Vacanze tra l’Isola d’Elba e Versilia
Domenica 12 Partenza all’alba per giungere dopo 4 ore nella Costa degli Etruschi, precisamente a Donoratico (LI), dove alloggiamo presso la “Locanda Menabuoi”, un’antica casa colonica fatta costruire dai Conti della Gherardesca lungo la via Aurelia. Posati i bagagli ci rechiamo a Castagneto Carducci, che dista 9km, per una passeggiata nel bel centro storico da cui si gode di un meraviglioso panorama sulla costa. Ci fermiamo per un veloce pranzo in una delle piazze centrali presso l’osteria “S’a di d’andà” dove ci preparano fantastici crostini e affettati misti locali, accompagnati da pecorini e vino. Nel primo pomeriggio prepariamo le nostre biciclette e partiamo per il tour che ci porta a Bolgheri attraverso la via Aurelia e il viale dei cipressi, a cui il Carducci ha dedicato uno dei suoi poemi più noti. Bolgheri è un piccolo borgo suggestivo in collina e oggi ci offre anche il mercatino dell’antiquariato. La sera è preso d’assalto dai turisti per le sue note osterie, dove si possono degustare tutti i frutti della terra e del mare toscani. Proseguiamo per la via Bolgherese verso Castagneto Carducci. La strada offre bellissimi scorci, una ricca vegetazione con oleandri, sugheri, castagni, olivi e grandi poderi con le ex case coloniche, ora ristrutturate e in molti casi trasformate in b&b o relais. Dai piedi di Castagneto ci portiamo a Donoratico per terminare il circuito di circa 30km alla portata di tutti. Ora ci vuole un bel bagno e andiamo a Marina di Castagneto per il primo tuffo in mare, nell’affollata spiaggia cittadina. Per chi desidera più tranquillità, a qualche chilometro, verso Bolgheri, c’è l’oasi del WWF.
Lunedì 13 Lasciata la locanda ci rechiamo a Suvereto per una breve visita. Per raggiungerla scegliamo la strada del vino che da Castagneto C. Passa attraverso Sassetta e arriva dopo un’infinità di curve a Suvereto. Questa via offre panoramiche incredibili, a ovest verso il mare e a est verso l’entroterra e il parco forestale di Poggio Neri, passando a tratti nel sottobosco di castagni e sugheri. Arrivati nel comune bandiera arancione del Touring Club Italiano ci addentriamo per le sue vie tra case in sasso, lunghi sottoportici e strette scalinate, fino a raggiungere la Rocca che sovrasta la cittadina. Il lunedì è giorno di mercato, frequentato anche dai turisti. Presso l’ufficio d’informazioni turistiche in piazza Gramsci, si possono trovare notizie e materiale gratuito su tutta l’area.
Il tempo corre e ci avviamo verso Piombino dove ci attende il traghetto che ci porterà all’isola d’Elba. Prenotato via internet con la Moby, con 1 mese e mezzo d’anticipo, abbiamo speso per 2 persone più auto e tasse euro 81,00 solamente. Inoltre, caso raro, partiamo con 1ora e mezza di anticipo, così alle 13,30 siamo già a Portoferraio, dopo 1 ora di viaggio. Iniziamo la strada costiera che attraverso Procchio, Marciana Marina e Marciana ci porta alla località di Patresi ( anche La Guardia) dove ci aspetta la famiglia di amici fiorentini con Elisabetta, Fabrizio,Ettore e Tommaso. La casa dove soggiorniamo è un’ex dimora di contadini, trasformata circa 35 anni fa in casa di vacanza dallo zio di Elisabetta affittataci dalla cugina. La villetta è costruita quasi a picco sopra una delle baie più suggestive e selvagge dell’Elba, Cala della Cotaccia, con a sinistra Punta Polveraia e il suo faro e a destra Punta della Zanca. La vista mozzafiato dalla sua terrazza volge verso la Corsica e l’isola di Capraia.
