Vacanze in Florida
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L’indomani ben riposati, facciamo visita al Turtle Hospital, una struttura che ospita e cura diversi esemplari di tartarughe d’acqua ritrovate nelle acque della Florida, con ferite riportate e causate purtroppo dall’uomo nel 90% dei casi. Una visita interessante terminata la quale, pranziamo e partiamo finalmente per Key West.
Ci attenderanno 4 notti nel bellissimo Southermost Hotel in Key West, l’hotel più a sud degli Stati Uniti a 50 metri dal plurifotografato Southermost Point che dista solo 90 miglia da Cuba.
L’accoglienza climatica non è delle migliori e subito un acquazzone tropicale ci impedisce di andare in spiaggia, così decidiamo di riposarci per poi scoprire a piedi questa bellissima isola. L’hotel si trova all’inizio della Duval Street, strada movimentata e piena di turisti oltre che di negozi, ristoranti e bar di tutti i generi. Per cui decidiamo di percorrerla fino all’altro capo iniziando a prendere confidenza con Key West: in questi casi chi ci rimette è il portafoglio!
Ceniamo in un ristorante hawaiano che non ci accontenta affatto in quanto il pesce servito non è all’altezza delle aspettative, in quanto avendo scelto 3 piatti diversi, ci hanno portato 3 piatti fritti molto simili.
LUNEDì
La giornata non promette nulla di buono, cielo grigio e piovoso per cui decidiamo di visitare la casa del celeberrimo scrittore Ernest Hemingway: 2 ore interessanti anche per mia figlia che si è divertita con la miriade di gatti che vi ci abitano.
Approfittiamo, visto il tempo inclemente, per visitare anche il faro di fronte in cui, una volta saliti, è possibile vedere l’intera isola dall’alto. Uno spettacolo sicuramente migliore se ci fosse stato il sole.
Il sole per fortuna ricompare nel pomeriggio e finalmente possiamo goderci un pò di mare caraibico.
MARTEDì-MERCOLEDì
In questi 2 giorni si alterneranno sempre momenti di sole ed acquazzoni, e purtroppo pur riposandoci e godendoci ogni istante nelle bianche spiagge, il tempo scorre troppo velocemente. Key West è sicuramente un’isola viva dove non mancano i ritrovi per divertirsi, i ristoranti, i negozi dove acquistare souvenir di ogni genere, abbigliamento ma soprattutto c’è un’aria “caraibica” con i suoi ritmi e con la sua musica. Caratteristica e carina la zona vicina a Mallory Square dove spesso sono ormeggiate le navi da crociera che hanno fatto tappa a Key West. La nota dolente di quest’isola, ahime è la cucina che offre si un’ampia scelta di ristoranti ma, oltre ad essere un pò troppo cari, non hanno mai riscontrato il nostro gradimento avendo provato un ristorante italiano, uno messicano, il Garbo’s grill (consigliatissimo da Trip Advisor) ed anche i fastfood della catena Wendy’s: l’unico all’altezza è stato a nostro giudizio Alonzo A&B Lobster.
GIOVEDì
Quando arriva il giovedì, salutiamo con un pò di nostalgia quest’isola per fare tappa a Key Largo, l’isola ideale per fare snorkeling. Il cielo è coperto e solo nel tardo pomeriggio appare il sole svelandoci così la bellezza dei fondali presenti di fronte all’Hilton hotel dove soggiorniamo.
VENERDì
Partiamo per Orlando facendo tappa alle Everglades dopo aver fatto un’ottima colazione al Waffle House; la scelta del Safari Park è dettata dalle recensioni lette su internet. Pagato l’ingresso saliamo in una classica barca che viaggia a sfioramento d’acqua e ci divertiamo a fare un giro nelle paludi alla ricerca di coccodrilli ed altri animali che vivono in completa libertà in questo grandissimo parco. Ovviamente alla fine non manca lo spettacolo col domatore di alligatori.
Ripartiamo definitivamente verso Orlando percorrendo l’interstate 95, lasciandoci alle spalle la prima settimana con bei ricordi e con la considerazione che Key West è bella da vivere nel complesso ma deludente nelle spiagge, migliore Key Largo invece se si cerca un bel mare caraibico e un pò di tranquillità.
Arriviamo ad Orlando al comodissimo ed economicissimo Seralago Hotel a Kissimmee, giusto giusto per rifocillarci nella piscina prima di cena. Vicinissimo ai parchi a tema, vi soggiorneremo 3 notti: a piedi possiamo raggiungere diversi ristoranti ed optiamo per Pacino’s, di “vago” richiamo italiano e difatti non ce ne pentiamo a tal punto da preferirlo anche per le sere successive: prezzo onesto ed ottima cucina!
