Val d’Orcia e Val d’Elsa
Quest’anno l’emergenza COVID ha stravolto e condizionato le vacanze degli italiani. L’incertezza e la preoccupazione hanno costretto molti di noi a limitare il periodo e a cercare luoghi meno frequentati e più tranquilli per passare in serenità qualche giorno di meritato riposo.
Io e mia moglie, dopo la lunga vacanza con gli amici dello scorso anno, questa estate abbiamo scelto una regione a noi molto cara già visitata più volte sia in coppia sia con i figli: la Toscana.
Abbiamo scelto la provincia di Siena come punto d’appoggio e in particolare due agriturismo immersi nella natura e in punti strategici per visitare la regione.
Partiamo lunedi 24 agosto con destinazione il piccolo paese di Radicofani e in particolare l’agriturismo “La Selvella”, situato a pochi chilometri dall’abitato.
Arriviamo al casello Chianciano-Chiusi dell’autostrada A1 e dopo una mezz’ora raggiungiamo l’Agriturismo.
Siamo accolti dalla proprietaria che ci accompagna nel nostro alloggio. L’appartamento denominato “Casa del Contadino” è ampio, ben arredato e curato in ogni piccolo particolare.
L’agriturismo si sviluppa in alcune costruzioni dove, mantenendo la struttura originale, sono state ricavate stanze e appartamenti. Colazioni e cene sono servite, tempo permettendo, sotto una secolare pianta di frassino e a disposizione degli ospiti una piscina con splendida vista sulla valle.
Il tempo di scaricare i bagagli e prendere possesso del nostro alloggio che si scatena un violento temporale che ci costringe in casa sino all’ora di cena che, a causa del tempo, è servita in un ampio locale sotterraneo denominato “Cantina” dove tutte le disposizioni Covid sono ampiamente rispettate.
La cena prevede: antipasti misti toscani, una minestrina di verdure, pici cacio e pepe, pollo ripieno e per finire due bignè alla crema. Il tutto accompagnato da un vino rosso della casa e dalla possibilità di bis e tris. Sazi e soddisfatti rientriamo nel nostro alloggio.
Martedi 25 Agosto
Alle 8,00 siamo già pronti per la colazione, servita all’aperto e purtroppo un po’ condizionata dalle restrizioni sanitarie in vigore.
La prima destinazione sono i “Bagni San Filippo”, situati a pochi chilometri dall’agriturismo.
Parcheggiata l’auto, scendiamo lungo un ampio sentiero e raggiungiamo il torrente, dove sgorga una sorgente di acqua sulfurea e dove si può ammirare una “cascata” di roccia calcarea denominata “Balena Bianca”.
Lasciati i “Bagni”, percorrendo la strada provinciale, caratterizzata da paesaggi splendidi, rilassanti e spettacolari, fermandoci di tanto in tanto a scattare fotografie raggiungiamo S.Quirico d’Orcia. Piccolo paese, ordinato e pulito dove visitiamo la Colleggiata …. e passeggiamo lungo la via principale.
Vorremmo poi fermarci al “Boschetto dei Cipressi”, ammirato in tante immagini e cartoline. Il boschetto e una cappella si trovano su una piccola collinetta lungo la strada provinciale. Purtroppo ci sono dei lavori in corso e non è possibile fermare l’auto, quindi li ammiriamo strada facendo e proseguiamo verso Montalcino, patria del famoso “Brunello” e, infatti, la via principale del borgo, che porta alla rocca è un susseguirsi di botteghe dove fanno bella mostra bottiglie e confezioni regalo di vini locali.
Raggiungiamo la rocca ma rinunciamo a salire sugli spalti e ripercorrendo la via principale raggiungiamo Piazza del Popolo. Qui sorge l’antico palazzo comunale con la torre campanaria. Vicino al palazzo un ampio portico. Raggiungiamo il Duomo poi ci addentriamo nelle strette viuzze del centro, ritorniamo verso la fortezza e raggiungiamo l’auto con destinazione Pienza.
Pienza risveglia in noi vecchi ricordi. L’avevamo già visitata con i nostri figli allora adolescenti e nella nostra mente si risvegliano simpatici aneddoti mai dimenticati.
La cittadina detta “città perfetta”, fu fatta costruire da Papa Pio II e proclamata nel 1996 patrimonio mondiale dell’umanità.
Abbiamo qualche difficoltà nel parcheggiare l’auto. I parcheggi sono tutti completi e le vie del paese sono percorse da molti turisti.
La piazza principale è Piazza Pio II dove si può ammirare Palazzo Piccolomini con il pozzo e la cattedrale di Santa Maria Assunta purtroppo coperta da impalcatura.
Ci addentriamo nelle vie alcune delle quali da nomi curiosi: via dell’Amore, via del Bacio, via della Fortuna e una con il nome della nostra nipotina Elisa. Tutte si affacciano su un bellissimo belvedere da cui si può ammirare la valle con i suoi meravigliosi colori.
Anche qui nei negozi della via principale la fanno da padrone i prodotti tipici e in particolare il famoso pecorino di Pienza il cui profumo si sprigiona nell’aria.
