiamo sbagliato strada ci troviamo su una specie di sterrato ripidissimo ….. troviamo un signore che ci garantisce che quello sterrato ci porta in meno di 10 minuti a Torbole.

Scendiamo dalla bici e decidiamo per la ripida discesa a piedi fino a Torbole dove ci “investe” un traffico di punta peggio di Bologna quando ci sono le fiere.

Iniziamo a cercare i campeggi che mi sono segnata e il primo che troviamo è “murato” hanno una piccola piazzola che noi prediamo al volo.

Ci accampiamo qui per 2 giorni. Concludiamo la giornata con un bagno ristoratore al lago.

decimo giorno Giornata di relax presso il Lago di Garda

Per un’ottima riuscita di un viaggio con un ragazzino di 12 anni dobbiamo regalare una giornata di riposto fatta di bagni al lago, leggere un buon libro ed informarci su orari e biglietti per l’attraversata del lago.

In serata una lunga passeggiata presso al al lago. Questa zona è il paradiso di ciclisti e surfisti.

Undicesimo giorno Torbole – Sirmione attraversando il Lago di Garda con il traghetto La mattina prepariamo tutti i bagagli e ci dirigiamo alla biglietteria di Torbole per acquistare i biglietti per il traghetto, arriviamo molto in anticipo.

Il traghetto arriva in ritardo di circa 30 minuti causato da problemi tecnici. Partiamo dal molo di Torbole per arrivare a Sirmione, l’attraversata dura circa 2/3 ore e il traghetto attracca a vari moli.

Saliti sul traghetto e dopo aver legato le bici ci prendiamo due sedie e ammiriamo il panorama il sole brucia, ma l’aria è fresca.

Arrivati al capolinea scendiamo nella piazzetta di Sirmione e ci dirigiamo subito al campeggio che dista circa 4 km. Decidiamo di rimanere a Sirmione 3 giorni così abbiamo tutto il tempo di visitare la città e le terme di Catullo.

dodicesimo giorno Giorno di relax visita a Sirmione

Malgrado sia un giorno di relax partiamo molto presto vogliamo evitare la massa dei turisti dell’ora di punta, incontrata il giorno prima.

Prima cosa a Sirmione non si gira in bici si va a piedi, siamo stati fermati alle porte della città da un vigile e ci ha informati di questo regolamento. Dobbiamo parcheggiare le biciclette. Non siamo molto convinti di lasciare un’intera giornata le biciclette incostudite. Ci viene suggerito di parcheggiarle presso un distributore che per pochi centesimi custodisce le nostre mountain bike.

La giornata scorre lenta siamo i primi visitatori del castello e possiamo godercelo, la brutta notizia arriva quando siamo nei pressi delle terme di Catullo troviamo il cancello chiuso e quello che sembra il responsabile del sito che ci racconta non so di quale problema al ministero a Roma…. mah lasciamo Catullo la giornata inizia a farsi sempre più calda ed inizia la calca . Riprendiamo le biciclette e torniamo al campeggio.

Chiudiamo la serata con una passeggiata nei pressi del lago.

tredicesimo giorno Relax visita Peschiera del Garda 20 km circa in bicicletta

Oggi è un giorno di relax, ma anche di pellustrazione, ovvero decidiamo di andare a Peschiera del Garda e verificare come sarà la strada che dovremmo affrontare il giorno dopo.

La ciclabile da Sirmione a Peschiera esiste a tratti, la strada comunque e tranquilla se fatta nella prime ore della mattina. Passiamo la mattina a Peschiera e il pomeriggio siamo già al campeggio. Grande soddisfazione di Niccolò il campeggio ha la piscina, da non sottovalutare questa servizio quando si va in vacanza in bici con il proprio figlio 😉

quattordicesimo giorno Sirmione – Peschiera del Garda – Mantova 50 km circa in bicicletta Mantova treno con cambio a Modena per Bologna.

Il giorno prima dovevamo decidere se ritornare da Verona e prendere il treno in direzione Bologna, oppure arrivare a Mantova e prendere li il treno sempre direzione Bologna.

La ciclabile Peschiera del garda – Mantova la conosciamo già e volevamo cambiare itinerario. Leggendo la guida di Pedroni scopro che per la direzione di Verona dobbiamo fare perlopiù strade normali.

Alla fine decidiamo per Mantova la conosciamo e sappiamo e non dovremmo avere imprevisti , visto che poi dobbiamo prendere due treni per arrivare a Bologna.

Questo tratto di ciclabile è bellissimo vi rimando al giro Ciclopista del Sole 2008. Rivediamo e facciamo una lunga sosta a Borghetto alle 14.00 siamo già a Mantova.

Facciamo i biglietti per Bologna con cambio a Modena. Fortunatamente il viaggio in treno e corto per entrambe le percorrenze , come al solito bici in spalla e su e già per le scale della stazione e dei treni.

😉

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Val Venosta parco allo Stelvio

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Val Venosta e Ciclopista del sole 2011

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Val Venosta parco allo Stelvio

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