SABATO
Colazione alla collaudata catena Waffle House e via per il primo parco in programma: l’Universal Island of Adventures. All’ingresso dovete scegliere se andare in questo o gli Universal Studios (quest’ultimo l’avevamo già visitato in un’altra vacanza in California). Il costo del biglietto è veramente alto ($ 90 a testa) ma non lasciatevi convincere ad acquistare l’ingresso ad entrambi i parchi Universal da fare in una sola giornata! Con le file ai giochi più belli che ci sono, è impensabile godersi entrambi i parchi. Piuttosto a posteriori, avrei acquistato i 2 parchi in 2 giorni a prezzo ridotto. I giochi adrenalinici sono tanti ed i più belli sono quelli dell’Harry Potter Village, di Jurassic Park, le montagne russe di Hulk ed altri ancora! Alle 18,00 eravamo sfatti e bagnati (bellissimo il gioco dei gommoni di Popeye) per cui decidiamo di rientrare in hotel.
DOMENICA
Oggi tappa ad un parco Disney e scegliamo l’Epcot: questa scelta era dettata dal fatto che gli altri 2 parchi Disney li avevamo già visitati in California in passato. Anche qui i biglietti hanno lo stesso costo ed a posteriori, ritengo che questo parco sia un po troppo costoso in relazione a quanto offre (paragonandolo poi agli Universal)! Qui le attrazioni sono molto soft e tutti improntate al pianeta terra, l’ecologia, le esplorazioni, la storia, gli stati mondiali, ecc. che probabilmente un adulto sa apprezzare meglio rispetto a un bambino/a, ma non in maniera entusiasmante se lo paragoniamo agli altri parchi Disney ed ai più divertenti parchi Universal e/o SeeWorld.
LUNEDì
Salutiamo definitivamente Orlando per visitare Cape Canaveral e successivamente torneremo nei pressi di Miami.
Il Kennedy Space Center ha un costo più equo: scegliendo il tour da $ 40 visiteremo con un bus una rampa di lancio, il “cubo” della Nasa noto in tutto il mondo, il museo con l’Apollo IX, una bellissima simulazione dalla sala di controllo del lancio dell’Apollo, moduli vari, tute spaziali, ecc., tutto molto bello e interessante. Al rientro col bus ci aspetta la visita al piazzale con diversi razzi e per ultimo, presso il Memorial dedicato ai caduti nelle varie missioni spaziali ed anche una vecchia copia dello shuttle (mi ricordavo si potesse visitare anche all’interno ma oggi non era possibile).
Tanto per cambiare inizia a piovere giusto in tempo per il termine di questa visita: si parte quindi per Fort Lauderdale e la pioggia ci accompagnerà a tratti per tutta la giornata e siamo costretti a percorrere la I95 (4 corsie) anche a 40 miglia all’ora in quanto la visibilità talvolta ed incredibilmente era minima dalla quantità di acqua che cadeva!
MARTEDì
L’ottimo hotel Hollywood beach Tower, ci permette di essere a 2 passi dal centro commerciale più vasto e visitato della Florida, il Sawgrass Mills; qui diamo sfogo alla carta di credito per acquistare abbigliamento di vario genere che, nonostante il cambio Euro/Dollaro non sia dei migliori, risulta conveniente per marche quali per esempio Guess e Nike.
Pranzo veloce e poi si parte per la tappa finale Miami, dove abbiamo prenotato fino a sabato al Park Central Hotel all’inizio di Ocean Drive.
Ottima sistemazione in posizione ideale, nella via più vitale, centro della vita notturna e soprattutto di fronte alla bellissima spiaggia di South Beach.
MERCOLEDì… SABATO
Ci aspettano 4 giorni di completo relax, tra sole, mare, shopping e cazzeggio allo stato puro in quanto il sole finalmente, rimarrà una costante.
Qualche consiglio: i bar e i ristoranti sulla Ocean Drive sono spesso delle trappole per i portafogli in quanto vi offrono colazioni, pranzi, aperitivi e cene a prezzi in apparenza convenienti, ma basta una variante al menù e siete rovinati! acqua in bottiglia a 7$, cocktail analcolici a 50/60$, cappuccino a 5$ più le tasse e più le mance (spesso già incluse nello scontrino) che vanno dal 18/20%. Se volete invece spendere il giusto e mangiare bene, andate sulla Lincoln Boulevard, una traversa 1 km più a nord dove oltre alla più svariata scelta di ristoranti, ci sono boutique e negozi di ogni genere, tutta pedonale e vicinissima ad un comodissimo parcheggio pubblico dove parcheggiare l’eventuale auto.
Finalmente mangiamo bene anche perché l’influenza della cucina italiana qui è veramente tanta e non c’è che l’imbarazzo della scelta nel numero di ristoranti presenti sulla Lincoln Boulevard e dintorni.
Decidiamo di fare il tour in battello con partenza da Bayside Marketplace per vedere da diversi punti la skyline della downtown di Miami e le lussuose ville di attori, cantanti, ecc. dislocate nei vari isolotti presenti nei canali interi di Miami.
Purtroppo il sabato arriva presto e a malincuore riprendiamo il volo dell’American Airlines per Bologna: 2 settimane trascorse divertendoci, rilassandoci, guidando per la Florida per quasi 1500 km e certi di aver “staccato la spina”, ma sicuri che torneremo nella vitalissima e colorata Miami in una prossima vacanza!