Nel pomeriggio andiamo alla spiaggia di Patresi, sotto il faro, per un bagno. Non è il massimo in quanto la piccola area attrezzata è su un terrazzamento di cemento e il costo di 22,00 euro per 1 ombrellone e 2 sdrai malconci è il più caro visto nell’isola, inoltre anche al bar vengono applicati prezzi esagerati (15,00 euro per 3 bibite) e la gentilezza non è di casa. Ma c’è anche un’ampia zona libera con ciottoli e un mare molto bello e ricco di pesci e infatti Fabrizio impiega poco a catturare un polpo, che verrà servito a cena con gli spaghetti e un buon vino Soave portato da me.
Martedì 14 Io mi alzo presto per godermi la vista dalla terrazza alla luce del primo mattino. Méta di oggi la piccola spiaggia di Punta Polveraia. Per raggiungerla si percorre fino a metà la strada che porta alla spiaggia di Patresi e poi si prende il ripido sentiero che in 15 minuti porta al mare. Già dall’alto si apprezza questa spiaggia di ghiaia e scogli che si getta nel mare turchese ricco di pesci. Qui al massimo ci sono 20 persone, dunque regna la tranquillità. Ovviamente essendo un posto selvaggio non esistono servizi e assistenza. Verso sera partiamo per Capoliveri, attraversando Pomonte, Fetovaia, Marina di Campo e il golfo di Lacona. Arriviamo dopo 1 ora sulla collina dove regna incontrastata Capoliveri e la scopriamo attraverso i suoi vicoli che offrono scorci verso Porto Azzurro da un versante e verso il golfo Stella dall’altro. Da quest’ultimo lato ammiriamo il sole che scende lento dietro il monte Fonza, colorando di rosso e arancio le case del paese. Oggi, come ogni 14 luglio, qui si rievoca l’antica “Leggenda dell’Innamorata” grazie alla partecipazione di un centinaio di figuranti in costume d’epoca, che attraverso le vie del paese scendono fino alla spiaggia dell’Innamorata per congiungersi al corteo di barche giunto dal mare. Capoliveri è molto suggestiva per la sua posizione e per i numerosi negozi e ristoranti di pesce, merita dunque una visita.
Mercoledì 15 Oggi ci rechiamo a Sant’Andrea, a 4 km da Patresi, una spiaggia di medie dimensioni di sabbia fine bianca, attrezzata con ogni servizio e noleggio di gommoni, pedalò e canoe. Da entrambi i lati della spiaggia ci sono delle passeggiate sugli scogli molto belle, tra calette dove è d’obbligo fare almeno un bagno con maschere e pinne, soprattutto a sinistra, negli scogli denominati Le Cote Piane e Le Piscine. Consigliato venire entro le 10,30 per assicurarsi il parcheggio (a pagamento, tariffa oraria) e un buon posto in spiaggia, viste le modeste dimensioni e la presenza nella località di varie case in affitto e qualche hotel.
Giovedì 16 Ritorno a Sant’Andrea dove noleggiamo un gommone a motore, che guido per la prima volta, ma non è complicato.Ci dirigiamo verso Pomonte, dove a 30mt dalla costa, in prossimità di alcuni scogli, c’è il relitto sommerso di una nave mercantile affondata nel 1972 la cui prua arriva fino a 2mt sotto la superficie dell’acqua. Con pinne e maschere ci tuffiamo per ammirare lo spettacolo sottomarino dove centinaia di pesci hanno fatto del relitto la propria casa. Ci spingiamo successivamente qualche miglio più a sud per un altro bagno e poi ritorno verso Sant’Andrea, passando davanti al faro di Punta Polveraia e a Cala della Cotaccia, dove è d’obbligo fermarsi per un lungo bagno nelle sue acque dai colori intensi, con il fondale di fine sabbia bianca interrotto a tratti da grandi scogli e praterie di posidonie. Dopo 3 ore il tour termina: è stato divertente e anche il costo totale del noleggio più carburante è modesto (70,00 euro).
