Val di Fassa: piccola grande vacanza in terra Ladina

Quattro giorni di sole tra panorami stupendi, paesi fioriti, grande accoglienza e ottimo cibo
Scritto da: Enrico 9
val di fassa: piccola grande vacanza in terra ladina
Partenza il: 02/08/2015
Ritorno il: 06/08/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Questa estate nessun lungo viaggio… Idea staffetta Mari-Monti, e dopo 4 giorni di mare ai primi di Luglio passati a Cesenatico visitando i dintorni, abbiamo prenotato, quasi obbligati vista l’offerta per i possessori della carta Fidaty, 4 giorni per i primi d’Agosto in un semplice 3 stelle di Canazei a 122 euro a testa mezza pensione bevande incluse. Dopo un Luglio africano le previsioni meteo erano negative, ovviamente si sono rivelate errate. Partiti da Bologna siamo usciti a Bolzano nord e attraversando la val D’Ega siamo giunti in 30 minuti al lago di Carezza, di piccole dimensioni per la verità con abeti e monti tutt’intorno che si riflettono nell’acqua che risulta di un bellissimo colore dalle tonalità verdi e turchesi, offrendo una bella immagine da cartolina. Non ci si può bagnare poiché recintato tutt’intorno con possibilità di passeggiata aggirandolo in mezzoretta. Se non si trova libero qualche parcheggio presso la strada c’è il parcheggio centrale, euro 1 all’ora, al lago si accede gratuitamente. Prendiamo per Vigo di Fassa e ci soffermiamo nella località di Pozza ammirando bellissime facciate di case e hotel affrescate e la chiesa. Dopo un’ora, passato Campitello, siamo all’hotel Villa Emma e subito usciamo per una prima visita a Canazei, 1450 metri di altitudine, che ci accorgiamo non essere piccola e piuttosto lunga e che vive principalmente sulla statale che l’attraversa; appena sotto la statale un bellissimo parco per grandi e piccini. Prima il centro storico con la chiesetta di San Floriano, patrono del paese, in stile barocco, poi l’altra chiesina della Madonna della neve, supermercati e negozi, tanti hotel e case con balconate di fiori e dipinti murali: bello l’affresco che rappresenta la principessa Sissi in un angolo della facciata del vecchio hotel Dolomiti dove ha risieduto. Passeggiamo anche dopo cena, è Domenica ed alle 22 il paese è ancora molto vivace e tanti negozi ancora aperti (non gli alimentari). Ottima la pizzeria-bruschetteria “Stua dei Ladins” spesso affollata, mentre nei giorni seguenti per uno snack entreremo nell’adiacente pasticceria “La golosaries” e per un buon gelato al bar “Ladin”, 2 gusti euro 2,40. A letto stanchi; all’indomani c’informiamo ancora su quale vetta panoramica raggiungere. La scelta è laboriosa: alla Marmolada coi suoi ghiacciai partendo dal lago di Fedaia oppure da Campitello raggiungeremo il col Rondella che ci dicono davvero bello? Vedremo il Ciampaz oppure faremo mezz’oretta di auto fino al Pordoi per salire sul Sass Pordoi a 3.000 metri? Scegliamo quest’ultima destinazione perchè ci dicono (anche all’uff.tur.del paese) essere quella più alta e con impatto maggiore con vista di tante vette. Si sale infatti in funivia per 5 minuti a quasi 3.000 metri (17 euro a testa a.r. ma si puo’ scendere a piedi se si fa solo andata) dopo aver lasciato l’auto nel grande parcheggio gratuito al Passo Pordoi, la folla arriverà verso mezzogiorno, noi saliamo alle 10,30. Al termine del tragitto la funivia sembra schiantarsi sulla roccia, impatto di fantasia, reale invece quello straordinario della vista da lassù: siamo o non siamo sulla “terrazza delle Dolomiti?”. Salendo ci sembra di accarezzare le rocce e pensare che milioni di anni fa c’era il mare, ritrovati fossili di conchiglie a testimonianza. In cima si vedono tutte le principali vette dolomitiche; La Marmolada col suo ghiacciaio e le Pale di San Martino, il Sassolungo e l’Ortles il Piz Boè ed il Cevedale, il Gruppo Sella e persino qualcosa delle Alpi svizzere. Molti escursionisti iniziano a percorrere i sentieri di discesa armati di zaini e bastoni e li vediamo sempre più piccoli. Si può consumate al grande bar del rifugio Maria, avvalersi sei servizi ed acquistare un souvenir al negozio con prezzi accessibili. Il sole forte ci abbronzerà, consigliamo una crema, ma anche molta prudenza nell’avvicinarsi ai numerosi precipizi adatti per scorci fotografici. Sarebbe anche bene che i genitori insegnassero ai figli di godere di questa natura meravigliosa in discreto silenzio e non considerarla un luna park,ma anche gli adulti non sono certo irreprensibili. Riprendiamo la funivia pensando che anche questo il mondo ci invidia e come l’Italia offra aspetti così diversi, dalle cime che toccano il cielo e le crude rocce al mare delle isole del sud ed alla straordinaria cultura. Dopo l’emozione della discesa, ore 14, scendiamo verso valle, ma deviamo per il Passo Sella che raggiungiamo in 15 minuti, è Lunedì 3 Agosto e c’è moltissima gente. A poca distanza Selva di Val Gardena ed Ortisei, soprattutto quest’ultima molto carina, vediamo la chiesa di Sant’Ulrico contenente varie statue lignee, il castello di Stetteneck che domina, la chiesina di Sant’ Antonio e passeggiamo nel tranquillo centro pedonale. Giriamo un’oretta quindi facciamo ritorno in 40 minuti a Canazei, dove parcheggiamo in un grande spiazzo all’inizio del paese presso il camping (gratuitamente) e camminando per 1 km vediamo negozi che c’interessano ed entriamo nel supermercato Despar che chiuderà alle 19. Dopo cena ritorniamo per vedere il paese illuminato e sul palco nella piazzetta del municipo avviene la presentazione del programma settimanale, allietato da danze in costume.

