Vacanze/lavoro rifugio taramelli in val di fassa

Questo articolo è dedicato a: Francesca, Francesco e Ilaria Questo mio scritto è indirizzato a persone conosciute nella vacanza/lavoro presso il Rifugio Taramelli in Val di Fassa (TN), opportunità avuta visitando il sito di servas. Già nell'incontro primaverile dei soci servas dell'emilia-romagna, la presidente aveva presentano questa...
Scritto da: Mirella Comensoli
vacanze/lavoro rifugio taramelli in val di fassa
Partenza il: 06/07/2002
Ritorno il: 13/07/2002
Viaggiatori: da solo
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Questo articolo è dedicato a: Francesca, Francesco e Ilaria Questo mio scritto è indirizzato a persone conosciute nella vacanza/lavoro presso il Rifugio Taramelli in Val di Fassa (TN), opportunità avuta visitando il sito di servas.

Già nell’incontro primaverile dei soci servas dell’emilia-romagna, la presidente aveva presentano questa possibilità di vacanza/lavoro presso il rifugio Taramelli; io in quel momento non ero molto attenta al discorso ma appena ho captato la parola “vacanza/lavoro in un rifugio” mi si è accesa una lampadina.

Sono poi andata sul sito e mi sono messa in contatto con Nicola e ho iniziato a prepararmi psicologicamente dovendo attrezzarmi per tutto quello che concerne la permanenza in un rifugio a quota 2046 m. E quindi uno… Zaino! Subito mi ha colpito la disponibilità di Nicola a “scortarmi” fino al rifugio (lui doveva recarsi nei paraggi) in compagnia anche di un suo amico Roberto. Mi hanno portato lo zaino (pesantuccio) fino al rifugio (da dove si lascia la macchina e/o la navetta ci vogliono circa 30 minuti a piedi).

Quindi approfitto di questa occasione per ringraziarli! Il paesaggio era mozzafiato e subito mi sono sentita a mio agio nel verde e in mezzo a quelle vette stagliate verso il cielo, anche perché ho passato i mesi estivi della mia infanzia in alta montagna con i miei nonni che avevano una baita, quindi le mie compagne di allora erano le nuvole improvvise, le mucche. Le galline, un cane di nome Fiume e qualche incontro ravvicinato con le api! A parte l’imbarazzo iniziale dovuto alle presentazioni, ho avvertito a pelle un’atmosfera amichevole/familiare.

Io ho scelto questo tipo di vacanza oltre che per un discorso economico, anche per dilettarmi in cucina.

Sono appassionata soprattutto di ricette tradizionali tant’è che le ferie e i fine settimana estivi li trascorro raccogliendo ogni genere di frutti per farne marmellate per le quali le mie amiche vanno “pazze”.

Fancesca, la gestrice del rifugio, mi ha lasciato dare libero sfogo alla mia voglia di impiastricciarmi di farina e quant’altro in cucina, Francesco (il factotum) correva su e giù lavorando sodo e poi una nota particolare verso Ilaria, la mia collega/compagna di questa avventura.

Al suo arrivo ero un po’ dubbiosa per la convivenza di una settimana perché fra me e lei c’è quasi un salto generazionale ed invece già nella prima serata ho percepito che era senz’altro una persona positiva.

Col passare dei giorni e della conoscenza si è instaurata una vera amicizia fatta, tra una canzone e l’altra durante il lavoro, di abbracci improvvisi e serate passate ad assaggiare le varie grappe, massaggi rilassanti e lettura di favole sugli gnomi.

Ah, quanto mi manca tutto questo! Tant’è che ho inventato un nome “MILL” (le nostre iniziali) sul quale vorrei “costruire” una favola.

Naturalmente Mill è uno gnomo d’altura che si aggira per il rifugio affinché rimanga vivo il ricordo di questa esperienza nella nostra mente.

P.S.: a Miro, il collega che ci ha dato il cambio, un abbraccio e se anche siamo stati solo qualche ora insieme (occupate a passare le consegne) ha lasciato un segno.

Mirella



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