Venerdì 17 Oggi ci rechiamo allo scoglio della Paolina, prima di Procchio, una spiaggia di medie dimensioni fatta di ciottoli e sabbia fine, ai piedi di un boschetto. Attrazione del luogo è l’isolotto che si erge a 20mt dalla riva facilmente raggiungibile da tutti e ottimo per farci attorno dello snorkeling per l’alta presenza di pesci. Ad un certo punto sbuca dal bosco anche un fagiano e per poco non fa compagnia a cena al polpo pescato poco prima. Vicino alla nostra postazione, in una risecca, compare anche un bel esemplare di murena nera a puntini gialli, di circa 80cm. Nella baia si può trovare un’area attrezzata con sdrai, bar, noleggio canoe e pedalò. Il beach bar è aperto anche fino a notte. Non è esageratamente affollata e nel primo pomeriggio regna la tranquillità; arrivando al mattino si trova facilmente posto gratuito per l’auto lungo la strada. Sulla via del rientro facciamo sosta alla Fonte di Napoleone, prima di Poggio, per rifornirci gratuitamente di acqua fresca di sorgente. Alla sera passeggiata a Marciana Marina, dove c’è l’esibizione dei Monaci Tibetani con i loro tradizionali canti e balli in costume.
Sabato 18 Nella notte è giunto l’atteso vento di Libeccio che ancora sta scuotendo ogni cosa e agitando il mare che s’infrange con potenza contro gli scogli, come a volerci dire che oggi non è giornata per un bagno. Ci rechiamo allora a Marina di Campo per una passeggiata tra i negozi. Nel pomeriggio decidiamo di andare a Sant’Andrea a tuffarci contro le alte onde, un divertimento per grandi e piccini. E l’area delle Cote Piane e Le Piscine si trasforma in un set fotografico per i turisti che in gran quantità vogliono immortalare il momento migliore in cui onde alte fino a 2mt si scagliano contro i coreografici scogli.
Per la cena approfittiamo della sagra enogastronomia che si svolge a Pomonte, dove si possono degustare le specialità di mare locali a prezzi modici (primo, secondo e bevanda a 15-18,00 euro), preparate dai migliori ristoranti della zona e accompagnate dal buon vino rosso dell’isola, l’Aleatico. La fila di gente ovviamente è lunghissima, ma ne vale la pena. Finita la cena corriamo a guardare gli ultimi istanti del tramonto dietro la Corsica, oggi con colori particolarmente intensi che man mano che svaniscono lasciano posto alla luce delle stelle e della città corsa di Bastia.
Domenica 19 Il Golfo di Procchio è la destinazione odierna, dove ci attende una lunga spiaggia di sabbia fine dorata distribuita ad anfiteatro, in parte attrezzata e in parte libera. Anche se è domenica, non è eccessivamente affollata, è ottima anche per le famiglie con bambini piccoli. A circa 800mt c’è un grande parcheggio gratuito. Ho purtroppo notato che anche qui, come in altre spiagge dell’isola, nelle spiagge libere pubbliche non ci sono a disposizione degli utenti docce e toilette gratuite (come in altre spiagge d’Italia), solo a pagamento presso le aree attrezzate o i bar e molti “si arrangiano” rendendo l’ambiente meno pulito. Ritorniamo a casa passando dal suggestivo borgo di Poggio, in posizione panoramica sopra Marciana Marina.
Lunedì 20 Oggi ci alziamo più che mai decisi a trovare il sentiero che porta alla Cala della Cotaccia, sotto la casa in cui alloggiamo. Arrivati alla località Zanca chiediamo ad un contadino informazioni in merito e gentilmente ci indica di prendere il sentiero che inizia proprio sotto alla filiale del Banco dei Paschi di Siena che indica Patresi e percorre longitudinalmente la scogliera tra la statale e il mare. Dopo circa 15 minuti di cammino pianeggiante, svoltiamo a destra per il sentiero che scende perpendicolarmente e arrivati ad una casa immersa nella vegetazione proseguiamo a sinistra fino al mare (altri 15 minuti). Il sentiero è un po’ ripido e irregolare, ma ben tracciato e con poche difficoltà lo si percorre. E ne vale veramente la pena perché Cala della Cotaccia offre una varietà di scogli dalle mille forme, colori del mare con tutte le tonalità del turchese e pesci in quantità, che amano scorazzare tra le posidonie. Visibili qua e là anche ricci e pomodori di mare. Grazie alle difficoltà per raggiungere la cala ed alla poca notorietà, qui si possono incontrare al massimo 3-4 persone e qualche imbarcazione, dunque per chi vuol fuggire dal caos delle grandi spiagge, qui trova un vero paradiso.