Sarà il profumo del pecorino ma incominciamo a sentire qualche languorino. In un negozio, gestito da un simpatico negoziante, acquistiamo un mega panino con la porchetta che gustiamo passeggiando lungo il belvedere dove ci soffermiamo ancora ad ammirare lo splendido panorama.
Rientriamo all’agriturismo intorno alle 17,00. Un breve riposo poi, puntuale, la cena servita intorno al secolare albero di frassino: antipasto, zuppa di ceci neri, gnocchi al sugo di melanzane, spezzatino di cinghiale e panna cotta.
Mercoledi 26 Agosto
Oggi il programma prevede la visita di Arezzo, che raggiungiamo in circa un’ora.
Lasciamo l’auto nel comodo parcheggio di via Pietri e con le scale mobili raggiungiamo il centro della città.
Alla fine delle scale è posto un efficiente ufficio informazioni con piantine della città a disposizione dei turisti. Percorso un breve corridoio, sbuchiamo nella piazza del Duomo. L’edificio è in stile gotico e l’interno è caratterizzato da belle vetrate, un soffitto ricco di dipinti, un bellissimo organo e da un affresco di Piero della Francesca raffigurante la Maddalena.
Usciti, ci dirigiamo verso la chiesa di San Francesco con l’intenzione di ammirare gli affreschi di Piero della Francesca e raffiguranti la storia della croce di Cristo. Purtroppo, casa Covid, l’ingresso è solo su prenotazione e il primo ingresso libero è alle ore 18! Troppo tardi. Ci limitiamo ad ammirare velocemente l’interno della chiesa attraverso la porta d’ingresso e a scattare alcune foto.
Percorriamo a ritroso Corso Italia e raggiungiamo Piazza Grande dopo ogni anno si svolge la Giostra del Saracino, quest’anno, purtroppo, sospesa!
Molto bella e suggestiva con importanti palazzi tutt’intorno, tra qui spiccano il palazzo della Confraternita dei Laici e nel lato superiore della piazza il grandioso Palazzo delle Logge, progettato dal Vasari nel 1573. La pavimentazione è inclinata e irregolare. Tutt’intorno, sotto le logge del Vasari, ristoranti, negozi di antiquariato e botteghe artigiane.
Ritornando verso il Duomo visitiamo la Pieve di Santa Maria, uno dei più importanti esempi del romanico toscano. L’imponente facciata si basa su cinque arcate mentre l’interno, di vaste proporzioni è caratterizzato, sull’altare maggiore, da un grande polittico di Pietro Lorenzetti raffigurante la Madonna con il Bambino e Santi. L’opera era però, purtroppo, in restauro ed è stata sostituita da una copia dalle medesime dimensioni.
Visitiamo la sottostante cripta poi ci dirigiamo nuovamente verso il Duomo.
Nel vicino Palazzo Comunale, siamo attratti dalla Mostra “I colori della Giostra”, dove sono illustrati gli aspetti più caratteristici della famosa manifestazione aretina. Purtroppo il tempo è tiranno e non ci permette la visita.
Prossima tappa Cortona, che raggiungiamo comodamente in circa trenta minuti.
Raggiungiamo Piazza della Repubblica, cuore della cittadina, dove domina il duecentesco Palazzo Comunale con l’imponente scalinata e la torre merlata.
Adiacente Piazza Signorelli, dal nome dell’artista simbolo della cittadina, con imponenti palazzi medioevali. Da qui raggiungiamo piazza del Duomo con il suo bellissimo belvedere, dove lo sguardo spazia sulla Valle Tiberina sino al vicino Lago Trasimeno.
Passeggiamo tra le vie del centro, ci concediamo un trancio di pizza e raggiungiamo l’auto lasciata in un comodo parcheggio poco fuori le mura cittadine.
Intorno alle diciassette siamo di ritorno all’agriturismo. Per cena ci aspetta la “serata pizza”, dove Mario sforna oltre dieci tipi diversi di pizza, sottile e leggerissima e finisce la serata con un trancio di pizza dolce alla Nutella!
Giovedi 27 Agosto
Oggi lasciamo l’agriturismo La Selvella per raggiungere San Gimignano.
Prima di raggiungere la città delle torri, vogliamo visitare l’Abbazia di San Galgano, abbazia cistercense famosa per non avere il tetto.
Raggiungiamo l’Abbazia in circa un’ora. Il viaggio è molto piacevole attraverso la tranquilla campagna toscana percorrendo strade ampie e comode.
Un vasto parcheggio accoglie i visitatori, breve passeggiata nel parco e raggiungiamo l’ingresso. C’è un po’ di coda ma molto veloce e nell’attesa ne approfittiamo per scattare fotografie.
