Vacanze… in crociera 3

Piccole tappe negli Emirati Arabi e in Oman
Scritto da: jack_GS
vacanze... in crociera 3
Partenza il: 09/03/2012
Ritorno il: 17/03/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €

VENERDì 09 MARZO

È arrivato il tanto atteso giorno, alle 17.35 abbiamo il volo che parte da Milano Malpensa con direzione Dubai. Dopo aver parcheggiato la macchina al Parking Malta con una tariffa super scontata, la navetta ci porta in aeroporto e lì attendiamo l’imbarco. Il tempo sembra non passare mai, dopo aver lasciato le valigie al banco check-in (le ritroveremo poi direttamente in camera anche se io nel bagaglio a mano ho messo il pigiama) attendiamo la partenza. Il volo è con la compagnia Neos che crediamo sia davvero buona perché ci offrono la cena (i bicchieri sono di vetro e le posate d’acciaio!), poi un gelato e prima di arrivare dei baci di dama.

SABATO 10 MARZO

Dopo un atterraggio non riuscito al primo colpo, facciamo un giro sopra Dubai illuminata di notte per riprendere le operazioni di atterraggio. Già si capisce quanto enorme sia la città. La fila per il controllo dei passaporti è lunghissima ed ormai siamo a notte inoltrata. Dopo esser stati caricati in autobus finalmente arriviamo a Port Rashid verso le 4 di notte. Andiamo in camera per vedere se davvero la nostra interna è un bunker; beh, non è molto grande ma la disposizione dei mobili è studiata bene. Siamo al ponte 1 a poppa quindi bisogna camminare un po’. Volevamo svegliarci presto per riuscire a uscire un po’ prima dell’imbarco, ma essendo il “tutti a bordo” alle 11.30 e avendo girato parecchio per trovare l’uscita a prua del ponte 0 (mannaggia, non tutti gli ascensori arrivano al ponte 0) siamo rimasti in nave. Lasciamo il porto di Dubai con a destra Palm Deira in costruzione.

DOMENICA 11 MARZO

Sbarchiamo a Muscat e prima dell’attracco della nave siamo riusciti a fare qualche foto al famoso incensiere bianco. Premetto che non abbiamo usufruito di nessuna escursione Costa, tutto fai da te che si è rivelato molto economico. Nelle settimane precedenti avevamo cercato in internet varie informazione e alla fine siamo riusciti a contattare un taxista di Muscat. Alle 9 lui arriva e ci porta prima alla Grand Mosque perché chiude alle 11. È la nostra prima volta in una moschea e già questa ci sembra molto bella e grande. I giardini sono curati e tutto è pulitissimo. Saood (il taxista) mi chiede se avevo la sciarpa per coprirmi la testa ed io ero partita molto organizzata. Vediamo l’enorme tappeto e la sala di preghiera principale. Il tempo è poco quindi partiamo e ci dirigiamo verso Hakhal, lì c’è un forte, l’ingresso è 500 baisa che paga Saood per non farci fare il cambio della moneta. Il paesaggio è affascinanate dalla cima, e in mezzo alle rocce e il deserto si intravedono zone verdi. Ci accompagna, poi, a una risorgiva che si trova a pochi chilometri di distanza dal forte, ma prima fa tappa in un mini market (in realtà chiede al proprietario dalla macchina qualcosa in arabo e alla fine capiamo che ha comprato dell’acqua… ma che gentile). Alle sorgente ci sono alcuni uomini che fanno il bagno in una piccola vasca, l’acqua è caldissima, peccato non aver tempo per un bagno.