Martedì 21 Partenza di primo mattino per essere a Fetovaia per le 9,30 ad accaparrarsi un parcheggio e un posto in spiaggia. E’ una delle località più note dell’Elba e dunque più frequentate e, viste le dimensioni ridotte, ben presto si trasforma in un formicaio di corpi suddivisi tra le aree attrezzate e quelle libere. Il parcheggio giornaliero vicino alla spiaggia (se si trova posto) costa 10-12,00 euro; ombrellone e 2 lettini 18-21,00 euro (+4,00 prima fila). C’è un organizzato bar con ristorante self-service e toilette gratuita. La spiaggia è di fine sabbia bianca che scende dolcemente nel mare limpido, dando alla baia l’aspetto di una piscina. Lungo il lato di Punta Fetovaia gli scogli offrono uno scenario ottimale per le varie specie di pesci. A mezzogiorno però ogni centimetro di spiaggia è coperto da teli mare e lettini, ciò rende la spiaggia quasi invivibile. Per il bagno invece lo spazio abbonda, ma l’acqua comincia a mostrare i segni della maleducazione dei proprietari delle molte imbarcazioni in ormeggio all’ingresso della baia a un centinaio di metri dalla riva. Per fortuna un operoso bagnino provvede con un retino a raccogliere “il grosso”.
Fetovaia è una località molto bella, che offre anche alcuni hotel e case in affitto, ma forse è meglio venirci a maggio o settembre, o in questo periodo dal mattino presto fino alle 13,00, così si trova anche parcheggio gratuito lungo la strada a 800mt dalla spiaggia. Lodevole invece il fatto che a lato del bar, in due aree recintate, è protetto il Giglio di mare, un fiore bianco che riesce a crescere anche nella sabbia. Per il ritorno decidiamo di fare una strada alternativa, dirigendosi verso Cavoli, superata la quale svoltiamo a sinistra per raggiungere San Piero in Campo, un paesino in collina dal cui belvedere si gode di un incredibile panorama su tre versanti dell’isola, con all’orizzonte le isole di Pianosa, Montecristo e la Corsica. Proseguiamo per il Monte Perone (630mt) per una strada stretta e ripida, ma spettacolare per le vedute e la vegetazione rigogliosa. Lungo essa, a pochi km da San Piero, c’è un’antica torre di guardia con viste verso Capo Enfola e Marina di Campo, sosta obbligata per qualche foto. Al monte Perone ci sono percorsi per MTB, a cavallo, trakking e perfino per i non vedenti. L’area è definita anche il “santuario delle farfalle”. Da qui si scende poi verso Poggio, dove la strada offre altre piacevoli ambientazioni e panorami. Questo circuito stradale attorno al Monte Capanne, che tocca Marciana, Pratesi, Fetovaia, Cavoli, San Piero in Campo e Poggio, merita di essere percorso e se avete “buone gambe” potete farlo anche in MTB.
Mercoledì 22 Pochi km oggi per raggiungere le 2 spiagge di Pomonte e ci sistemiamo su quella del relitto, precedentemente menzionato. Qui si trovano ciottoli e qualche scoglio, noleggio lettini e ombrelloni (18,00 euro), un bar e toilette gratuita (doccia all’aperto per 50 cent), servizio salvataggio e parcheggio gratuito nelle vicinanze. A nuoto si raggiunge il relitto per ammirare lo spettacolo delle numerose specie di pesci che lo circondano, ormai abituate alla presenza dell’uomo: sembra di stare dentro ad un acquario e spunta anche una murena a far bella mostra di se. Per chi lo desidera si può raggiungere anche con i pedalò a noleggio. La zona è frequentata anche dagli amanti del wind surf per una discreta ventilazione e dai sub. Prima del rientro a casa, ci rechiamo a Marciana Marina per un po’ di spesa al supermercato, in quanto nelle piccole località i market applicano prezzi piuttosto gonfiati (per 6lt di acqua, 6lt di latte e 1kg di pane abbiamo pagato 28,00 euro!).
Giovedì 23 Ritorno alla piccola e tranquilla spiaggia di ciottoli di Punta Polverai, forse la più bella di quelle visitate nell’isola insieme a Cala della Cotaccia. I suoi colori dell’acqua e l’aspetto selvaggio la rendono affascinante. Poi quei 15 minuti di ripido sentiero necessari per raggiungerla fungono da buona barriera tra il turismo di massa e i turisti che cercano l’anima vera dell’Elba.
