Val di Fassa con un bimbo piccolo
Abbiamo deciso di iniziare con qualcosa di facile e fresco (per il mare la piccola è appunto, troppo piccola). Siamo andati in Val di Fassa, con solo qualche rimembranza Questo piccolo racconto darà poche indicazioni che vogliono esser pratiche, per chi si muove con un bimbo piccolo in quella bella e turistica valle.
QUANDO Siamo andati a fine Luglio 2007 mentre nelle città d’Italia infuriava il caldo torrido, ai 1300 metri del nostro hotel si stava proprio bene.
ALLOGGIO Dove? Albergo.La Valle e’ famosa per la buona accoglienza.
Per ridurre le fatiche di questi mesi abbiamo quindi deciso di optare per un albergo in mezza pensione.
Purtroppo siamo finiti, per colpa di Internet e del nostro poco budget (abbiamo scelto il 3 stelle piu’ economico, 40 Euro a persona), all’Hotel Europa (Pera di Fassa – europahotel.Net).
Nonostante la famiglia che lo gestisce sia gentile (ma assente a parte i nonni e i bambini), ci sentiamo di sconigliarlo.
L’albergo non vede nessuna ristrutturazione da quando, nell’86, e’ stato aperto.
Le camere sul davanti sono molto rumorose, affacciando sulla statale SS48, trafficatissima, (di notte si e’ costretti a tenere le finestre chiuse).
Le camere sul retro sono piu’ piccole (hanno la doccia invece della vasca e non hanno il balcone) e anche se un po’ piu’ silenziose perdono la vista delle montagne sullo sfondo.
I materassi sono completamente sfondati (quando ti siedi senti le molle del materasso appiattirsi fino alle molle della rete, anch’essa rovinata), e la schiena ne soffre terribilmente.
L’arredamento, continentale degli anni ’80 è perfetto per una pensione o casa di riposo, niente elementi caratteristici trentini; questo vale per tanto per le zone comuni che per le camere.
Noi eravamo in tre, due paganti, e in bagno la dotazione (poi raddoppiata su richiesta) era di un asciugamano per la vasca e uno per il lavandino.
Il giardino esterno non esiste. Un piccolo spazio maltenuto davanti al parcheggio, affiancato alla statale.
Il Bar interno è popolato da un pò di giocatori di carte e da un onda di tristezza serpeggiante.
La cucina e’ buona e leggera, ma non aspettatevi le mangiate di cibo tipico trentino e atmosfera da osteria.
La sauna va richiesta con due giorni di anticipo, e nel nostro periodo aveva problemi tecnici e non siamo riusciti a vederla.
Insomma, a parte il prezzo economico, vi consiglierei di spendere qualche euro in più e trovare un posto più comodo, possibilmente non sulla statale SS48.
Insomma, avete capito un po’ com’e’ la situazione.
ALTITUDINE CON LA BIMBA DI DUE MESI Con una bimba piccola è sconsigliato andare troppo in alto per via della rarefazione dell’aria e degli sbalzi di pressione. Ci sono molte scuole a riguardo, noi abbiamo scelto questa politica: – albergo a 1300 metri – altitudine massima per brevi periodi: 2050 metri – si ciuccia dalla tetta o dal biberon mentre si sale e scende dai passi e ci si ferma a segni di fastidio – non si prendono funivie, ovovie e cose del genere.
Con queste precauzioni ci siamo trovati bene, la bimba si addormentava felice alle 9 di sera e si risvegliava la mattina all’ora di colazione, senza segnali di malessere se non un po’ di fastidio sui 2000 metri che si concludeva con delle dormite (non potrei pero’ giurare che il fastidio era per l’altitudine o invece per sonno).
PASSAGGIATE Nell’ultimo anno entrambi abbiamo smesso di fare attività fisica e quindi inziamo le nostre camminate con un pò di umiltà, anche per capire se conveniva o meno portarsi dietro il passeggino o meno.
Prima di tutto consigliamo a tutti di acquistare e usare, per portarsi dietro i bimbi piccoli, una fascia (cercate su Internet fascie per bambini o fascie portabebè) che è decismente una cosa stracomoda.
Ci sono alcune passeggiate dove il passeggino è comodo, anche se per la maggior parte dei percorsi in salita portarselo dietro è una fatica non sempre utile.
Ai punti informazioni hanno mappe di sentieri e passeggiate, con segnalate quelle che si possono percorrere con passeggini… Ma non fidatevi ciacamente delle brochure! Per poco finiamo in un dirupo seguendo un percorso che loro chiamavano “Passeggiata di fondovalle” ma che si è rivelato un sentiero isolato e maltenuto, decisamente sconsigliato con un bimbo piccolo e gambe non allenate (parlo del percorso che parte dal campo sportivo di Moena e sale verso Medil, per arrivare fino a Penia, al Ristoro Peniola). Ottima e facile passeggiata, anche da dividere in diversi giorni (18km totali), il fondovalle che va da Moenia e Canazei.
Ottima e facile passeggiata in quota, con o senza passeggino, dal Passo San Pellegrino al rifugio Fuchiade (1930m), dove si mangia decisamente bene ed è pieno di bambini che giocano nei prati.
Ottima passeggiata, con un pò di dislivello, in Val San Niccolò (si parte da Media,vicino Pozza di Fassa), fino alle Cascate (2000m) con rifugio per mangiare polenta e pratoni per giocare (il passeggino solo nella strada principale, senza passeggino la Strade dai Rusci e’ nel bosco).
Parlano anche bene della Val Duron, per visite con bimbi piccoli ma non abbiamo avuto il piacere. Non dimenticatevi di fare un salto la lago di Carezza, che è carino, finchè c’e’.
RISTORANTI e RIFUGI La varietà non è infinita, ma noi ci siamo trovati bene e abbiamo goduto dei mangiarini locali. Ricordiamo un pò di posti dove siamo stati: – Ristorante La Stua a Moenia (vicino alla Caserma di Polizia di Stato). Ottimo ristorante, enormi Canederli, proprietario amichevole. Una piacevole sosta, culinariamente soddisfacente. Buona Qualità/Prezzo.
– Ristorante El Pais, a Canazei (davanti al parco per bambini). Arredato con cura, personale molto professionale. Menu interessante, piatti curati (nell’aspetto più che nella sostanza), ma una buona sosta. Nutrita lista di vini. Splendito bagno. Un pò caro se non si sta attenti.
– Rifugio Fuchiade, Passo San Pellegrino. Tante famiglie con bambini ti faranno aspettare. Però il posto e’ bello e si mangia bene.
– Rifugio Peniola. Si arriva facilmente da Moenia (anche in macchina). Si mangia le solite cose, cucinate peggio. Troppo costoso per quello che chiedono.
– Baita Monzoni, da Nello. MITICO!!! Il posto si raggiunge a piedi da Meida, o con navetta dal rifugio Crocefisso. Si va verso la valle San Pellegrino e si gira a destra, per salire verso i Monzoni. E’ anche una delle strade per arrivare al famoso rifugio Taramelli. Si inizia a mangiare alle 12.30. Il posto è gestito da Nello con slancio. Ci si diverte, si mangia e si beve bene in un’atmosfera decisamente amichevole. Nello ama il suo rifugio, e questo rende tutto molto piacevole!!! Da non perdere! Vi offrirà sicuramente il piatto Monzoni!!! una vaccata di carne e polente e funghi e altre cose pesanti e succolente.
Queste sono un pò delle cose che volevamo raccontare.
Alla prossima.