Torniamo poi verso Muscat, percorriamo la corniche in auto e arriviamo al Palazzo del Sultano con i suoi colori vivaci. Non è possibile entrare, ma dai cancelli si possono notare come i giardini siano curati. Facciamo una foto con il taxista e torniamo all’uscita del porto. Ci eravamo messi d’accordo per 50 euro per 4 ore, alla fine gliene diamo 55. Da lì prendiamo la navetta gratuita per tornare in nave (navette gratuite per uscire dal porto ci sono a Fujairah, Abu Dhabi mentre per Khasab porta al centro del paese e per Dubai ci sono quelle gratuite che ti portano a diversi Mall). Dopo pranzo usciamo di nuovo e decidiamo di fare una passeggiata lungo la Corniche lunga 8 chilometri, fiancheggiamo il mercato del pesce, facciamo un breve giretto per il souk, e continuiamo fino ad arrivare alla porta di Muscat. Non siamo riusciti a vedere nessun delfino in mare ma abbiamo ben notato la “piccola” barchetta del sultano ormaggiata al porto. Già da questa prima giornata notiamo quanto puliti siano i luoghi, quanto curate siano le strade e quando gentili siano le persone.

LUNEDì 11 MARZO

Attracchiamo a Korfakkan (Fujairah), ma abbiamo deciso di non far nulla perché avevamo letto che non c’era nulla di interessante. Usciamo per fare una passeggiata lungo la corniche e l’unica cosa che ha attirato la nostra attenzione è stata la presenza di alcuni attrezzi ginnici pubblici in un giardinetto.

MARTEDì 12 MARZO

Dopo esser scesi al terminal dell’aeroporto facciamo il primo cambio di soldi e mentre siamo in fila conosciamo una coppia che si affida a noi per la giornata. Spiego a loro più o meno il mio programma: voglio girare per Abu Dhabi con gli autobus locali, l’abbonamento giornaliero costa solo 3 Aed. Nel centro commerciale vicino a dove lo shuttle bus ci fa scendere però vendono solo gli abbonamenti da 1 mese quindi per salire facciamo un biglietto singolo in autobus (in pratica si mette dentro una monetina da 1 Aed in una cassetta). Vediamo che però le cose vano per le lunghe e sembra che la Grand Mosque non arrivi mai (chiude alle 11) così scendiamo dopo metà strada e prendiamo un taxi che per 27 Aed ci porta alla Moschea. Beh, se quella di Muscat ci è sembrata bella, questa di Abu Dhabi lascia senza fiato! Il colore candido riflette sui pavimenti e si fa fatica a tenere gli occhi aperti! Dopo aver messo l’abbaya e coperto la testa entriamo. Ci viene dato un sacchetto per mettere le scarpe e giriamo alla scoperta di questo luogo. Arriviamo alla sala di preghiera principale e finalmente vediamo il famoso lampadario da 9 tonnellate in Swarowsky e del diametro di 10 metri. In realtà ce ne sono 3 così. Marmo di Carrara, oro e decorazioni ovunque… hai capito dove vanno a pregare questi mussulmani!?

Decidiamo di prendere un autobus per il Marina Mall e alla fermata conosciamo una donna molto gentile, è tunisina e parla un po’ l’italiano, ci ha perfino invitato a casa sua a cenare ma noi alle 17 dobbiamo essere a bordo. Passiamo attraverso l’Emirates Palace (mi sono messa il cuore in pace sapendo che senza prenotazione non possiamo entrare) e arriviamo al Marina Mall. Lì chiediamo a dei locali la strada per l’Heritage Village, ma sembra che nessuno sia alla conoscenza di questo posto. Poi un ragazzo con il classico vestito locale si offre di accompagnarci. Beh, io non so quanto ricco fosse, solo che questa sua macchinetta era una Mercedes di 6300 di cilindrata, aveva un telefono, un cover in oro e madreperla, una barca italiana e ci ha chiesto se volevamo fare sci nautico con la sua barca. Grazie ad Alì abbiamo potuto sapere come si sentono i ricconi di Abu Dhabi a sfrecciare in strada. Lo ringraziamo ed eccoci davanti all’Heritage Village. Qui il mare è una favola, sembra una piscina e si può ammirare lo skyline della città. Classica foto con il cammello vicino alla capanna ricostrutita per mostrare ai turisti come vivevano in passato gli abitanti e poi piccola puntata al Marina Mall con ritorno in taxi al porto per 18 Aed.