Venerdì 24 Ultimo giorno all’Elba: dopo aver caricato nell’auto i bagagli, ci rechiamo alla spiaggia di Sant’Andrea per le ultime 3 ore di mare. Salutiamo gli amici toscani che restano per un’altra settimana e alle 13,00 io e Riccardo ci fermiamo a Procchio per uno spuntino in uno dei negozi della catena “Penelba”, che trovate in tutti i principali centri. E’ panetteria, caffetteria Illy e pasticceria e vi potete mangiare penso le migliori focacce e pizze al taglio dell’isola, oltre a gustose brioche. A Portoferraio c’imbarchiamo subito e partiamo ancora con un’ora e mezza di anticipo, direi ottimo! Ora ci aspettano 3 giorni in Versilia… Dopo 130 chilometri da Piombino arriviamo a Viareggio e da li ci dirigiamo verso il paese di Massarosa, dove abbiamo precedentemente prenotato una stanza presso il meraviglioso agriturismo “Colle Wanda”, case di campagna in mezzo a un podere di olivi a cui si accede tramite un vialetto di cipressi, trasformate da due gentili e simpatiche ragazze in alloggi con angolo cottura e un paio di camere con servizio b&b; la nostra è nell’ex fienile. Arredato con molto gusto e oggetti d’arte di vari artisti (una delle proprietarie è un ex gallerista) è un luogo molto rilassante grazie al verde e alle ambientazioni; è a disposizione degli ospiti una piscina circondata da olivi, in cui trascorriamo il pomeriggio. Costo 50,00 euro a persona con colazione, nella quale vengono serviti dei gustosissimi dolci! Alla sera andiamo a mangiare presso la trattoria “La Corteccia”, lungo la statale all’inizio di Massarosa. Un gradevole ristorante-enoteca che esiste da alcuni decenni e che offre tutte le specialità toscane, di mare e di terra (speciali i funghi alla griglia). Mangiamo dei buoni spaghetti ai crostacei e una frittura di pesce con verdure alla griglia (spesa media con acqua e caffè 18,00 euro). Dopo cena andiamo ad unirsi alla moltitudine di turisti che percorrono il lungomare di Viareggio di Viale Margherita, ricco di negozi all’interno di edifici in stile Liberty.
La cittadina è il centro principale della Versilia, la vasta pianura che si estende fra le Alpi Apuane e il mare, oggi caratterizzata da molte località balneari.
Sabato 25 Dopo la colazione ci rechiamo nella zona dei campeggi di Viareggio, viale dei Tigli, dove troviamo parcheggio gratuito per l’auto e saliti sulle nostre biciclette entriamo in una delle strade sterrate della pineta del Parco protetto della Lecciona fino a raggiungere in 10 minuti la spiaggia libera. Il parco è molto esteso e bello perché allo stato naturale e selvaggio, frequentato da ciclisti, amanti del trakking e dei cavalli. Esistono percorsi ben segnalati e la parte più caratteristica è quella a ridosso della spiaggia, dove ci sono degli acquitrini naturali e distese di canne di bambù. A far da confine tra il parco e il mare ci sono delle dune di sabbia. La spiaggia di sabbia fine è gradevole e offre una gran quantità di legni e bambù secchi, utili per crearsi con dei teli un buon riparo dal sole.
Per chi desidera invece spiagge attrezzate con tutti i servizi annessi (e centinaia di persone attorno) basta andare ai due estremi del parco naturale, uno verso Viareggio e l’altro verso Marina di Torre del Lago Puccini, con parcheggi a pagamento (4,00 euro per la giornata) che presto si riempiono.
Dopo una giornata di sole ci gustiamo un’altra buona cena presso la trattoria “La Corteccia” per poi andare nel lungomare di Torre del Lago, viale Europa, dove c’è una discreta quantità di lounge-bar e music-bar che attirano centinaia di giovani e turisti per un animato sabato sera, ma anche le altre sere è più o meno così. Alle 02,30 lasciamo il posto, ma ancora arrivano frotte di giovani! Domenica 26 Per questa giornata, programma fotocopia di quello di ieri: spiaggia libera, cena in pizzeria e a scatenarsi a Torre del Lago fino alle 2,00.