Martedì, dopo la sfacchinata di ieri, ce la prendiamo comoda e da Alba di cui vediamo la chiesetta con annesso piccolo cimitero,ci rechiamo verso il lago di Fedaia ad una ventina di minuti (direzione opposta a Canazei). Il tragitto è molto bello, qualche tornante e belle rocce, in un grande incavo di una di esse una madonnina e di fronte la Marmolada; giungiamo al lago: una diga tra i boschi, acqua color verde turchese e tanti fiori fuxia, abeti e rocce che si specchiano, a farci compagnia un gregge di pecore al pascolo; poco più avanti il passo Fedaia. Troviamo un parcheggio (gratuito) presso il primo bar e servizi, percorriamo la diga per 600 metri, giungendo all’altro rifugio con terrazza sulla quale molti prendono il sole (28 gradi); si può visitare il museo della prima guerra mondiale con 5 euro, o salire con la bidonvia al ghiacciaio della Marmolada (10 euro) del quale peraltro siamo già ai piedi: molto scenografico. Restiamo sino alle 13, rientriamo lentamente, passiamo a rinfrescarci in hotel quindi in centro per visitare tra l’altro la chiesa del Sacro Cuore, costruita durante la seconda guerra mondiale, gradevole all’interno e gironzoliamo così sino alle 19 cercando angoli graziosi di Canazei. Serata di pioggia, si resta in albergo. La mattinata si presenta soleggiata quindi ci sembra l’occasione per ritornare al passo Sella, ma questa volta parcheggiare ed iniziare la salita che in 10 minuti ci porta prima al vecchio rifugio Valentini mentre siamo osservati da bianche capre al pascolo, poi proseguire per la strada sterrata insieme a tanta gente tra cui molti bambini ed in altri 10 minuti siamo al rifugio Salei, moderno con giochi per bambini, lettini prendisole e tante curiosità e dove al ritorno alle 12 beviamo una cola (2,50) ed assaggiamo una bella porzione di dolce (4 euro), rinunciamo al pranzo con trota appena tolta dall’acquario e 2 contorni per 17 euro. Proseguiamo quindi arrivando in cima al percorso e godendo di un panorama montuoso a 360 gradi…..ma che caldo!!! Terminiamo al rifugio F.August dove anche lì si pranza con panorama, mentre per chi vuole proseguire ci dicono bellissimo il percorso fino al rifugio Pertini, piuttosto distante. Quindi anche il Col Rondella è fatto, (si raggiunge anche con funivia da Campitello ed è amato da chi pratica parapendio), bellissime montagne con verdi vallate, molto bello e rilassante, anche se abbiamo preferito il Sass Pordoi per un impatto da “Dove osano le aquile”. Il col Rondella è situato sul Sasso Piatto e permette di vedere la Marmolada e si è proprio sotto al Sassolungo, le torri del Sella, il Sass Pordoi ed il Gran Vernel.

Giovedì mattina facciamo ritorno, ma prima, consigliati da gente del luogo, ci rechiamo nella piazzetta del municipio dove vi è unna graziosa casetta azzurra con orologio e sculture (alle 17 avevamo visto i personaggi scolpiti uscire dall’interno mentre si udivano i rintocchi) ed in un piccolo spaccio del “Caseificio della val di Fassa” vendono cibi regionali ed alcuni formaggi di loro produzione: abbiamo comprato Wuerstel bianchi per griglia, carrè di suino affumicato ed un trancio di speck di filetto: i prezzi molto onesti. Che dire per concludere? Clima ottimo, sole di giorno e fresco la sera, bellissimi panorami, paese accogliente pieno di fiori e tradizione, ottima cucina di cui abbiamo assaggiato Canederli, Gulash, i Puzzone di Moena (formaggio dop), e l’immancabile strudel; per i vini ho preferito un buon Muller-Thurgau, che vi consiglio, ma con moderazione.

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Canazei: San Floriano

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Canazei: casa in fiore

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lago di Carezza

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Madonna della neve

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scorcio di Canazei



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