MERCOLEDì 13 MARZO

Khasab. Qui in realtà l’unica cosa da fare è la crociera con avvistamento delfini. Dopo essere scesi in centro acquistiamo la crociera in dhow con agenzia locale per 20 euro a testa. Ci portano in macchina al porto e ci offrono di visitare gratuitamente il forte di Kashab ma noi vogliamo direttamente imbarcarci. La partenza viene ritardata e finalmente verso le 10 partiamo verso i fiodi d’arabia. L’ondeggiare della barca stimola il sonno ma ci riattiviamo quando vediamo i primi delfini… wow… Però, quanto è difficile fargli le foto! Concludiamo il nostro tour avvicinandoci a Telegraph Island e vedendo da lontano alcuni villaggi di pescatori.

GIOVEDì 14 MARZO

Sveglia presto, arriviamo a Dubai. Alle 6.30 nessuno gira per la nave, che tranquillità. Scopriamo solo ora che al ponte 13 ci sono dei cannocchiali e dopo aver fatto una foto al sole sorgere ed alla città di Dubai facciamo colazione. Il ritrovo con i nostri amici di Catania è alle 8.45. I taxi per uscire dal porto applicano una tariffa base di 20 Aed, quindi optiamo per prendere uno shuttle bus per un Mall e da lì poi prendere la metropolitana; l’abbonamento giornaliero è di 14 Aed. Comprando una silver card a 20 Aed ci sono già dentro i 14 Aedda consumare, poi basta ricaricare la tessera.

Prima tappa è il souk dell’oro, ovunque brilla tutto ed i proprietari ti invitano ad entrare nei loro negozi. Compriamo qualche regalino e qualche cartolina e poi ci dirigiamo verso Dubai Marina, la zona cool di Dubai (beh, per me sono quasi tutte cool). Grandi palazzoni, macchinone che passano a velocità di crociera e che rallentano per farsi notare. Andiamo in spiaggia e notiamo Pal Jumeirah. Dopo un caffè prendiamo di nuovo la metro per il Mall of Emirates per vedere lo Sky Dubai. Oh mamma, ma questi centri commerciali sono fantastici! Qualche foto alla pista da sci e poi partiamo perché alle 18 abbiamo appuntamento per la salita al Burj Khalifa. L’entrata è al piano terra del Dubai Mall, ritiriamo il biglietto ed attendiamo nell’atrio il nostro turno. Preso l’ascensore che in pochi secondi ti porta al 124° piano guardiamo verso il basso, sembra un modellino! Il caldo non permette di avere una buona visuale e poco dopo scendiamo per ammirare lo spettacolo delle fontane danzanti. Che bello! Rientriamo al Mall e per caso ci imbattiamo con l’acquario da Guiness world record. Ci sono un sacco di pesci ed addirittura i sub. Ritorniamo in nave prendendo dal BurJuman Mall lo shuttle bus.

VENERDì 16 MARZO

Questa mattina facciamo un po’ le cose con calma perché il giorno prima siamo stati fuori 12 ore. Innanzitutto altro shuttle bus sempre per il BurJuman e poi taxi per andare ad ammirare l’Atlantis (56 Aed). Qualche foto e poi direzione Medinat Jumeraih (33 Aed), praticamente una piccola venezia con canali dove si possono fare tour con gli abra. Da qui si può avere una visuale del Burj aj Arab. Giro nel souk per altri acquisti e poi altra tappa in taxi verso la Jumaraih Mosque; diciamo che non ne vale la pena. Facciamo una camminata lungo un pontile della Open Beach per ammirare il paesaggio (qui si può mettere il bikini però gli uomini vengono apposto per osservare le bellezze al sole). Torniamo in nave perché è l’ultimo giorno e dobbiamo sbrigare alcune cose.

Poi piccola capatina in taxi all’Hard rock cafè per comprare la solita maglietta di cui faccio la collezione e si torna in nave con la malinconia che il giorno dopo tutto questo è già finito. Dopo l’ultima cena abbiamo il punto di ritrovo per lo sbarco al teatro Hortensia alle 00.15, la stanchezza si fa sentire e finalmente un po’ dopo le 4 l’aereo parte. L’inconveniente è che al ritorno dobbiamo fare uno scalo a Cipro per il rifornimento! La vacanza è giunta al termine. Posti del genere da noi non esistono e certamente a Dubai e Abu Dhabi tornerò, chissà quando però!



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