Lunedì 27 Giornata triste, è il giorno del ritorno a casa. Ultima colazione a “Colle Wanda” e partenza. Entriamo al casello di Massarosa, direzione Lucca-Firenze. Dopo 20 minuti arriviamo a Lucca, dove decidiamo di fare una breve visita, consigliataci da vari amici. Parcheggiamo appena fuori dalla cinta muraria che racchiude il ben conservato centro storico, ed iniziamo il tour entrando da Porta Santa Maria a nord, percorrendo via Fillungo arriviamo a piazza Anfiteatro, racchiusa da alti palazzi in un’ellisse accessibile attraverso quattro portici. Proseguiamo fino a giungere alla Torre Guinigi, segno della grandezza di una delle più famose famiglie lucchesi e che si erge maestosa con i suoi 44,25 mt alla cui sommità anziché il tradizionale pennacchio ci sono dei secolari lecci. Percorriamo la via dei palazzi medioevali e ci dirigiamo al Duomo di San Martino, un capolavoro architettonico con all’interno opere del Pisano, del Ghirlandaio e del Tintoretto. A poche decine di metri un’altra bella piazza dominata dalla chiesa dei Santi Giovanni e Reparata, sotto la quale è visitabile l’antico impianto della basilica del V secolo. La via del Duomo ci porta alla grande piazza Napoleone oltre la quale si giunge alla chiesa di San Michele, situata sull’antico foro romano e che da sempre è considerata il centro della città. La struttura attuale risale al 1070. Ultima tappa la Torre delle Ore, in via Fillungo. Divenuta torre civica nel 1490, è la più alta della città e dopo esser saliti per i suoi 207 scalini si può ammirare Lucca dall’alto. Per chi ha qualche ora in più consiglio di percorrere la passeggiata delle mura e dei baluardi, a piedi o in bicicletta (noleggiabile in vari punti della città).
Prima di partire facciamo uno spuntino e salutiamo Lucca che, anche se per poco, ci ha regalato dei bei momenti ammirando i suoi monumenti storici, palazzi e chiese, tutti ben conservati e disponibili per i turisti che hanno un interesse anche verso l’arte e la storia di questa meravigliosa regione.
Conclusioni e consigli di viaggio Questo è il secondo tour in Toscana che faccio negli ultimi tre anni, il primo nell’entroterra e questo in località di mare. Ancora una volta sono rimasto soddisfatto per l’accoglienza, la gentilezza e l’attenzione verso i turisti della sua gente. L’isola d’Elba, che avevo già visto nella primavera del 1989, mi ha lasciato stupito per la bellezza dei suoi borghi, della sua vegetazione e del suo mare: è tutto ben tenuto e pulito, anche se grazie a due categorie di persone a volte non tutto è perfetto. Ci pensano infatti i fumatori con i loro mozziconi di sigarette e i proprietari delle imbarcazioni ad insudiciare le spiagge e il mare! Per organizzare al meglio il vostro viaggio, cercando anche di risparmiare qualcosa, consiglio di prenotare almeno con un mese e mezzo d’anticipo, magari utilizzando internet dove si trovano molte offerte e si possono vedere i luoghi dove si desidera soggiornare. Per il traghetto con l’anticipo prenotazione si può trovare il trasferimento auto gratuito o ad 1,00 euro e evitando il sabato e la domenica si risparmia ulteriormente. L’Elba offre molti hotel e ancor più appartamenti in affitto, quest’ultimi spesso in posizioni da favola, come la nostra casa Beghè, ma visto che i turisti vengono a flotte, meglio prenotare sempre con largo anticipo. Se volete trovare spiagge tranquille con mare turchese e coreografie di rocce e piante, evitate le spiagge più note e attrezzate.Sul sito visualelba è disponibile una pianta molto dettagliata di tutte le spiagge, baie e calette elbane con informazioni su come raggiungerle e sui servizi offerti. Inoltre sul sito di “Turisti per caso” ho trovato ottime informazioni per la visita, grazie agli altri diari di viaggio. Grazie per il tempo dedicato alla lettura di questo resoconto della mia vacanza. Buone vacanze a voi! Marco Burato