L’interno è affascinante. La giornata è serena e il sole disegna sulle nude pareti bellissimi giochi di luce. Siamo molto attratti dalla particolarità del luogo e dalla sua unicità. L’ingresso è ben scaglionato e non si verifica alcun assembramento. Scattiamo foto e selfie, poi prima di uscire una breve visita nell’annesso chiostro e, a piedi, ci dirigiamo verso la vicina Chiesa di Montesiepi che custodisce la famosa spada nella roccia che secondo la leggenda Galgano conficcò per dare l’addio alla vita mondana. La chiesa è piccola e al centro una teca di vetro custodisce e protegge la spada conficcata in un masso. A lato una piccola cappella con affreschi di Ambrogio Lorenzetti.
All’uscita scopriamo l’esistenza di un elegante B&B che, sinceramente, rovina un po’ l’atmosfera….
Arriviamo a San Gimignano intorno alle 14,00 e abbiamo qualche problema di parcheggio. Tutti pieni! Finalmente nell’ultimo, in fondo al paese, si libera un posto!
Il paese è sempre affascinante. Per la prima volta incontriamo molti turisti stranieri. Passeggiamo senza una meta precisa attraversando, di fatto, il paese in diagonale. Un veloce spuntino passeggiando tra le affollate vie e dopo un paio d’ore ritorniamo all’auto. Usciti dal parcheggio il navigatore, cercando probabilmente la strada più breve, mi riporta nel centro storico del paese facendomi percorrere strette vie, non proprio adatte alle auto. Finalmente ritorniamo sulla strada principale e in pochi minuti raggiungiamo la nostra seconda meta: l’Agriturismo Villa Palagetto.
Siamo accolti da una gentile signorina che ci illustra le caratteristiche principali della struttura e ci conduce nella nostra camera denominata “Canaiolo”. Arredamento rustico ed essenziale e dalla cui finestra si può ammirare l’Abbazia di Monteoliveto.
L’Agriturismo è composto di due plessi distinti: la parte centrale con la Torre medioevale, appartamenti, camere e piscina e un secondo, separato dal primo da un passaggio in mezzo alle viti, denominato Palagetto di Sotto, con camere e la zona ristorante.
Dalla nostra camera e dal vicino terrazzino lo sguardo spazia sulle verdi colline toscane regalandoci momenti di assoluto relax.
Ottima la cena durante la quale si possono degustare tutti i vini prodotti dall’azienda agricola che ci accoglie, illustrati con dovizia di particolari dal sommelier.
Venerdi 28 Agosto
Oggi la nostra prima metà è la città di Volterra. Parcheggiamo senza problemi ed entriamo nella città medioevale attraverso le mura duecentesche.
La città si sviluppa intorno al Duomo e alla Piazza dei Priori con l’omonimo Palazzo, sede del municipio. Sulla facciata si possono ammirare molti stemmi in terracotta smaltati con le insegne dei nobili del 400 e 500.
Il Duomo è in stile romanico con semplice facciata ornata da un portale marmoreo a decorazione geometrica. A sinistra della facciata il campanile, mentre l’interno è a tre navate con massicce colonne marmoree e un ricco soffitto ligneo a cassettoni risalente al cinquecento. All’esterno un belvedere spazia sulla campagna circostante e di fronte al Duomo, il Battistero.
Ritorniamo verso piazza dei Priori e seguendo le indicazioni raggiungiamo le mura da cui si possono ammirare, dall’alto, i resti, ben conservati, del Teatro Romano.
Ritorniamo al parcheggio, che nel frattempo si è completamente riempito e ci dirigiamo verso la prossima meta: Monteriggioni.
La strada è bellissima e riposante. Attraversiamo Colle di Val d’Elsa e raggiungiamo la nostra meta. Sotto le mura un enorme parcheggio accoglie i visitatori.
Raggiungiamo l’entrata del paese e saliamo sopra le mura. Paesaggio bellissimo ma percorso limitato e un po’ deludente. Con il medesimo biglietto si può visitare l’attiguo museo. Il museo ospita fedeli riproduzioni di armi e armature medievali e rinascimentali. Accurati modellini illustrano mezzi e tecniche di assedio nelle varie epoche. Ogni sala è dedicata a un momento specifico della storia della cittadina.
Risaliamo nuovamente sull’ultimo tratto di mura visitabili poi percorrendo nuove strade ritorniamo a San Giminiano per visitarla con maggior tranquillità.
Entriamo dalla porta San Giovanni, percorriamo la strada principale, raggiungiamo Piazza della Cisterna e Piazza del Duomo, purtroppo chiuso, e sulla scalinata ci gustiamo un ottimo panino con la finocchiona ammirando gli attigui palazzi e le splendide torri medievali.
Acquistiamo alcuni souvenir e ritorniamo all’agriturismo, dove ci attende un’altra ottima cena servita nel ristorante all’aperto.
Sabato 29 Agosto
Si ritorna a casa. Saldiamo il conto e acquistiamo alcune bottiglie del vino prodotto dell’azienda agricola “Villa Palagetto” e… soddisfatti e riposati rientriamo a Milano.
Due fortissimi temporali ci accompagnano sulla strada del ritorno ma comunque la nostra vacanza ci ha pienamente soddisfatti. I paesaggi e le cittadine della Val d’Orcia e Val d’Elsa si vedono e rivedono sempre con estremo piacere.